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Autore: Tilly_moonlight    25/11/2012    1 recensioni
Divisa tra due mondi opposti, quello della dolcezza e quello della passione, Natalie, diciassettenne un po' ribelle, si troverà di fronte ad una scelta che potrà cambiare se stessa e il rapporto con gli amici di sempre.
S e vi va di divertirvi ed emozionarvi con i protagonisti di questa storia entrate, che aspettate?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lo sapevo che non ci sarei dovuta venire a questa stupida festa!- mi lamentai affondando la testa nel divano di casa di una ragazza che a stento salutavo a scuola. Jane mi aveva praticamente costretta ad andarci perché senza di me si sarebbe annoiata e Liam, il suo ragazzo, non aveva potuto accompagnarla perché era a casa con la febbre. –Non potevi ascoltare me una buona volta? No! La signorina ci doveva venire per forza perché altrimenti avrebbe fatto capire al suo ragazzo che senza di lui lei non andava da nessuna parte! Pff, ma per piacere!-, dissi incrociando le braccia e fissando tutti i presenti con aria annoiata. Tutti ballavano o pomiciavano, mentre io e lei eravamo sedute su uno scomodissimo divano da un’ora. -Finiscila di lamentarti Nat! Tra poco arrivano Louis e i suoi amici e tu ti dimenticherai perfino che forma ha questo divano di merda!- esclamò Jane, inspiegabilmente euforica. La guardai stranita e lei mi fece la linguaccia. “Ma che diavolo si è fumata?”.
-Guarda, guarda chi s vede! La biondina e la sua amichetta secchiona! Dove avete lasciato le vostre scope ragazze?-. Perfetto, la serata non sarebbe potuta essere migliore senza di lui. Mi voltai lentamente, già sapendo chi mi sarei ritrovata davanti: Styles.
Il moccioso se ne stava con una mano nella tasca dei jeans e nell’altra aveva un bicchiere di cartone rosso. Naturalmente sul suo viso era dipinto il solito sorrisetto da ebete. –Non so…non dovrebbe farti male il culo? Sai com’è…sono sempre due bastoni di legno!- dissi cercando di liquidarlo il più presto possibile. Scoppiò a ridere e si “aggiustò” i capelli in quel suo strambo modo. Più che sistemarli sembrava che se li spolverasse!
-Sei così divertente che diventerei tuo amico se non fosse per la gente che frequenti. Perché non li lasci stare quei pagliacci?-. A quell’ affermazione mi girai di scatto nella sua direzione e lo fulminai con gli occhi. –Sei un grandissimo stronzo Harry Styles e io non mollerei mai i miei amici per passare nemmeno un minuto con te!-. Dissi queste parole con rabbia e per un attimo il suo sorrisetto scomparve, per poi riapparire, ma più debole. –Come siamo agguerrite Scott!- “Ma perché non te ne vai un po’ a fanculo?”. Evidentemente se pensavo una cosa succedeva l’esatto opposto, perché Styles invece di andarsene si venne a sedere vicino, anzi vicinissimo, a me. Mi scostai un po’ per eliminare il contatto delle nostre gambe. Jane si schiarì la voce probabilmente a disagio. Non era una ragazza socievole e soprattutto non amava stare in compagnia di altri ragazzi che non fossero Liam. –Ragazzi io ho la gola secca. Vado a prendere qualcosa da bere okay?- “Ma brutta scema che non sei altro!”. La mia presunta migliore amica abbandonò così la scena, lasciandomi da sola con quel coglione e non si degnò nemmeno di guardarmi in faccia. Me l’avrebbe pagata!
