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Autore: Meboom    27/11/2012    2 recensioni
Coppie principali: EunHae/KangTeuk/HanChul/YeWook - coppie minori: KyuMin/ Ricsyung e altre a sorpresa!
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Una longfic che inizia da un periodo in cui i personaggi frequentano le
superiori e chissà, magari cresceremo con loro fino a vederli maturare.
E devo aggiungere, i commenti sono molto graditi!
Cinque amici che frequentano la stessa scuola. A prima vista sembrano dei normali studenti, eppure qualcuno di loro nasconde qualcosa o ha un passato che vorrebbe dimenticare o cambiare.
I quattro ragazzi più popolari della scuola hanno un futuro deciso già da tempo dai loro genitori, ma prima che quel futuro verrà, cosa accadrà ai loro cuori?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E dopo una lunga e lunga litigata con l'html, eccomi qui con il nuovo capitolo :°D 
Rileggendo il capitolo precedente ho trovato un sacco di errori, perdonatemi per quelli, scrivo la storia dal cellulare quindi spesso mi capita qualche svista. 
E con questo, buona lettura ~
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"Ehi, sta più attento!" dissi ad alta voce e irritato alla persona che mi era venuta addosso.
Mi trovavo a scuola e stavo andando verso la mia classe con Shindong che mi seguiva per andare anche lui nella sua classe. Quel giorno ero piuttosto irritato, dopo una notte insonne a causa degli incubi non ho riposato abbastanza e mi sono svegliato che sembravo un panda! Ho chiesto a Shindong se avesse qualche idea per far scomparire quelle occhiaie, ma mi ha detto che non si vedeva niente e comunque non ne sapeva molto. Come diavolo faceva a non vederle?! Lasciai perdere i miei problemi di bellezza e alzai lo sguardo per sapere chi mi era venuto addosso in modo così brusco. Quanto mai inchiodai gli occhi nei suoi. Riconobbi subito Kangin ed ebbi paura di essere stato riconosciuto sotto il suo sguardo che mi osservava attento.
"Guarda, guarda chi si incrocia tra i corridoi", sentii la voce della persona accanto a lui dire, non mi ero accorto che c'era qualcun'altro con Kangin. "Oggi hai intenzione di saltare qualche lezione o verrai mocciosa?" terminò la frase e io spostai il mio sguardo verso quello che riconobbi essere Hangeng. Evviva, devo dire che oggi è davvero una bella giornata, pensai ironicamente.
"Con te in classe preferirei restare a casa tutto il giorno mister galletto." commentai roteando gli occhi e andandomene da lì. Dovrò già sopportarlo in classe, se poi me lo ritrovo per i corridoi con Kangin significa che qualcuno da qualche parte deve avercela davvero con me. Sbuffai e salutai Shindong quando raggiunsi le scale, dalla sua faccia vedevo che stava ancora cercando di capire come facessi a parlare così con due dei quattro. Un giorno, amico mio, forse lo saprai. Forse.
Raggiunsi la mia classe ed entrai andando subito a sedermi al mio posto, speravo che il tempo passasse in fretta così almeno il giorno dopo avrei potuto riposarmi per bene.
Dopo quello scontro però dovevo sapere che la giornata sarebbe andata storta, dovevo almeno farci un pensierino serio e magari avrei evitato il casino che poi si sarebbe creato. Il futuro purtroppo non posso prevederlo, e quindi me ne sto qui sul mio banco di scuola, appoggiato alla mia mano, a dormire mentre la lezione trascorreva tranquilla. O almeno finché il professore non mi vide e non mi svegliò.
"Kim! Le pare il caso di dormire durante le mie lezioni? Sono così noiose da meritarsi di farci un pisolino sopra?" urlò nella mia direzione puntandomi il gesso bianco, con cui stava scrivendo alla lavagna, addosso. Sbadigliai senza dar segno di voler rispondere.
