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Autore: meiousetsuna    24/11/2012    9 recensioni
Alaric, in un momento di somma genialità creativa, pensa bene di ideare una soluzione radicale per risolvere i problemi del suo caro amico Damon; costruirà una fantastica macchina del tempo, per riportare lui e Stefan nel 1864, fermare Katherine e vivere felici e contenti...
Peccato che qualche incidente, e alcuni incontri non proprio desiderati rendano problematica l'esecuzione di questo piano!
Dal testo: “Pensa, Damon! Potremo tornare nel 1864 e fermare Katherine vietandole di venire a vivere a casa nostra, chiudendola di persona nella cripta! Non è fantastico? Cambierebbe tutta la storia di Mystic Falls!”
Il vampiro si bloccò, assorbendo lentamente l’informazione come per non perderne neanche una goccia, aprendosi in un sorriso mellifluo che gli illuminò sinistramente il viso. “A casa la facciamo entrare, ce la rigiriamo a turno come un calzino, poi la chiudiamo nella cripta piena di verbena! Devo insegnarti tutto, ragazzino… e non fare il santo con me, non attacca, non è che foste particolarmente silenziosi!”

Quattro episodi che spero vi potranno far divertire e tenere compagnia!
Baci&abbracci, la vostra Setsuna
Genere: Avventura, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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pilvia_s, Iansom, Seizerus, margheritanikolaevna, morgana94. Grazie bambine, mi avete data la forza per gli altri capitoli! Grazie naturalmente ad Antonelladelena e Sunao che seguono anche loro! Bacissimi! *-*

“Non stiamo litigando!” Stefan alzò le mani in segno di benevola attitudine verso il fratello.
“Anche se potrei essere offeso per alcuni atteggiamenti che hai avuto con Elena, ma è una cosa a parte”.
Damon si muoveva come un predatore nel bosco, cercando di individuare Stefan, che gli stava parlando da un buon nascondiglio.
“Non è che se lo decidi da solo allora non stiamo litigando! Ti avevo raccomandato di stare fermo, allacciare la cintura di sicurezza, al limite mettere un po’ di musica disco e tu che hai fatto?”
“Ho cercato di sintonizzare il canale… ho dimenticato che Rick ha usato anche la manopola della radio come indicatore!” Piagnucolò il più giovane.
“E poi quando me ne sono accorto  ho quasi rimediato!”
Damon era una belva.
Quasi? Omettere l’8 non è  quasi, siamo nel 1064!”
“Ma la zona è giusta!”


Damon si rassegnò, era già qualcosa muoversi in un territorio familiare.
”Ok, per questa volta non ti impaletto, vieni fuori”.
Stefan uscì dal folto dei rami visibilmente sollevato, recando la solita valigia.
“Meglio metterci la camicia e dei pantaloni, magari un po’ accorciati… sembra più medioevale”.
Damon evitò di commentare anche perché una strana litania ed un luccichio di fiaccole distolsero la sua attenzione.
“E questi, chi saranno?”

Capitolo 2 )  The Mystic Witch Project

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Un carro trainato da quattro cavalli neri avanzava lentamente accompagnato da alcuni uomini incappucciati che recavano torce&forconi cantilenando scongiuri e spargendo volute di incenso attorno a loro. Il vagone era una gabbia di ferro, chiuso da spesse sbarre anche come coperchio e al suo interno si trovavano tre sfortunate ragazze, coperte di stracci e infestate da parassiti.
“Non possiamo lasciarle così!”
Di fronte a delle donne poco abbigliate Damon ritrovava subito la sua cavalleria.
“Sono vittime dell’Inquisizione… forza Stefan per noi sarà uno scherzo liberarle, sicuramente ci saranno riconoscenti; e poi ho fame!”


Al minore non sembrava vero di poter soccorrere degli umani sentendosi così buonissimo per il mese a seguire.
”Sono pienamente d’accordo!”
I due vampiri si fecero incontro ai carcerieri e prima che questi potessero tentare una resistenza si ritrovarono soggiogati.
“Tornate a casa vostra; avete consegnato queste prigioniere e non vi ricorderete di aver incontrato nessuno”.
“Non abbiamo incontrato nessuno…”
Gli incappucciati abbandonarono le armi sul terreno tornando sui loro passi.
Stefan si fece incontro alle sventurate ma purtroppo le sbarre di ferro erano un ostacolo piuttosto impegnativo*. Si curvò per raccogliere qualche bastone da usare come leva, quando una voce inquietante lo apostrofò dal carretto.


