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Autore: lovefortommo    26/11/2012    1 recensioni
Molly, 18 anni. Delusa così tante volte che è stata costretta a costruirsi una 'maschera' per apparire forte e menefreghista, tutto ciò che non è.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'odioso lunedì stava per cominciare.
La sveglia continuava a suonare mentre io continuavo ad imprecare. Perché la scuola?
L'avevo sempre odiata; studiare, alzarsi presto, vedere ogni giorno quegli stupidi ragazzi morti di figa e quelle oche (anche troie oltretutto) e poi studiare.
Studiare era una cosa che proprio non mi riusciva. Ogni volta che provavo ad aprire un libro per studiare, tutto intorno a me sembrava avere più importanza dello studio.
Infatti i miei voti non erano tra i migliori.

Mi preparai molto lentamente, poi scesi le scale e mi recai in cucina.
Aprii il frigo e presi una bottiglietta d'acqua da mettere nella borsa che, ovviamente, avevo lasciato sul letto.
Salii svogliatamente le scale e mi diressi in camera. Presi il telefono, guardai l'ora, era tardi, cazzo!
Mi imbottii bene per il freddo, presi la borsa e corsi giù per le scale per poi uscire e sbattermi la porta dietro le spalle.
Fortunatamente c'era April ad aspettarmi fuori dalla porta che, conoscendomi e sapendo che avrei fatto tardi, mi era venuta a prendere in macchina.
'Grazie Ap!' dissi salendo in macchina con il fiatone
'Mol, ormai ti conosco, vivi in ritardo!' rise

Arrivammo a scuola, fortunatamente non in ritardo.
Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo all'entrata, dove c'era il gruppetto di quelli fighi e popolari, che a parer mio era solamente un gruppetto di sfigati e montati.
Passammo davanti al gruppetto senza dargli troppa importanza, quando uno di loro fischiò.
'Che bel culetto, Parker!' mi urlò da dietro.
Mi voltai e feci per andare verso John, quello stronzo che mi aveva fischiato.
'Che cazzo vuoi? Eh, sfigato? Fatti..' volevo continuare, ma April mi prese per un polso e mi trascinò via.
'Mol dai lasciali perdere' cercò di dirmi April
'No cazzo Ap, io lo odio, lui e quel suo gruppetto di amici cazzoni. La prossima volta gli tiro giù i denti a quello stronzo!' stavo quasi urlando
'Ok Mol, hai ragione. Adesso, però, calmati che andiamo in classe.' disse per tranquillizzarmi.
Entrammo nella classe di chimica, quale materia più di merda?
Entrai in classe con Ap e mi sistemai al banco, presi il cellulare e scrissi un messaggio a Louis.
'Buongiorno! Come stiamo questa mattina?'
Volevo sentirlo, sentire la sua voce, la sua risata.
Rispose subito.
'Buongiorno splendore! Tutto bene! Ho una proposta, ti andrebbe di pranzare insieme? Ho voglia di vederti'
'Per me va benissimo, se vuoi possiamo andare a casa mia, non c'è nessuno. Però esco alle 13.30'
'Perfetto, alle 13.30 sarò fuori dalla tua scuola ad aspettarti'
Non potevo essere più contenta.
Le ore scolastiche sembravano non passare mai e io non riuscivo ad aspettare ancora, volevo vederlo, abbracciarlo, sentire il suo respiro sul mio collo.

Finalmente l'ultima campanella della giornata suonò e io mi affrettai ad uscire.
Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia mentre percorrevo il corridoio che mi portava all'uscita.
Uscì, ma non c'era nessuno. Il mio sorriso era sparito. Mi guardavo intorno, ma lui non c'era. Presi velocemento il telefono dalla tasca e mentre digitavo il suo numero sulla tastiera, sentii  due mani calde poggiarsi sulla mia pancia e stringermi.
'Mi stavi cercando?' mi sussurrò all'orecchio con la sua dolce voce, facendomi venire i brividi
'Si, pensavo non saresti venuto davvero' dissi sincera
'E invece eccomi qui' mi soffiò sulle labbra
Strinsi la sua mano e lo portai via.
In cinque minuti arrivammo a casa, aprii la porta e buttai la borsa per terra.
'Allora non so tu, ma io non sono una cuoca eccezionale. Il massimo che posso offrirti è della pasta al sugo.' risi
'Credo che andrà più che bene!' esclamò
Misi l'acqua nella pentola e accesi il fuoco. 
'Vado un'attimo a cambiarmi, tu fai come se fossi a casa tua'
'D'accordo, ma non lasciarmi troppo tempo da solo' disse quasi implorante
Mi misi delle pantacalze e una felpa abbastanza larga, per stare più comoda.
E poi volevo essere me stessa, anche April me l'aveva detto. Dovevo essere me stessa.
Mentre scendevo le scale, vidi Louis che guardava quelle poche foto che c'erano e intanto sorrideva.
Mi fermai sull'ultimo scalino e tossii per attirare la sua attenzione.
Subito si voltò e venne davanti a me, ma restando sul pavimento, così che io essendo sullo scalino potessi risultare più alta di lui.
'Ora mi devi spiegare perché sei sempre così fottutamente bella' disse guardandomi negli occhi
Io sorrisi per un momento, poi gli saltai in braccio, stringendo le gambe dietro la sua schiena e iniziando a baciarlo dolcemente.
Le sue labbra erano così morbide che avrei continuato a baciarle all'infinito.
Tra un bacio e l'altro riuscì a dirmi 'sei fantastica'
Lasciai le sue labbra e risi
'Tu invece, sei un bugiardo' dissi
'Non capisco il perché. Io sto solo dicendo la verità' disse facendomi scendere 
'Allora sei un ragazzo dolcissimo' mi misi in punta di piedi e gli lasciai un bacio a fior di labbra.

Dopo aver mangiato la mia pasta al sugo, Louis mise un film alla tv.
Per il resto del pomeriggio stemmo sul divano accoccolati, prestando poca attenzione al film.
Ed io ero così felice. I suoi baci mi facevano sentire bene, le sue battute mi facevano ridere, ogni cosa che diceva mi faceva ridere, in realtà, e le nostre risate volavano nell'aria.
Le sue forti braccia non mi lasciavano un momento, mi teneva sempre stretta a sé, come se qualcuno volesse portarmi via e lui cercasse di impedirglielo a tutti i costi.
Ogni volta che i miei occhi si incontravano con i suoi mi incantavo per un momento, non ero abituata a così tanta bellezza tutta per me.
Le sue mani calde sempre intrecciate con le mie mi facevano sentire davvero sua.
 
Ciao Splendori !

Innanzitutto scusatemi per l'immenso
ritardo.
Comunque vorrei ringraziare tutti coloro
che seguono la storia e quelli che recensiscono.
Non costringo nessuno a recensire, ovviamente, l'unica
cosa è che mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate della storia,
se vi piace, la grammatica, perché so che non è perfetta.
Quindi se mi lasciate una piccola recensione, anche di critica ve
ne sarei davvero molto grata.
Spero di trovarvi anche al prossino capitolo.
Un bacione, Jessie.
  
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