Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Hyrim    25/11/2012    2 recensioni
Epoca d'oro della colonizzazione Americana, inglesi e Spagnoli che non fanno altro che sfidarsi nel tentativo di affermarsi come i più potenti.
Ed è proprio in questo tempo di corsari e Pirati che il giovane Spagna, Antonio Fernández Carriedo, si trova a dimostrare il suo lato più crudele e spietato... almeno così pare voglia mostrarsi.
peccato che un giorno a raggiungerlo è una sua vecchia conoscenza... Una conoscenza che non ha alcuna esperienza in tutto ciò che riguarda il mare.
Con l'intento di riportarlo in Europa, finirà per perdersi insieme a lui in questo mondo completamente alieno alle sue abitudini, divenendo comunque il suo compagno di avventure... e forse anche qualcosa di più.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il cielo tinto dall’ arancione di un tramonto sul mare è qualcosa capace di catturare uno sguardo e di tenerlo per se a lungo.
Il riflesso caldo del sole morente sulla linea dell’orizzonte oscillava in contrasto con l’azzurro del mare. Un mare tranquillo,  un mare buono… Non era una medaglia a due facce che poteva variare da un momento all’altro trasformandosi in qualcosa di completamente diverso e pericoloso.
Un sottile vento estivo passò lì, fra i capelli dello Spagnolo intento ad ammirare tutto ciò seduto su uno scoglio.
Era un posto familiare.
Non incuteva timore o curiosità.
Per Spagna era come starsene fra le braccia di sua madre… E dopotutto le cose non erano così distanti.
Ogni volta che Antonio osservava quei luoghi sentiva la madre Iberia  vicino a se.
Sapeva di poter contare su di lei.
Alle sue spalle il cielo cominciava a farsi più azzurro… poi blu.
Nel paesino di mare dove si trovava alcune luci erano già state accese; un lieve profumo della cena in preparazione si poteva percepire nell’aria. Antonio già pregustava quella che sarebbe stata una bella serata.
Eppure… si sentiva come se non potesse raggiungerla.
Lo smeraldo dei suoi occhi perso nuovamente nello zaffiro del mare.
Cosa c’era di così importante che lo stava trattenendo!?
Per quanto il ragazzo volesse tornare fra la sua gente e a casa sua… era come se non potesse muoversi, ed in senso letterale. Non si muoveva proprio.
Si alzò in piedi, deciso ad andarsene.
Voleva tornare in paese e lo avrebbe fatto. Aveva preso la sua decisione... O almeno in teoria.
Tentò di azzardare un passo ma con angoscia dovette accorgersi che la sua gamba era fino a metà stinco bloccata nella roccia.
Provò con l’altra, ma fu la stessa identica cosa.
In quel momento le onde cominciarono a salire.
Non erano minacciose, semplicemente scivolavano sempre di più sugli scogli, fino ad arrivare a lui.
La marea stava salendo, lo trascinava via.
Lui voleva soltanto tornare a casa… dalla sua gente…
Non poteva. La risacca continuava a trascinarselo via, lontano, lontano da terra… dalla sua patria… da casa.
 
Quando lo Spagnolo aprì gli occhi erano già tutti in piedi e a lavoro con i vari piani e le idee per la giornata.
Tutti tranne la ragazza dai capelli argentati. Evidentemente il gruppo di pirati non voleva davvero aver a che fare con lei.
- Por qué no me hai svegliato!? –
- Avrei dovuto? – Rispose la ragazza con il  suo solito sorrisetto irritante – Dormivi così bene… E poi non è tardi. E’ tutto pronto ed hai tutto il tempo per metterti in viaggio, Spanien. –
Spagna si mise in piedi velocemente, riprendendo lucidità.
- Ngh, Gnaaaahw – Si stiracchiò sbadigliando senza nessun riguardo nei confronti della giovane di fronte a lui.
- … -
Lei arricciò il naso e preferì andarsene con gli altri uomini che avevano preso la strada della giungla come da ordini.
- Espera, princesa. Non vorrei che ti perdessi! – La raggiunse ridacchiando lo Spagnolo, la sciabola stretta in mano per aprirsi un sentiero attraverso la fitta vegetazione.
- Ma dico, mi vuoi lasciare in pace!? – Ribatté lei stizzita.
- Sei petulante… e fastidioso… e pieno di te! -
Lui sorrise, o meglio, ghignò. – Ottimo autoritratto. -
- Fottiti. -
Continuarono così per diverse ore, in cerca di cibo, addentrandosi sempre di più all’interno del’isola all’interno della fitta ed umida giungla tropicale.
Giunti ad una piccola radura, al piccolo gruppo venne ordinato di fermarsi per riposare un po’.
Si sederono tutti, chi a terra chi su una qualche radice rialzata, quando uno degli uomini aggrottò la fronte.
- Sentite anche voi questo rumore…? -
Tutti si zittirono di colpo, tendendo l’orecchio.
In lontananza, oltre che ai tipici suoni degli uccelli e della vegetazione mossa dal vento si poteva udire altro.
- Acqua! – Esclamò qualche uomo in ascolto.
Dal suono si poteva pensare a delle rapide o comunque a qualcosa di forte.
L’idea di trovare finalmente dell’acqua fresca non prometteva male, dato che passate le ore era iniziato un caldo torrido ed umido.
- Non riesco a capire… da che lato provenga il rumore. – Disse la ragazza a bassa voce, spostando lo sguardo sullo Spagnolo.
