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Autore: Fiery    11/06/2007    4 recensioni
Messenger. Questo programma ha aperto la vita a Ginny, il trio, Luna, Draco, Blaise e a nuovi personaggi. Questo programma ha dato inizio all'amicizia vera.
Dedicata ai miei amici di Msn, per ricordavi che ogni volta che parlo con voi l'avventura inizia. Vi voglio bene ^^ Nota: sospengo la ficcy per il momento, dato che non ho in questo momento le giuste idee da mettere. Risolverò il problema appena possibile ^^
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 15:

Capitolo 15: Tu non sarai con noi

 

Zac percorse in fretta il cunicolo che l’avrebbe portato alla sua Sala Comune. Si precipitò davanti al quadro e pronunciò la parola d’ordine, cambiata dopo lo sconvolgimento di Halloween. Quando il ritratto si aprì entrò nella sua Sala Comune, venendo al suo sguardo i colori della sua casa.

 

-Blaise!- chiamò dirigendosi verso il fratello, comodamente sdraiato sul divano ed impegnato a leggere una rivista di Quidditch, -C’è una lettera da parte di nostro padre.

 

Il moro prese la pergamena che gli venne offerta e la lesse senza particolare entusiasmo. La richiuse subito dopo, porgendola a Draco, seduto sulla poltrona accanto. Anche lui la lesse e la ripassò a Zac.

 

-Perfetto.- mormorò il biondo con un ghigno, -Almeno io mi sono messo con una Serpeverde.

 

-Capirai! Si sapeva benissimo che vi sareste messi insieme.- sbuffò Blaise.

 

Zac aprì la pergamena, a differenza dei due era particolarmente preoccupato. Ad ogni parola allargò gli occhi, per poi guardare i due familiari.

 

-Forse non capite la gravità della situazione.- disse guardandoli dritti negli occhi, -Nostro padre ti vuole diseredare, Blaise.

 

-Mi ha minacciato così tante volte che ormai ho perso il conto.- scrollò le spalle non curante il fratello, -Vedrai che fra una settimana non dirà più niente.

 

-Intanto cosa vuoi fare?- chiese Draco guardandolo con le sopraciglia inarcate, -Non puoi tornare a casa per Natale.

 

-Io ci torno lo stesso.- fece spallucce lui, -Appena gli avrò fatto capire che Ginevra è una purosangue e che la vita è la mia, vorrà conoscerla. Nostra madre mi aiuterà, ha sempre sognato che finalmente mi trovassi una brava ragazza accanto.

 

-Ti aiuterò anche io.- disse Zac sospirando, -Ti servirà qualcuno che sappia come parlare con nostro padre. Sarai il cocco di mamma, ma solo io riesco a tenere a bada nostro padre.

 

Blaise annuì, disinteressato e per niente preoccupato al tutto.

 

Ma se per lui era tutto normale, per Ginevra Weasley tutto ciò si stava rilevando un incubo.

 

-Accidenti, ragiona Ginny!- la rimproverò ancora il fratello.

 

-Ron, mi sono decisamente stancata dei tuoi rimproveri!- esclamò scattano in piedi dal divano rosso, -Possibile che tu non riesca a capire che non ti do retta?

 

-Sono tuo fratello maggiore, come tale ti ordino di non vederlo mai più!- esclamò il rosso assumendo un colorito porpora sulle gote e in zona orecchie.

 

-Ronald, calmati.- si avvicinò a lui Hermione, -Ginny è capace di badare a stessa. Sei suo fratello, questo è vero, ma non puoi comandare la sua vita.

 

Ginny si appuntò di prostrarsi ai piedi dell’amica per il resto della sua vita. Sarebbe stata indispensabile a farlo calmare e a non impicciarsi più della sua vita.

 

-Ginny è una bambina.- disse Ron guardando la sua ragazza dritto negli occhi ambrati, -Non sa quello che fa.

 

La rossa serrò i pugni lungo il corpo, la vena destra della tempia pulsava pericolosamente. Ora era veramente stanca.

