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Autore: Pattolina_    24/11/2012    7 recensioni
La storia di Patty, una ragazza italiana, che dopo una serie di sfortunati eventi, tra cui la dolorosa morte della madre, riesce a trovare la forza per reagire e andare avanti, insieme alle sue due migliori amiche..e con un pizzico di aiuto da parte del favoloso ragazzo inglese dai ricci sexy e la sua banda di amici squinternati..
Storie d'amore tra seduzione e inganno, sentimenti nascosti o rinnegati che lasciano un peso sul cuore.
Tutto questo accaduto per caso nelle vie di una fredda Londra.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I thought you were Different.

 

 
"Io e Pia ci siamo baciati." 
 
All'udire quelle parole, scrostai subito lo sguardo alla ragazza al mio fianco. Teneva gli occhi spalancati, esattamente come era la sua bocca. Si porto le mani a coprirsi le labbra, non poteva credere a quello che le sue orecchie avevano appena sentito, e sinceramente nemmeno io. Cominciò a scuotele la testa. Per un secondo entrai nei suoi panni, con quel gesto, sperava di rimuovere una brutta immagine che le si era creata in mente. Notai che una lacrima si fece spazio tra le sue ciglia, andandole a rigare la guancia, potei constatare che la sua missione era fallita. Altre goccioline seguirono la prima, sembravano quasi infinite. Si accasciò a terra coprendosi il viso, forse dalla vergogna, o magari soltanto perchè piangere era l'unica cosa che potesse fare. 
Vederla cosi mi creò un fitto vuoto alla stomaco. Come potevo stare li fermo immobile come un paletto, quando una ragazza, una mia amica, stava piangendo?? Che razza di persona sono? Poco fà, il suo sorriso radioso mi aveva strasmesso sicurezza, perchè io in questo momento non riuscivo a fare lo stesso per lei? Provai a parlare, ma le parole non volevono uscire dalla mia fottutissima bocca. Provai a muovermi, ma mi sentivo come ingessato.
Perchè?
Allora è proprio vero quando mi credo un codardo? Io non voglio esserlo! E non lo sarò mai più! Una mia amica è in difficoltà, ha bisogno del mio aiuto e lo avrà. Riprovai a muore un muscolo, ma le braccia erano troppo pesanti e i miei piedi inchiodati al suolo, ma dovevo fare un piccolo sforzo. Mossi le dita, piano piano. Strinsi la mano in un pugno, e capì che man a mano stavo riprendendo controllo del mio corpo. 
Mi chinai verso di lei, posandole una mano sulla schiena, ma la rifiutò. Non ci rimasi male, la capisco, o meglio credo di capirla. E' una ragazza "forte" e non vuole essere compatita, ma non capisce che è questo il maggior momento di cui si ha bisogno di una spalla su cui piangere, di una persona che ti ascolti, che ti consiglia, di una persona disposta ad alzarsi alle tre di notte anche solo per chiederti come stai. 
Riprovai a darle il mio appoggio, ma questa volta fu diverso. Non si limitò ad accettare il mio aiuto, ma addirittura mi abbracciò. Era un abbraccio forte, imposto, ma che allo stesso tempo trasmetteva insicurezza e fragilità. Ricambiai, stringendola a me e le sussurrai - Mi dispiace piccola..- Non ebbi risposte, ma capì che aveva sentito le mie parole dai singhiozzi sempre piu violenti. 
Stammo qualche minuto in quella posizione fino a che udì un flebile "Grazie" da parte sua. 
Non c'era bisogno che mi rigraziasse, era il minimo che potessi fare per lei. 
