Zayn’s Pov
-Cucciola dobbiamo andare, se no succede un casino. Dissi con voce assonnata. Ci eravamo addormentati sotto al salice piangente e non so quanto tempo avevamo dormito.
Ad un certo punto avevo sentito dei versi che mi svegliarono, erano due cigni che litigavano per un pezzo di pane a pochi metri da noi. Il sole era già altissimo in cielo, e il parco era abbastanza popolato.
Dopo un po’ lei riuscì ad alzarsi.
-Ma che ore sono?
-Non lo so, ma comunque è tardi, dobbiamo muoverci.
Ritornammo verso l’uscita del parco passeggiando, le diedi la mano e lei la prese volentieri, sorridendo.
Non lo so che cosa mi stava succedendo, ma con lei stavo bene, quello era certo. Non mi sentivo famoso, ricco, bello, mi sentivo semplicemente Zayn ed ero me stesso, lasciavo da parte tutto e cancellavo i miei pensieri, i miei doveri, le mie preoccupazioni e tutte le aspettative che la gente riponeva su di me. E poi non è che solamente perché sono famoso mi devo fidanzare con altre persone famose, questo non sta scritto da nessuna parte, eppure nel mondo dei vip è così che funziona. Mi sembra assurdo, in fondo io sono solo una persona normale, come tante altre, ho solo avuto la fortuna di riuscire a realizzare il mio sogno, questa è l’unica cosa che mi differenzia da molti altri.
-Zayn tutto a posto?
La voce della Bianca mi aveva riscosso dai miei pensieri.
-Si, tranquilla!
Le dissi stringendole la mano ancora più forte.
Se fosse andato tutto come doveva andare lei quella sera sarebbe dovuta partire, e non so nemmeno per dove, anzi, nemmeno lei sapeva per dove. No, non l’avrei permesso. Lei doveva rimanere con me, avevo bisogno di lei, non l’avrei abbandonata.
Eravamo quasi all’albergo quando sentimmo degli scatti provenienti da dietro di noi. Ci voltammo. Erano i paparazzi.
-Cazzo, i paparazzi! Devono essere sempre in mezzo alle palle?
Dissi gridando. Ero furibondo. Giuro che li avrei ammazzati questa volta. La Bianca capì le mie intenzioni, mi prese per il polso e disse:
-Corriamo!
Rideva. Perché rideva? Era divertente secondo lei?
Niente da fare, non riuscivo a resistere alla sua risata, così anche io scoppiai. Ridemmo per tutto il tragitto, correvamo come dei pazzi, i paparazzi ci inseguivano sbraitando parole incomprensibili in francese. Era davvero una scena comica, non mi divertivo così da tanto, tanto tempo! Anche con i ragazzi era molto che non ridevamo così!
Bianca’s Pov
Arrivammo finalmente all’albergo, e ci infilammo di tutta furia nella porta girevole rischiando di rimanere schiacciati.
Attraversando il lussuoso atrio e salimmo a piedi i due piani di scale che dovevamo fare per raggiungere le nostre stanze. Quel corridoio era deserto, probabilmente i ragazzi stavano ancora dormendo. Doveva essere stressante fare una vita del genere, io non so se ce l’avrei fatta. Certo, viaggiare e cambiare in continuazione luogo mi piaceva, ma in quel modo non ci si poteva gustare nemmeno il piacere del viaggio. Li ammiravo molto, forse nel profondo di me stessa anche io volevo essere così. In fondo loro erano ricchi, famosi, bravi, belli, amati e stimati da tutti. Avevano tutto quello che si poteva desiderare dalla vita, ed erano molto fortunati.
Vedi Zayn pensieroso, era come se gli dispiacesse che l’indomani sarei dovuta partire, era come se non lo volesse. Ma non poteva essere, dopo tutto cos’ero io per lui? Mi sembrava impossibile che ci tenesse così tanto a me e che si fosse affezionato in così poco tempo. Volevo convincermi che non era così, per evitare di avere in futuro delusioni, e ne avevo già avute troppe di delusioni nella vita, non volevo soffrire ancora.
Mi si avvicinò e mi abbracciò, poi mi baciò e mi spinse contro il muro, continuando a baciarmi appassionatamente.
Quando finì incominciò a baciarmi sul collo, poi mi sussurrò all’orecchio:
-Ti prego, non andartene. Resta con me.
-Zayn, io, io non posso. Noi non possiam …
-Shhhht,perché dici questo? Perché dici che non possiamo? Facciamo quello che ci va di fare, nessuno può decidere sulla nostra vita.
Una lacrima mi rigò il viso, poi un’altra e un’altra ancora. Ma cosa avevo? Non era difficile da fare, dovevo solo baciarlo, dirgli che lo amavo e che sarei rimasta per sempre con lui.
Ma avevo paura, avevo paura che stesse dicendo tutto questo tanto per dire. Dopotutto il “per sempre” non esiste, lui voleva solo incantarmi con le sue parole, e poi mi avrebbe lasciata, non appena si fosse stufato, come facevano tutti.
La mia voce tremante ruppe il silenzio.
-Scusa!
Bisbigliai. Lo guardai intensamente negli occhi, come se attraverso un solo sguardo potessi spiegargli tutto, come se attraverso quello sguardo lui potesse capire cosa provavo. Poi me ne andai. Mi chiusi in camera e mi ritrovai davanti ad una Greta nelle mie stesse condizioni. Ma cosa cazzo stava succedendo? Mi sembrava di essere capitata in uno di quei film romantici strappalacrime, proprio quei film che odiavo con tutto il mio cuore.
