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Autore: _Boo    26/11/2012    8 recensioni
Lei aveva sempre sperato di poter sposare l’uomo dei suoi sogni, un uomo che la amasse davvero, come quelli nei libri che la sua badante le leggeva da bambina.
Immaginava che lui la sarebbe venuta a prendere sul suo cavallo bianco e l’avrebbe portata lontano, lontano da un mondo così triste, basato sulla guerra e sull' odio, dove i genitori vendevano letteralmente le proprie figlie al miglior offerente.
Cap.V
-Non mi sembra che ci sia niente di strano, non vado a letto con uomini che non conosco.. e che non amo..-
-Questo sottintende che non verrai mai a letto con me?-
-Ecco..io..-
-Oppure vuol dire che mi ami.. considerando che due giorni fa stavi per cedere-
-Non intendevo nemmeno questo, stavo solo cercando di dire..-
Non riuscì a terminare la frase che le labbra di Sasuke si posarono sopra le sue, rimase immobile sotto quel tocco, ma quando senti la lingua di lui solleticarle le labbra rispose al bacio circondandogli il collo con le braccia.
[SasuSaku ♥ ]
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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II




Il palazzo degli Uchiha era immenso.

Fu la prima cosa che notò Sakura appena lei e i suoi genitori scesero dalla carrozza.

Suo padre era un uomo benestante eppure casa loro non aveva niente a che vedere con quella vera e propria reggia.

C’era un grande giardino pieno di fiori di ogni tipo.

Sakura sorrise appena.

Adorava i fiori, quando era piccola passava intere giornate ad osservarli, affascinata da come quelli che all’inizio erano piccoli bulbi crescevano diventando qualcosa di stupendo.

Da bambina sua madre l’aveva spesso paragonata a un fiore, le diceva che un giorno anche lei sarebbe sbocciata e sarebbe diventata bellissima.

Sakura non ci credeva, non pensava di essere bellissima, fin da bambina aveva odiato i suoi capelli rosa e non perché fossero brutti ma semplicemente le sembravano troppo diversi da quelli degli altri.

Lei li definiva strani, i suoi genitori dicevano che erano unici.

Si riscosse dai suoi pensieri quando vide le porte del palazzo aprirsi.

Ad attenderli c’era un uomo sulla cinquantina, robusto, gli occhi e i capelli neri e un aria severa.

Li aveva salutati con un leggero inchino.

-Benvenuti nella mia umile dimora- aveva mormorato spostandosi leggermente verso destra in modo da permettere loro di entrare.

Sakura aveva sorriso cercando di non farsi vedere, quella “dimora” come la chiamava lui era tutto tranne che umile.

Una volta che erano entrati , l’uomo aveva chiuso il portone puntando i suoi occhi su di lei, dopo averla osservata per un po’ di tempo le aveva afferrato la mano e se l’era portata alle labbra- tu devi essere Sakura-

La rosa era arrossita leggermente e aveva ritratto la mano, consapevole di aver fatto una figura pessima.

-s..si sono io-

-Sasuke sarà sicuramente sorpreso della tua straordinaria bellezza-

Sasuke. Quello era sicuramente il nome del suo futuro marito: Sasuke Uchiha.

Era un bel nome, le piaceva.


Fugaku riprese la parola distraendola dai suoi pensieri- il viaggio è stato lungo, vi ho fatto preparare delle stanze in modo che possiate riposarvi.

Dopo essere stata accompagnata alla sua stanza Sakura si era seduta su una sedia, era agitatissima e le tremavano le gambe.

 
Aveva paura.

Tra qualche ora sarebbe stata presentata a quello che sarebbe diventato suo marito.

Un uomo di cui non sapeva assolutamente niente.

Non voleva sposarsi, era convinta di essere troppo giovane, sapeva così poco dell’amore e quel  poco che conosceva lo aveva letto nei libri, senza aver mai sperimentato le sensazioni che nelle fiabe descrivevano: il cuore che batte fino a scoppiare, le farfalle nello stomaco.

Sakura non si era mai innamorata.

***
Qualche ora dopo era entrata una ragazza dicendole che era attesa a tavola.

Appena la serva fu uscita, Sakura era corsa di fronte allo specchio cercando di essere presentabile, il viaggio era stato lungo e di conseguenza i capelli erano un  groviglio e il vestito era pieno di pieghe per essere stata troppo tempo seduta.

Dopo essersi data una sistemata era uscita dalla stanza e si era diretta verso la sala da pranzo, un ardua impresa considerando che non sapeva nemmeno dove fosse e la serva non si era degnata di indicarle la strada.
Dopo aver aperto camminato per un po’ lungo il corridoio si era trovata di fronte ad una specie di sbocco a “V” con due porte, aveva deciso di tirare  a caso e si era avvicinata a quella di sinistra.