"Mi risponda Kim! Anzi no, evitiamo altri equivoci e vada subito fuori!" mi urlò dietro ancora una volta e indicò la porta. Andiamo di meglio in meglio devo dire. Mi alzai chinando leggermente il capo per scusarmi con il professore e sentii la risata soffocata di qualcuno mentre mi dirigevo verso la porta. Non ci voleva tanto a sapere chi fosse, fulminai Hangeng con lo sguardo e uscii dalla classe. Riuscii a cogliere però il professore dire a qualcuno:
"E lei signorino, cosa ci trova di tanto divertente? Vuole uscire anche lei?" Avrà visto quell'idiota ridere. Ben ti sta, così impari a ridere di me. Andai a sedermi con la schiena contro il muro e chiusi gli occhi, se il professore fosse uscito a controllare ormai non mi importava che mi beccasse a dormire. Volevo riposare e quella era l'occasione perfetta. Come pensai uscì a controllare una decina di minuti dopo e mi urlò contro svegliandomi, appena rientrò in classe mi appisolai di nuovo, tanto l'ora era quasi finita. La campanella mi svegliò e io mi sbrigai ad alzarmi da terra per evitare altre figure con altri studenti. Rientrai in classe per prendere le mie cose e quando Hangeng mi passò accanto mi venne addosso con la sua spalla, apposta ovviamente.
"Oh, non ti avevo visto." mi disse ironicamente e uscì dalla classe. Se non fosse uscito da lì così velocemente probabilmente ora lo starei strangolando con tutte le mie forze. Sospirai raccogliendo tutte le mie cose personali e uscii anch'io dalla classe. 
Andai a pranzare come al solito con i miei amici più tardi e mi consolai un po' stando con loro. Seriamente, non vedevo l'ora che la giornata passasse. La voglia di andare a casa mia poi era proprio al livello zero, andrò subito al locale almeno stasera non dovrò più preoccuparmi di nulla. I secondi, i minuti e le ore passarono dolorosamente lenti, ma finalmente giunse anche la fine dell'ultima ora. Presi la mia borsa e iniziai ad avviarmi con calma verso l'uscita della scuola, salutai Eunhyuk che vidi per i corridoi e Ryeowook che invece incontrai mentre passava il cancello. Camminai verso la fermata perso nei miei pensieri, così perso che non mi accorsi della persona già presente alla fermata. Oggi non mi accorgevo di tante cose a quanto pare. Mi appoggiai al muro guardando davanti a me mentre aspettavo che arrivasse il bus. Mi sentii osservato così guardai alla mia destra e finalmente notai Kangin mentre anche lui, come me, attendeva il bus o così almeno mi sembrava. Imprecai nella mia mente, c'era solo un motivo per cui era lì e non era affatto un buon motivo. Quell'idiota avrà sicuramente deciso di andare al Blue Night presto anche oggi, sono stanco di dover sempre correre là prima di lui. Dovrò scendere alla fermata prima e passare per la scorciatoia, e io che volevo riposarmi fino all'orario di apertura. 