Io ero più una tipa concreta: se dovevo dire qualcosa la dicevo senza tanti giri, soprattutto se si trattava dei miei sentimenti. Ma quella volta non me la sentivo, era come se la posta in gioco fosse troppo alta, come se in quel ragazzo fosse coinvolta tutta la mia intera vita, tutta me stessa.
-Cos’è successo?
-No, qua quella che fa le domande sono io. Cos’è successo?
Ridemmo, non avrei mai detto che qualcuno in un momento del genere sarebbe riuscito a strapparmi un sorriso, ma non avevo calcolato che in quella stanza c’era la mia migliore amica, l’unica che mi faceva dimenticare tutte le mie preoccupazioni attraverso una parola, uno sguardo, un sorriso.
Ci raccontammo tutto.
-Certo che siamo davvero cadute in basso. Siamo proprio delle bambine piagnucolose.
-Concordo pienamente, anche io l’ho pensato!
Passammo tutto il pomeriggio a programmare il nostro itinerario. In fondo dovevamo avere un minimo di organizzazione, se no non ci saremmo mosse nemmeno di un centimetro da Parigi.
Dopo ore e ore di discussioni decidemmo che ci saremmo allontanate ancora di più dall’Italia. Prossima destinazione? Spagna. Adoro la spagna ed era un sacco di tempo che volevo visitarla, e credo che quella fosse l’occasione migliore.
Si, l’indomani mattina saremmo partite da Parigi e avremmo raggiunto come meglio riuscivamo (bus, autostop, piedi, treni) le principali città della Francia dalle quali bisognava passare per arrivare in Spagna.
 
Harry’s Pov
Mi ero appena svegliato, quando vidi entrare nella mia stanza Zayn, con una faccia che non saprei descrivere, sembrava distrutto.
-Eii, che ti succede?
Gli chiesi preoccupato. Era difficile che Zayn fosse così a pezzi, così mi preparai per il peggio.
Bianca. Ok, sinceramente non me l’aspettavo. Mi stava parlando di Bianca.
Dopo che si fu sfogato, raccontandomi quello che era successo nelle ultime ore, mi chiese, con tono quasi disperato.
-Non è possibile che ci diano il permesso per portarle con noi?
Mi sedetti sul letto con le gambe incrociate, mi strofinai gli occhi ancora assonnati e incominciai a riflettere.
-Zayn, lo sai che non si può fare. Anzi, è già tanto che ci hanno lasciato il permesso di portarle fino a qui, non sono mica scemi, credi che abbiano creduto per davvero alla storia della lontana cugina italiana?
Zayn accennò ad un sorriso, ma era tirato, triste ed amaro. Si vedeva lontano un miglio che quella ragazza gli piaceva, aveva proprio perso la testa.
-Ma con Perrie?
Sembrò cadere giù dal pero. Mi guardò dapprima con aria interrogativa, come se non sapesse nemmeno di chi stavo parlando, poi si abbuiò. Abbassò lo sguardo e disse, quasi imbarazzato.
-Io, io, Harry, io non la amo. Forse non l’ho mai amata per davvero, credo che tutta questa storia sia stata solamente una cosa superficiale, una grande presa per il culo. Io in realtà non l’ho mai amata come persona.
Lo guardai stranito, si era ostinato fino a quel momento a dire che la amava per davvero, e poi, da un minuto all’altro, diceva che non aveva mai provato niente per lei? Non lo capii all’inizio, ma poi mi sentii sollevato e felice per lui, sentivo che si era tolto un peso, che aveva finalmente raggiunto la felicità.
Dopotutto ero suo amico, e avrei fatto di tutto per renderlo felice, a qualunque costo.
-Ascolta.
Gli dissi. Il suo sguardo si riempì di speranza e gli occhi gli luccicarono.
-Potremmo dire ai manager che abbiamo assunto quelle ragazze per girare e montare un video composto da vari momenti che trascorreremo nei diversi paesi. Un po’ come un regalo alle fan per aver reso possibile questo meraviglioso tour mondiale, cosa ne dici?
-Harry, è un’idea grandiosa, ti adoro, ti adoro, ti adorooo!
Era entusiasta, peggio di un bambino che aveva appena aperto il regalo di Natale più atteso.
Si staccò un attimo e ritornò serio.
-Ma che scusa ci inventeremo per dire che questo lavoro non lo possono fare i ragazzi delle riprese? Dopotutto hanno sempre girato tutti i nostri video, perché dovremmo volere delle altre persone, per giunta due ragazze che non sappiamo nemmeno come se la cavano con videocamere e programmi di montaggio.
-Non hai tutti i torti.
Dissi pensieroso.
-Direi che dobbiamo convocare una riunione speciale. Chiama i ragazzi!
Aggiunsi dopo qualche secondo con tono da Sherlock Holmes.
-Abbiamo una questione da risolvere.
Dissi con tono serio inforcando gli occhiali da sole appoggiati sul comodino e facendo finta di fumare una pipa.
Zayn rise, come previsto, e uscì dalla stanza per chiamare gli altri.
E adesso cosa ci saremmo inventati?
Sinceramente tutta quella storia mi sembrava assurda, e non poco.

Ok, non sono molto orgogliosa dell'ultima parte, anzi proprio per niente.
Spero che vi piaccia, anche perchè l'ho scritto un po' di fretta.
PER FAVORE LASCIATEMI UN COMMENTO E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE <3
Secondo voi Bianca e Greta partono o rimangono con i ragazzi?
Troveranno una soluzionee?
Se volete passate anche dalla mia nuova FF, I want you to rock me! Ahahah..
Love ya! :3