Indisturbato sfrecciava per quelle stradine strette. Volava, sulla sua moto.
Erano passati tre anni esatti da quella notte, quella notte che lo cambiò, quella notte che lo devastò, totalmente.
” Corri, corri, corri!” urlava :” Corri e fammi diventare un’entità confusa” .
Era stato ad una festa organizzata da qualche stupida ragazza che ancora sperava in un suo cambiamento e aveva bevuto e sniffato troppo.
Pensava a quelle facce di cazzo, a quelle vite finte che ignoravano tutto... Le odiava e le invidiava perchè, nella loro ignoranza, non conoscevano la causa del suo dolore, non avevano mai visto quella luce che brillava e bruciava e distruggeva e ricreava.
E poi accadde: una macchina sbucò dal nulla e lo scaraventò lontano e a fanculo i suoi pensieri, a fanculo tutto.
Forse pensò di ricongiungersi alla sua luce, forse cadde e basta, fu subito buio ma, in quella notte, qualcosa inizierà a muoversi in lui.
I ricordi, in quella incoscienza probabilmente momentanea, potrebbero portarlo alla consapevolezza.