Non mi riesco a capacitare, come Harry possa essere così stupido da tradire una ragazza come lei? E per giunta, con la sua migliore amica?! Questa volta l'ha combinata grossa. Non so bene il motivo, ma mi sto innervosendo contro il mio amico. Non perchè io provi un particolare affetto verso Patty, assolutamente. E non ho nulla contro di lui, ma non è nella mia etica una cosa del genere. Io non ho mai tradito e mai lo farò, e quando vengo a sapere di queste cose, specialmente se riguarda qualcuno di a me caro, mi sento colpito nel profondo. Sentì il calore sulle mie guance, che diventarono sempre più infuocate ad ogni suo segno di tristezza. Strinsi la mano in un pugno, e feci segno di alzarmi. Improvvisamente, una mano delicata e tremolante mi fermò. Mi girai verso di lei e ammirai il bagliore dei suoi occhi, ipnotizzanti. Strofinandosi la manica della camicia sugl'occhi, si alzò in piedi. Anche se si era ripulita delle lacrime, era ben evidente che aveva appena pianto, facile da percepire dai suoi occhi gonfi e rossi. Si sollevò e mi sorrise. Come fà a sorridere in un momento come questo? 
- Niall, questa non è la tua battaglia, ma la mia.- Fece un grosso sospiro e posizionò la sua mano sulla maniglia della porta e la spalancò. 
Da questo suo gesto avevo appena capito la maturità e la tenacia che aveva in corpo quella "Donna". Si, perchè lei è una vera e propria Donna con la D maiuscola. 
Con passo svelto si avviò verso il ricciolo, che appena si accorse di lei, sfoggiò un sorriso sgargiante - Bentornata amore! - 
Lei a quella frase aggrottò le sopracciglia, e gli sferrò un pugno in pieno viso! Cazzo, ma vi rendete conto! Gli ha tirato un cazzotto!! Harry non capendo quello che era appena successo, si rivolse a lei massaggiandosi la guancia. - Ma che ti è preso?! Guarda che mi hai fatto male!- 
- Che mi è preso? Me lo stai domandando seriamente?! - 
- A quanto pare si! -
Intervenne Louis, - Ragazzi, state calmi. -
- Tu sta' zitto! - Risposero in coro. Il terzo portò le mani avanti e si escluse dalla discussione. 
- Allora, sei del tutto impazzita?!- continuò lui. 
- Ma non lo so! Perchè non lo vai a chiedere a Pia?! - 
Lo sguardo di lui era spaventato. Non avevo mai visto Harry cosi in difficoltà, specialmente per una ragazza. Non sapeva che fare, nella sua espressione facciale, c'era stampato un grosso, grossisimo: " Come fà a saperlo?! ".
Rimase ammutolito per qualche secondo, che sembrarono durare anni, a me, figuriamoci alla diretta interessata. Notai gli occhi di lei che cominciarono a diventare lucidi, li socchiuse e rimasero solo due fessurine, non voleva farsi vedere da lui. Cercava di trattenere il suo pianto bambinesco. Lottava e si vedeva, ma fu inutile. Chiunque se ne sarebbe accorto vedendo il fiume di acqua sgorgarle dagl'occhi, neanche fosse un rubinetto. A quella scena Harry si riprese dal suo stato di incapacità totale, si alzò in piedi e lentamente si avvicinò a lei, ma rimanendo a debita distanza ond'evitare un altro pugno da parte della rossa infuocata. 
- Amore, ti posso spiegare tutto...- 
- No ! Tu non mi puoi spiegare proprio un cazzo! -
- Ma amore... lasciami parlare...-
- Harry? - 
- Si..- rispose a voce bassa..La sua espressione cambiò, in lui vedevo una luce di speranza.. ma scomparì alla risposta di lei.
- VA AL DIAVOLO! - lo urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, dallo sforzo, se è possibile, le diventò il volto ancora piu rosso. Ringraziando che nessuno nel palazzo stava dormendo, o almeno spero, perchè posso giurare di aver sentito i vetri muoversi, o magari è solo una mia illusione. Ma entrambe sono molto probabili. Lei stava per scappare via dalla stanza, ma Harry l'afferrò per un polso. Lei si girò, fermandosi, lo fissò negl'occhi e prima di strattonare il braccio per liberarsi dalla sua presa, sputò una verità che uccise il mio amico -. Pensavo che fossi diverso, invece sei proprio come tutti gli altri. - girò i tacchi e uscì dalla stanza, chiudendosi nel bagno. Non la seguì, è giusto che dopo aver affrontato il suo problema si sfoghi da sola, io potrei darle solo fastidio. Ed è l'ultima cosa che voglio.
 
