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Autore: Nori Namow    25/11/2012    12 recensioni
«Ther, nessuno può separarci. Tu sei la mia combinazione perfetta.»
***
«Smettila idiota.».
«Ti amo.»
«Lo so.»
«E sono un idiota. Sai anche questo?»
«So anche questo.»
«E tu non mi ami più?»
«Io ti amo. Ma se mi lasci di nuovo o fai il coglione, giuro che ti strappo i testicoli.» borbottò seria più che mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-GRACE.
Gli tirai l’ ennesimo schiaffo in faccia, e cominciò a strillare come una bambina.
«Ma amore, mi ha solo salutato!» si lamentò, massaggiandosi una guancia.
BOOM. Altro schiaffo.
«Solo salutato, dici? Perché tu una puttanella che si lecca le labbra, ti fa l’ occhiolino e ti dice ‘ciao Lou’ in modo sexy lo chiami solo salutare?» urlai, per poi alzare di nuovo la mano, pronta a dargli un altro schiaffo.
Il bello era che il signorino occhi blu le aveva pure sorriso innocentemente, come se una troietta che ti saluta in quel modo fosse normale.
Louis mi bloccò il polso, poggiandomi poco delicatamente contro il muro. Fortuna che in quel momento Harry non fosse in casa, o mi avrebbe aiutata ad ucciderlo.
«Io amo te, non quella cretina, ok? Quindi smettila di fare la gelosa e, cosa più importante, smettila di schiaffeggiarmi, mi hai ucciso mezza faccia.» rise divertito, mentre la mia rabbia aumentava a dismisura. Prima che riuscissi ad insultarlo nuovamente, le sue labbra si erano poggiate delicatamente sulle mie, e ogni buon proposito andò a farsi benedire. Lui lo sapeva che in quel modo mi calmava, e giocava tutte le carte.
Gli gettai le braccia al collo, attirandolo ancora di più a me.
Dovevamo essere cauti, perché a breve sarebbero arrivati Kath ed Harry, e non era quello il modo migliore per dire ‘Hey, sto con il tuo migliore amico!’, quindi mi staccai a malincuore.
«Lou, hai presente quando ti ho detto che avremmo fatto l’ amore stasera?» gli ricordai con sorriso timido e dolce. Lui annuì, capendo male.
«Ecco… SCORDATELO» urlai, dirigendomi a grandi passi in camera mia.
 
«Grè?» mi chiamò dall’ altro lato della porta, per la settordicesima volta. Non risposi, troppo occupata a guardarmi le unghie mangiucchiate.
«Grace.» insisté, picchiettando con le nocche.
«Ti amo.» disse con tono lamentoso, continuando a bussare, imperterrito. Sbuffai sonoramente, e poggiai la mano sulla maniglia, indecisa se aprirgli o no.
«Ti amo tanto.» continuò più dolcemente, e mi morsi il labbro inferiore.
«Grace, ma sei morta?» ed ecco che doveva fare lo stupido. Ringhiai, e tornai sul letto a gambe e braccia incrociate. Avevo la fronte corrucciata, e quell’ espressione proprio non voleva sparire dal mio viso. Sentii dei rumori, qualche lamento, ed ecco che Louis bussava al mio balcone, sporgendo il labbro inferiore per impietosirmi.
«Grace, aprimi.» chiese poggiando la fronte sul vetro, e mi voltai dall’ altra parte. Non avrebbe vinto.
«Grace?! Sta venendo Harry, aprimi!» sussurrò in preda al panico, e corsi ad aprirgli la porta finestra, facendolo entrare in fretta.
Rise, e mi prese la testa fra le mani, sorridendo sornione. Aspetta…
«Piccola bugia.» sussurrò, prima di fiondarsi nuovamente sulle mie labbra.
C’era poco da fare, non riuscivo a tenergli il broncio per più di cinque minuti.
 
