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Autore: lemoncandy    22/11/2012    2 recensioni
Sungjong, infastidito dal continuo fanservice con Myungsoo, chiede al suo hyung di porre fine a quell'inutile finzione, e Myungsoo, dal canto suo, dichiara che la sua vicinanza con il maknae non è affatto un voler compiacere le fans...
Pairing: Myungjong/Ljong, Myungsoo e Sungjong
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: L/Kim Myungsoo, Lee Sungjong, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30
Sungjong



Myungsoo POV


Ero steso sulla schiena e Sungjong dormiva con la guancia sul mio petto ed un braccio intorno ai miei fianchi. L'osservai. Era in pigiama. Quando lo aveva indossato? E soprattutto, quando era venuto da me? Gli accarezzai il viso, per scostargli i capelli dagli occhi e vederlo meglio, dalla mia posizione, ma il mio tocco lo svegliò. Aprì gli occhi, lentamente, e sollevò la testa per guardare verso di me, sorridendo: "Mi sei mancato hyung..." Si protese verso di me, dandomi un bacio sul mento. Rimasi immobile, in silenzio. Vedendo la mia reazione, sussurrò, ancora con la testa sollevata verso di me: "...sei arrabbiato con me?"

Scossi il capo, sorridendo lievemente. Ero così confuso...Non volevo rischiare di avere un'altra discussione con lui, così non avevo il coraggio di aprire bocca. Avrei voluto chiedergli ancora spiegazioni, ma non lo feci. Rimasi a fissarlo, pensieroso. Si strinse a me, ripoggiando la testa sul mio petto e chiuse gli occhi. Era sereno. Cos'aveva pensato in quei giorni? Cos'era cambiato ora, da averlo di nuovo accanto a me? Trascorsero svariati minuti durante i quali Sungjong sembrava essersi nuovamente addormentato, mentre io fissavo il suo viso, con mille pensieri nella mente. 

Improvvisamente allungò una mano dietro la sua schiena e cercò il mio braccio, cingendolo intorno alle sue spalle. Sembrava che voleva che lo abbracciassi. Mormorò, serio: "Non parli...non mi sfiori neppure...non mi ami più?" Si sollevò, mantenendosi sul gomito e, con il viso di fronte al mio, mi fissava, in attesa di una risposta. Aggrottai la fronte, perplesso: "E' strano che sia tu a dire questo. Dovrei farlo io." Affermò: "Pensavo avessi capito. In questi giorni non mi hai chiesto nulla, ero certo che avessi capito." Cos'avrei dovuto capire? Di cosa stava parlando?

Si protese verso di me e sussurrò, prima di baciarmi sulle labbra: "Ora che mi sento di nuovo bene, posso ricominciare a prendermi cura di te." Lo allontanai da me, sorpreso: "Di nuovo bene? Vuol dire che fino a ieri sei stato male?" Annuì, imbarazzato, non guardando verso di me: "Te l'avevo detto che era stato doloroso hyung." Ero pietrificato. Il motivo per cui non era voluto rimanere solo con me era perché ancora sentiva le conseguenze di quella notte? Non aveva quindi intenzione di lasciarmi?  Affermò, interrompendo i miei pensieri: "Scommetto che hai pensato a mille possibilità, ma non a questa. Vero hyung? Eppure te l'avevo detto...Ero certo che ci saresti arrivato." Lo guardai, infastidito: "Non avresti potuto dirmelo? Mi avresti risparmiato questi tre giorni d'inferno. Sono arrivato a pensare che fossi disgustato da me."

