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Autore: Frosba    25/11/2012    1 recensioni
[Dal Capitolo 1:
Da sei anni a quella parte, l’anonima bibliotecaria Alexandra Shark viveva ogni giorno uguale all’altro, nessuna differenza tra i Giovedì e le Domeniche. Cosa doveva esserci di diverso?]
Seguito di 'Because the blue light do not always bring trouble'.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 10, Doctor - 11
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alexandra's Tales'
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Capitolo 3

A Land Without Moster

Capitolo 3

Era stanca, estremamente stanca. Passare una notte a cercare di capire il perché di quella dannata luce che aveva visto in metropolitana non era una delle sue attività preferite, soprattutto quando sembrava che solo lei la avesse vista, nonostante poter passare una serata in compagnia di un poliziotto, che aveva un modo di parlare che assomigliava così tanto al Dottore….no, lui era diverso.(il Dottore non c’era, il Dottore non sarebbe più tornato da lei).

Un momento. Perché le vibrava la coscia? Il cellulare!

- Alexandra, sono Ayden. Ho una buona, no…un ottima notizia! –

- Cosa? Dimmi che sei riuscita a trovare un’altra testimonianza, sto cominciando a sentirmi una pazza… -

- Forse non sarà quello che vuoi, ma ho trovato qualcuno che può aiutarci – sentiva che la voce del detective  - è una giornalista, si chiama Sara Jane Smith. So che sarai stanca morta, ma che ne dici se ti vengo a prendere tra un’ora? –

Doveva dirgli di no, doveva dormire. 

– D’accordo, e non fare tardi –

Ma non  lo fece.

 

*

- Sono curiosa di sapere chi sia questa donna che mi ha impedito di andare a dormire.

Si accomodò nel sedile, volgendo un veloce sguardo a Coleman.

- Tempo fa, stavo indagando su un caso di una donna, era stata uccisa in circostanze misteriose. Ero a un punto morto e quando me la sono ritrovata tra i piedi ed è stata una sorta di salvezza. –

- In che senso salvezza? Sapevo che eri un rubacuori, ma… -

- Pensavo che avessi una maggiore opinione di me! Le circostanze misteriose erano alieni, non mi ha mai voluto spiegare come faceva a saperne così tanto, ma so che sa più cose su di loro di chiunque altro –

Alieni. Sontaran. Cyberman. Dalek.

- Cosa ti fa pensare che siano alieni? Tu sei un poliziotto! –

- Una luce, un botto e solo tu hai visto tutto questo. Non l’ha visto nessun’altro e so che non sei una pazza, possono essere solo alieni e sono convinta che anche tu sei d’accordo. –

Passarono il resto del viaggio in silenzio. Alexandra sentiva di volere che fossero alieni, perché allora il Dottore sarebbe arrivato, e da un lato non, perché avrebbe potuto rischiare la vita, perché bastava Astrid e Madame Pompadour e Rose.

 

Parcheggiò l’auto e scesero entrambi.

 

- Nel solito tempo sconosciuto e relativo, TARDIS

Da quando aveva ricevuto quel piccolo segnale li risultava impossibile non pensare a lei.

Aveva finito tutta la scorta di tè, quando finalmente decise che era il caso di vedere cosa  stava facendo Alexandra.

Era a Londra. Lo schermo mostrava che era in compagnia di un uomo, davanti a casa di…Sara Jane, della sua Sara Jane, senza un motivo, perché lui non gliene aveva mai parlato, era l’unico segreto che aveva deciso di tenere per se. Doveva scoprirlo, e non era convinto di riuscire a farlo dal TARDIS.

 

 

 

Frosba’s Corner:

lo so, sto diventando seccante con questi capitolo di passaggio, ma dal prossimo capitolo (?) comincia l’azione, se tutto va bene, precisiamo u.a.

Il nostro cast è completo, l’ultimo elemento ha fatto la sua comparsa (We love Sara Jane) e il Dottore è a corto di tè, quindi si prevedono scintille.

Torno al rewatch compulsivo della seconda stagione, ci rivediamo presto.

Cry.

   
 
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