Scusa, buon garzone, ma cosa credi di fare?”
Colei che aveva parlato sembrava la veterana del gruppetto; si trattava di una bella donna più adulta delle altre, dai capelli biondo ramato e dallo sguardo fisso fino a essere monoespressivo.
“Rendervi la vostra libertà!” Il vampiro era piuttosto fiero di sé. “Così potrete fuggire e vivere per sempre nascoste nell’anonimato coltivando l’orto e allevando polli, come si conviene!”
Il volto grazioso della sua interlocutrice si deformò in una smorfia grottesca, per poi cedere ad uno scoppio incredibile di risate alle quali si unirono anche le voci delle due giovani che la affiancavano. Ambedue avevano l’incarnato color caffellatte, bei capelli neri e ondulati, inoltre erano così simili da essere probabilmente sorelle.


“Sentite un po’ villici giocosi, vi giustifichiamo in parte per la vostra indubbia ignoranza – la voce della più piccola ispirava in modo naturale l’odio più profondo – ma non sapete con chi avete a che fare; pretendiamo di essere condotte nel luogo del giudizio, adesso. Sono anni che abbiamo preparato il nostro spettacolino e non abbiamo intenzione di perdere l’occasione! Già è stato difficile farci catturare tutte e tre, avevano talmente paura di avvicinarsi che abbiamo dovuto fingere di essere svenute!”
Bonnie! Ed Emily!” Damon non poteva credere ai suoi occhi. Erano li, a sua disposizione…
“Come fai a conoscere i nostri nomi? Sono secoli che noi Bennett con tanta fantasia ci chiamiamo tutte così, ma tu non sei di queste parti”.
“Esther!” Dopo un attimo di titubanza Stefan aveva identificato la capogruppo.
“É il mio nome Originale, non me lo consumare, coso.”


“Molto bene”. Sul viso di Damon si era dipinto il sogghigno più malefico che avesse mai deformato i suoi lineamenti perfetti, mentre una parziale trasformazione in vampiro lo alterava ulteriormente.
“Credo che questo sia un bel giorno, per me!”
“La maledetta razza dei succhiasangue! – Bonnie in qualsiasi secolo era sempre un amore – ora ti farò esplodere la testa…”
Prima che la fanciulla potesse concentrarsi prendendo di mira i suoi vasi sanguigni, Damon si era spostato a super velocità fino alla Camaro, recuperando un oggetto vintage ma incredibilmente utile dal portabagagli minimale.
“Ecco dov’era il mio casco!” Stefan era una maschera di desolazione. “Mi hai fatto rischiare l’osso del collo sul motorino e hai lasciato solo quello per Elena…”
Il bruno lo fulminò col suo sguardo di ghiaccio bollente.
“Odio quando fate i cretini su quella moto uscita da uno sfasciacarrozze, e ‘Guarda Stefan, senza mani!’ Lasciami stare!” Tornò subito a concentrarsi sulla strega e le parole scambiate con Alaric prima di partire gli tornarono in mente.
“Petrifico Totalus!”**


Bonnie fece per rispondergli un paio di insulti, ma sua lingua non si muoveva di un millimetro.
“Hai visto? Funziona davvero, il posto del prossimo rogo di un centinaio di queste fattucchiere è un attivatore naturale di incantesimi! E Joanne*** è un genio, erano veri! Stefan… Stef?”
“Sono qui, dietro questo albero – la voce si ridusse ad un sussurro – mi hai fatto paura. Lo sai che non reggo quei libri dell’orrore… e poi non esagerare, attento; se dovessi uccidere Emily una volta arrivati nel 1864 Katherine avrebbe un’altra aiutante e non sapremmo quale sarebbe il suo nuovo piano!”
Damon sbuffò girando gli occhi al cielo.
“Lo so. Il Piano Diabolico prevede un solo obiettivo. Voglio solo divertirmi”.
Si girò verso Emily che lo fissava terrorizzata.
“Adesso la tua bis-bis-bis-nipotina non fa tanto la spaccona, come quando aveva la benzina per darmi fuoco, eh?”
“Benzina? Cosa sarebbe?”


“Alito di Drago? Olio di pietra****? Fuoco liquido?”
“Ohhhhh!!!” Le streghe erano vivamente impressionate. “Ma sei preparato! Noi facciamo tanti allenamenti solo per accendere le candele o la legna umida per il camino… non è che vorresti unirti a noi? Puoi portare anche il biondino, lì, non è male; più siamo più ci divertiamo. Senti il programma: arriviamo in piazza, ci fanno il processo sommario, etc, etc; poi quando ci legheranno al palo nel centro della pira, con tutti i paesani riuniti intorno, io farò apparire delle piume di un cuscino che vorticheranno spaventosamente, mentre Esther legherà tutti con un Voto Infrangibile e li farà correre in gruppo verso le latrine; appena la prima sarà occupata ci dovranno andare tutti e sarà una vero strage!”
Stefan era riemerso, completamente allibito, tanto da dimenticarsi di avere un attacco di panico a causa di quelle creature diaboliche.
“É uno scherzo?”

