A Land Without Moster
Capitolo 3
Era stanca, estremamente stanca. Passare una notte a cercare
di capire il perché di quella dannata luce che aveva visto in metropolitana non
era una delle sue attività preferite, soprattutto quando sembrava che solo lei
la avesse vista, nonostante poter passare una serata in compagnia di un
poliziotto, che aveva un modo di parlare che assomigliava così tanto al
Dottore….no, lui era diverso.(il Dottore
non c’era, il Dottore non sarebbe più tornato da lei).
Un momento. Perché le vibrava la coscia? Il cellulare!
- Alexandra, sono Ayden. Ho una buona, no…un ottima notizia!
–
- Cosa? Dimmi che sei riuscita a trovare un’altra
testimonianza, sto cominciando a sentirmi una pazza… -
- Forse non sarà quello che vuoi, ma ho trovato qualcuno che
può aiutarci – sentiva che la voce del detective - è una giornalista, si chiama Sara Jane
Smith. So che sarai stanca morta, ma che ne dici se ti vengo a prendere tra
un’ora? –
Doveva dirgli di no, doveva dormire.
– D’accordo, e non fare tardi –
Ma non lo fece.
*
- Sono curiosa di sapere chi sia questa donna che mi ha
impedito di andare a dormire.
Si accomodò nel sedile, volgendo un veloce sguardo a
Coleman.
- Tempo fa, stavo indagando su un caso di una donna, era
stata uccisa in circostanze misteriose. Ero a un punto morto e quando me la
sono ritrovata tra i piedi ed è stata una sorta di salvezza. –
- In che senso salvezza? Sapevo che eri un rubacuori, ma… -
- Pensavo che avessi una maggiore opinione di me! Le
circostanze misteriose erano alieni, non mi ha mai voluto spiegare come faceva
a saperne così tanto, ma so che sa più cose su di loro di chiunque altro –
Alieni. Sontaran.
Cyberman. Dalek.
- Cosa ti fa pensare che siano alieni? Tu sei un poliziotto!
–
- Una luce, un botto e solo tu hai visto tutto questo. Non
l’ha visto nessun’altro e so che non sei una pazza, possono essere solo alieni
e sono convinta che anche tu sei d’accordo. –
Passarono il resto del viaggio in silenzio. Alexandra
sentiva di volere che fossero alieni, perché allora il Dottore sarebbe
arrivato, e da un lato non, perché avrebbe potuto rischiare la vita, perché
bastava Astrid e Madame Pompadour e Rose.
Parcheggiò l’auto e scesero entrambi.
- Nel solito tempo
sconosciuto e relativo, TARDIS –
Da quando aveva ricevuto quel piccolo segnale li risultava impossibile
non pensare a lei.
Aveva finito tutta la scorta di tè, quando finalmente decise
che era il caso di vedere cosa stava
facendo Alexandra.
Era a Londra. Lo schermo mostrava che era in compagnia di un
uomo, davanti a casa di…Sara Jane, della sua Sara Jane, senza un motivo, perché
lui non gliene aveva mai parlato, era l’unico segreto che aveva deciso di
tenere per se. Doveva scoprirlo, e non era convinto di riuscire a farlo dal
TARDIS.
Frosba’s Corner:
lo so, sto diventando seccante con questi capitolo di
passaggio, ma dal prossimo capitolo (?) comincia l’azione, se tutto va bene,
precisiamo u.a.
Il nostro cast è completo, l’ultimo elemento ha fatto la sua
comparsa (We love Sara Jane) e il Dottore è a corto di tè, quindi si prevedono
scintille.
Torno al rewatch compulsivo della seconda stagione, ci
rivediamo presto.
Cry.