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Autore: VAleMPIRE    25/11/2012    1 recensioni
Questo è l'unico romanzo che sia mai riuscita a finire. Ne inizio molti , ma raramente l' "ispirazione", la voglia e la costanza mi assistono a lungo...
In poche parole , è la storia di un pittore tormentato che finalmente trova in una sola persona la sua musa e, per la prima volta, l'amore.
Ma poi...non posso dirvi altro!
Dal momento che l'ho già scritta tutta ( circa 3 anni fa ho anche partecipato ad un concorso per provare a pubblicarlo nelle librerie ), non tarderò ad aggiornare, se ci sarà anche un solo lettore interessato.
Spero vi piaccia e commentiate sinceramente! Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO VENTINOVESIMO

 

Il tempo in quella smisurata area pianeggiante si era come fermato. Meredith non ricordava di averla mai vista e ne rimase incantata. Harry accostò la bici al muretto vicino il cancello, che era rimasto aperto.
- E' qui che ti ha portato Janet? - chiese Meredith sfiorando i rampicanti secchi intrecciati al cancello.
- Si, ed è in questo giardino che le ho fatto il ritratto migliore.
- Vuoi davvero provare ad entrare in questa casa abbandonata? - continuò la sorella, intimorita.
- Sono quasi certo che ci troveremo delle risposte, non so perchè. - rispose Harry stringendo forte a sè la chiave.
Poi spostò in avanti il pesante cancello cigolante e insieme alla sorella mise piede nell'immenso giardino. Rivisse i bei momenti passati quel pomeriggio con Janet e con passo veloce si diresse verso i pochi gradini che conducevano all'ingresso della villa, esternamente rivestita in pietra.
- Aspetta! - lo fermò Meredith - Possiamo ancora andare via di qui, dimentichiamo questa storia!
- Perché? La chiave appartiene a questa porta! - esclamò contento Harry.
- Non lo so, mi inquieta questo posto ... Ed è tutto troppo assurdo. Torniamo a casa.
- Non eri obbligata a seguirmi. Io ho deciso di entrare: se tu non vuoi, aspettami fuori. - disse Harry mettendo la chiave nella serratura.
Non appena la girò, la porta si aprì sollevando della polvere. La luce immediatamente penetrò, dopo chissà quanto tempo, all'interno della casa illuminando il vasto salotto all' atrio.
- Non ci posso credere! - esclamò sempre più emozionata Meredith - Un fantasma ci ha dato la chiave della sua casa ... Come hai fatto a sapere che questa chiave ci avrebbe permesso di entrare qui?
Harry si limitò a stringersi nelle spalle e, con il cuore che gli batteva fortissimo sino alla gola, iniziò ad esplorare quel mondo sul quale da tempo si poneva diversi interrogativi.
- E' grandissima! - esclamò Meredith seguendolo a piccoli passi - Dove credi di trovare queste risposte?
- Non lo so, però ... aspetta, su questa parete c'è un calendario. - esclamò il pittore avvicinandovisi - E' fermo al 1995, Novembre 1995.
- Quindi l'ultima volta questa casa è stata abitata circa cinque anni fa ... - suppose Meredith guardandosi intorno.
- Così sembra... - la seguì Harry accostandosi alle scale in fondo alla stanza che conducevano al piano superiore - Le stanze da letto dovranno essere sopra: magari in quella di Janet troverò qualcosa.
Harry era sempre più impaziente ed emozionato. Era anche felice di aver ottenuto la complicità della sorella. L'idea di entrare nella camera di una ragazza (anche se non più in vita) quasi lo imbarazzava. Inoltre era la prima volta che accedeva alla stanza di una donna, eccetto che in quella di sua sorella, ovviamente, e si sentiva un po' un intruso.

   
 
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