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Autore: Luce87    28/11/2012    0 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Rieccomi qui, buongiorno a tutti! Ho postato solamente ieri il prologo, ma mi sembra giusto inserire anche il primo capitolo, in questo modo incomincerete un po' a farvi un'idea di quello che è accaduto dopo che li abbiamo lasciati nella storia precedente. E' un cap abbastanza corto, senza dialoghi, ma mi serviva per far capire un po' cos'è accaduto, spero che aiuti anche a voi...dal prossimo cap entriamo nel vivo della storia! Finalmente! Volevo ringraziare chi ha seguito la precedente storia, ed ora si ritrova a leggere il continuo! Grazie a nanerottola e Bella e Edward Cullen che hanno recensito il prologo, rendendomi super felice! Ma grazie anche a marvullisara che l'ha inserita fra le preferite e FCq fra quelle da ricordare! Senza dimenticarmi di danyborEdward96Rain Princess e vale97 che hanno deciso di seguirmi...alcune di voi le conosco già, e sono super felice di ritrovarvi qui nuovamente, grazie per la fiducia! Spero di sentire ognuno di voi! Per chi ha qualche dubbio, qualche dimenicanza, può chidermi spiegazioni, sono super disponibile a rispondere ad ogni vostro quesito! Grazie anche a chi sta semplicemente leggendo in anonimato! Ora vi lascio alla lettura, fatemi sapere un po' che vi sembra! Un abbraccio forte a tutti





1




Ormai c'eravamo trasferiti da circa un anno, in una cittadina di nome Neah Bay. Era situata alla punta nord-ovest della penisola Olimpica, non era troppo distante da Forks, ma abbastanza lontana per non essere conosciuti, ed abbastanza vicina quando volevo andare a trovare mio padre, oppure i nostri amici del branco.

Erano passati ormai undici anni dal giorno del mio matrimonio con Edward, tante cose erano cambiate ed altre erano rimaste esattamente le stesse, ad esempio il mio aspetto da diciassettenne. Quando la nostra vita iniziò a ritornare normale decidemmo di finire la scuola, si era sparsa velocemente la notizia del mio matrimonio con Edward, e molti avevano pensato che ci fossimo sposati a causa di una gravidanza inaspettata...ma i pensieri cambiarono quando videro che non c'era nessun piccolo Cullen in arrivo. Naturalmente videro il mio cambiamento, non gli sembravo più la stessa, ora ero una strana Cullen. Fra i miei vecchi conoscenti solo Angela ed ogni tanto Eric mi si avvicinavano, soprattutto a lezione, per parlare del più e del meno...rispetto invece a Jessica e Mike, che mi rivolgevano a stento il saluto.

Fu emozionante prendere il diploma, in fin dei conti per me era la prima volta, rispetto invece alla mia famiglia che era abituata, ed era per loro di routine.

Era davvero bizzarro quell'aspetto della nostra esistenza!

Dopo il diploma decidemmo d'andare all'università, fu una strana esperienza, ma anche bella! Ognuno di noi scelse un campo diverso, naturalmente frequentando tutti la stessa università. Il primo con le idee chiare fu Edward, non c'era dubbio sulla sua scelta, Medicina e Chirurgia. Voleva tenersi informato sugli sviluppi medici e scientifici. Alice fu la seconda a fare la scelta ed optò per Design e Arti, certo era un campo adatto a lei, non c'era dubbio, come Rosalie che scelse scienze del benessere! Mi stupì Emmett, non so cosa mi potevo aspettare, ma mi stupì davvero quando disse che aveva scelto tecnologie informatiche....non riuscivo ad immaginarmi un Emmett hacker del PC. Jasper invece scelse scienze politiche e sicuramente era una scelta azzeccatissima per lui. Io mi ridussi a scegliere all'ultimo, non sapevo davvero che decidere, alla fine optai per Filosofia lasciando tutti alquanto sorpresi. Era una materia che mi appassionava, lo studio che indaga sul senso del mondo, sull'esistenza umana, e maggiormente il tentativo di studiare e definire le possibilità e i limiti della conoscenza. Emmett mi prese in giro, dicendo che non sapendo neppure io cosa studiare avevo optato per uno studio come quello della filosofia...ma che centrava?