 
-KATHERINE.
Era una giornata calda, fortunatamente. Perfetta per passarla con il tuo ragazzo e gli amici. Perfetta per…
BOOM, un palloncino pieno d’acqua mi esplode in piena faccia.
Come stavo dicendo, perfetta per i gavettoni. Osservai con gli occhi spalancati un Harry malefico che rideva, notando il modo in cui mi aveva sorpresa.
Ero quasi completamente bagnata, ma avrei avuto la mia vendetta.
Lui era asciutto, insieme a Grace e Louis che fingevano di evitarsi per non destare sospetti.
Presi la pompa dell’ acqua che Anne utilizzava per il giardinaggio, e l’ aprii con tutta la forza possibile, puntando ai gioielli di famiglia di Harry.
Questo tentò inutilmente di scappare, perché Louis lo tenne fermo, e il mio colpo andò a segno.
«Harry, ma non ti vergogni? Ti sei fatto pipì sotto.» lo beffeggiai, indicandolo e ridendo come una stupida.
Lui rise più di me, mettendo in risalto quelle fossette stupende, e mi lanciò un altro palloncino d’ acqua, che si schiantò contro il mio seno –inesistente- e mi bagnò ulteriormente. E così iniziò la guerra, con me e Grace da una parte, armate di palloncini e pompa, e Harry e Louis dall’ altra, che si difendevano con secchi d’ acqua e palloncini. Io e Grace ci scambiammo uno sguardo d’ intesa, e ci piombammo sul riccio che tentava di fuggire, urlando, lasciatemelo dire, come una checca.
«Vieni qui, pisciasotto!» lo chiamò Grace, lanciandogli un palloncino che lo colpì dietro la schiena.
Louis rise, e in cambio ricevette tre palloncini, lanciati rispettivamente da me, da Harry e dalla sua ragazza.
Quando riaprì gli occhi, corse da Grace, abbracciandola da dietro per non permetterle di fuggire. Aprì la pompa d’ acqua, bagnando da capo a piedi l’ unica che era riuscita a rimanere in modo presentabile. Harry rideva a crepapelle, tenendosi la pancia e rotolandosi per terra.
Voltai nuovamente lo sguardo verso i due, che ridevano come pazzi. Erano una coppia bellissima, senza ombra di dubbio.
Per Harry doveva sembrare una cosa normale, quell’ affiatamento fra i due, perché non batteva ciglio, si limitava a ridere e a lanciare qualche palloncino d’ acqua.
Fu solo quando Louis spinse leggermente Grace verso la parete della casa, sorridendole malizioso e adocchiando le labbra, che si insospettì.
Andò verso Louis con la scusa del solletico, ma nel frattempo l’ allontanò un po' dalla sorella, che continuava a guardare il ragazzo con quello sguardo d’ intesa.
«Lou, mollala. Sono geloso.» tentò di giustificarsi lui, e io lo allontanai gettandogli addosso due litri d’ acqua.
Stava per vendicarsi, ma venne bloccato dalle parole di Grace, che lo chiamò.
«Harry ecco, io dovrei dirti una cosa.» cominciò lei, torturandosi le mani. Louis le stava accanto, e la guardava comprensivo; Harry, invece, sorrideva.
«Non so come dirtelo.» continuò lei, e quindi decise di dimostrarlo.
Prese Louis per il colletto della polo a righe blu e bianche che indossava, e lo baciò con trasporto sotto gli occhi allibiti del fratello, la quale mascella rischiò di toccare terra.
 
«Quindi voi state insieme.» cercò conferma per l’ ennesima volta Harry, osservando i due che, come colpevoli di omicidio, gli sedevano di fronte con sguardo basso.
«Sì» ribadì Grace, cercando un mio aiuto.
«E non avete fatto…»
«No. » fu Louis questa volta a rispondere, guardando l’ amico negli occhi per fargli capire che era la verità.
«E tu ce la fai? Voglio dire, a te piace cambiarne una ogni notte.» gli ricordò il riccio con le sopracciglia alzate.
«Non mi importa. Lei mi piace molto e non è una cotta. Quando sarà pronta, io ci sarò.» puntualizzò lui, prendendo timidamente la mano di Grace.
Harry sembrò riflettere sulle parole dell’ amico, e dovette credergli, perché Louis era davvero il ritratto della sincerità, in quel momento.
«Lo sai che ti ucciderò se la vedrò incazzata, triste o semplicemente giù di morale a causa tua, vero?» gli domandò con un sorriso a trentadue denti.
«Non preoccuparti, ci penserà già lei. E poi non lo farei mai.» assicurò lui, battendo il pugno con Harry.





SCIAO BELEE
Ed ecco che finalmente aggiorno hahaha c:
scusate se ci metto sempre tanto, è che mi faccio trasportare dalle altre e mi dimentico di scrivere xD
mlmlmlml finalmente Grace e Louis gliel hanno detto oh, era ora ù_ù
In fondo l' ha presa bene, dai.
Vi aspettavate una guerra? Beh, non in questo caso haha.
Lo so che la storia sembra tutta pucci pucci, ma presto cambierà, fidatevi.
Io sono così, mica sono tuta rose e fiori eh, devo sempre deprimervi un pò hahaha.
Ma vabè, vi invito a leggere la mia nuova long (tema sovrannaturale) c: e leggete anche le mie os, maledette çç ♥

 

   
 
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