Film > Re Leone
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Autore: Miranh    23/11/2012    2 recensioni
Ciao! Eccomi qui, come promesso, a postare il secondo libro! Mi scuso per il tempo passato! Dunque, in questo seguito troverete tutti i protagonisti finalmente cresciuti e pronti ad affrontare ciò che il destino ha in serbo per loro. Spero vi piaccia! Un saluto a tutti!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14. “ Un drammatico evento ”

 

 

Elvira correva svelta e agitata, col cuore in subbuglio, a causa della preoccupazione nei riguardi dell'amica. Non riusciva ancora a capire per quale motivo Uru le avesse ostinatamente ordinato di andarsene. L'unica cosa, che ora aveva in mente di fare, era di andare da Ahadi. Molto probabilmente Uru si trovava nei guai e avrebbe voluto che lei avvertisse il leone.

Ahadi era sdraiato accanto a Laio e a Kesi, i quali erano rimasti colpiti e affascinati dalla storia raccontata dall'amico:

<< Caspita... >> commentò Laio << Non avrei mai immaginato che vi fossero accadute cose simili... >>

Anche Kesi si unì al discorso: << Sono molto contenta che finalmente tu e lei vi siate ritrovati. Dopo tante sofferenze, meritate certamente la felicità >>

<< Vi ringrazio >> rispose lui con un sorriso.

Alzò lo sguardo verso l'orizzonte e vide in lontananza la giovane Elvira, che correva da sola verso di loro con occhi allarmati:

<< Ahadi! >> lo chiamò.

Lui si alzò rapido e le corse incontro, assieme a Kesi e a Laio. La giovane si fermò ansimante, cercando di riprendere fiato:

<< Elvira, tesoro, cos'è successo?? >> si preoccupò Kesi;

<< Mamma... >> riempì d'aria i polmoni e parlò << Si tratta di Uru...! >>

<< Che le è accaduto?? >> le domandò Ahadi;

<< Non lo so, ma... Temo si trovi nei guai >>

<< Che vuoi dire? Spiegati >>

<< Abbiamo dato la caccia ad un branco di antilopi. Quando l'ho raggiunta sul fianco esterno, ho visto che non era da sola...c'erano due leoni con lei. Volevo andarle vicino, ma mi ha ringhiato contro, mandandomi via...E poi non so altro, mi dispiace... >> si rammaricò;

<< Sapresti dirmi quale sia il luogo? >>

<< Sì, in fondo a questa valle, verso Nord... >>

<< Bene >> passò oltre e cominciò a correre, pervaso dal timore;

<< Aspetta, Ahadi! Vengo anch'io! >> esclamò Laio andandogli dietro, assieme alle due leonesse.

 

Cercando di mantenere la calma, Uru continuava a camminare sveltamente, sperando di non incappare in altre situazioni pericolose, ma queste speranze furono affievolite, non appena si accorse di essere seguita.

Akin le stava dietro con fare risoluto:

<< Aspetta, devo parlarti >> le disse.

Uru non si fermò e cominciò a correre.

<< Fermati! >> la raggiunse e le si fermò davanti bloccandole la fuga << Scappare non ti serve a niente... Ti raggiungerei comunque >>

Uru distolse lo sguardo: << Scusa, ma vado di fretta >> cercò di andare oltre, ma lui la bloccò di nuovo;

<< E dove vorresti andare? >> sogghignò;

<< Lontano da te >>

<< Ah, ah, ah... Sei divertente, principessa... >>

<< Tu invece no! Fatti da parte! >> fece un altro tentativo, ma lui la respinse indietro con forza, facendola finire a terra:

<< Dovresti portare maggiore rispetto agli adulti, ragazzina... >>

Uru si rialzò terrorizzata: << Cosa vuoi da me?? Non vi bastava aver cercato di rovinare la vita ad Ahadi?! Maledetti... >>

<< Hai ragione, principessa. Ascolta...mi dispiace tanto per le divergenze avute in passato. Sappi che ora sono pronto a rimediare >>

<< Ah, davvero? E come? >>

<< Rendendoti la mia felice compagna... >>

<< Non scherzare! >> arretrò, snudando le zanne;

<< Oh, ma io non sto scherzando... >> le si avvicinò << Tu mi farai diventare il nuovo re. Vedrai, ti renderò felice. Basta che tu accetti la mia proposta >>

Uru lo guardò negli occhi: << Mai!...Tu non desideri affatto la mia felicità, o quella della mia terra... Le sole cose che brami sono il potere e i piaceri carnali... Sei davvero disgustoso! Preferisco la morte, anziché sottostarti! Sparisci dalla mia vista, o ti pentirai amaramente di questo giorno! >> avanzò, decisa ad oltrepassarlo.