Fu comunque molto divertente ed istruttivo, mi piacque frequentare l'università, ma un giorno decidemmo che era ora di lasciare Forks, ormai eravamo lì da troppo tempo, e la gente incominciava a notare che Carlisle non dimostrava gli anni che doveva avere, come gli studenti e nostri compagni, alcuni ci conoscevano, per modo di dire, prima dell'università, ed anche loro avevano notato che sembravamo non cambiare...e in effetti, era così.

Decidemmo così di partire, Esme e Carlisle andarono a Neah Bay per acquistare una casa ed apportarci le modifiche desiderate, mentre Alice ed io incominciammo ad impacchettare tutta la roba. Rosalie si preoccupò delle macchine e di tutti gli attrezzi del garage, mentre gli uomini si preoccuparono di smontare i mobili che ci saremmo portati via. Servirono vari viaggi per portare via tutto, naturalmente affittammo un paio di camioncini per le cose più grandi...ad esempio l'amato pianoforte di Edward, certo quello non si poteva smontare!

Per ogni stanza che veniva svuotata Alice prendeva un lenzuolo per coprire quello che sarebbe rimasto...fu strano anche vedere per la prima volta quella casa con le tende, in maniera che non si vedesse all'interno...fu molto triste quello spettacolo...avevo così tanti ricordi di quel posto. Era il posto in cui suonai la melodia mia e di Edward, dove mi ero teletrasportata per sbaglio in bagno, dove Esme mi aveva preparato le frittelle una mattina che ero rimasta a dormire la notte, dove avevo fatto esplodere il televisore perché ero arrabbiata con Rosalie...il posto in cui la mia vita si trasformò in questa esistenza, dove incontrai per la prima volta Eleazar....e dove avevo incoronato il mio sogno...dove avevo sposato il mio unico amore. Sentivo una certa angoscia nell'andare via, mi sentivo davvero triste, naturalmente Jasper lo capì e mi appoggiò una mano sulla spalla facendomi rilassare e dicendomi che non era di certo un addio, ci saremmo potuti sempre tornare, appena la gente si fosse dimenticata dei Cullen. Fu altrettanto complicato salutare Charlie, si aspettava che prima o dopo sarei andata via, ma sperava che accadesse il più tardi possibile. Lui di certo aveva notato più di chiunque altro il fatto che i nostri lineamenti non erano modificati col passare del tempo, però, non fece comunque nessuna domanda. Ci abbracciammo per non so quanto tempo, e non seppi neppure per quanto dovetti convincerlo sul fatto che lo sarei andato a trovare spesso, e ci saremmo sentiti quando voleva!

Naturalmente passai anche alla riserva, il branco fu felice di vedermi, era da un po' che non andavamo a trovarli...non presero bene la notizia della nostra partenza, ma certo comprendevano che era necessario per noi andare. Mi dissero di continuare a farmi sentire, ma sarebbe avvenuto comunque, anche senza che loro me lo chiedessero! Sarebbe avvenuto comunque...sì, perché stranamente la mia migliore amica e Jacob si sentivano, da quando si erano conosciuti meglio, al mio matrimonio, ogni volta che la riportavo qui a Forks era contenta di poter vedere Jacob...se non fosse stata fidanzata avrei pensato che ci fosse qualcosa di tenero fra quei due. Durante il viaggio verso la nostra nuova casa mi cadde spesso l'occhio sullo specchietto, mi guardavo, erano ormai dieci anni che ero un vampiro, avrei dovuto avere ventisette anni, eppure non ero cambiata di una virgola, ero rimasta congelata nei miei diciassette anni...in fin dei conti era anche stato giusto lasciare l'università, a cosa sarebbe servita se non sarei mai potuta andare a lavorare?