Pochi minuti dopo arrivò il bus e io ci salii per primo andando a prendere un posto in fondo. Lui si sedette davanti, ma sentii ancora il suo sguardo su di me. Aveva dei sospetti, questo era chiaro. Presi fuori le mie cuffiette e l'iPod, almeno concedetemi di rilassarmi in questi pochi minuti di viaggio. Appena feci partire la musica nelle mie orecchie spostai lo sguardo e osservai il paesaggio fuori come facevo di solito, ormai la presenza delle persone su quel bus non era più importante. Quando il veicolo si avvicinò alla fermata dove sarei dovuto scendere iniziai già ad avviarmi verso la porta centrale del bus. Controllai con attenzione che Kangin non mi vedesse, e quando il bus finalmente si fermò, sgattaiolai fuori camminando velocemente. Tirai un sospiro di sollievo, almeno non tutto mi andava storto. Iniziai a correre verso un grande palazzo, dovevo entrare e uscire dal retro, poi passare alcuni negozi e girare l'angolo così da arrivare proprio davanti al Blue Night. Mi guardai attorno furtivamente e quando fui sicuro di avere la via libera corsi nel retro e oltrepassai la porta dopo che il bodyguard mi ebbe identificato. Una volta dentro mi sentii molto più al sicuro. Attraversai il corridoio e salii le solite scale a chiocciola che portavano alla mia stanza privata. La prima cosa che feci fu lanciarmi sul letto e rilassarmi un'attimo per poi rialzarmi e andare nel mio camerino. Cosa avrei potuto indossare oggi? Pensai mentre guardavo alcuni vestiti appesi su un'asta nell'angolo della stanza. Ci pensai qualche attimo e finalmente mi decisi ad indossare un vestito viola. Lo presi e lo appesi in bagno, mi spogliai dalla mia uniforme appendendolo alla porta del camerino e tornai in bagno chiudendo la porta dietro di me pronto a farmi una bella doccia calda. Lasciai che l'acqua bollente scorresse sul mio corpo mentre prendevo il sapone. Fu una doccia veloce, ma pur sempre soddisfacente. Uscii dalla doccia prendendo un asciugamano da un comodino e mi asciugai per bene, dopodiché indossai il vestito facendo attenzione a non rovinarlo. Ora mi toccava solo truccarmi e scegliere un paio di scarpe adatte al vestito. Appesi l'asciugamano e mi avviai verso la porta abbassando la maniglia. Ebbi una brutta sensazione, perché la maniglia era così leggera da abbassare? Aprii la porta e rimasi quasi a bocca aperta quando mi ritrovai davanti a quella persona. Ripeto, la giornata va di meglio in meglio a quanto pare.
Eravamo entrambi scioccati, nessuno dei due sapeva bene cosa dire. Lui doveva affrontare questa nuova rivelazione, mentre io dovevo trovare una soluzione a questo nuovo problema.
"Tu..." iniziò a dire, ma qualunque cosa volesse dire gli morì in bocca. Io d'altro canto rimasi immobile cercando di raccogliere più idee possibili.
"Esigo una spiegazione, ora." disse riprendendosi e con tono più sicuro. Non è ancora ora di darti una spiegazione, mi dispiace. Un giorno l'avrai, questo è certo, ma non ora.
"Mi dispiace, ma non posso fornirti alcuna spiegazione." gli risposi rimanendo composto e questo non gli piacque. Avevo già immaginato qualche volta come sarebbe stato se avesse scoperto questo segreto, avevo immaginato quasi tutti i tipi di situazione, ma ora che l'immaginazione era divenuta realtà mi sembrava scioccante come se fosse la prima volta che ci penso.
"Ottimo, allora non vedo l'ora di vederti buttato fuori da qui!" commentò a voce alta e si girò verso la porta con l'intenzione di volersene andare da lì. Con tutte le fatiche che ho sempre fatto per lui ora vuole pure lincenziarmi? Ma per piacere, e comunque anche se volesse non potrebbe mai buttarmi fuori da lì. Sono i suoi genitori che mi hanno dato questo posto, questo luogo dove ormai posso considerarmi il supervisore. I bodyguard ubbidiscono solo ai miei ordini e anche il resto dello staff segue quello che dico diligentemente. Questo però era meglio tenerglielo ancora nascosto.
"Ehi! Aspetta!", cercai di fermarlo prima che uscisse da lì, ma non diede segno di volersi fermare. Non mi lasci altra scelta allora "Lo sai che posso benissimo rivelare la tua cotta segreta per Leeteuk alla tua cara famiglia, vero?" si fermò come pianificato e si girò guardandomi scuro in volto. Sicuramente era una delle ultime cosa che avrebbe voluto che accadesse.
"Non lo faresti, anch'io potrei rivelare tante cose ai tuoi amici, e tutta la scuola è inclusa." disse cercando di intimidirmi. In effetti non sarebbe stato per niente una buona cosa se si fossero venute a sapere certe cose, ma soprattutto se poi lo venisse a sapere mister galletto sarebbe la fine.