-Che gentile…ha capito che era di troppo-. Proprio mentre stavo per mandare a farsi benedire lui e il suo fottuto sorriso, la tasca dei pantaloni mi vibrò. Era un messaggio di Louis:
Hey carota com’è la festa? Io e Niall facciamo tardi perché passiamo prima a salutare Liam :). XX
-Perfetto!- esclamai sovrappensiero fissando tristemente quelle poche parole che mi aveva scritto Lou. Dei riccioli castani mi sfiorarono la guancia facendomi sussultare. “Ma che cav…” –Razza di impiccione levati dalle palle!- gli urlai tirandogli un pugno sulla spalla. La sua reazione mi spiazzò. Mi guardò scuro in volto e poi abbassò lo sguardo a terra. –Mi manca sai?-. Lo fissai sconvolta. Avevo capito bene? Perché un momento prima offendeva i miei amici e poi diceva che Louis gli mancava? –Stai scherzando vero?- chiesi scettica. –Credi che sia bello non avere più un dialogo con la persona con cui hai passato tutta la tua adolescenza? Con cui hai parlato, scherzato e riso?- mi chiese guardandomi serio in volto. –È colpa tua- dissi convinta –Non gli hai chiesto scusa, non gli hai più rivolto la parola ed è infantile come comportamento…e fa male. Gli hai fatto male Styles e non fisicamente!-. Strinse i pugni e vidi la sua mascella contrarsi. C’era rabbia nel suo sguardo e questo mi spaventò un po’. –Tu credi che non gli abbia chiesto scusa? È questo che va dicendo in giro? Che io sono lo stronzo che pensa solo ad essere il più bravo calciatore della squadra? Eh? È questo che dice Nat?-. mi afferrò entrambi i polsi e mi trafisse con i suoi occhi verdi. Rimasi senza parole e lo fissavo sconvolta, senza riuscire a muovere un muscolo o ad articolare parola. – È comodo parlare senza sapere la verità eh Natalie? Ora te la dico io la verità. Sono andato all’ospedale stesso quel pomeriggio e vuoi sapere cos’ha fatto il tuo amico? Mi ha fatto buttare fuori come si fa con i delinquenti cazzo! Sono andato diversi pomeriggi a casa sua e lui non mi ha mai voluto vedere! Nemmeno una sola fottutissima volta e io ci stavo male! Porca puttana io piangevo perché sapevo di aver sbagliato e lui se non se ne è fottuto…e continua a non fottersene. Perciò prima di parlare e buttarmi merda addosso informati un po’ meglio-. In quel momento se avessi avuto una pala mi sarei scavata una fossa e mi sarei buttata dentro. I polsi mi facevano quasi male per quanto li stringeva e mi aveva urlato quelle cose con così tanta rabbia che ero rimasta imbambolata. Sciolse la sua presa sui miei polsi, prese il suo bicchiere e lo scolò, poi si alzò e scomparve dalla mia vista.
Mi passai una mano sulla fronte e mi alzai. Dovevo uscire da lì, dovevo prendere un po’ di aria.

Fuori era una serata umida, ma, nonostante il freddo che sentivo, preferivo congelarmi che tornare in quel salotto. Jane era scomparsa e Louis e Niall non si decidevano ancora ad arrivare. Avevo un assoluto bisogno di parlare con il mio migliore amico, perché quello che aveva detto il riccio non poteva essere vero, non doveva essere vero.

Dopo mezz’ora io e Jane eravamo nella cucina di quella villetta e stavamo bevendo un bicchiere d’acqua, quando un ragazzo si avvicinò a noi. –Siete voi Jane e Natalie?- chiese nervoso. Nonostante il suo sguardo misterioso dovevo ammettere che era un gran bel ragazzo. Aveva i capelli neri, la pelle ambrata e due occhi marroni così profondi che ti ci perdevi dentro. – Si siamo noi…Chi ci cerca?- chiesi scettica. –Nessuno. Mi hanno solo detto di dirvi che dovete uscire fuori…non so che hanno in mente quegli sfigati-.