La visione di Harry che si accasciava a terra, mi lasciò molto sorpreso. Si inginocchiò e con la mano destra si massaggiò il petto, proprio l'estremità di pelle, dove sotto tutto lo strato umano di carne, è posizionato il cuore. Lo sentì singhiozzare.. e imprecare non so quale santo. Solo poco dopo cominciò a piangere senza paura, senza nessun tipo di timore, senza vergogna. 
Vederlo reagire cosi, mi fece pensare che lui tutto sommato non era così colpevole per l'avvenuto. Non ho mai visto Harry Styles stare cosi male per una ragazza. Lui la ama. Lo capisco dalle sue lacrime. Lacrime così trasparenti, che possono essere paragonate ad un diamante. Lui in questo momento è un diamante grezzo. Senza di lei, ha perso tutto il suo splendore, tutta la serenità che lo circondava. 
Lei, varcando quella soglia si è portata con se un pezzo della sua anima. 
 


 
HARRY P.O.V.

 
Mi accasciai a terra, sotto lo sguardo vigile dei miei amici. La pressione si contraeva tutta sulle mie tempie, gli occhi cominciarono a pizzicare e le lacrime a scendere. Non provavo vergogna in tutto questo, non temevo il giudizio dei miei compagni, non mi importava dei loro pensieri. Ero solo con i miei pensieri. Solo, con le miei lacrime e il mio senso di colpa. In quel momento ero solo nel buio totale. Mi sentivo sprofondare in basso, in un un profondo buco nero, dove nessuno, se non lei, avrebbe potuto salvarmi. Lei è la mia unica salvezza, il mio salvagente. Nuoto in un mare senza fine, e consapevole che lei non verrà ad aiutarmi. Le mie lacrime si mischiano al nero dell'acqua, mi sento mancare l'aria, il respiro si faceva sempre più corto, sapendo a cosa ero andato in contro: una morte lenta e dolorosa. 
Anche se era passata soltanto una piccola manciata di secondi, io mi sentivo morire dentro. Non volevo che succedesse tutto ciò. Non è mia la colpa di quello che è successo. Io non centro nulla. Lei non ha nemmeno voluto sentire la mia spiegazione. Ma la cosa che mi fà piu male in assoluto, è sapere che mi considera come tutti gli uomini della sua vita, mentre io volevo essere l'unico. 
L'unico che era riuscita a farla star bene. L'unico con cui avrebbe condiviso tutti i suoi pensieri, i suoi dubbi, le sue paure e le sue incertezze.
In quel momento i flash delle giornate passate insieme a lei mi scorrevano davanti. Cercavo di aggrapparmi a un ricordo felice, ma non appena sfioravo quella immagine, essa evaporava, in un piccolo fiumicello di polvere, come se qualcuno avesse aperto una finestra, che mano mano li fece scomparire tutti. 
Sentì una grossa fitta al cuore, mi portai la mano destra al petto e cominciai a massaggiarmi, consapevole che non sarebbe servito a nulla. Io sono nulla. Sono solo un volto sconosciuto su sette miliardi della popolazione mondiale. Da questo istante sono diventato una persona inutile, anche una formica, in questo momento, è piu importante di me. 
Se mi uccidessero? Cosa cambierebbe? Anzi, mi farebbero un favore, stoppando questa tremenda agonia che mi pervade la mente. Mi brucia da dentro. Mi sento logorare il fegato, il cuore, tutti i miei organi interni. Un dolore così profondo non l'avevo mai provato in vita mia. Questo è l'amore? Bello schifo. Un momento prima sei lì che ti scambi frasi dolci con la tua amata e un instante dopo sei piegato sul pavimento a piangere come un bambino, che giocando si è sbucciato un ginocchio. Anche se il dolore che sto patendo non è assolutamente paragonabile a un graffietto, sì, può bruciare un pò, ma poi guarisci. Una perdita come la mia, è una cosa che ti segna tutta la vita, una cicatrice talmente profonda che ogni volta che scruterai nel tuo cuore, non potrai evitare di guardarla e farti scendere una lacrima. 
Forse, voi starete pensando che sia troppo esagerato? No, non sto affatto esagerando. Questa ragazza mi ha rubato il cuore, mi ha stregato al nostro primo sguardo. Mi è bastata una giornata passata con lei per capire che era la ragazza che stavo aspettando da tanti anni. E come un coglione me la sono fatta scappare cosi! E per cosa? Per uno stupido equivoco! 
 
