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Autore: martina styles    24/11/2012    0 recensioni
"-Se poteste tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa della vostra vita  che momento scegliereste e perchè?-chiese l'intervistatrice ai cinque ragazzi seduti di fronte a lei
-Tornerei alla sera in cui ho commesso l'errore più grande della mia vita, non ho avuto coraggio e così facendo ho perso la ragazza che amo e amerò per sempre!- Harry si era alzato prontamente in piedi e, prendendo il microfono, aveva risposto cercando con gli occhi qualcuno tra il pubblico..."
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Sono Charlotte Tomlinson e questa è la mia storia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena si aprono le porte dell’ascensore,senza pensarci corro fuori dall’albergo dando una spallata al bodyguard dell’ingresso. Sono in lacrime, primo di tutto per aver fatto l’ennesima figura con cui avrò di sicuro spaventato tutte le persone nella sala tra cui anche dei potenziali nuovi amici, visto che adesso le uniche persone di Londra che conosco sono il panettiere, la cassiera del supermercato ah già e anche Gemma e Harry, ma credo che dopo questa sclerata avranno paura ad avvicinarmi. Ma sto piangendo soprattutto per aver insultato Lou, lui è la persona a cui voglio più bene e non voglio farlo soffrire per nulla al mondo. Inizio a correre per qualche isolato nelle buie strade di Londra, non so proprio dove andare, se fossi a Doncaster andrei a rifugiarmi nel mio parchetto dietro casa… ma certo, neanche a volerlo mi ritrovo davanti un parco, da oggi diventerà il Mio parco, lo chiamerò… “home”, sarà il mio punto di riferimento in questa enorme metropoli, sempre che non mi dimentichi dov’è. Appena entro vengo attirata da un albero, è un salice piangente che sormonta un laghetto, è stupendo nella sua semplicità. Mi rifugio sotto, sembra che sia fatto apposta per me, è più comodo del divano di casa, beh forse sto esagerando! Ma che…un grosso gocciolone mi è appena arrivato dritto in faccia, mentre contemplavo il mio albero. No, no e poi no non puoi farmi questo Londra, non puoi fare piovere proprio ora!!! Eccone altri tre dritti nell’occhio, mi si sarà sciolto anche tutto il trucco. Adesso che faccio?! Che cosa vuoi fare corri! Mi precipito fuori dal parco senza rendermi conto che non so assolutamente come tornare all’albergo, e, visto che sono proprio una sfigata mi è anche morta la batteria del cellulare! Ma dov’è il mio navigatore interiore quando serve?! Credo che se in questo momento passasse qualcuno mi prenderebbe e porterebbe diretta al manicomio: sono sotto la pioggia che urlo a non so chi di indicarmi la strada, mentre giro su me stessa. Decido di andare a intuito, conto fino a 8 girando su me stessa e inizio  a correre nella direzione indicata dall’8, lo so sono pazza, sto affidando la mia vita a un numero:/ Non so come riesco a ritrovarmi davanti all’albergo, mi vengono ancora i brividi se ripenso che avrei potuto perdermi tra le strade di Londra! Ma naturalmente la mia sfiga non è ancora finita, mentre pensavo solo a piangere e a correre fuori dall’hotel non mi è venuto in mente che per rientrare sarebbe servito l’invito o almeno il nome, e il mio era già stato spuntato dalla lista!
-Ehm buongiorno, si ricorda di me?! Sono la ragazza che lo ha spinto poco fa(forse questo non avrei dovuto ricordarglielo), sono la sorella di Louis, Louis Tomlinson, guardi nella lista…- il bodyguard restava impassibile, credo ce l’abbia ancora per prima, oppure mi sta prendendo solo per una barbona che cerca un posto per ripararsi, in effetti, anche se non mi vedo so di essere orribile: bagnata, con il mascara sciolto, gli shorts e la maglietta attaccati al corpo, in effetti sembro di più una sgualdrina. Avrei dovuto ascoltare Lou, il mio fratellone, che ho insultato davanti a una folla di persone contro cui dovrà competere tra poco, oh no lacrime tornatevene dentro! Ecco sto iniziando di nuovo a piangere!
-La prego mi faccia entrare! Ho da poco preso in giro la persona che amo di più, sarei sola in questa città se non fossi con lui, sa? io abitavo a Doncaster, ma lui ha picchiato Ron, e, e… e ce ne siamo andati e…-
-è con me la faccia entrare!-dietro alla guardia, che credo mi avrebbe tirato un pugno se avessi continuato a raccontargli la mia vita piangendo, si è materializzato Harry.
-Grazie!-il mio eroe<3(ok sto esagerando)con riluttanza il bodyguard mi fa passare.
-Ma dove eri finita, mi stavo sul serio preoccupando, ho appena fatto il giro di tutti i piani per trovarti…-no proprio quando mi stavo tranquillizzando, dopo le parole di Harry, le lacrime ricominciano a sgorgare
-No, no scusa non volevo farti piangere, vieni qui- e mi prende fra le sue braccia, che cucciolo!
-Dai adesso risaliamo che tuo fratello sta impazzendo, quando me ne sono andata aveva iniziato a inseguire Zayn con una carota…-
-Grazie-
-E per cosa-
-Per avermi fatto ritornare il sorriso-
-Di niente piccola, ma che, no credo che l’ascensore si sia bloccato…-
-No cazzo,non può essere, no!-urlo
-Hai per caso paura di rimanere sola con me?-  ah Harry ha frainteso
-No, no non mi riferivo a me, a te insomma all’ascensore, è che mi sono appena vista allo specchio, sono un mostro!!!!-
-No sei sempre e comunque adorabile e bellissima, posso dirti una cosa?- Harry si stava avvicinando a me.
-Si- ma da dove mi esce tutta questa audacia?! sono sempre stata timida con i ragazzi.
-Sai, al provino di Xfactor  avrei dovuto cantare un’altra canzone, ma appena ti ho vista ho deciso di dedicarti “isn’t She lovely”, sei stata il mio portafortuna.
-Ma non parla di bambina appena nata?-eccomi con le mie solite uscite del cavolo, c’è un ragazzo  che mi ha appena detto di avermi dedicato una canzone e io sparo quello che mi passa per la testa senza riflettere.
-No cioè scusa volevo dirti grazie, è la cosa più romantica che qualcuno abbia fatto per me…-cerco di rimediare, ma con le parole non sono affatto brava. Intanto Harry è sempre più vicino a me, sento il suo respiro sul collo, i nostri volti sono a dieci centimetri o forse meno, aiuto mi si sta appannando la vista, non devo farlo, non posso baciarlo Louis non me lo perdonerebbe mai! Ma al diavolo Louis per una buona volta devo pensare a me stessa, decido di fissare gli occhi di Harry, anche se so che dopo averlo fatto non riuscirò a resistergli. Incrocio il suo sguardo, mi prende il volto tra le mani, ormai solo pochi centimetri separano le nostre labbra…
  
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