Questa è la drabble di Harry. Il che significa che scriverla non è stato affatto facile, ma spero comunque di aver centrato il punto. Non mi convince del tutto, ma non sapevo più come modificarla!
Harry
Ancora una volta sei a Kings Cross, ma questa volta non parti tu: è James che va a Hogwarts, oggi.
Entri, e il vociare della gente che in quella stazione troppo piena e troppo grande diventa eco, l'aria azzurra del mattino o uno scherzo della luce ti inchiodano in mezzo all'atrio, riportandoti ad un primo settembre di tanti anni fa.
E improvvisamente non sei più Harry Potter, il trentaseienne, l'auror, l'uomo che è sopravvissuto e che adesso sta accompagnando suo figlio a scuola.
Sei un bambino di undici anni che ha sognato di essere un mago.
Ma l'attimo di smarrimnento dura solo un battito di ciglia, perchè, ancora una volta, a salvarti sono delle voci.
«Allora, che binario era? Ah sì, nove e tre quarti.»
«Ma nonna Molly, è lo stesso tutti gli anni!»
La tua famiglia.
E allora come ora, a tenerlo ancorato al mondo a cui appartiene è la sua famiglia, quella desiderata ad undici anni, quella reale a trentasei.