Quando spinse la maniglia aprendola, desiderò ardentemente di sotterrarsi e di scomparire dalla faccia della terra.

Era una camera da letto, bellissima, peccato che non ebbe il tempo di ammirare l’arredamento poichè i suoi occhi andarono a posarsi sui due ragazzi sdraiati sul letto, uno sopra l’altro, mezzi nudi.

Quando il ragazzo si era voltato Sakura era rimasta a bocca aperta, era bellissimo, gli occhi erano neri, come i capelli che ricadevano in lunghe ciocche ai lati del viso.

Era rimasto a guardarla per qualche secondo che a Sakura era parso eterno prima di sfoggiare un ghigno tra il malizioso e il divertito e di rivolgersi a lei.

-che c’è vuoi partecipare?-

Sakura aveva spalancato gli occhi sbigottita, ma per chi l’aveva presa?-I..io mi dispiace non volevo disturbarvi, ma non sono mai stata qui e di certo non ho intenzione di.. p- partecipare-

Lui aveva riso di nuovo mentre l’altra ragazza correva in bagno coprendosi con un lenzuolo.

-Da come mi guardi non sembra proprio- aveva affermato lui leccandosi appena le labbra.

La rosa aveva spalancato la bocca anche più di prima- Io non ti guardo, per chi mi hai preso per una stupida qualsiasi che si incanta di fronte al primo che vede?-

Il moro si era alzato in piedi, senza curarsi di indossare una maglia e le si era avvicinato prendendola per il mento.

-Non so se tu sia stupida, ma sicuramente una che entra senza bussare non è di certo una ragazza educata non trovi..-

Sakura aveva appoggiato le mani sul suo petto per spingerlo via, trovando però la sua pelle piacevolmente calda e liscia al tatto e di conseguenza smettendo di spingerlo con tanta violenza.

-Se mi trovi tanto brutto perché mi stai.. accarezzando?- aveva sussurrato lui troppo vicino al suo orecchio.

Sakura aveva staccato le mani come se si fosse scottata , abbandonando le braccia lungo i fianchi.

-Non ti sto accarezzando, stavo cercando di spingerti via brutto idiota, e ora se per favore potresti dirmi dov’è la sala da pranzo-

Lui l’aveva fissata semiserio- Che ti importa? Le serve non hanno il permesso di entrare nella sala-

La rosa lo aveva guardato storto- Io non sono una serva, sono la figlia di Harashi Haruno e sono qui perché devo incontrare il mio futuro marito..-

A quelle parole il ragazzo aveva cambiato espressione e si era allontanato- Devi prendere la porta a destra, poi c’è un corridoio, vai sempre dritta e sei arrivata-

-Grazie- aveva sussurrato lei poi era uscita.

***

Per il corridoio aveva corso cercando di non inciampare nella stoffa del vestito, era già in ritardo, quel cretino, quel bellissimo cretino, le aveva fatto perdere tempo.

Appena entrata aveva fatto un inchino, contenta di non vedere seduto a tavola il figlio di Fugaku, voleva dire che non era in ritardo.

Aveva preso posto vicino a sua madre.

-Mio figlio ci raggiungerà a breve- Aveva detto Fugaku prima di sedersi anche lui.

Avevano atteso qualche minuto prima di vedere la porta aprirsi.

-Vi presento mio figlio, nonché tuo futuro marito Sakura, Sasuke Uchiha-

Sakura aveva alzato gli occhi timorosa e quando lo aveva guardato in volto aveva sentito il cuore perdere un battito.

Era lui, lo stesso ragazzo della camera da letto.

Quindi lei aveva appena visto il suo futuro marito fare sesso con un'altra, probabilmente non esisteva cosa più orrenda di questa.

Perché lei, nonostante odiasse l’idea di sposarsi, aveva segretamente sperato che l’uomo che sarebbe diventato suo marito avrebbe imparato ad amarla e che sarebbero stati felici, ma a quanto pare anche questo era solo uno stupido sogno da bambina.

Aveva abbassato la testa mentre sentiva gli occhi riempirsi di lacrime.

-S..scusatemi- aveva mormorato prima di correre fuori, sentendosi addosso gli occhi neri di Sasuke Uchiha.

*******
Ecco a voi il secondo capitolo!
L'ho scritto un po' di fretta quindi perdonatemi se ci sono degli errori di battuta :D
Spero che vi piaccia!
  
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