Rise, ascoltando le mie parole. Gli accarezzai il viso, agitato: "Non lo sei...vero?" Scosse il capo, mostrandomi il suo meraviglioso sorriso: "E' imbarazzante da dire ma...se fossimo rimasti soli...so che sarebbe successo qualcosa. Avrei avuto difficoltà a rifiutarti, o a trattanermi. Quindi ho preferito starti lontano." Concluse, guardando verso di me: "Ti amo hyung." Rimasi a fissarlo, senza riuscire a dire o fare nient'altro. Avevo frainteso il suo comportamento. Mi ero dannato inutilmente. Mi sentii uno stupido, nonostante lui, dal canto suo, non fosse stato così chiaro come pensava. Mi guardò gonfiando le guance, seccato: "A questo genere di cose in genere si risponde anche io." Aveva ragione. Non avevo neppure reagito alla sua dichiarazione, tanto ero impegnato a riordinare i  miei contorti pensieri. Sorrisi, guardandolo negli occhi: "Me lo dici spesso." E lui, serio: "E tu non rispondi mai." Fece per sedersi sul letto, visibilmente infastidito, ma lo trattenni steso accanto a me. Dichiarai, stringendolo a me: "Non è necessario che lo faccia. Lo sai che ti amo."

"Voglio che tu lo faccia. Voglio sentirtelo dire. Ogni volta che lo pensi."

Mi fissava, serio ed io ricambiavo il suo sguardo, perso nei suoi grandi occhi. Sorrisi, immergendo le dita nei suoi capelli: "Dovrei dirtelo mille volte al giorno e tu finiresti per pensare che io sia ossessionato da te." Continuava a fissarmi intensamente, serio: "Voglio che tu lo sia. Voglio essere il tuo unico pensiero. Niente e nessun altro deve occupare la tua mente, oltre me." Sollevai la testa dal cuscino e al tempo stesso spinsi Sungjong verso di me, baciandolo dolcemente. Fu un bacio lento, casto, desiderato. Erano tre giorni che non mi ero potuto neppure avvicinare a lui. Sussurrai, quando le nostre labbra si separarono: "Ti amo." Respirò profondamente, socchiudendo gli occhi e ripoggiandosi sul mio petto.

Affermò, ad un tratto: "Se non fossi stato lontano da te negli ultimi giorni...avrei rischiato di essere tentato dal fare qualcosa, proprio come lo sono ora." Spalancai la bocca nel sentire le sue parole, e mentre una sua mano delicatamente accarezzava il mio petto attraverso il tessuto leggero della maglia che indossavo, scendendo lungo l'ombelico e poggiandosi sul mio membro. Ebbi un sussulto quando cominciò a massaggiarlo lentamente attraverso i pantaloni. Ma quando allontanò la mano, sollevò il capo verso di me, ancora. E sorridendo maliziosamente, domandò: "Vuoi che continui hyung?" Annuii, frastornato, non riuscendo a pensare ad altro che all'ultima volta che mi aveva riservato quel trattamento e a quanto quel risveglio fosse stato indimenticabile. Mi fissava, divertito. Stavo già pregustando quello che avrebbe potuto fare, mentre lui, forse comprendendo ciò, sembrava non avere alcuna fretta.

Amavo il suo lato sadico.

Quando meno me lo sarei aspettato infilò la mano nei miei boxer, circondando il mio membro. Trattenni il respiro, all'improvviso contatto. Rimase fermo, e sussurrò, verso di me, sentendo quanto fossi già eccitato: "Non ho neppure cominciato hyung..." Mormorai, mentre lentamente mi sfiorava con le dita: "Mi hai lasciato tre giorni senza che neppure...potessi avvicinarmi a te." Rise, forse soddisfatto della risposta, e si appoggiò ancora con la guancia sul mio petto, mentre continuava a toccarmi. Cominciavo a respirare con difficoltà, ed il suo peso sul mio torace di certo non aiutava. Quando gli chiesi di mettersi di lato, affermò, con un leggero ghigno: "Voglio vedere e sentire cosa provoco in te. Da questa postazione posso sentire il tuo cuore e il tuo respiro. Ed al tempo stesso vedere come reagisci."

Guardai verso di lui, pensieroso. Nessuno più di lui riusciva a stupirmi al punto da togliermi ogni parola di bocca. E tutto questo non mi dispiaceva affatto. 


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Alcune di voi avevano capito cos'era successo, sono felice *-* altre invece no, mi dispiace se vi ho confuse >___< Ho sempre pensato, leggendo alcune ff smut, quanto fosse poco realistico (o meglio, assurdo) che dopo i primissimi rapporti sessuali, Sungjong fosse sempre pronto per ripetere l'esperienza, anche il mattino successivo. Credo sia umanamente impossibile =.= 

   
 
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