<< Ah! E' Così?!! >> le bloccò nuovamente la fuga e le sferrò un potente colpo al petto, lacerandole la carne in profondità. La giovane posò gli occhi sull'erba, che si tingeva di rosso e cadde a terra agonizzante, col proprio ventre impregnato di sangue.

Akin sorrise e si leccò gli artigli insanguinati: << Lo vedi? Ti credi tanto potente solo perché sei la viziata figlia del re... Ma in realtà non sei altro che una debole leonessa qualsiasi, che si dà troppe arie... Ora stai buona e non crearmi altri problemi >>

Non appena lei lo sentì avvicinarsi a sé tanto da poterne sentire il respiro sulla pelle, raccolse tutte le forze che le restavano e si rigirò su se stessa, graffiandogli il volto e riuscendo a liberarsi dalla presa.

L'aria fu tagliata da un feroce grido di dolore del leone. Si gettò a terra boccheggiante, nascondendo il muso tra le zampe.

Uru si voltò e si accorse di averlo ferito ad un occhio. Si alzò a carponi e cominciò ad allontanarsi col cuore in gola, ma la ferita sanguinante le doleva molto e la vista cominciava ad annebbiarsi.

<< D-dannata...!! >> le ringhiò e cominciò ad inseguirla.

La giovane era sfinita e non riusciva a proseguire oltre. Sentì il proprio collo serrato dalle zanne del leone e finì scaraventata nuovamente al suolo con forza. Akin la voltò a pancia all'aria e le premette rabbiosamente una zampa sulla gola. Uru sentiva il proprio respiro soffocato dal dolore. Aprì gli occhi e vide innalzato su di sé il volto del leone, reso mostruoso dalle smorfie contratte per il dolore del lungo sfregio sanguinante all'occhio destro. Distolse in fretta lo sguardo. Non era di certo con quell'immagine davanti agli occhi che voleva morire.

<< Mi disprezzi a tal punto...?? >> ringhiò lui << Fino a farmi questo?! >>

Uru sentì una goccia d'acqua cadere sulla propria guancia e aprì nuovamente gli occhi: il leone stava piangendo.

<< Dunque il mio stupido fratellastro ti ha conquistata...? Quell'impiastro di Khendo..?! Il prediletto di mio padre... >>

Il cuore di Uru sobbalzò e spalancò gli occhi alla pronuncia di quel nome.

<< Proprio come pensavo... Dunque sono riusciti nel loro intento...! >> la fissò per bene negli occhi << Ti vedo perplessa. Evidentemente non lo sai: Zhymu è anche padre mio e di mio fratello Kamau...E non siamo gli unici. Quel bastardo ha fatto figli dappertutto...per divertimento! Ma noi non lo abbiamo mai riconosciuto come padre, così come lui non ci trattava da figli... Per lui non valiamo quanto il suo ultimogenito, Khendo... Il tuo prezioso amichetto. E' sempre stato quel moccioso viziato il favorito... E sai perché? Perché è nato alla Rupe dei Re... E la regina ha avuto la fortuna di partorire una femmina... cioè te >>

La giovane rimase pietrificata dalla tensione.

<< E' proprio così... >> continuò lui << Sin da quando sei nata tu, Zhymu ha architettato tutto... Ed ha sempre preparato Khendo per questa cosa. La mente di quel cucciolo è sempre stata plagiata duramente. Doveva essere lui a diventare re al tuo fianco... Per la loro pura sete di potere! Ma poi è arrivato alla Rupe quel giovane leone, Ahadi, e Zhymu ha visto in lui, una sorta di intralcio per i suoi piani. Tu ti stavi affezionando un tantino troppo a lui. Khendo riferì tutto al padre. Così, dopo l'esilio, abbiamo tentato di farlo sparire... >>

“  NO!! No!! ” Uru scosse la testa. Non poteva crederci...

Poi sentì la presa sul collo ancora più forte: << Ora che sai tutto...Dal momento che né io ne un altro avremo la possibilità di diventare sovrani, non mi resta che farti sparire. Il piano di quel bastardo mio padre andrà in fumo...!! >> e cominciò a ridere malignamente, nonostante dai suoi occhi continuassero a sgorgare lacrime. Era impazzito.

Uru si dimenò cercando di liberarsi, ma invano. Le forze le mancavano e il respiro era completamente soffocato. L'immagine del paesaggio si oscurò e lei si lasciò andare. Le ultime cose che riuscì a sentire e a vedere furono un ruggito a lei famigliare, una grande sagoma che la liberò dalla presa di Akin e due leonesse che le si avvinarono preoccupate. Poi tutto si fece buio.

