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Autore: Scrittrice_di_sogni    26/11/2012    1 recensioni
Se quella notte fossi stata più in me stessa, mi sarei persa la cosa più bella della mia vita.
Siamo tutte note dello stesso pentagramma ed il destino è il nostro compositore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Come dicevo prima, io avevo una specie di fidanzato”
“Una specie? In che senso’”
“Nel senso che il nostro rapporto.. bè diciamo non era chiaramente definito! Non nello ‘stile Niallulù’ diciamo!”
“Ah capisco!”
“Si, bè, non pensare male! Non vivevamo in simbiosi, ma io ci tenevo a lui!”.
Cerco di capire se tutto questo discorso ha qualche reazione in Louis. Infondo ti dicono sempre che non è il caso di parlare dei propri ex quando stai uscendo con un ragazzo nuovo, ma non potevo evitare questa premessa per fargli capire.
Lui continua a camminare in parte a me normalmente.
Allora mi faccio forza e vado avanti.
“Il pomeriggio prima della festa delle matricole al College è arrivata in appartamento da me una mia compagna di corso dicendomi che aveva brutte notizie.. e, per farla breve, mi ha raccontato che questo mio ragazzo, Adam, oltre che vedersi con me, aveva iniziato a frequentare un’altra!”
“Oh! Mi dispiace tanto!” interviene Louis un po’ imbarazzato.
“No tranquillo!” cerco di rimediare al suo imbarazzo “Comunque, non ci potevo credere! Così avevo deciso di non ascoltare questa mia amica! Si, che poi non eravamo proprio amiche intime quindi mi era sembrata solo una che non sa farsi i cazzi suoi!”
Mi interrompo di nuovo per sbirciare il volto di Louis.
Ma era normale e io riprendo.
“Avevo comunque deciso di affrontare il discorso alla festa con Adam e purtroppo aveva ragione quell’altra! Mi tradiva alla grande!”
“Che coglione!”  sbotta disgustato Louis con una smorfia carica di disprezzo. “Se ha trattato così una ragazza come te allora è proprio un coglione!”
La sua reazione mi fa tremare la stomaco.
Arrossisco timidamente senza sapere bene cosa rispondere.
Riprendo il racconto: “Già.. un vero coglione! Ed è quello che ha pensato anche Harry quando è venuto a saperlo! C’era anche lui alla festa e quando mi ha vista.. in lacrime.. ha voluto sapere cosa era successo! Harry mi è sempre stato vicino da quando sono arrivata in Inghilterra, si è comportato come il perfetto fratello maggiore, anche se magari non ne sembra capace all’apparenza!”
Louis continua a seguirmi in silenzio.
“Così quando gli ho raccontato di Adam, si è incazzato tantissimo e voleva ‘dargli una lezione’” spiego io virgolettando con le dita la frase. “Ovviamente l’ultima cosa che volevo era una rissa e così l’ho supplicato di non far niente! Ma nonostante mi avesse giurato di starsene buono, come si è trovato davanti Adam l’ha affrontato e hanno iniziato a picchiarsi.”
“Cavolo! In mezzo a tutti quanti?” domanda.
“Si a quanto pare si, e sono dovuti intervenire anche i vigilantes del Campus. Ovviamente una cosa tira l’altra e quindi.. bo in realtà non so bene come sia andata.. io ero.. bè ero piuttosto ubriaca” spiego strascicando le parole.
“Si giusto! Mi ero dimenticato che a fine serata non eri tanto in te!” fa scherzando, come se cercasse di sdrammatizzare i toni.
“Si esatto!” replico facendomi un po’ di coraggio.
“Ed è per questo che non volevi parlare con Harry?”
“In realtà sì! Perché la cosa si è ingigantita! Sono finiti in mezzo alla rissa altri ragazzi ed è intervenuta la polizia. Ovviamente è stato allertato il Preside che ha minacciato di espellere mio cugino e Adam l’idiota dall’Università!”
