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Autore: GexeTheNemesi    13/06/2007    13 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Uh, da quel che vedo il cap è piaciuto più del solito. Benissimo allora, via con la seconda parte!

Cap 20 Hinata della Luna Rossa ( parte 2 )



“Naruto-kun” sussurrò la ragazza.
Lui si voltò.
“grazie… per avermi difesa”
Naruto sorrise.
“Non ringraziarmi, è stato un piacere” disse.
Camminarono a lungo per le strade di Konoha, fino a quando Hinata non riconobbe le porte del villaggio.
“Naruto-kun, dove stiamo andando?” Chiese.
Il biondo le regalò un sorriso a trentadue denti.
“E’ una sorpresa e sono sicuro che ti piacerà” rispose.
Uscirono dal villaggio e Naruto guidò la Hyuga tra gli alberi della foresta che circondava Konoha, sembra orientarsi perfettamente all’interno del bosco.
“E’ un posto meraviglioso” disse a un certo punto il biondo.
“sembra essere spuntato fuori da un libro di favole, mi alleno lì tutte le mattine e mi sembra di non stancarmi mai, come se fosse il paesaggio a darmi energie”
Si voltò verso la ragazza.
“Un posto del genere è senza dubbio migliore di villa Hyuga, che ne dici?”
Hinata si limitò a fare un timido cenno con la testa.

“E con questo… fanno quattro” esalò sfinito Deidara disteso per terra, a fianco a lui un enorme cane con cinque code era privo di sensi e l’artista sperava non li avrebbe riacquisiti troppo presto.
“Deidara-sempai, stà diventando sempre più dura. Non sono del tutto sicuro che potrei essere di qualche aiuto contro Raijuu dalla sei code” disse sincero Tobi.
“Nemmeno io” concordò per la prima volta nella storia con lui.
“alla nostra portata ormai è rimasto solo lo Shukaku, fino ad allora non penso potremo fare altro che stare a guardare”
Tobi grugnì di frustrazione.
“E’ una cosa quasi umiliante sentirsi inutili” borbottò.
“Inutile sarai tu: faccetta-arancio!”
Anche Tobi si sdraiò a terra.
“Non ho nemmeno le forze per prendevi a sberle, Deidara-sempai” disse esausto.
Sentirono un rumore provenire da davanti a loro e Artemis insieme agli altri membri dell’Akatsuki si pararono davanti ai due.
“’Giorno a tutti” salutò Tobi.
L’artista si limitò ad agitare la mano.
“Battere Houkou è stata dura quanto mi fate sembrare?” Chiese Artemis.
“No” disse Deidara.
“molto di più”
Itachi scosse la testa.
“L’ ho sempre detto che la vostra è la coppia più debole dell’organizzazione”
Kisame sembrava perfettamente d’accordo con lui.
Deidara e Tobi scattarono in piedi all’unisono.
“Provo a ripeterlo!” lo sfidarono in coro puntandogli contro un dito.
Hidan e Kakuzu risero.
“Vi sono tornate le forze” commentò il tesoriere.
“Taci, sottospecie di zombi policromatico! Ho sempre le forze zittire chi osa darmi del debole!” Sbraitò il biondo.
Kakuzu si nascose dietro il suo compagno a disegnare cerchietti per terra, offeso.
Artemis era sollevato, anche se ridotti a uno straccio, stavano bene e questa volta credeva di aver commesso un errore di valutazione nell’affidare a Deidara e Tobi la missione di Houkou, ma per fortuna i suoi sottoposti non lo aveva deluso.
“Allora Itachi” cominciò leader.
“immagino che per te e Kisame quindi non sia affatto un problema se vi affidassi la missione di Raijuu, giusto?”
“Nessun problema, infatti” rispose subito.
Il ninja della nebbia questa volta però sembrò pensarla diversamente dall’Uchiha, prova: il leggero tremore alla mano che reggeva Samehada.
“Comunque, non ora” disse il leader.
“tra poco i miei amici della Brigata rintracceranno il chakra di Lucifer e potremo pestarlo a dovere”
In tutti e nove il desiderio di vendetta crebbe: dovevano vendicare il loro compagno e anche ci fosse stato un esercito a proteggere Lucifer, lo avrebbero affrontato e vinto.
Una buona cosa, visto che c’era proprio un esercito a proteggere Lucifer; solo che non lo sapevano ancora.

