Chris riaprì gli occhi. La luce era troppo accecante perciò fu costretto a richiuderli; con un grosso sforzo li riaprì e comprese a malincuore che l'ora di matematica non era ancora finita: mancavano addirittura quindici minuti al fatidico suono della campana che annunciava l'inizio dell'intervallo. Peccato che aveva una voglia matta di fumare, ma non di aspettare. Chiese quindi alla professoressa se poteva andare in bagno, ma purtroppo come risposta ebbe un deludente no secco. Non aveva neanche voglia di reagire alla stupida risposta monosillabica dell'insegnante, cosa veramente anormale per Chris. Non è mai stato un alunno modello...e ciò è dimostrato dai suoi risultati scolastici: il voto più alto ottenuto era forse un 2... o un 2 e mezzo? Mancavano ancora dieci minuti. Che fare? << Mh, potrei abbozzare il mio prossimo tatuaggio... >> pensò. Eh sì, Chris è il tipico ragazzaccio che tua madre non ti farebbe mai frequentare. Ama i tatuaggi, é un writer, fuma di tutto e beve. Ma chi lo conosce bene direbbe che é un bravo ragazzo in fondo... * DRIIING!!* << Finalmente, cazzo! >> mormorò Christopher, dirigendosi già verso il suo posticino. Aveva trovato per caso una piccola soffitta all'ultimo piano della scuola, quasi sempre tranquilla e forse addirittura dimenticata anche dalla preside. Si rifugiava lì durante tutti gli intervalli per fumare, o scrivere qualcosa sui muri ancora non contaminati da brutte tags di "writers" dodicenni. Diciamo pure che era il suo luogo sacro. Mentre saliva le scali sentii delle risate provenire dal "suo posticino"; svoltò l'angolo e la vide: la ragazza che l'aveva aiutato quella sera..Maria. Quel giorno era più bella che mai. Portava i suoi capelli rosso fuoco raccolti in una coda alta, che lasciava delle piccole ciocche fuori posto. Indossava una canottiera larghissima della stessa tonalità dei capelli, dei leggins strappati e delle Vans. Ed indossava un bellissimo sorriso. Impegnato com'era Chris non si era nemmeno accorto che oltre alla ragazza c'erano anche altre persone con lei. Se avesse potuto sarebbe rimasto ad ammirarla per ore ed ore, ma Maria si accorse della sua presenza, voltandosi verso di lui ed assumendo un espressione incredula. << Ah, ma te vai in questa scuola! >> chiese Mary. << Quanto sei perspicace, principessina! >> << Simpatico... Strano comunque che non ti abbia mai visto per i corridoi >> << Vale la stessa cosa per me >> Mary sorrise e, abbassando leggermente il viso, arrossì visibilmente. << Che carina, é appena arrossita... >> pensò Chris, sorridendo pure lui << ... No, ma che cazzo? Perchè sono felice al solo pensiero che é arrossita alla mia presenza? >> << Ehm, tanto per rompere un po' questo silenzio... Hai... Ehm... della... maria...? >> chiese frettolosamente Chris. << Cos'é che dovrei avere? >> << Della maria! >> << Eh sì, ma cosa? >> << Merda, hai della maria, Mary??? >> ripeté quasi urlando Christopher. Esattamente in quel momento un bidello che passava di lì sbarrò gli occhi, stupefatto dalla richiesta del ragazzo. << No, no, non pensi male, non mi riferivo a della droga! Vada tranquillo! Ah ah ah ah ah...... Ma guarda che figura di merda mi fai fare, Maria!! >> << Ah ah, ma se non capivo mica era colpa mia! E comunque non ho niente con me ora, mi dispiace... >> rispose sghignazzando la ragazza. Pochi secondi dopo suonò la campanella di fine intervallo. << Noi andiamo, Chris... Ci vediamo in giro >> disse sorridendo Mary. Christopher indietreggiò per far passare prima Ronnie, poi Francesca, Mike ed infine Mary. Però prima di scendere la rampa di scale, Maria di voltò a fissare Chris, e, dopo essersi decisa, tornò indietro e gli schioccò un casto bacio sulla guancia, facendolo arrossire leggermente. << E' proprio vero allora che i ragazzi come te sono quelli che si imbarazzano più facilmente! Ah ah ah ah! >> esclamò Maria. << Fanculo Maria, fanculo. >> << Ah ah ah ah! Scherzavo, scemo! >> Detto questo Mary scomparse dalla sua vista dietro la colonna alla fine delle scale. *Tre giorni dopo* << Na na, na na, na naa! Oggi é il sette novembre! Na naa! Oggi arriva finalmente Daveee! >> << Ronnie, smettila! E' da quando siamo partiti per venire in questo fottuto aeroporto che continui con questa tortura! >> lo rimbeccò sbuffando Francesca. << Cazzo, capisco che é il tuo fratello gemello, ma ora basta! >> continuò. Proprio mentre Ronnie stava per ribattere Maria si mise a correre verso qualcosa. O qualcuno: Dave. << Dave!!!! Argh, finalmente! Certo che non sei proprio cresciuto eh? Però stai benissimo con questi dreads! Aah, quanto mi sei mancato!!! >> urlò Mary abbracciando il ragazzo. Il ragazzo in questione, Dave, é il gemello di Ronnie; vive all'Estero, a Dublino. Sin dalla tenera età nessuno avrebbe mai capito la loro parentela. Infatti sia fisicamente che caratterialmente Ronnie e Dave sono completamente differenti; Ronnie, un ragazzo alto, peso nella norma, capelli neri e lisci, occhi scuri, molti tatuaggi e un carattere forte e solare. Dave, basso, mingherlino, capelli biondi e mossi, acconciati da poco in tanti e sottili dreads, occhi azzurri, molti piercings e molto molto timido. << Anche te mi sei mancata, Mary >> mormorò imbarazzato, con le guance arrossate e un sorrisino timido. ---------------------------------------------------------------------- ANGOLO AUTRICE! Salve salve a tutti! Spero che vi sia piaciuto questo capitolo! :D Se avete voglia lasciatemi una piccola recensione, così per capire se la storia stia interessando a qualcuno c: Quindi... Ci vediamo al prossimo capitolo! _Sabb_