Tutt'un tratto iniziai a vedere le
cose in maniera più nitida.
Stavo correndo.
Ansimavo.
Con le mani spostavo le foglie davanti a me. Sentivo un
dolore pungente sulle braccia: piccole schegge di legno, al mio passaggio, mi
ferivano, si conficcavano nella mia pelle.
E i miei piedi, nudi, su quel tappeto di aghi
di pino.
Non sentivo altro che il rumore dei miei passi nella
foresta, il mio respiro.
E il mio cuore che batteva.
Mi fermai.
Perchè stavo correndo?
Non lo sapevo.
Mi guardai attorno.
Nessuno. L'unica luce era la luna, pallida, piena, che
risplendeva nel cielo notturno tra le nuvole, che l'oscuravano a tratti.
Mi concessi un breve istante prima
di sospirare.
Attentamente mi esaminai.
Ferite sulle gambe, sotto la pianta dei
piedi, sulle mani, sulle braccia.
Il mio vestito, un tempo bianco, era stracciato e sporco di.. fango? Terra? Sangue?
I piedi mi dolevano per il troppo camminare su una
superficie appuntita.
Non riuscivo a parlare, ansimavo
per la corsa a rotta di collo.
Ricominciai a guardarmi attorno.
Dov'ero? Come c'ero
finita?
E da chi o cosa stavo fuggendo?
Tutte le risposte alle mie domande..
arrivarono con un dolore sordo al collo.
Sangue.
Sangue che colava da una ferita sul collo.
Non era una ferita normale.
Mi portai la mano sul collo. Sotto le dita, cercando di
fermare il sangue, sentivo due fori, a poca distanza l'uno dall'altro. Non
riuscivo a vedere niente.
L'unica cosa che distinsi era la sagoma di qualcuno davanti
a me.
Le nuvole avevano oscurato la luna.
I pochi riflessi che arrivavano, ovattati dalla coltre di
nubi, rischiaravano una figura possente, alta, terrificante.
Lo vidi chinarsi alla mia altezza.
Nonostante la vicinanza non riuscivo
a distinguere i lineamenti.
Riuscii solo a vedere una lingua che si leccava le labbra,
sporche di sangue.
Intravidi due canini appuntini.
Ero irrigidita.
Poi un sibilo.
Così freddo da gelare il sangue, eppure così caldo da farmi
salire i brividi lungo la schiena.
"Mia preda.."
Lo vidi, stavolta.
Fu come un soffio d'aria.
Si avventò nuovamente sul mio collo, traendone altro sangue.
Poi..
..buio.