 

-Ron?- lo chiamò in un sussurro.

 

-Cosa c’è?- domandò il fratello.

 

-VAI A QUEL PAESE!- gridò con quanto più fiato aveva in gola.

 

Prese i libri ed uscì dalla Sala Comune, sotto gli sguardi di tutti i Grifondoro presenti nella stanza. Corse verso un luogo non ben definito, andando a sbattere più volte contro alcuni alunni.

Andò a sbattere per quella che era la milionesima volta e, per la milionesima volta, alzò il viso per chiedere scusa.

 

-Tutto a posto Ginevra?- chiese il ragazzo davanti a lei.

 

-No, non è niente a posto Blaise.- rispose questa abbassando lo sguardo, -Ron vuole che non ti veda mai più.

 

-E tu che hai risposto?

 

-Che poteva andare a quel paese.- rispose incrociando le braccia al petto esile.

 

Il serpeverde la guardò qualche secondo, imprimendosi nella mente ogni dettaglio della ragazza che aveva dinanzi a lui. Dai capelli rossi tenuti scompostamente in una coda alta alla espressione arrabbiata e buffa nel contempo.

 

-Andiamo a sederci da qualche parte?- domandò accennando al parco di Howgarts.

 

La rossa annuì debolmente, seguendolo fuori dal castello. Si sedettero ad una panca di pietra, la rossa accavallò le gambe. Stettero in silenzio qualche minuto, rotto dal chiacchiericcio allegro degli alunni della scuola.

 

-Ci hai ripensato?- domandò ad un certo punto Blaise.

 

Lei si voltò a guardarlo, -No.- rispose con un sorriso, -Credo ancora fermamente che io e te dobbiamo vivere la nostra vita.

 

-Ma?

 

Ginny deglutì rumorosamente, -Ma la mia famiglia non sarà mai d’accordo.

 

-Non volevi dimostrare di essere capace di scegliere da sola?- domandò Blaise stringendole una mano.

 

-Certo!- si affrettò a confermare la sua ipotesi la Grifondoro, -Il punto è che prima o poi ti schianteranno.

 

-Sono capace di difendermi.- sorrise il serpeverde per poi chinarsi a baciarla.

 

Le vacanze natalizie arrivarono presto, portando con sé una sensazione di gioia al pensiero che le lezioni erano finite. Mary era stata invitata dai Weasley a passare le vacanze natalizie a casa loro, ma insieme ai suoi amici aveva declinato l’offerta. Era il primo e ultimo anno che avrebbe passato ad Howgarts e non voleva perdersi un attimo. Avrebbe passato, quindi, il Natale a scuola insieme a Harry, Ron, Hermione e Ginny.

 

Il giorno della partenza, per coloro che sarebbero tornati a casa, le ragazze andarono a salutare Loreley. Ginny si scambiò uno sguardo d’intesa e un bacio sulla guancia con Blaise, lasciando tutti nel dubbio e un Ron ancora decisamente scioccato da quella realtà. Mary, invece, sostenne lo sguardo che Zac gli stava rivolgendo.

 

-Ci vediamo a Gennaio.- sorrise il serpeverde raggiungendola.

 

-In questo caso ti auguro buon natale e felice anno nuovo.- rise la ragazza.

 

Zac scosse la testa, -Aspettati una sorpresa a natale.- dopodichè la salutò con un gesto della mano.

 

La grifondoro lo guardò superare il portone della scuola, per poi fissare Ginevra che stava correndo verso di lei.

 

-Che bel natale che mi si prospetta.- disse Mary non appena la rossa la ebbe raggiunta.

 

-Ah, non me ne parlare.- sospirò Ginevra per scaricare la tensione, -Come minimo i miei mi cacceranno via di casa non appena avranno saputo di me e Blaise.

 

-Questo vuol dire che…- la incitò la castana sorridendo.

 

-Sì, stiamo ufficialmente insieme.- confermò la rossa prima che l’amica la stritolasse in un abbraccio di gioia misto a sorpresa.

