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Autore: NoemiDirectioner__    22/11/2012    2 recensioni
Le sedie erano scomode, ma nessuno degli spettatori, ovviamente, ne faceva caso.
Eravamo troppo occupati a guardare quelle ballerine mezze nude che si esibivano sul palco.
Niall si sporse verso di me e Zayn: "Louis e Liam non sanno cosa si perdono a starea casa con le loro fidanzatine!" rise.
Zayn commentò qualcosa, io feci un sorriso e continuai a guardare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio a 'devo ancora finire i compiti ma perdo tempo lo stessoo!':  Ma buonasera! Nell'ultimo capitolo ho avuoto 3 recensioni e due commenti brevi, adesso arriviamo a 5 recensioni, vero? vero? VERO?
Comunque prima di parlarvi del capitolo volevo dirvi di passare sul mio canale Youtube: POTATONIALL. Twitter: iscalledlove Blog personale: femminilizzando.blogspot.it e Tumblr: DrinDream.
Ora passiamo al capitolo! Mi scuso per eventuali errori grammaticali ma vado di fretta, se c'è ne sono segnalatemeli così provvederò.
Il capitolo adesso è narrato dalla Ragazza per il pezzo iniziale. Il capitolo è più lungo di quelli precedenti perchè ne ho uniti due. Perchè ne ho uniti due? Perchè sono capitoli di "passaggio", mi servono per raccontare la storia dei personaggi e per aiutarmia fare ciò ci saranno anche i flashback che saranno scritti in corsivo.
In questa settimana mi sono venute idee mlmlml.
Cooomunque, il raiting è passato da giallo ad arancione perchè si.. si vedrà qualcosa ma qualcosa di molto piccolo e le scene saranno poche o non so se saranno tante, sono confusa, ditemelo voi!
Ringrazio chi ha recensito, chi mi ha aggiunto alle seguite, preferite ecc., ringrazio la mia amica Roberta che sta leggendo la mia storia e che deve assolutamente iscriversi a EFP perchè fa degli horror troppo.. horrorrosi (?).

Ora passiamo al capitolo e ciao.

p.s: il nome della ragazza lo scoprirete in questo capitolo.
Ragazza.

Inarcai un sopracciglio: - Hai detto che volevi aiutarmi, no? Bene fammi da cliente.-
Lui indetreggiò di qualche passo, cos'è? Aveva paura? Pff.
Poi mi accorsi dall'affermazzione un po' azzardata che avevo appena detto: -Intendo- dissi per spiegarmi meglio -se tu mi puoi dare 50 euro.. io poi dirò al capo che sono stata con un cliente e per questo ho ritardato. Ti ridarò i soldi, giuro. So come riavere qui soldi indietro- conclusi facendo ben intendere in che modo avrei potuto guadagnare 50 euro.
Ma lui si limitò a scoppiare in una finta risata -Non c'è bisogno che me li riporti- disse porgendomi 100 euro: -, prendi. -
Gli afferrai senza farmelo ripetere due volte e dopo, insieme, entrammo in un taxi.
Inizialmente ci fu silenzio e io continuavo a chiedermi perchè mi volesse salvare.
- So cosa stai pensando - disse puntando i suoi occhi nei miei. - Una volta, una volta, avevo un'amica, la mia migliore amica, e un giorno dovevamo andare a scuola così passai a prenderla ma lei non c'era. Citofonai tante volte senza alcuna risposta così andai a scuola da solo. Dopo quel giorno la chiamai svariate volte ma non rispose mai a nessuna dalle mie chiamate. Chiesi agli inquilini del suo condominio dov'era andata la sua famiglia, visto che all'ora avevamo solo 16 anni, ma nessuno sapeva con precisione. Si sapeva solo che non c'erano più, che se ne erano andati via, sena un'apparente motivo. In città giravano diverse voci ma non le ascoltai, erano tutte cazzate. Ma restava il fatto che lei se ne era andata e io ero davvero incazzato con lei, perchè mi aveva abbandonato in quel modo? - tossì - Poi un'anno fa. Esattamente un'anno fa. Esattamente 365 giorni fa... l'ho rivista. Era in strada, a fare, a fare.. la prostituta. Stavo camminando tranquillo quando sentii la sua voce, e io conscevo benissimo quella voce, dio. Pronunciai il suo nome e lei si girò. Ne sono sicuro, anche lei quel giorno mi ha riconosciuto. Mi ha guardato con occhi, strani, occhi che non gli avevo mai visto. Occhi turbati. Occhi che dopo esattamente un anno ho rivisto su una persona: te.- gli scese una lacrima dal viso, e scese anche a me. Sorrisi. Sorrisi per rassicurarlo. O forse sorrisi per rassicurare me. Perchè forse veramente volevo essere salvata. Veramente avevo bisogno di qualcuno.

Liam.

- Come Harry è rimasto lì? Che significa che è rimasto alla festa? Cosa significa? Paul domani non lo fa uscire, lo sapete vero?- sbraito. Dio, è possibile che quella testa di cazzo di Harry si mette sempre nei guai?
toc, toc, toc.
- Paul.- sussurro. Louis si lancia nel bagno, apre il getto della doccia, e ritorna in stanza.
-Louis, Liam, Zayn, Niall.. Harry dov'è?- chiese Paul -doccia!- sorrisi andando a distendermi sul letto -non ti preoccupare Paul, noi rispettiamo sempre il copri fuoco, lo sai-


Harry.

Entrai dalla porta sul retro dell'hotel, non potevo certo permettere che i paparazzi mi scoprissero oppure Paul mi avrebbe fatto uno dei suo cazziatoni, fanculo 'sto coprifuoco di merda.
Schiacciai il tasto rosso dell'ascensore ed entrai, fortunatamente ero solo, meno persone mi vedevano meglio era.
0..1..2..3..4..5.. finalemente il mio piano.
L'ascensore si aprì e il mio viso fece una smorfia: Paul. Davanti. All'ascensore. Merda.

Quello che successe dopo si può solo immaginare, il giorno dopo non potei uscire.


Ragazza.

- Sei in ritardo.-
- Sono stata con un cliente- puntualizzai porgendogli i 100 euro.
- Ma guarda che brava la nostra puttana, riesce sempre a pararsi il culo.. fila a letto adesso, muoviti.-
Andai a letto senza dire nulla, tanto con quello stronzo non sarebbe servito a nulla contrabattere. Sarebbe finita come sempre: io a terra con il sangue al labbro. Sprofondai nel letto pensando a quel ragazzo, l'avevo già visto da qualche parte, sapevo chi era: Harry Styles.


Flashback: -Shopie, sai però, questi ragazzi non sono così male - dissi indicando i poster appesi alla camera di mia sorella, -Zitta, zitta che adesso arriva il pezzo.. They don't know, they don't know about uuuuuuuuus. - Risi, l'ultima volta che lo feci insieme a mia sorella. Si, perchè dopo arrivo un uomo a bussare alla porta - Prendi le tue cose ragazzina, ti porto via- -Eh? Signore avrà sbagliato casa, io non devo fare alcun viaggio- risi. -Arrivederci- provai a dire chiudendo la porta, ma lui la bloccò: -nessun errore, tu sei Amber Shows giusto?- -giusto- sussurrai. -prendi le tue cose, avanti- - signore ma che cosa..?- poi arrivò mia mamma, porgendomi la borsa blu che di solito usavo per andare in gita. -che succede- -mi dispiace Amber, ma tu non sei mai stata efficiente qui, non hai mai portato soldi.- 

E da quel giorno quell'uomo mi prese con se, e insieme ad altre ragazze incominciai quello sporco lavoro.


  
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