“Anche la polizia?! Mio Dio devono aver fatto davvero il disastro!”
“Io capivo relativamente la situazione per via dell’alcol e Lulù e Niall mi hanno portata via poco dopo.”
“E poi il resto lo sappiamo!” conclude lui.
“Si il resto lo sappiamo!” ripeto .
Restiamo tutti e due in silenzio qualche secondo e poi riprendo la parola: “Il fatto è che io gli avevo detto di lasciar stare! Invece lui no! Ha voluto fare di testa sua e ora.. e ora rischia di essere espulso dall’Università! Ma ti rendi conto! ESPULSO! Tutto buttato via! E per cosa? Per colpa mia!”
Louis mi interrompe all’istante: “NO! No Lara, non è assolutamente colpa tua! Tu gli avevi detto di lasciar stare, e lui te l’aveva anche giurato!” mi dice prendendomi una mano: “Non darti colpe che non hai!”
Perché aveva stramaledettamente senso quello che diceva?
E perché non ci avevo pensato prima?
Ero stata arrabbiata con Harry fino ad ora perché mi sentivo in colpa, perché.. non sapevo nemmeno io perché!
“Harry voleva difenderti!” fa Louis. “Poi magari in una situazione più normale sarebbe andato tutto diversamente, ma alle feste…”
“Si alle feste si fanno cose stupide.. come ubriacarsi!” faccio io, e poi continuo: “E adesso non so se sia andato o meno a parlare con il preside per l’espulsione!”
“Quando lo troveremo gli potrai domandare tutto, ma non preoccuparti! Sono sicuro che al massimo se la caverà con una sospensione!” cerca di consolarmi.
“Speriamo…”
“Comunque prima mentivo!” se ne salta fuori lui, infilandosi le mani in tasca.
Io lo guardo senza capire dove voleva arrivare!
Su cosa aveva mentito?
Sul fatto che sarebbe andato tutto bene?
Sul fatto che Harry non sarebbe stato espulso?
Sul fatto che ci teneva a me?
Sul fatto che….
Come se mi avesse letto il pensiero, completa la sua affermazione: “Sul fatto che mi dispiace che il tuo ‘ex’ ti abbia tradita!”
Tonfo al cuore!
Cosa cazzo stava dicendo?!
“No scusa..” si schiarisce: “Cioè intendevo dire..” si schiarisce di nuovo e poi ride imbarazzato.
Non riesco nemmeno ad immaginare la mia faccia in quel momento.
Proprio non capivo dove stesse andando a parare!
“Ok scusa! Mi è proprio uscita male!” e diventa tutto rosso. “Volevo fare il figo e dire qualcosa alla telefilm americano ma… mi è venuta proprio di merda!”
Eh?!
“Scusa, scusa! Mi dispiace un sacco che ti abbia fatto del male, ma il senso era che se lui non si fosse comportato da coglione io non ti avrei mai conosciuta!”. E abbassa la testa.
“Coooooosa?!” salto fuori io! Quella sua stupida frase mi aveva messo un’ansia terribile addosso! Gli do una pacca sul braccio e grido: “Louis Tomlinson tu mi vuoi fare morire! Non provarci mai più!”
“Scusa! Ma almeno andiamo a pari con il tuo Titanic! Non avevo capito nemmeno io dove volevi arrivare!”
“Si capiva la storia del Titanic!” replico io, incrociando le braccia facendo finta di essere offesa.
“NOO, mia cara! Non si capiva mica!”
Ridiamo tutti e due della nostra incapacità di fare paragoni efficaci e frasi ad effetto, ma il cellulare interrompe il momento.
Guardo lo schermo.
“E’ Zayn!” dico a Louis.
Rispondo: “Zayn!”
“Lara! Lo abbiamo trovato!”
Mi illumino improvvisamente.
“Ok, dimmi dove siete che corriamo subito!”
Dopo avermi dato le coordinate riattacco: “Louis, l’hanno trovato!”
 
 
 
  
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