 

§§§§§§§§§§§§

 

Sabryne si guardò in giro, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarla in quel momento. Era avvolta nel buio, la bacchetta ben stretta nella veste celeste. Avanzò di qualche passo, scattando ad ogni rumore sospetto.

 

-Sabryne, che ci fai qui?- chiese una voce alle sue spalle.

 

La donna si voltò, ritrovandosi davanti nientemeno che Piton.

 

-Mi ha mandato il professore Silente, Severus.- rispose lei guardandosi in giro.

 

-Torna a casa, è pericoloso.- disse con quella sua voce bassa e velenosa.

 

-Non sono più una tua alunna.- esclamò con fermezza, -Devo ricordati chi sono?

 

Il professore di Pozioni la guardò con disprezzo, sciogliendosi poi in un ghigno.

 

-Assolutamente no.- rispose con voce assolutamente maligna.

 

-Dove sta?- chiese Sabryne guardandolo fisso negli occhi.

 

-Ci ha convocato tutti qui. Tra poco arriveranno gli altri Mangiamorte.

 

Piton sentì una fitta all’avambraccio. Fece un cenno alla donna, che si nascose dietro un muro con estrema velocità e silenzio. In pochi secondi in quel luogo si ritrovarono una ventina di uomini con cappuccio e maschera d’argento. I Mangiamorte.

Ma non fu questo a preoccupare la donna, fu la comparsa di un essere da qualche anno tornato in vita. Un essere che quando si smaterializzò portò con sé un vento gelido, che le penetrò fin dentro alle ossa. Si sporse quel che bastava per vederlo, con quella veste nera. Il naso schiacciato, le pupille fuori dalle orbite, le dita e il corpo scheletrico. Le mancò un battito quando sentì la sua voce.

 

-I miei alleati…- mormorò con voce melliflua, -Un altro incontro, questa volte per uccidere Silente!- esclamò ancora.

 

Sabryne perse il fiato e vide il suo ex-professore di Pozioni lanciare sguardi nella sua direzione e sudare freddo dietro la maschera d’argento.

 

-Lo attaccheremo, cogliendolo di sorpresa. Gli toglieremo ciò che lui ama, ciò che lui protegge: Howgarts!- si guardò in giro, fermando il suo sguardo su Piton, -Ma tu, mio caro Severus… tu non sarai con noi…

 

Piton e Sabryne non ebbero tempo di dire niente. L’uomo venne sprovvisto della maschera d’argento e colto alle spalle da un incantesimo di stordimento che l’avrebbe tenuto addormentato per diverse ore. Il Signore Oscuro si avvicinò al suo corpo accasciato a terra e lo guardò malignamente e con disgusto.

 

-Pensavi che non sapessi del tuo tradimento…- disse a volte alta, chinandosi poi per prendere la sua bacchetta e ritirarla nella propria veste, -Non avrai modo di comunicare a Silente il nostro piano… traditore!

 

Piton venne preso da due Mangiamorte, i quali si smaterializzarono sotto lo sguardo attonito di Sabryne. Severus Piton era stato catturato. Doveva avvertire Silente, ma prima doveva ascoltare il piano. Era il suo lavoro.

 

-Andiamo ora, qui siamo troppo allo scoperto.- dichiarò Voldemort accennando alla baracca in cui erano.

 

Sotto lo sguardo della donna lui e i suoi seguaci si smaterializzarono. Uscì dal suo nascondiglio, posizionandosi esattamente dove era stato Voldemort. Si portò una mano sugli occhi, per poi accasciarla lungo il corpo. Si portò indietro un ciuffo di capelli castani scappato alla treccia. Si smaterializzò subito dopo, diretta verso Howgarts.

 

************

Un po’ corto rispetto ai miei canoni di lunghezza attuali, ma è per festeggiare l’inizio delle vacanze ^^

Grazie a Beatrix Black, Kilamoon e Lalla.

Fatemi sapere.

 

Smack

By Titty90 ^^

  
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