- …Nemmeno io – Le rispose quest’ultimo. – E’ strano… -
Si alzò in piedi all’improvviso, tutti gli uomini lo imitarono.
-Tenemos que buscar esta agua, ovunque essa sia.
Ci divideremo in gruppi de dos persone cada uno.
Siamo dispari, perciò uno di noi dovrà andare con la donna.
Dunque, “gentiluomini”, qualche… volontario? –
Silenzio totale.
Nessun fiato né mossa.
Antonio scosse la testa, rassegnato - Ma guarda che mi tocca fare… - Sospirò.
Ogni coppia aveva l’ordine di prendere una direzione diversa.
Dovevano andare dritti, aprirsi un sentiero e ritornare tramite quello.
Era stato severamente vietato uscire da esso e rischiare di perdersi.
Tutti partirono, lo Spagnolo fece strada a Prussia.
- Vedi di non allontanarti da me, princesa. Ti faccio strada io. -
- Spagna idiota, smettila con quel nome! Non mi sto lamentando mi sembra, ed ho un livido enorme in fronte, sono praticamente seminuda, scottata, non respiro dal caldo e queste maledette zanzare mi stanno mangiando!! -
- Queste sono lamentele, sai? – Sospirò con pazienza lo Spagnolo. – Mi Dios, ma cosa ho fatto per avere una scocciatura simile aquì!?  Esto non è un luego para una viziata princesa. –
- Sono anche in grado di rendermi utile, sai!? -
Spagna si bloccò di colpo. Allungò l’arma, le mise in mano la sciabola e le fece cenno di continuare.
- Prego. -
- Tsk! Stupido Spagnolo. – La ragazza si portò davanti e prese a tagliare i rami che bloccavano la strada ai due.
A vederla era chiaro il fatto che fosse già pratica di armi. Evidentemente doveva essere merito dell’addestramento che aveva ricevuto da piccola… e chissà, magari lo riceveva ancora.
- Ti faccio vedere io adesso chi è la viziata principessina incapace qui! -
Andò avanti a tagliare finchè la lama non le capitò su una liana che si spezzò con uno strano rumore.
Un attimo dopo qualcosa piombò sulla ragazza dall’alto, li lanciò un urlo di terrore.
Era un corpo. Un cadavere ormai mummificato, per lo più scheletrico al quale erano rimasti attaccati pochi frammenti di pelle penzolante.
Spagna  aggiunse la ragazza di corsa, la aiutò a liberarsi da quell’affare raccapricciante che le era piombato addosso buttandola a terra e la tirò su, mentre lei affondava la testa nel suo petto, tremante e con le lacrime agli occhi dal terrore di poco prima.
- Shh, Julchen, tranquilla, è tutto a posto… - Cercò di tranquillizzarla lui, evidentemente senza troppo successo. Dopotutto se una cosa del genere fosse successa improvvisamente a lui le cose non sarebbero andate troppo diversamente.
- C-Cosa diamine era quello!? C-Che ci faceva lì!? -
- Un poveretto finito male. – Il ragazzo sporse leggermente il viso oltre la sua spalla, osservando quello scempio rimasto lì a terra.
- Da come è stato messo lì… Sembra lo abbiano voluto abbandonare a posta.
Qualcosa doveva averlo ferito prima. -
Spiegò indicando il braccio scheletrico, in un punto dove la pelle appariva letteralmente strappata via.
-  …Ed è stato abbandonato qui.
O almeno è una teoria… Non piangere, querida.  E’ tutto a posto. -
La ragazza premette la fronte nel suo petto soffocando gli ultimi singhiozzi, poi si allontanò lentamente asciugandosi le lacrime.
- T-Torniamo indietro. Non c’è acqua qui. -
Lanciò un ultimo rapido sguardo allo scheletro e tornò lungo la strada aperta attraverso la fitta vegetazione: voleva allontanarsi il più possibile da quel coso e alla svelta.
A richiamare lo Spagnolo fu in vece il grido di uno dei suoi uomini.
- Ecco l’agua! Està aqì, presto! -
I marinai accorsero tutti insieme. Un paio correvano davvero.
Gli alberi sembravano finalmente finire ad un certo punto.
Alcuni pirati cominciarono a correre… uscirono dalla boscaglia…
E dovettero frenare di colpo, alcuni di loro con un urlo.
Ad attenderli oltre la linea degli alberi c’era un salto di almeno quindici metri come minimo.
La ragazza e lo Spagnolo arrivarono subito dopo.
Gli occhi scarlatti di lei si spalancarono alla vista di quel luogo meraviglioso.
Un’altissima cascata si gettava dall’alto nella gola di roccia grigia, la quale era riempita da proprio quel fiume turchese che riprendeva a scorrere seguendo il suo corso.
- Wasser… - Sussurrò lei, ancora gli occhi lucidi a causa dello spiacevole incontro.
- … Dobbiamo trovare il modo di scendere.-
Affermò il capitano.
- E come diavolo intendi fare!? Conosco le pareti come queste. Senza nessuno sotto a controllare le vie con appigli è impossibile. – Rispose l’albina affacciandosi.
Uno degli uomini la imitò, poi alzò lo sguardo verso di lei.
- Quindi per avere l’acqua ci serve qualcuno giù? – Le chiese.
- Ja. Per forza. -
- … -
Accadde tutto velocemente.
Ci furono diversi secondi di silenzio. Gli uomini si guardarono fra di loro.
Il pirata vicino alla Prussiana allungò di scatto il braccio e la spinse oltre la parete rocciosa.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Hyrim