Con rabbia e forza alimentate a vicenda, Ahadi si era scagliato contro Akin, liberando la sua Uru dalla mortale presa del leone. Akin finì scaraventato a terra, mentre Kesi e sua figlia si protesero preoccupate verso Uru. Ahadi si parò davanti a loro, accanto a Laio, in posizione di difesa. Riconobbe in quel leone uno dei suoi assalitori di quella tragica notte: << Dannato! Non ti azzardare mai più a toccare Uru, o ti ucciderò! Vattene! >> gli ringhiò.

Akin si rialzò: << Tu... sei Ahadi...Muori!! >> e, senza farsi scrupoli attaccò di nuovo con zanne e artigli snudati. Ahadi rispose a tono. L'aria fu tagliata da potenti ruggiti e l'erba sporcata di sangue. Artigli laceranti e zanne pungenti, si conficcarono nella carne di entrambi. Laio si teneva pronto ad intervenire, mentre Elvira e sua madre, cercavano di far rinvenire Uru.

Ahadi finì a terra con il collo serrato da un potente morso dell'avversario.

<< Ahadi! >> Laio saltò addosso ad Akin, liberando l'amico. Ma non riuscì a tenergli testa per molto e finì anche lui a terra, con una profonda ferita sul petto.

<< Laio! >> si allarmò Ahadi, avvicinandosi a lui.

<< S-sto bene...Non preoccuparti... >> ansimò il giovane.

Il feroce leone esplose in una seconda e potente risata: << Pensavate di battermi..?? Ah, ah, ah! Sono io il più forte!! Il prediletto! Il re di queste terre!! Non mio padre!! >>

<< Mamma, fa paura...! >> si spaventò Elvira, rannicchiandosi vicino alla madre.

<< E' pazzo... >> commentò Ahadi << ...ed è anche forte >>

Akin snudò nuovamente le zanne e caricò contro Ahadi, il quale si protese in difesa degli amici e lo attaccò a sua volta. Stavolta Ahadi riuscì a sferrargli un potente colpo al petto e lo atterrò, immobilizzandolo con una zampa alla gola: << Razza di farabutto! Non intendi arrenderti, eh?! La pagherai cara per aver fatto del male ai miei amici...!! >>

L'avversario lo guardò dritto negli occhi e sogghignò: << Bene...Vedo che non sei più quel fragile ragazzino che vidi tempo fa...Avanti allora...che aspetti? Fa quello che un vero leone dovrebbe fare >>

<< ….! >> Ahadi rimase in silenzio. Sentiva il sangue ribollirgli nelle vene e i muscoli in tensione. Provava odio verso quel leone. Eppure...

<< Ti vedo esitante, ragazzo... Evidentemente non sei così forte come pensavo. Non sei capace di uccidere... >>

<< Sta' zitto!! >> strinse di più la presa sul collo di Akin << Io non sono come voialtri! Non uccido per divertimento...! >>

<< Ah, ah, ah...! Ecco, lo sapevo...sei un debole! La compassione non ti porterà lontano, è bene che tu lo sappia... >>

<< Ti sbagli! La compassione è la vera forza! Mi è stato insegnato da colei che più amo al mondo...! >>

<< L'amore...Quel sentimento è una cosa stupida! Tu dici di voler bene a qualcuno... Ma poi quel qualcuno ti tradirà di certo! E allora tu ti accorgerai del tuo errore... >>

<< Amare non è mai un errore! >>

<< Taci! Basta con questi discorsi nauseanti! Se sei un vero leone, uccidimi senza esitare! Dammi un'onorata morte! Fallo! >>

<< Non ti ucciderò! >> tolse la zampa dal collo del leone << Non lo farò... >> si allontanò da lui << Vattene e non farti più vedere! >>

Akin grugnì e si rialzò col capo chino verso terra. L'occhio destro bruciava e la rabbia cresceva sempre di più in lui. Si sentiva umiliato profondamente e ringhiò con ferocia:

<< Sconfitto da esseri miserabili... Non posso accettarlo!! >>

Si scagliò di nuovo contro Ahadi, nonostante gli avesse risparmiato la vita. Con un grande balzo gli fu subito addosso. Ahadi reagì di riflesso e chiuse gli occhi. Sentì i denti appuntiti di Akin serrargli il collo, catapultandolo a terra e i propri artigli affondare nella carne dell'avversario. Un liquido caldo e denso gli scorreva lungo le zampe. Poi aprì gli occhi. Gli artigli erano penetrati nell'addome di Akin, il quale si accasciò al suolo.

<< Ahadi! >> Laio gli andò in contro allarmato << Perdi sangue dal collo! Ti ha ferito in profondità?? >>

<< Sto bene... >> si rialzò debolmente.

