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Autore: daphne 92    28/11/2012    3 recensioni
Quindici anni dopo la vita scorre tranquilla a Devon Manor, ma ancora per poi infatti per anni Demetra ha tramato nel buio e adesso è pronta alla battaglia.. {Seguito di "Quando la luce incontra le tenebre}
Genere: Angst, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando la luce incontra le tenebre'
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Alexei -Cosa vuoi da me Elena?- chiese Lauren dopo essere stata convocata da Elena.
-Voglio riavere indietro la nostra amicizia, eravamo amiche Ren, vere amiche, ti prego mettiamo una pietra sopra al passato, io ti voglio bene- disse sincera Elena.
-Sei stata con entrambi i ragazzi che ho amato e che amo- disse Lauren rancorosa.
-Ma adesso ognuna di noi è con la persona con cui è destinata a stare, non possiamo solo perdonarci gli errori stupidi del passato? Sei la mia migliore amica Ren- disse Elena avvicinandosi a Lauren.
-E tu sei l'unica amica che io abbia mai avuto Lena- disse Lauren abbracciando l'amica.
-Mi sono persa qualcosa?- disse Juliet uscendo dall'ufficio di Damien.
-Niente che t'interessi Darkins- disse fredda Lauren.
-Dove ti manda Damien?- chiese Elena cercando di calmare le acque.
-A controllare un covo di vampiri, potrebbe non essere nulla ma il tuo fidanzato crede che sia un covo di vampiri ribelli- disse Juliet scrollando le spalle per poi scomparire e materializzarsi in un vicolo buio nella zona malfamata di Londra.
-Questo non è un posto adatto ad un principessa- disse un ragazzo dai capelli corti e neri, gli occhi scuri che all'improvviso diventarono azzurri e un sorriso magnetico...completo di canini da vampiro.
-Chi sei tu?- chiese Juliet spaventata quando il ragazzo che indossava un giubbotto di pelle nera e un paio di jeans scuri trasandati gli si avvicinò.
-Non ti deve importare chi sono io a te bambina, di solo a tuo padre che Alexei Nikolaevich è in città, lui saprà cosa fare immagino- disse il misterioso ragazzo ghignando divertito dalla paura di Juliet che si smaterializzò immediatamente a Devon Manor.
-Cosa è successo?- chiese Percy preoccupato quando vide Juliet materializzarsi in lacrime.
-Ero spaventata, Damien mi ha mandato in missione da sola e ho incontrato un tizio che mi ha veramente spaventata, ti avrei voluto accanto a me Percy ma tu non ci sei mai ultimamente, mai!- disse Juliet piangendo e indietreggiando quando Percy provò ad abbracciarla.
-Mi dispiace veramente molto Juliet- disse Percy abbassando lo sguardo e fissando il pavimento a disagio.
-Non so come dire quello che sento nel modo giusto, ho paura delle parole che sto per dire- disse Juliet piangendo.
-Dille e basta Julie- disse Percy con il terrore di sapere cosa Juliet stava per dire.
-Non voglio più stare con te, ci siamo allontanati così tanto Percy da quando abbiamo iniziato a regnare, tu non sei più te stesso e non riesco ad amare questo nuovo te, così freddo e distaccato, non ci riesco mi dispiace, ci ho provato così tanto, lo volevo così tanto, ma non ci riesco Percy- disse Juliet tremando e piangendo.
-Mi dispiace Juliet, ero così impegnato a non deludere mio padre, volevo dimostrargli che valgo quanto Elena e nel frattempo ho perso te, sono stato uno stupido, capisco e rispetto la tua scelta- disse Percy con voce roca serrando i pugni finchè le nocche non gli diventarono bianche.
-Adesso capisci perchè non riesco più ad amarti? Io volevo che tu lottassi per me, ti sei rassegnato subito Percy, dici di amarmi ma non lotti per me- disse Juliet con voce spezzata asciugandosi le lacrime.
-Forse non era destino Juliet o forse non è il momento adatto per stare insieme, abbiamo un eternità per capire se siamo anime gemelle, forse questo è semplicemente il momento di capire chi siamo e cosa vogliamo..da soli- disse Percy pensieroso e speranzoso.
-Forse si- disse Juliet mettendosi sulle punte e dando un ultimo bacio a Percy.
-I miei sentimenti per te..non cambieranno- disse Percy abbracciando Juliet.
-Una parte del mio cuore è tua per sempre, sarai sempre il principe che mi ha insegnato a nuotare e ad amare- disse Juliet sincera per poi allontanarsi da Percy.
-Papà -disse Juliet, sotto choc per l'incontro con Alexei e la rottura con Percy, rientrando in casa, a Dimitri che era seduto sul divano con Draco.