Quando arrivammo non potei non stupirmi dalla bellezza della nostra nuova casa, era fenomenale...forse più bella della precedente! Certo c'era d'aspettarselo! Avevano deciso di prenderla anche più grande, in modo che ognuno avesse i propri spazi privati...Era circondata da un grande prato, sulla nostra destra c'era un gazebo in legno, sotto ad esso c'era un piccolo tavolino adornato con dei girasoli, di fianco ad esso a pochi passi c'era persino una piscina...se la nostra casa precedente era esageratamente piena di vetrata questa era un eufemismo, era tutta un vetro, c'erano solo poche pietre rosse a vista, decisamente una casa elegante, già al di fuori si poteva vedere il lusso, ma fui sorpresa ancor di più dall'interno. Nella sua magia compositiva spiccava la proiezione verso l’esterno e la percezione della sua grandezza, esaltata dagli alti soffitti, ma anche dall’impianto grafico e cromatico, si poteva cogliere un continuo gioco tridimensionale, che regalava una sensazione di benessere ottico e psicologico. Ogni angolo scopriva un’interpretazione diversa, perfettamente inserita nel gioco dialettico generale. Esme da buona padrona di casa, ci fece fare il giro turistico, fra i tanti ambienti c'erano anche una wine room con almeno mille bottiglie, e mi chiesi vivamente a cosa potesse servire....una home theater digitale e un garage di classe per le fuoriserie di famiglia. Non mancava neppure la SPA, la sala massaggi e piscina coperta con acqua di mare riscaldata, per rendere i brividi dell’estate, anche in termini di odori e sensazioni. Naturalmente non mancarono le discussioni per aggiudicarsi la camera più confortevole, ampia e bella. Vincemmo io ed Edward e c'era d'aspettarsi pure quello, era impossibile resistere ai miei metodi di persuasione. Naturalmente gli altri non mancarono nel dire che avevo imbrogliato, entrando nelle loro menti convincendoli nel rinunciare. Ma ormai la stanza era nostra! La camera in questione era quella all'ultimo piano, dove si poteva ammirare la vista del mare, anche se ci trovavamo abbastanza distanti. Era anche logico aver scelto quella collocazione strategica, lontano dalle altre case...anche se non era in fin dei conti troppo complicato, in quella sperduta cittadina non c'erano più di tremila anime! Però era da me volere a tutti i costi la vista sul mare. Di fronte alla grande vetrata c'era il nostro letto, e dietro erano collocati numerosi scaffali che facevano da ponte, componendo una libreria, dove oltre numerosi libri e cd, perciò anche lo stereo ultra moderno di Edward, c'erano anche innumerevoli foto ricordo. Foto in cui c'eravamo io ed Edward, nei numerosi viaggi fatti in questi anni. Grazie al mio modo di spostarmi potevamo andare a Parigi per un solo giorno ed essere a casa in tempo per il ritorno di Carlisle dall'ospedale. Oltre a quelle, naturalmente c'erano quelle del matrimonio, quella divertente in cui Emmett mangiava la torta nuziale! Poi altre, di giorni felici, con Lofo, con Jake, con l'intero branco, quelle con mio padre e quelle con la mia famiglia. C'erano anche foto con amici di famiglia, che sporadicamente venivano a trovarci...tra cui Peter e Charlotte, Eleazar, Benjamin e Tia...ed altre dove c'erano sempre i nostri amici per il matrimonio fra Garrett e Kate!

Sulle pareti laterali alla porta, frontalmente a destra, avevamo appeso la TV a schermo ultra piatto. Invece sulla sinistra c'era una piccola scrivania, dov'era collocato al di sopra il mio adorato portatile. Edward più di una volta aveva cercato di regalarmene uno nuovo, affermava che ormai era tecnologia obsoleta, ma ne ero troppo affezionata! Mi sembrò strano riaprirlo e rimettermi a scrivere....era passato così tanto tempo...