Akin tentò di rialzarsi, ma bastava un unico sforzo per fargli sentire ancora più dolore. Si rigettò a terra tossendo. Un piccolo filo di sangue gli fuoriuscì dalla bocca e gli percorse lentamente il bordo del mento.

Ahadi lo guardò: << Sei stato uno stolto ad attaccarmi a quel modo...Perché lo hai fatto? >>

L'altro fece un insipido sorriso: << Eh, eh... Non fare tanto il saggio... Questa ferita non è niente per uno come me... Volevo solo divertirmi un altro po'... >> raccolse tutte le forze restanti e si alzò barcollando << Oggi sono clemente...e ti concederò un po' di tempo in più per vivere... Ma non la prossima volta...Non la prossima...Vedrai >> si voltò e si allontanò a carponi, lasciando tracce di sangue per terra.

Laio scosse la testa << Per me stava solo bleffando...Guardate com'era ridotto. Altro che divertimento... Quello voleva solo farsi ammazzare >>

<< Forse...Ma è un tipo da non sottovalutare >> rispose Ahadi, cercando di ignorare il bruciore che pervadeva le ferite sul suo collo. Poi si voltò verso Kesi ed Elvira, con occhi interrogativi.

Kesi scosse tristemente la testa: << Non è ancora rinvenuta... >> disse.

Ahadi avvicinò ad Uru ed osservò la sua ferita sanguinante sul petto, che si estendeva fino all'inizio dell'addome. Si chinò su di lei ed appoggiò la testa sul suo collo.

 

Kamau si era avviato alla ricerca del fraello, con aria seccata: “ Quello stupido spericolato...! Si sarà cacciato nei guai. L'avevo avvertito io di fare attenzione. Ma lui... ”

Si fermò all'improvviso. Difronte a sé intravide la figura barcollante di Akin, che lasciava scie di sangue e crollò a terra.

<< AKIN!!! >> gli corse incontro preoccupato << Akin! Che ti è successo?! Chi ti ha ridotto così?? >>

<< Kamau... >> gli sorrise debolmente;

<< Stupido che non sei altro!! Possibile che tu debba sempre...! >>

<< Non rimproverarmi, ti prego... >>

<< Chi è stato?? Dimmi chi è stato!! >> ringhiò arrabbiato;

<< E'...è stato quel giovane, che portammo a Zhymu tempo fa...Ahadi >>

<< E' stato lui, dunque?! La pagherà cara...! Vedrai... >> conficcò gli artigli delle zampe nel terreno.

<< Non devi sottovalutarlo, Kamau... Non è più il ragazzino di un tempo... Per giunta è diventato anche il compagno della principessa... >>

<< Debole o no, non fa differenza... Lo ucciderò comunque! >>

Akin ebbe un altro colpo di tosse e gli fuoriuscì dell'altro sangue.

<< Akin! Fratello! >> gli circondò le spalle con una zampa << Su, adesso non sforzarti. Ci penserò io a te... >>

<< No...Basta così... >>

<< Cosa?! >>

<< Sono stanco di questa vita, fratello... >>

<< Ma che stai dicendo?! >>

<< Che sono pronto a morire... Ormai le ferite si sono infettate... >>

<< Basta! Non parlare più! Non devi dire queste sciocchezze... >>

<< Dimmi, Kamau...Per che cosa abbiamo vissuto finora...? Fin da piccoli siamo stati considerati delle nullità da nostro padre... Siamo cresciuti nei luoghi più estremi di questa terra e non abbiamo mai avuto riguardi per chi ci intralciava... Sia tu che io abbiamo figli sparsi ovunque che neanche abbiamo visto crescere...Nonostante tutto io e te ci siamo sempre ritenuti soddisfatti...Ma a quale scopo? >>

<< Akin... >> gli occhi di Kamau si fecero lucidi;

<< Bé... Almeno qualche risata ce la siamo fatta, eh? >> fece un altro sorriso al fratello, il quale ricambiò l'affetto << Non so perché, ma ora mi sento stranamente sollevato e libero... Che misteriosa sensazione... >>

Roteò su un fianco e guardò il cielo: << Grazie, Kamau... Per tutto... >> chiuse gli occhi serenamente e si lasciò morire.

<< Akin...? >>

Il fratello lo scosse più volte, ma invano: << No...No! Non lasciarmi da solo, Akin!! Ti prego!! Non puoi farlo..!! Come farò senza di te...??! Mi hai sempre sostenuto...! Eri il mio confidente! Il mio conforto...Il mio...! >> si gettò disperatamente sul corpo esanime del fratello, piangendo, come non aveva mai fatto in vita sua.

<< Perché così all'improvviso..??! Perché??! >> Sollevò il muso verso il cielo e gettò un potente ruggito. Era intimidatorio, feroce, richiedente la vendetta...Ma sopratutto sofferente.... 

  
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