Io e la mia amica seguimmo poco convinte il ragazzo figo fuori in giardino. Erano tutti li, messi a cerchio sul giardino e ci fissavano ridendo sotto i baffi. Kayla, la proprietaria della casa, prese un microfono e si schiarì la voce. –Allora ragazzi, dopo un accurata votazione si sono decise le vittime dello scherzo!-. Ma di che votazione parlava? Perché io non ne sapevo niente? – Rullo di tamburi e…-tutti iniziarono a mimare il suono dei tamburi come dei cretini e nel frattempo io e la mia amica rimanevamo confuse a fissarci a vicenda. –Accendete il proiettore!- un proiettore si accese e partì un video a me molto familiare. Dopo pochi secondi capii tutto e miei occhi si inumidirono.
-Io sono una superstar e ora vi canto una canzone!-urlava la bambina nel video. Tutti scoppiarono a ridere tranne me e Jane. Eravamo noi due da piccole che cantavamo a squarcia gola vestite da fatine. Iniziarono a prenderci in giro e a ridere come matti, mentre lacrime lente e calde cominciavano a bagnare le mie guance.  –Razza di imbecilli! Smettetela!- urlò il ragazzo che ci era venuto a chiamare, avviandosi verso la presa del proiettore e spegnendolo. Tutti lo fischiarono, ma io riuscivo solo a pensare che me ne volevo scappare da lì. Lo avrei ringraziato un’altra volta, ora dovevo correre via di lì, perché il mio cuore cominciava a far male sul serio. Non vidi nemmeno se Jane mi seguiva. Semplicemente fuggii via. Non c’era nessuno con me e Louis non era più venuto. Ero sola. Sapevo che non avrei dovuto lasciare Jane da sola e ora il senso di colpa si aggiungeva al mio stato d’animo già a pezzi.

-Fermati Nat!- “No ti prego anche lui no!” scongiurai continuando a correre. Una mano mi afferrò la spalla e mi bloccò. Harry Styles era proprio difronte a me, affannato e spettinato. –Vuoi aggiungere anche tu qualcosa Styles? Perché ce l’avete tanto con me!- urlai singhiozzando. –Io non ce l’ho con te. Sono qui per te e perché trovo quello scherzo una grandissima puttanata, okay?- esclamò stupendomi e come se non bastasse mi strinse a se e io lo lasciai fare. –Sono degli stronzi e lo so che anche io mi sono comportato da stronzo con te, ma ora lascia che ti porti a casa, d’accordo?- mi sussurrò in un orecchio, provocandomi un brivido che percorse tutti il mio corpo. Mi limitai ad annuire mentre continuavo a piangere sulla sua camicia. Restammo così per un periodo indefinito, poi raggiungemmo la sua auto e mi riaccompagnò a casa.
Arrivati davanti alla mia villetta, scese e venne ad aprirmi lo sportello. –Vedi? Sono un gentleman!- disse facendomi ridere per la prima volta in quella tremenda serata. –Grazie Harry…e scusami per prima-. Lui mi sorrise e scrollò le spalle, fissando il suo sguardo altrove. –Ci vediamo lunedì a scuola okay?- chiese dopo un po’, riportando i suoi occhi verdi su di me, sorridendomi. Annuii e ricambiai il suo sorriso. –A lunedì- dissi e mi voltai per incamminarmi verso casa, ma lui mi fermò per la seconda volta. –Cosa…?- non riuscii a finire la frase perché fui totalmente sconvolta dalle sue labbra che si poggiavano sulla mia guancia.
-Questo è per avermi chiamato per nome e questo- sussurrò schioccandomi un altro bacio –è per la buona notte-. Non potei non arrossire e tornare a sorridergli come un’ idiota.
Che cavolo i prendeva quella sera?
_____________________
I’M BACK!!
Sono di fretta quindi vi dico solo che spero vi sia piaciuto questo capitolo, perché io mi sono emozionata scriverlo :’). Ora scappo, un bacio a tutte le carotine che passeranno di qui! Xx Tilly
P.S. My babies *-*
 

  
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