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Autore: april88    23/11/2012    3 recensioni
Sasuke è sempre presente nei pensieri nei suoi più cari amici.
Ma lui è sempre irraggiungibile, tante cose vorrebbero dirgli, così si mettono davanti ad uno specchio e immaginano di parlare con lui.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Sai, Sakura Haruno
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Parlando con Sasuke

POV Kakashi
I lavori di ricostruzione del villaggio, procedono a pieno ritmo e per fortuna che la mia casetta, è pronta… certo dentro non c’è ancora niente con cui arredarla, ma visto quello che è alle porte non ha senso pensarci adesso… anche perché purtroppo devo dirlo, non è sicuro al cento per cento che riesca a tornare vivo.
Salito nella mia nuova camera, noto due cornici in terra, forse lasciate da qualcuno. Mi accingo a raccoglierle e non posso non pensare con nostalgia ai bei vecchi tempi… anzi sono contento che le mie fotografie si siano salvate: quella col maestro Minato e quella con la squadra sette.

Sasuke, nonostante sia passato tanto tempo non riesco a far a meno di ricordare con nostalgia quei tempi.
Allora tu eri il mio allievo prediletto… ho capito che eravamo uguali fin dal primo giorno che ho guardato nel profondo dei tuoi occhi, leggendo la tua determinazione.
Gli allenamenti e le missioni a cui ti ho sottoposto, servivano per renderti forte, ma anche per farti capire che mettere anima e corpo nelle cose pensando solo alla vendetta, era inutile. Uno spreco di talento.
Credevo di essere riuscito ad allontanarti per sempre da quella strada…. Infatti avevi imparato a voler bene e proteggere i compagni che prima consideravi palle al piede… eravate diventati molto uniti, ti ricordi, Sasuke? Credevo che il vostro legame fosse forte… e che non si sarebbe mai spezzato. Non avrei mai immaginato che la minaccia si sarebbe presentata sotto-forma di un grosso e viscido serpente bianco. È stato lui la causa di tutto.
Lui ti ha cambiato… ti ha annebbiato la mente. Speravo che non ti saresti mai fatto incantare dalle parole di quel folle, ma quando hai affrontato Naruto, ho capito che non avevo tempo da perdere.
Abbiamo parlato un po’, ti ho spiegato che fine fanno i ragazzi come te… credevo che sarebbe stato sufficiente, ma non è servito… quella sera stessa, sordo alle mie parole, hai lasciato il villaggio; mi sono sentito responsabile per non aver fatto di più quando ne avevo l’occasione. Ancora oggi mi porto nel cuore il peso di questa colpa.

Sono il tuo maestro e ti ho sempre capito… anche cosa ti ha spinto a voler seguire quell’uomo: ti sentivi debole… vedendo gli enormi progressi di Naruto, ti sembrava di non essere migliorato affatto… alla fine invece della Volontà del fuoco, dentro di te, ha preso il sopravvento il Seme della Vendetta.
Sfortunatamente, non ho avuto tante occasioni di vederti quante ne abbia avute Naruto, ma sapevo che al fianco di Orochimaru, saresti diventato molto forte, è pur sempre uno dei tre ninja leggendari… ma non sapevo che saresti potuto diventare una minaccia per Konoha. Speravo in cuor mio che una volta appagato il tuo desiderio, saresti rientrato… credo che lo pensavamo un po’ tutti. Ora invece… ti sei mai guardato allo specchio? Ti sei mai svegliato una mattina e hai detto che cosa sto facendo? Dovresti Sasuke. Perché ho cominciato a perdere di vista chi tu sia.
Il mio desiderio come vostro maestro, era che un giorno sareste diventati importanti ninja del villaggio: Sakura un ottimo ninja medico, Naruto l’Hokage e tu… speravo di vederti a capo degli Ambu... ne sarei stato orgoglioso come un padre coi propri figli.

Invece, mio malgrado, mi sono ritrovato nei panni del maestro Sarutobi… ora capisco bene come si sentiva. Lui voleva ancora bene a Orochimaru, per questo, non è stato mai capace di ucciderlo: lo stesso che ho provato io nel vederti dopo più di tre anni. Sei cresciuto in altezza e in forza… e anche il tuo odio è cresciuto con te, diventando molto profondo. Ho tentato perfino di redimerti, ma inutilmente... arrivato a questo punto, le mie parole sono inutili.
Ti avevo insegnato tutto quello che sapevo... ti avevo insegnato il Chidori, la mia tecnica più potente perché la usassi per proteggere i tuoi compagni, ma non perché la scagliassi contro Sakura per ben due volte... se non fosse arrivato Naruto, l'avresti uccisa. Nonostante quello che hai fatto e cercato di fare, non sei ancora perduto… l’ho capito vedendo il tuo volto: negli occhi, in quei pozzi neri, e nella tua espressione mentre ascoltavi Naruto dire:“Siamo amici” per un breve istante, ho rivisto il mio caro allievo. Da qualche parte, lui c’è ancora.
In quel momento ho capito che ne io ne Sakura avremmo più dovuto metterci in mezzo: Naruto è l'unico in grado di farti uscire dalle tenebre che ti avvolgono.
E quando vi ritroverete di nuovo faccia a faccia, sarete di nuovo gli amici di un tempo.


Salve a tutti. Purtroppo i pensieri di Sai non sono ancora be definiti nella mia mente, ma vi ho portato quelli di Kakashi.
Spero che la lettura vi sia piaciuta.
Se avete tempo, lasciatemi un piccolo commento.
Grazie e ciao a presto!

  
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