"Non giungeremo mai ad una conclusione così. Che ne dici se entrambi stiamo zitti e ci comportiamo come sempre?" proposi guardandolo e sperando che accettasse senza fare troppe storie. Lo vidi aggrottare la fronte il che significava che ci stava pensando su. Vorrà saperne di più, ma non lo biasimo, anch'io probabilmente se fossi al suo posto vorrei capirne qualcosa in più. 
"Ti starai chiedendo perché lo faccio. Forse un giorno lo saprai, ma non oggi." gli dissi e lo vidi sbuffare per poi voltarsi e aprire la porta.
"D'accordo, cercherò di non badare troppo a te. Stasera ci saranno anche i miei amici, ora vado a riposare di là." mi disse accettando la mia proposta. Aspettate un momento... Ci saranno anche gli altri tre stasera? Dannazione, quanto mai non ho controllato il programma di oggi, solitamente Kangin comunica allo staff le sue intenzioni per la sera così che tutti possano prepararsi. Oggi però ovviamente me ne sono scordato dopo tutti questi avvenimenti. Sospirai ormai rassegnato all'idea che finalmente aveva scoperto il mio segreto. Andai nel mio camerino e mi tirai bene indietro i capelli con del gel. Presi i trucchi che avrei messo per la serata, mi sedetti sullo sgabello e iniziai ad applicarli sul mio volto. Ci sarebbero stati anche Donghae e Hangeng, quindi dovevo travestirmi per bene. Di Yesung non dovevo preoccuparmi assolutamente, mentre con Donghae era un'altra storia, il ragazzo era più intelligente di quanto sembrasse. Hangeng invece... Lui se ne accorgerebbe solo perché è abituato a vedermi in classe, altrimenti nemmeno tra un milione di anni penserebbe che dietro a questo trucco, questa parrucca e questo vestito si cela il suo compagno di classe. Però pensandoci probabilmente non lo capirebbe nemmeno se mi togliessi la parrucca davanti ai suoi occhi, almeno era un pericolo in meno. Quando fui pronto mi controllai allo specchio e andai a infilarmi le scarpe, ora dovevo solo andare a fare un controllo generale e far preparare il padroncino dei miei stivali. Feci quello che dovevo fare con diligenza e con i movimenti di chi aveva parecchia esperienza in quel lavoro. Arrivò anche il nuovo barista di nome Kyuhyun e per qualche motivo mi sentii meglio, mi dava una sensazione di familiarità quel tipo. Mi chiese se andava tutto bene quando passai davanti al bar e io risposi facendo senno di sì con la testa e sorridendo leggermente non potendo parlare. Il barista ricambiò e tornò al suo lavoro. Controllai l'ora, mancava poco all'orario d'apertura e gli amici di Kangin sarebbero stati qui presto. Quando andai a vedere dove si trovasse il padroncino lo trovai addormentato sul divano della sua stanza, sospirai andando a prendere alcuni vestiti più decenti per la serata e mi avvicinai di nuovo a lui cercando di svegliarlo. Finalmente aprì gli occhi lanciandomi un lungo sguardo, probabilmente stava cercando di ricollegare tutti i suoi ricordi e quando vidi i suoi occhi brillare di sorpresa capii che si era ricordato. Non aspettai oltre.
"Stiamo per aprire, i tuoi amici saranno qui a momenti. Ho preparato alcuni vestiti per te", dissi e mostrai i vestiti che avevo in mano appoggiandoli accanto a lui "Ora vado ad attenderli e poi li porterò qui." terminai andandomene da lì, non avevo assolutamente voglia di vedere già gli altri, ma purtroppo dovevo. Scesi le scale per andare verso l'entrata e attesi paziente l'arrivo degli altri. Non mi fecero attendere molto, mi ricordai solo in quel momento che avevo scordato il mio blocco su cui scrivevo. Dovrò arrangiarmi per ora, appena avrò accompagnato quei tre da Kangin lo avrei recuperato. Intravidi Yesung, Donghae e Hangeng avvicinarsi dopo essere scesi dalle reciproche macchine. Appena furono abbastanza vicini li salutai chinando il capo e cercai di gesticolare al meglio per far capire di entrare e di seguirmi. 