Esther si voltò repentinamente verso di lui, con la sua espressione vacua più riuscita.
“Io non scherzo mai. Piuttosto, c’è luna piena, non è che da queste parti gira qualche bel licantropo?”
“Spero di no! – sentenziò Damon – e se ci fosse lo terrei alla larga!”
“Però noi ci annoiamo…” Le due complici si dissero qualcosa all’orecchio, poi Emily, con un sorriso lascivo, puntò l’indice contro Damon, esclamando all’improvviso: “Engorgio!”
Poi lo fissarono attendendo compiaciute di sentire qualche commento, uno straccio di reazione. Il vampiro abbassò lo sguardo sul cavallo dei pantaloni, quindi con una luce di pura seduzione abbracciò con lo sguardo le prigioniere.
“Mi dispiace, signore, non ha funzionato”.
“Eppure siamo brave – la celtica sembrava molto preparata – agisce su tutto quello che è naturale!”
“Il punto è un altro”. Damon moriva dalla voglia di dare spiegazioni. “Non può aumentare, è impossibile!”


“Facci uscire di qui e ti ricompenseremo con un gioiello che ti permetta di camminare alla luce del Sole!”
Anche Bonnie, malgrado lo stato elastico come un nano da giardino tentava di partecipare, facendosi uscire il sangue dal naso *****
“Già ce l’ho e anche mio fratello, grazie. Altre proposte?”
“Potremmo vivere presso di voi come streghe domestiche, per l’eternità, purché dormiamo nelle stesse camere! Io e Bonnie con questo moretto, che mi pare che ci gradisca e che desideri la nostra compagnia”.
Il QI di Emily, visti i tempi, non era purtroppo misurabile con dei test appositi.
La bionda si concentrò su Stefan, tentando di leggergli nella mente.
“Io mi prendo quest’altro, ha delle potenzialità da psicopatico killer che mi fanno pensare alla mia adorata famiglia!”
Stefan e Damon si scambiarono un cenno di intesa.


Poco dopo, il carretto col suo carico di streghe urlanti, disperate, due che si strappavano i capelli a ciocche ed una apparentemente così terrorizzata da non muovere un muscolo, fu consegnato al Borgomastro Lookwood, che le attendeva con impazienza nella radura adibita a luogo del supplizio.
“Finalmente! Il Pastore Young era in ansia, temeva che durante il tragitto queste megere avessero trovato modo di corrompervi per farsi rilasciare!”
“La assicuro che nessuno più di noi ci tiene a consegnarle nelle mani della giustizia – Stefan abbassò il tono per farsi sentire soltanto da Damon – sicuro che non le bruceranno vive?”
“Tranquillo, non lo farei. Malgrado… - per mezzo secondo valutò Bonnie, ripensandoci con un sospiro – appena usciranno faranno vedere i sorci verdi a questi malcapitati. Adesso pensiamo solo a correre verso la macchina prima dell’alba, altrimenti Jinxye sarà invisibile”.


In pochi minuti i fratelli Salvatore erano a bordo della Camaro del Tempo, il motore acceso e rombante.
“Stef, cerca di non fare casino questa volta!”
“Tranquillo. Ormai conosco la posizione dei tasti a memoria, guarda!”
Prima che Damon potesse proferire una sillaba di risposta, Stefan a occhi chiusi digitò la data.
“Visto?”
SÍ che ho visto! Hai scritto 1648!”
Il resto della ‘conversazione’ si perse nel rumore del varco spazio temporale, che li stava trasportando, a tutta velocità...

 

*Nei romanzi, i vampiri non possono piegarle e mi pare che anche nel telefilm il motivo per cui non possono scappare dalle varie celle/cantine sia quello.
** Da qui in poi gli incantesimi di Harry sono usati in modo assurdo/improprio/ deviato… insomma, come mi faceva comodo! )
Petrifico Totalus, lo dice il nome, blocca; il Voto Infrangibile, si spiega da sé; Engorgio… aumenta le dimensioni.
*** Vero!   *-*
**** nome dato da Marco Polo al petrolio, circa duecento anni più tardi…
***** se fossimo nei manga, sarebbe noto che è uno stato di concupiscenza…

  
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