 
 
Ero seduto sul divano a fissare quella porta. 
Un'estremità di legno divideva i nostri corpi, che fino a stamattina ero uniti tra di loro. 
Non è piu uscita da li dentro. Chissà quali sono i pensieri che le passano per la mente, di sicuro nulla di buono sul mio conto, infondo come potrebbe? L'ho tradita e per questo piccolo errore l'ho persa. Il senso di colpa mi pervade il corpo. La cosa che mi fà imbestialire maggiormente qual'è? Che la vera colpevole di tutta questa faccenda è li fuori che se la spassa insieme alla buon'anima di Liam. 
Il mio intento era non farla soffrire, ma nascondendole l'avvenuto ho solo peggiorato le cose, non ho scusanti. Sono un vero e proprio Coglione. Cosa direbbe mia madre di me? Sono stato educato per essere un gentiluomo, di sicuro non sarebbe fiera di questa mia ultima azione, come darle torto. 
- Harry, vuoi qualcosa da mangiare? - una voce amica mi fissava, ma non ricevette risposta da parte mia. - Dai, parlami! Molly ti ha mangiato la lingua ?? - Disse ridacchiando. In un'occasione normale anch'io avrei riso, ma questa era tutto tranne che normale. 
- AAA! Fai come ti pare! Sei inreggibile, non è possibile che il mio migliore amico sia un morto a questa maniera! - sbottò.
- Louis, non puoi capire. - risposi schietto.
- Cosa non posso capire? Ma pensi che sia cieco?! Ti stai struggendo per una cosa che non è nemmeno colpa tua. Quello che non capisce qui sei tu. Te ne stai a sedere sul questo fottutissimo divano, come se fossi imbalsamato, a fissare quella porta. Quando la cosa più semplice sarebbe andare da lei e parlarle. - 
- No, non è affatto semplice. - distolsi lo sguardo dalla nostra unica divisione e lo impuntai in quello di Louis.
- Si Harry, lo è. - Si sedette al mio fianco, poggiandomi una mano sulla spalla e continuò - Sai, quando si è innamorati si vede tutto come se fosse la fine del mondo. Anche una semplice discussione. Che nel tuo cuore può provocare tempeste e temporali. Ma la vera lezione della vita è che tu affronti le tue paure e gli ostacoli che la vita ti ha messo davanti. -  
- Non ho paura di affrontarla.. -
Mi interruppe - Se non è cosi, allora perchè sei qui e non sei a cercare di aprire quella porta per provare a parlare con lei? - 
Dovetti pensarci qualche minuto, pensare a una risposta plausibile e che non mi faccia sembrare un codardo, un fifone, o semplicemente un ragazzo distutto. Pensai a una scusa, ma alla fine decisi di dire la verità. - Non lo so, Louis -
- Non lo so, non è una risposta.-
- Louis! Ma cosa dovrei fare? Dovrei mettermi a supplicare di farmi entrare, anche se so bene che non ascolterebbe mai la mia spiegazione? Dovrei confessarle che ci sto di merda, perchè sono completamente innamorato di lei? Lo sa già. Dovrei sentirmi ancora più umiliato, se ricevessi uno schietto no da parte sua? Cosa dovrei fare? Dimmelo tu, perchè io non lo so. Non lo so. -
- Si. - rispose sorridendo. 
- Si cosa? -
- Hai centrato il punto. - 
- Ma questo porterebbe al mio suicidio morale - 
- Però, potrai dire di averci provato non credi? - rimasi in silenzio e proseguì il suo discorso - Credimi, è meglio confessare tutto ora, che invece aver il rimorso di cosa sarebbe successo se ti saresti comportato diversamente. - Mi prese le spalle e guardandomi dritto negli occhi affermò - Affronta le tue paure, Harry. Alza il culo e vai a parlare con lei! - 
Infondo, non aveva tutti i torti. Mi ci voleva Louis per capirlo. Dovevo smuovere la situazione, e sicuramente non sarebbe cambiata se me ne sarei rimasto ancora un pò su questo divano. Feci un grosso respiro, prendendo tutta l'aria e espirando tutta l'anidride carbonica dentro il mio corpo. Mi alzai, rimasi in quella posizione statica per qualche secondo. Mi asciugai le lacrime che ricadevano dal mio occhio, e mi avviai verso quella porta. 
- Sono fiero di te, zuccherino - La sua voce stupida, mi trasmetteva sicurezza. Grazie a Dio, avevo un migliore amico come lui. 
Con passo molto insicuro e tremolante mi avviai alla sua porta. Alzai la mano, ad altezza viso e la chiusi in un pugno. 
Con le nocche andai dolcemente a picchiettare la parete di legno. Non ebbi nessuna risposta, pensai ad un mancamento, ma sentì il rumore di qualcosa cadere al suolo e la sua voce imprecare a voce bassa, mi fece cambiare idea. 
Ripresi a bussare. 