"Ehi bellezza, sei qui per me?" mi domandò Hangeng con il tipico sorriso alla playboy. Sospirai e feci segno ancora una volta di seguirmi voltandomi per andare verso l'entrata. Sentii gli occhi di Donghae addosso, dovevo mantenere la massima distanza da lui. Yesung invece si era incamminato all'interno del locale e Hangeng a differenza di quest'ultimo mi stava osservando, probabilmente stava cercando di capire perché non avessi risposto. Mi avviai anch'io all'interno raggiungendo Yesung e li condussi in cima alle scale, ancora non mi domandarono niente, ma sono sicuro che Donghae abbia un qualche sospetto dal suo sguardo. Diedi un'occhiata al balconcino dove sicuramente avrei trovato Kangin prima di aprire la porta per entrare nel lungo corridoio, e fu così. Lo vidi appoggiato ad osservarci con addosso i vestiti che gli avevo preparato, bravo ragazzo, sorrisi dentro di me. Attraversammo il corridoio e finalmente arrivammo nella stanza dove il padroncino attendeva ora seduto sul divano i suoi amici. Non mi trattenni per molto, meglio andare subito via da lì, così chinai il capo e me ne andai. 
Tornai al pian terreno, ma prima raggiunsi la mia stanza e presi il mio blocco di fogli e una penna. Andai alla mia solita postazione al bar, Kyuhyun mi offrì da bere e io accettai con piacere, avevo proprio bisogno di un bel drink. Il locale era ancora calmo, iniziavano ad arrivare i primi gruppetti di persone, ma con calma si sarebbe riempito e non ci sarebbe più stato nemmeno un angolo per respirare. Le luci e la musica a tutto volume erano già presenti, però con quella poca folla non era la stessa cosa di quand'era pieno. Mandai giù l'ultimo sorso del drink offerto dal barista e pensai a cosa avrei potuto fare, perso nei miei pensieri però fui improvvisamente interrotto da una voce. 
"Ehi bellezza." disse la voce che conoscevo benissimo. Oh no... ma perché non te ne puoi stare buono con gli altri e basta? Presi un gran respiro e voltai la testa tanto quanto bastava per guardare Hangeng prendere posto accanto a me con una familiarità tipica di chi aveva intenzione di provarci. Non era tanto diverso dagli altri, alla fine usano tutti lo stesso ridicolo modo per agganciare con la loro nuova vittima.
"Come mai non parli?" mi domandò e lessi pura curiosità nei suoi occhi. Presi il blocco e su un nuovo spazio scrissi che non potevo, lui fissò la mia scritta per un po' e poi riprese a sorridere come un ebete.