-Si bambina?- disse Dimitri preoccupato avvicinandosi alla figlia.
-Chi è Alexei Nikolaevich?- chiese Juliet guardando per la prima volta il padre.
-Perchè me lo chiedi?- chiese preoccupato Dimitri.
-Credo di averlo appena incontrato- disse Juliet ancora sotto choc, non riusciva a capire perchè quell'incontro l'avesse turbata tanto.
-Stai bene? Sei ferita? Ti ha fatto qualcosa?- disse Dimitri in ansia controllando la figlia. -Perchè dovrebbe avermi fatto qualcosa papà? Chi è Alexei?- disse Juliet decisa ad avere delle risposte.
-è un giovane vampiro, non ha neanche cento anni ma è molto molto pericoloso bambina mia, ha doti superiori a quelle di un normale vampiro- disse Dimitri preoccupato.
-Voglio la storia per intero papà- disse decisa Juliet.
-Ho incontrato Alexei in Russia intorno al 1920, c'era la guerra i pasti non mancavano, sforzo minimo massimo risultato, Alexei aveva appena 22 anni, era l'ultimo discendente della dinastia dei Romanov, era seriamente malato quando lo trovai, a dirla tutta volevo mangiarmelo, ma quando capii chi era l'idea di vampirizzare un imperatore m'intrigò troppo, così lo morsi, viaggiammo insieme per alcuni anni, gli insegnai come essere un vampiro, e lui apprese decisamente troppo, il suo modo di nutrirsi degenerò di volta in volta, era capace di bere interi villaggi e ogni volta che beveva i suoi poteri aumentavano, diventava più forte, più veloce, sviluppava nuovi poteri, io tentai di fermarlo, continuando in quel modo avrebbe esposto la razza vampira, il combattimento fu duro, lui riuscì a farmi perdere i sensi e sparì, da quel giorno non l'ho più visto, ma senza dubbi i più grandi racconti dell'orrore sui vampiri sono ispirati al suo stile di vita- disse Dimitri raccontando una storia che non avrebbe mai voluto rivivere.
-Quando l'ho incontrato è stato strano, mi ha fatto venire i brividi, è stato come se i suoi occhi potessero vedere la mia anima- disse Juliet turbata.
-Perchè non vai a letto e ti riposi un pò? Parlerò io a Damien di Alexei- disse Dimitri abbracciando la figlia.
-No, Damien mi ha dato un altro posto da controllare, devo controllare un paio di licantropi, non voglio essere sempre la principessina da proteggere, devo andare- disse Juliet smaterializzandosi.
-Alexei -disse Juliet sorpresa quando se lo ritrovò di fronte in missione.
-Tuo padre non ti ha raccontato la mia storia?- disse Alexei deluso e imbronciato.
-Si lo ha fatto- disse semplicemente Juliet proseguendo per la sua strada, doveva essere coraggiosa, anzi voleva esserlo.
-Allora perchè non scappi via da me terrorizzata?- disse Alexei sorpreso.
-Vivo con i Devon, quindi ho a che fare con il diavolo tutti i giorni, non sarai certo tu a farmi paura- disse Juliet ridendo.
-Dovresti temermi- disse Alexei arrivandogli alle spalle e mettendogli un pugnale alla gola. -Io non ti temo- disse semplicemente Juliet sfiorandolo e facendolo cadere a terra.
-Come hai fatto?- sussurrò Alexei immobile.
-Sono la vampira più pura al mondo, io controllo i vampiri, controllo le loro funzioni vitali e le loro menti, non ti conviene giocare con me, sono buona e dolce ma sono pur sempre la figlia di Dimitri Darkins, non mi sottovalutare neanche un secondo perchè quello dopo potresti avere un paletto nel cuore- disse Juliet sorridendo.
-Stavolta hai vinto, ma questa era solo una battaglia- disse Alexei alzandosi e lasciando allontare Juliet.
-Cosa abbiamo qui? Una principessina succhisangue..- disse ringhiando un ragazzo dall'aspetto rude e animalesco con gli occhi dorati.
-Non avvicinarti a me, non ti conviene- disse Juliet cercando di mantenere la calma, lei odiava i licantropi, da sempre e Damien si era raccomandato di non avvicinarsi troppo a loro.
-Sennò che succede principessina? Mi basta darti un pò del mio sangue per ucciderti..o morderti fino a dissanguarti, o piantarti un bel ramo appuntito nel cuore...quante scelte- disse il licantropo afferrando Juliet per la gola, che rimase paralizzata dalla paura.
-Buonasera...addio- disse Alexei avvicinandosi al licantropo con una velocità superiore a quella di un vampiro normale e staccandogli la testa a mani nude.