 
 
 
PATTY P.O.V. 

 
Dopo aver sentito quella frase, che mi ha trafitto il cuore. Mi sono chiusa in bagno. Ho avuto una crisi di pianto che durò piu di un ora, ma poi da infinita tristezza, il mio sentimento, diventò puro odio! Io lo odiavo, anzi io li odiavo. Avevano agito, come due irresponsabile, ma specialmente non avevano reagito secondo i loro ruoli: il mio ragazzo e la mia migliore amica. 
Sinceramente, da lei non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, ma come si è permessa? Dopo tutto quello che abbiamo fatto l'una per l'altra. Ci confidavamo su ogni cosa, ed era più che consapevole quanto amassi Harry, ma nonostante tutto ciò ha fatto il suo gioco! Eppure non capisco non mi sembra che con Liam le stia andando tanto male. Con Zayn è un'altro conto, ormai è andato! Ma Liam è il suo cagnolino personale, cazzo, farebbe qualsiasi cosa per quella puttanella! Povero sciocco! 
Solo ora capisco, che in questa vita del cazzo non puoi fidarti nemmeno dei tuoi amici piu cari, perchè in un modo o nell'altro troveranno sempre il modo di rovinarti la vita, mettendoti i bastoni nelle ruote. Bel ringraziamento!
Se non era per me, non eravamo nemmeno qua! Non avrebbero nemmeno conosciuto i ragazzi, sicuramente non ci avrebbero nemmeno mai considerato, ma figuriamoci se notavano noi tra un miliardo di ragazzine urlanti!
AAAAAAAAA!! Che nervoso! Li avessi tutti e due qui, non so cosa gli farei!! 
Decisi di uscire dal bagno, dirigendomi in camera mia e di Harry. Avevo un estremo bisogno di nicotina, sennò gli avrei davvero spaccato il suo dolce muso, appena avrei visto i suoi bellissimi occhi verdi! Uscii. Harry era seduto sul divano, con l'espressione persa, ma non mi interessava, di certo non era mica colpa mia questa situazione! Appena si accorse di me, sobbalzò in piedi, ma io lo ignorai e mi diressi spedita in camera. Afferrai il mio pacchetto di Camel Blu, e come ero entrata uscì dalla porta, mi intrufolai nella stanza di Niall, visto che prima mi aveva dato il consenso e la totale libertà della camera. 
Mi sedetti su una poltrona di color rosso, posizionata non molto distante dal fondo del letto, che era attaccato all'angolo della parete. Aprì il pacchetto semi pieno e estrassi una sigaretta, con dolce durezza. La portai alle labbra e la accesi. Al mio primo tiro, mi sentì già rinvenire. I nervi si allentarono e si rilassarono, le sopracciglia incurate si addrizzarono, in un espressione dura. 
Finita la sigaretta, mi alzai e mi diressi al mini frigo, posizionato sotto la scrivania. Ci scrutai dentro, e presi una bottiglia.
Jack Daniel's, il miglior whiskey di sempre. BINGO!