"Che ne dici di un drink?" chiese e io annuì semplicemente. Magari appena sarebbe stato un po' ubriaco avrei potuto sbarazzarmi di lui. Lo vidi ordinare due drink e poco dopo arrivarono, iniziammo a berli piano senza che spiccicasse più parola per un po'. Iniziò a farmi domande casuali a cui io rispondevo annuendo, scrivendo risposte corte o ignorandolo. Non aveva proprio niente di meglio da fare oltre a rompermi le scatole facendomi una miriade di domande banali? A quanto pare si. Ad un certo punto se ne andò scusandosi un'attimo, approfittai del momento per sfuggire da lì prima che tornasse. Andai di fuori, probabilmente era andato al bagno, quindi se stavo fuori per un po' si sarebbe arreso a cercarmi appena avrebbe capito che non ci sono più e poi probabilmente se ne sarebbe tornato da Kangin e gli altri. Avevo lasciato il blocco di fogli in custodia al barista e quando sarei tornato l'avrei ripreso, ora però meglio starsene qui fuori. Presi posto su una panchina e osservai il cielo scuro pieno di stelle. Ora che ci penso... chissà come sarà andato l'appuntamento di Kangin e Leeteuk, mi veniva da ridere se pensavo a quei due. Non in senso cattivo, no, solo che non riuscivo proprio ad immaginarmi un padroncino amorevole con qualcuno. Ho sempre e solo visto Kangin con il suo sguardo freddo e distaccato, a volte rideva, ma era raro essere presenti in quei momenti. Leeteuk se ne sarebbe preso sicuramente cura, doveva ancora abituarsi e accettare la situazione, ma avrebbe fatto un ottimo in futuro. Affinché rimanevo aggiornato su quei due andava tutto bene, no? Risi pensandoci, ma smisi appena sentii dei passi avvicinarsi a me. Sicuramente non era Hangeng, i passi appartenevano a più di due persone, ne ero sicuro. Non mi voltai sperando che se ne andassero, ma oggi non era la mia giornata fortunata e non fu così.
"Ma guarda chi si rivede, se non possiamo entrare noi ti preoccupi tu ad uscire? Quanto sei dolce." sentii una voce familiare dire ironicamente e mettersi davanti a me seguito da altri due uomini. Era... ah, non ho mai saputo il suo nome, ma qualche settimana prima aveva tentato di tutto e di più con me. Il bodyguard di turno lo aveva conciato per le feste dopo che anch'io avevo dato il mio contributo senza far sospettare troppo, con tutto l'allenamento che facevo prima o poi dovevo metterlo in pratica, eh. Aveva forse tra i venti e venticinque anni, lo stesso i suoi due amici. Non era un granché di bellezza, e sicuramente il suo carattere si faceva a desiderare. 
"Muta come sempre, eh? Peccato... Avrei tanto voluto sentire la tua voce mentre urlava." disse e gli altri due si misero a ridere con lui. Quant'è squallido. Davvero la lezione dell'ultima volta non gli era bastata? Sospirai e mi alzai passandoli via per tornarmene al locale, ma la mano di quello squallido mi fermò.
"Dove credi di andare? Perché non vieni con noi e non ci divertiamo un po'? Questa volta ti divertirai anche tu, promesso." cercò di convincermi, ma il suo sorriso diceva tutto il contrario. Solo uno stupido cadrebbe in una simile trappola. Sapevo dove voleva portarmi, e pensandoci bene non era poi una cattiva idea. Almeno avrei dato una lezione a tutti e tre una volta per tutte senza che nessuno mi avrebbe visto. Annuì e lo vidi guardare gli altri due quasi sorpreso. Non te l'aspettavi, vero? Preparati a dire le tue ultime parole.
"Sembra che qualcuno sia di buonumore. Allora seguici e iniziamo il divertimento." iniziò a camminare verso quello che era un vicolo senza via d'uscita, ovviamente una squallida creatura poteva pensare solo ad un posto squallido. Lo seguii con calma, non vedevo l'ora di stenderlo sperando che poi finalmente smettesse di frequentare questa zona. Arrivammo al vincolo e la prima cosa che fecero fu accerchiarmi, come se bastasse. Il capo rimase un'attimo fermo cercando di capire se fosse uno scherzo o meno, probabilmente era la prima volta che qualcuno lo seguiva di propria volontà, ci credo con quella faccia. 
"Ora ci divertiamo." Disse e finalmente iniziò ad avvicinarsi. Io tenni le mani in posizione pronto a buttarlo a terra, ma una quarta voce attirò l'attenzione di tutti.
"EHI!" Hangeng, era lui, ma perché doveva apparire ovunque. 
"E tu chi diavolo sei?!" urlò il capo visibilmente irritato per l'interruzione.
