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Autore: whatevergirl    26/11/2012    1 recensioni
"Il mio cuore può tenerle caldo quando ha freddo;
può proteggerla dal mondo pieno di cattiveria e egoismo;
e può donarle tutto l’amore di cui ha bisogno."
IN REVISIONE, POTREBBE ESSERE CANCELLATA E POI RISCRITTA.
SCUSATEMI.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Capitolo terzo. The beginning. (L’inizio.)
 

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21 Marzo 2016.
Col naso all’insù tentavo di leggere quando il treno doveva arrivare, ma senza risultati.
Le linee erano fin troppo vicine, per i miei gusti.
Perciò lascai fare a Vincent, che sembrava non avere problemi.
Tutti hanno i loro problemi.
Amavo la fotografia. Se avevo scelto la scuola che frequentavo, era perché ti preparava anche a questo.
“Vince, quanto ci mette ad arrivare?” dissi, impaziente, sapendo che probabilmente non sarei riuscita a resistere più di cinque minuti. Ero impaziente, anche perché mia madre a quest’ora mi starà già cercando.
Strinsi intensamente il biglietto che avevo in mano e pensai altrettanto intensamente hai biglietti che avevo nello zaino.
C’erano voluti parecchi soldi, ma per lei, avrei comprato il mondo.
Speravo solo di fargli una bella sorpresa. 
Dopo 2 ore di viaggio…
Tutto era pronto. Io ero pronta.
Avevo progettato tutto.
Quello sarebbe stato il mio giorno. Il NOSTRO giorno.
I suoi genitori mi avevano dato il permesso per portarla insieme a me e i miei amici al concerto dei sui idoli, i One Direction. Saremo andati a Verona, all’arena. Era lì che si teneva il concerto. E caso vuole che il concerto fosse proprio il giorno del suo compleanno, il 26 Marzo. Ammetto che ho dovuto sorbirmi tutte le lamentele e insulti che lanciava contro i suoi genitori e le loro scuse per non lasciarla andare, ma ero SICURA che ne sarebbe valsa la pena.
Speravo solo che non mi avrebbe ucciso…
 
Certo, gli One Direction non facevano proprio per me … ma erano i suoi idoli, li avrei rispettati fino alla morte. Li avrei difesi. Ma sempre oggettivamente.
Se la rendevano felice, doveva esserci un motivo. Avevano tutta la mia stima. Io non sarei mai riuscita a farmi voler bene come loro sanno fare…
Dopo un’ora…
“Isa … Isa svegliati!” sentii urlarmi nell’orecchio.
Sara. Irritante e adorabile allo stesso tempo. Un concentrato di … tutto.
“Siamo arrivati … ?” dissi, con la voce roca dal sonno.
“Sì, tesoro. Dai su, prendi tutto e andiamo. Ci sarà da divertirci …” disse, con un sorrisone stampato in faccia.
Presi le mie cose e la seguii.
Mezz’ora dopo…
“Dovremo essere vicini, eh …” disse Sara, controllando la mappa.
Mi dispiaceva sempre creare disagi hai miei amici. Li pregavo sempre di non prendere taxi o macchine … da quando mio padre se n’è andato, non me la sento di viaggiare su qualsiasi cosa abbia quattro ruote e si chiami ‘automobile’. Sapevo di essere ridicola, erano passati cinque anni, ma loro non me lo facevano pesare, mai. Gli sarei stata per sempre grata per questo.
“Eccolo!” dissero Vincent e Sara all’unisono.
L’albergo non distava molto da casa sua.
Erano le quattro del pomeriggio … Ci saremo fatti una doccia e saremo andati a trovarla …
 
Dovevo essere pronta. Lo dovevo per lei.

Note della scrittrice (per dire) …
Intrigante, eh…(?)
AHAHAHAH SE ISA, CONVINTA!-.-‘

Nei prossimi capitoli ce ne saranno di cose da dire…c:
Se siete gentili – e io lo so che voi lo sieete! – lasciate una recensione, piccina picciò!..:’D
Alla prossima;
IEchelon106

  
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