Ripresi posizione sulla poltrona e cominciai a bere. Un bicchiere, due bicchieri, fino ad arrivare a perdere il conto. Accesi un altra sigaretta. Come una finiva, ne accendevo subito un altra. Stavo male, troppo. Il whiskey e le sigarette erano gli unici modi per non pensarci. Anche se non mi era facile, lui era fisso nella mia mente. Ma dovevo separarmi da quel ricordi, dovevo separarmi dall'amore, ma piu di tutto, dovevo separarmi da lui! E' la mia decisione, da adesso in poi, mi scorderò di lui.
La camera era avvolta in una fitta nebbia di fumo. Che non so se frutto della mia fantasia o realtà, essa rappresentava varie forme, sopra di me. Non ci feci nemmeno caso. Ero incazzata. Davvero troppo, e dovevo colmare la mia ira. 
Osservando la stanza, notai un dettaglio che mi era sfuggito. Stavo già iniziando male la mia "nuova vita senza di lui", perchè indossavo la sua camicia. Mi alzai in piedi, strappandomela di dosso. Non mi importava quanto l'avesse pagata, non mi importava di che marca era, nulla di tutto ciò mi importava, lo spezzettata solo perchè apparteneva a lui. Indossai una maglietta e un paio di bermuda che trovai appena aperto l'armadio. Mi sedetti sul letto e prendendo il pacchetto da terra, ne estrassi ancora una. Appoggiai il posacenere sulle coscie per non sporcare il lenzuolo viola del biondino. 
Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta. Dalla sorpresa sobbalzai e per sbaglio feci cadere il posacenere a terra. 
- Porca Madonn... - dissi con tono sottile. Non risposi, e l'altro non si arrese e bussò nuovamente. 
- Chi diavolo è?! - Risposi molto secca e concisa. 
- Amore, sono io..- a differenza della mia, la sua voce era flebile e tremolante.
- Non mi interessa. Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, a me non interessa! -
- Ma ascoltami ti prego! - un rumore al di là della porta, mi fece percepire che avesse appoggiato la testa sul duro legno di essa.
- No. Non ne ho voglia! - Afferrai la bottiglia di Jack Daniel's; le mie uniche amiche, le mie sigarette; e afferrai il pomello della porta.
Feci un grosso respiro, ma senza persarci troppo l'aprì e lo ignorai completamente, mi infilai le scarpe, e sotto gli occhi stupiti di tutti uscì dall'ingresso.
Lasciai la nostra casa, ma cosa dico.. non è piu nostra.. è la Loro casa! Io non voglio avere piu nulla a che fare con nessuno di loro. Bevvi un altro sorso. Ora che ero di nuovo da sola, potevo sfogarmi fino alla morte. Piangere fino a perdere i sensi. Ma poi mi dissi, non posso sempre piangere per ogni minima cosa.
Patty, sei o no una ragazza forte?! Una ragazza con le palle?! Allora, è il momento giusto per non farti affliggere dai sentimenti. 

 
Vagavo per le strade di Londra, da sola. A quanto pare non sono abituati a vedere ragazze che camminano per la città, con le bottiglie di superalcolici in mano che bevono, imprecando qualche santo. Ma non capiscono, è l'unico modo per sfogare la sua rabbia. E se per questo dovrò andarmene all'inferno, accetterò volentieri. Ormai, più nulla mi spaventa. 
Improvvisamente, andai a sbattere con un individio... 
 