"Chi diavolo sei tu al massimo! Cosa credi di fare con lei?!" ribatté Hangeng avvicinandosi a noi. Qui prevedo comunque uno scontro, ma da quel che ne so anche il ragazzo se la cava nelle arti marziali, non avrà sicuramente problemi.
"Sicuramente qualcosa che non è affar tuo." Rispose uno dei due amici del tipo squallido. 
"E' affar mio eccome. Ora lasciatela andare e tutto andrà bene per voi." Il ragazzo cercò di convincerli senza ottenere nessun risultato ovviamente. I tre si allontanarono completamente da me e si avvicinarono ad Hangeng. Ottimo, allora io me ne torno al locale e lascio il resto a te caro mio.
"Ehi, dove stai andando?" mi urlò Hangeng con uno sguardo perplesso appena lo passai via intenzionato ad andare via. Cosa c'è, credevi che dopo questa scena da eroe avrei iniziato ad urlare il tuo nome incitandoti così che avresti vinto lo scontro? Ma per piacere.
Alzai le spalle mostrandogli indifferenza, ma restai a guardare, volevo vedere se era davvero così bravo come si diceva in giro. Lui sembrò contento della mia decisione e quel suo sorriso da ebete tornò sul suo volto, non durò molto perché gli altri tre lo attaccarono in quel momento. Vidi corpi volare e sbattere a terra con tonfi pesanti, pugni e calci dati a vanvera e altri colpendo il bersaglio, sentii urla di dolore soppresse e alla fine i lamenti di quei tre mentre scappavano da quel luogo. Li aveva sistemati per bene, questo era sicuro, e io ero rimasto impressionato. Se la cavava bene, proprio come si diceva in giro. Riprese fiato con calma e si voltò sorridendo.
"Sistemati", disse pulendosi le mani come se fossero ricoperti di polvere "Però tu non dovresti seguire certi farabutti in luoghi simili, non si sa mai cosa abbiamo in quelle menti perverse. Per fortuna il barista mi ha detto che eri uscita, per un attimo avevo pensato che eri scappata da me." spiegò e si mise a ridere. Ma quanto sei stupido? E quel Kyuhyun maledetto... Ecco come aveva fatto a trovarmi. Sospirai di nuovo, almeno la lezione se l'erano beccati comunque.
"Ora che ho salvato la vita alla damigella, accetterà di ballare un po' con me?" domandò, era proprio insistente il ragazzo. Feci un grande no con la testa e mi voltai intenzionato a tornare nel locale, la sua mano però mi fermò afferrandomi il braccio.
"Ehi, ehi, ehi. Allora è proprio vero che hai dei gusti di classe. Dopo avermi visto mettere al tappeto quei tre credi che non sia una persona seria?" insisté a cercare una spiegazione per il mio rifiuto. E questo chi diavolo glielo ha detto... Riuscirai mai ad accettare un no e andartene tranquillamente? Feci di nuovo segno di no sospirando. 
"Vorrei sentirti parlare." disse all'improvviso. Se mi sentissi parlare ora saresti già scappato. Si azzittì dopo quelle parole, forse finalmente aveva rinunciato. E così sperai che fosse, ma dovette distruggere ogni mia speranza avvicinandosi al mio volto così velocemente da impedirmi di reagire e fermarlo. 
Mi baciò. Sì, lo fece. Rimasi scioccato, era insistente ma non credevo arrivasse a tanto. Eppure di nuovo non me ne andai subito e rimasi lì immobile, sicuramente era meglio evitare di bermi quei drink. Quando però cercò di passare oltre al semplice bacio e io mi ripresi gli arrivò un bel schiaffo che fece apparire subito il segno sulla sua guancia, non si mosse dopo la mia azione, così gli voltai le spalle e mi sbrigai ad andarmene da lì. Ora col diavolo che ci torno al Blue Night, vado solo per cambiarmi, ma passerò dal retro e poi riferirò al bodyguard di avvisare Kangin che me ne sono tornato a casa. Era ovvio che la giornata doveva finire così, complimenti a me.
 
  
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