“E’… è meraviglioso” riuscì a dire Hinata.
“Te lo avevo detto” si gongolò il biondo.
Si trovavano sulla sponda di un fiume, circondati da alberi di ciliegio in piena fioritura, i petali rosa che lasciavano cadere a terra ogni tanto sembravano una candida pioggia e dolce pioggia.
Altro che favola, questo è il paradiso. Pensò la ragazza dagli occhi bianchi.
“Bene” Incitò Naruto sfregandosi le mani.
“direi di cominciare già da subito”
Il biondo si fece un piccolo taglio sul pollice con un kunai.
“Per ora voglio solo controllare il tuo livello di Taijutsu, poi passeremo alle tecniche ninja, pronta?”
Hinata inspirò profondamente chiudendo gli occhi, poi lì riaprì con il Byakugan che pulsava.
“Pronta” dichiarò
Naruto compose velocemente dei sigilli.
“Kiochiyose no Jutsu!”
A fianco al ninja, la sua fidata Takumi era pronta a mettere in difficoltà la giovane Hyuga, rimasta basita dall’entrata in scena dell’imponente marionetta.
“Ascolta Hinata” cominciò.
“la prima cosa che voglio dirti è che da un avversario che non conosci dovrai sempre aspettarti l’imprevedibile, anche se all’apparenza ti sembrerà un nemico come gli altri; per farla breve non sottovalutare mai chi ti sta di fronte o rischi di finire col sedere per terra come quel brocco di Hiashi”
Hinata fece cenno di sì con uno strano sorriso sulle labbra.
“Sì, il mio compagno di squadra Shino non fa che ripetermelo”
“Ottimo, significa che hai un compagno di squadra furbo. Ora dimmi Hinata: cosa ti aspetta da questa mia marionetta?”
La ragazza si mise in posizione per il pugno gentile.
“L’imprevedibile” rispose.
“Brava, perché è esattamente questo che ti aspetta: Takumi!”
La testa sulla destra della marionetta aprì la bocca: nel medesimo istante, un fortissimo vento si abbatté sulla konoichi, che dovette attaccarsi al terreno emettendo chakra dai piedi per non finire sbalzata via.
“Risposta immediata all’attacco: un punto a tuo favore. Ora vediamo il Taijutsu”
La marionetta si lanciò contro la Hyuga che contrattaccò all’istante colpendo il braccio destro inferiore di Takumi con un pugno gentile molto preciso.
Cosa!? Come ha fatto?
Questa volta fu Naruto a rimanere basito: il braccio di Takumi appena colpito ora era a penzoloni.
Ha tranciato i legamenti di Takumi eludendone la corazza! Miseriaccia, se ci fosse stato un braccio umano al suo posto, come minimo gli avrebbe spappolato l’osso; e pensare che sono stato io a fargli quel discorso sul non sottovalutare l’avversario!
Anche il braccio sinistro di Takumi fece la stessa fine del destro, ma la marionetta riuscì comunque a colpirla con un deciso pugno allo stomaco.
Hinata rimise le distanze con un balzo, il colpo ricevuto era stato violento, ma dopo gli “allenamenti” con suo padre ormai ci aveva fatto la pelle.
Grazie al Byakugan vide che anche il biondo stava andando alla carica verso di lei insieme alla marionetta: doveva pensare a qualcosa o sarebbe finita subito.
Il primo ad attaccare fu Naruto che scaglio alcuni shuriken con la mano destra contro Hinata, la quale subì pienamente il colpo, esplodendo con uno sbuffo di fumo.
Un Bushin, dov’è andata l’originale?
Hinata comparve improvvisamente davanti a lui, come se fosse spuntata dal nulla, e con un colpo deciso chiuse i fori del chakra nella mano sinistra del biondo, la mano che controllava Takumi.
La marionetta cadde a terra con un tonfo sordo e a Hinata avrebbe potuto chiudere l’allenamento con la sua vittoria, se solo in quel momento avesse avuto anche solo una goccia di chakra disponibile.
Cadde a terra in ginocchio con il fiatone, uno goccia di sudore gli cadde dalla punta del naso per lo sforzo fatto.
Deve aver già usato un gran quantitativo di chakra con suo padre, forse ho chiesto troppo da lei.
“Scusa…” balbettò lei.
Naruto non capì, ma Hinata si era messa a singhiozzare e subito si mise a piangere come una bambina.
“Non riesco nemmeno… a fare due allenamenti di seguito… ha ragione mio padre… sono una fallita”
La rabbia di Naruto cominciò a ribollire di nuovo.
Yondaime, è per salvare persone come Hiashi che ti sei sacrificato? Beh, potevi farne a meno, a parer mio.
Il biondo ormai aveva deciso: Hinata aveva tutte le qualità per diventare un ottima ninja, motivo per cui doveva portarla dalla sua parte. Doveva farla diventare un membro del villaggio della luna rossa. Il modo migliore per farlo era mostrarle l’affetto che non aveva mai ricevuto e fare leva sul suo rancore verso la propria famiglia.
“Hinata” disse Naruto.
Lei alzò lo sguardo e vide che il suo amico non gli stava mostrando uno sguardo ricco di pena o di derisione, come era abituata a riceverne ogni volta alla fine di ogni allenamento: gli stava sorridendo.
“Piangi?” Chiese
“I deboli piangono”
Una leggera brezza scompigliò i capelli della Hyuga.
“Te sei un debole…”
Naruto gli porse la mano per rialzarsi.
“o una guerriera?”
Hinata si asciugò con forza le lacrime, dica a non deludere l’unica persona che per la prima volta gli stava dando fiducia e, ancora più importante, affetto.
“Non sono debole” disse, e afferrò con decisione la mano del ragazzo.
Non accorgendosi di aver lasciato a terra tutte le sue debolezze e le sue paure: sarebbe diventata forte, sarebbe diventata una guerriera. Per lui. Per il suo migliore e vero amico.


Due capitoli in un giorno, come promesso. Domani però non sono sicuro di mantenere la media.
Beh, vedremo.
Anticipazioni: … non lo so! Forse farò finalmente quel cap su Haku e Zabuza, o magari Naruto vs Itachi, devo ancora decidere!!!
  
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