 
 
ZAYN P.O.V.

 
Stavo comminando per la città in compagnia della mia nuova "fidanzata", se cosi si può definire, quando improvvisamente qualcuno mi venne addosso. Mi voltai, era una signora anziana. Indossava una gonna rosa, una maglia rosa, un tacchetto anch'esso rosa e un cappellino apparescente, indovinate il colore? Rosa.
Questa nonnina sembrava un chicco vivente. L'aiutai ad alzarsi, con un atteggiamento un pò goffo si infuriò. Poi capendo che non era colpa mia, timidamente mi chiese scusa e scappò via.  
- Che signora strana - Commento lei, stringendosi al mio braccio.
- Si, molto.- risposi schietto. 
Andavamo in giro per le strade alla ricerca di buoni negozi per fare shopping e per tutto il tempo, leinon ha mai chiuso quella dannatissima bocca.
Io sono un tipo tranquillo e di certo non sto a chiacchierare e a sparlare come una vecchia zitella, ma mi sa che questo lei non l'ha capito. Doveva ricordarmi della festa, e doveva anche ribardirmi del rapporto o della futura relazione tra Liam e Pia. 
- Cioè, io non lo so. Ma penso che sia cosi! Anche perchè non c'è altra spiegaz...- la interruppi, non riuscivo più a resistere al suo chiacchiericcio.
- Vuoi chiudere il becco?! - 
- Cosa ho detto?? - rispose facendomi gli occhi dolci. Leccaculo. 
- Hai detto fin troppo! E' tutto il pomeriggio che non fai che parlare, sparlare e parlare ancora! Ma non ti si secca mai la lingua?! - 
- Come sei cattivo! E poi non è vero che ho parlato per tutto il tempo, sei troppo esagerato! -
- Questo non è vero, mi dai fastidio! - 
- Scusami tesoro, non volevo darti noia! Prometto che non lo farò piu! Te lo giuro, scusami ancora!!! - Detto ciò si rimise sotto il mio braccio e mi trascinò di corsa ad una vetrina.
A dir la verità, a darmi fastidio non era lei, ma il fatto che parlasse di Pia. Quella ragazza mi faceva uno strano affetto, e sentire Martina parlare di lei e Liam, mi creava un grande solco allo stomaco. Non so bene cosa sia, ma so che non è nulla di buono. Io ora sto con Martina e non dovrei pensarci piu, ma non mi è cosi facile questa cosa. Non so nemmeno perchè mi ci sono messo, alla fine non provo nessun tipo di sentimento per lei, anzi è una ragazza troppo dolce e a volte petulante! Io ho bisogno di una ragazza, dura e gentile allo stesso tempo, insomma di una ragazza che riesca a tenermi testa.
Con Martina non vanno cosi le cose, come le dico qualcosa lei o scoppia in lacrime, suscitando in me un irrefrenabile rabbia o comincia a chiedermi un'infinità di scuse. Credo che l'abbiate già notato. Io non riesco a tollerarla, ha un carattere troppo particolare. A me piacciono le persone..ehmm come dire, non comuni, ma non lei. 
Ogni volta che mi giravo verso la biondina al mio fianco, immaginavo o meglio speravo che a tenermi la mano fosse qualcun'altro. Queste continue fitte che mi avvelenano il cuore sono sempre piu forti, rischierò di impazzire. 
Ma cosa dovevo fare? Mi sembrava troppo brutto, dopo averla scopata fare finta di nulla! Specialmente con il fatto che viviamo nella solita casa, non volevo che si creasse un'aurea di tensione a causa mia. Cosi, mi sono sacrificato per il bene di tutti, e con me anche i miei sentimenti. Ormai allontanati dall'unica ragazza che riesce a farmi battere il cuore ad ogni battito di ciglia. Dai folti capelli marroni, e i suoi occhi ancora piu marroni, intensi, travolgenti.. un suono stridulo interruppe la mia mente. 