Carlisle naturalmente trovò immediatamente lavoro nell'ospedale di quella piccola contea, furono felici di poter accogliere un chirurgo del suo calibro.

Per quanto riguarda noi invece, aspettammo un annetto prima d'iniziare nuovamente la scuola superiore. Quello sì che sarebbe stato un incubo a cui non avevo dato alcun peso! Andare per sempre al liceo...

Mentre scrivevo sul mio PC le mie riflessioni mi cadde l'occhio su delle foto, in cui eravamo io e la Vale...era così cambiata, divenuta così grande...certo anche la mentalità era cambiata, era più adulta, ma non aveva cambiato il suo modo di fare e la sua pazzia. Però mi sorprese vedere una foto abbastanza recente...lei ormai divenuta una donna, in un corpo da donna, un corpo da ventisettenne ed io di fianco, ancora come undici anni prima...il tempo per me si era fermato. Ogni tanto Lofo scherzava sul fatto d'aver trovato dei capelli bianchi, ed io la presi in giro, mentre affermava che ero fortunata a non avere quel tipo di problema...si consolava dicendo che per fortuna esistevano le tinte per capelli, ma era in fondo una sciocchezza, non ne aveva certo bisogno! Però forse ci scherzava su perché aveva notato ultimamente il mio cambiamento d'umore...eh...era tutta colpa del trasferimento, come quando porti via un animale selvatico dal suo ambiente per metterlo in uno zoo, noti che c'è qualcosa che non va in loro, che gli manca qualcosa, sono frenetici, e continuano a percorrere il perimetro della gabbia in cui si trovano, continuamente! Ecco, per me era lo stesso! Certo non ero in uno zoo...ne in una gabbia....ok, forse non era l'esempio più azzeccato!

Comunque a parte ciò accadde di tutto dopo il nostro rientro dal viaggio di nozze...me lo ricordavo come fosse stato ieri...Alice aveva visto che cosa ero riuscita a fare, e non aveva resistito a comunicarlo all'intera famiglia. Ci aspettavano al varco, vollero sapere tutti i più minimi dettagli, Rose per prima mi chiese se ero in grado di poterla ritrasformale...gli dovetti dire che non era una cosa simile, si trattava sempre non più di qualche ora...non potevo di certo cambiare il corso degli eventi! Noi eravamo vampiri, ed io avevo di certo un grosso dono, ma non ero Dio! Ci rimase parecchio male, molto delusa, ma furono tutti comunque scioccati quando gli feci provare quello che avevo regalato ad Edward...ma non erano scioccati in senso negativo di certo! Comunque da allora non ero di certo lì tutti i giorni a farli tornare umani per un paio di ore, oltretutto ritornare ad essere dei vampiri era piuttosto doloroso! Anzi, preferì dirgli che era molto stancante per me, ed era comunque vero, ma non era solo per quello in realtà...in fin dei conti era giusto che accettassimo la nostra esistenza, non si poteva di certo tornare indietro, e illuderci, non sarebbe servito praticamente a nulla.

Guardai fuori e notai che era ormai l'alba, per fortuna non c'era quasi mai il sole, e la temperatura era sempre piuttosto fredda...non ci sarebbero state troppe complicazione nell'uscire in pieno giorno! Ed oggi oltretutto era il nostro primo giorno di scuola....cavolo!






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Eccomi nuovamente qui! Come vi sembra che abbiano passato il tempo? Vi siete immaginati la loro nuova casetta? 

Volevo ricordarvi anche, per chi vuole, che ho altre due storie che sto portando avanti:

La Redenzione 

Dolce vendetta 

Spero che chi apprezza la mia fantasia ed il mio modo di scrivere gli piacciano pure queste!

Vi mando un abbraccio forte mondo d'immortali!

   
 
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