- Amore!  Ci sei? - rispose un pò scocciata della mia perenne testa tra le nuvole. 
- Ehmm, si ci sono. Che c'è? - 
- Perchè non mi consideri? - rispose con i lucciconi agl'occhi. Dio! Ecco che ricomincia,che ricomincia la mia scenetta.
- No tesoro. Non è che non ti considero, è che sono solo un pò stanco, tranquilla. -  risposi falsamente. 
- Sicuro? - 
- Si -
- Sicuro Sicurissimo?? -
- Cos'è che di si non capisci? - Feci finta di scherzare, anche se sembrava non crederci, ma alla fine ritornò a sorridere, portandomi all'interno di un negozio per provarsi della roba. 
- Lo shopping più odioso della mia vita - dissi sottovoce, ma lei mi sentì ugualmente.
- Cosa tesoro? - 
- Oh nulla! Bellina quella maglietta, dovresti provarla! - Era orribile quella maglietta, ma in un modo o nell'altro dovevo sviarmela, no?
Mentre la osservavo commentare ogni capo d'abbigliamento in quel negozio, cominciai a sbuffare guardando di trovare qualcosa di interessante in quello che mi circondava. Per caso guardai fuori dalla vetrina e quello che vidi mi sembrò abbastanza strano. Una rossa fiammate, che io conoscevo, si trovava in compagnia di uno strano individuo. Mi affrettai ad uscire per vedere meglio la situazione. Ebbene si, era proprio la nostra Patty, insieme a un ragazzo del tutto poco raccomandato!! Anzi, un vero e proprio drogato! 
- Lascia stare quella maglietta! Abbiamo di meglio da fare!! - ulrai alla mia ragazza, che posò subito la maglietta nello scaffale e corse nella mia direzione. 
- Che succede? - 
- Te lo spiego dopo, ora seguimi! - Ero seriamente preoccupato! Era sicuramente successo qualcosa con Harry! Ed è impossibile che non sia così, anche perchè non mi sembra normale che una ragazza vada a giro ubriaca alle undici del mattino! 
In fretta tirai fuori il telefono dai miei jeans, composi il numero di Harry. 
" Tu Tuu  Tu Tuu  Tu Tuu "  - Cazzo dai, rispondi stupido ricciolo!-
Eccolo finalmente "Pronto.." la sua voce era bassa e raffiata.
- Ei! Ho appena visto Patty in centro, ed era ubrica! Che cazzo è successo?! -
" Ci hai parlato... ? Io.. Io.. Sono un coglione.. "
- Ei! Ei! Harry! Adesso perchè piangi?? Rispondimi! che è successo?? - non ottenni nessuna risposta, e avendo perso di vista la rossa, affermai - Ormai l'ho persa, aspettami ti raggiungo! Sei in hotel? -
" Si... "
- Ok, arriviamo! - Staccai e mi avviai verso quella che era ormai la nostra casa. 
 
   

 
Ciao Tesoriiiiiii!!!! Mi sa che risulterò un pò ripetitiva, ma scusaaaatemi davveero!
Mi dispiace, ma è stato un mese davvero pesante!! 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!! E che ne direste di lasciarmi una piccolissima recensioncina, per farmi sapere cosa ne pensate??? :D
Mi rendereste davvero felice!!! :)
Come vi sembra questa situazione?? E pensate che la storia si stia sviluppando correttamente? o è noiosa?
Gradirei che me lo scriveste cosi ne prenderei nota, per poi cercare di non rifare piu gli stessi errori!! 
Ora vi lasci con l'immagine di Patt in camera di Niall! Spero di aver reso correttamente l'idea della scena!! :P
Un baciooooone doooolcezzeeee! E GRAZIE a tutte voi! Vi voglio un gran bene!!! Siete STUPENDE! <3
Pat xx
 
 


  
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