-Cani..- disse Alexei guardando il corpo mutilato del licantropo con disprezzo.
-Quel licantropo stava per uccidermi, perchè mi hai salvato Alexei? Tu odi mio padre- disse Juliet che ancora tremava dalla paura, il sangue del licantropo era ancora caldo sulla sua pelle.
-Tu sei una creatura rara Juliet Darkins, non ti meriti di morire- disse Alexei attirandola a sè, cercando di calmarla, sembrava così fragile che Alexei non potè farne a meno.
-Grazie Alexei- disse semplicemente Juliet poggiando la testa sul petto di Alexei e lasciandosi tranquillizzare per un secondo prima di indietreggiare.
-Dovere d'imperatore salvare la principessa- disse Alexei facendo un mezzo inchino per poi sparire.

-Ho sentito quello che ti è successo ieri notte, mi è dispiaciuto da morire Julie, sarei dovuto essere al tuo fianco- disse Percy quando la mattina dopo vide Juliet entrare in sala del trono e sedersi sul trono a fianco al suo.
-Non sei obbligato ad esserci sempre Percy, non più, per quanto riguarda la mia presenza qui è un mio dovere, non importa cosa mia sia successo ieri ho preso un impegno ed intendo rispettarlo- disse Juliet seria.
-Zia Hermione 2.0- disse Percy ridendo e strappando un sorriso a Juliet che divenne ancora più luminoso quando la ragazza vide chi stava per entrare in sala del trono.
-Alexei che ci fai qui?- disse Juliet quando vide Alexei entrare in sala del trono a Darkins Manor.
-Ogni vampiro quando arriva a Londra deve presentarsi di fronte alla dinastia reale, sono le tue regole bambina, te lo sei dimenticato?- disse Alexei facendogli l'occhiolino.
-Chi è questo Julie?- chiese Percy guardando torvo Alexei.
-Mi hai salvato la vita, puoi restare- disse semplicemente Juliet.
-Non mi piace- disse Percy scuotendo la testa.
-La Darkins qui sono io, io faccio le regole, ho un debito verso di lui, può restare- disse Juliet con gli occhi neri a Percy.
-Sentito la principessa? Io posso restare.- disse Alexei ridendo divertito.
-Lo vedremo- disse Percy furioso con gli occhi grigi come il mare in tempesta.
-Credo che potrei perdermi cercando l'uscita, potresti salvarmi tu oggi?- disse Alexei porgendo la mano a Juliet.
-Con piacere- disse Juliet alzandosi mentre Percy al suo fianco sbuffava.
-Così..sei qui con una compagna?- chiese Juliet curiosa a Alexei mentre lo accompagnava all'esterno.
-Nessuna compagna, sarebbe una debolezza, quasi tutte le vampire sono più deboli di me, non voglio passare il mio tempo con gente inferiore- disse Alexei arrogante.
-Quasi tutte- disse Juliet sfiorandolo e facendolo cadere a terra.
-Sei odiosa- disse Alexei ridendo.
-No sono più forte di te e questo ti fa impazzire- disse Juliet soddisfatta.
-Ciao bambina- disse Alexei quando furono ai confini di Darkins Manor.
-Ciao Alexei- disse Juliet dopo averlo baciato.
-Perchè lo hai fatto?- disse Alexei sorridendo toccandosi le labbra.
-è il mio modo di dire grazie per avermi salvato- disse Juliet facendogli l'occhiolino. -Considerami la tua guardia del corpo da oggi in poi- disse Alexei per poi scomparire.
-Alexei finalmente, ti sei fatto attendere -disse Demetra avvicinandosi al moro che si era appena materializzato.
-Il meglio arrivare sempre alla fine no?- disse Alexei arrogante.
-Iniziavo a non sperarci più- disse Demetra sorridendo.
-Ma adesso sono qui, pronto a guidare i tuoi ribelli- disse Alexei sedendosi e versandosi un bicchiere di sangue.
-Adesso che sei qui manca solo il condottiero dei lupi e saremo pronti per la guerra- disse Demetra soddisfatta, la sua vendetta sarebbe arrivata presto.
-Non vedo l'ora- disse Alexei ghignando e sedendosi sul trono di Demetra.
-Sarai perfetto sul trono di Darkins Manor- disse Demetra osservandolo.
-Lo so e un giorno l'avrò, in un modo o nell'altro- disse Alexei sorseggiando il suo sangue.
-Non se dovremmo ricorrere al piano B- disse Demetra pensierosa.
-In quel caso sono pronto a servire, tutto per eliminare Dimitri- disse Alexei leccandosi le labbra insanguinate.
-Quindi manca solo lei giusto?- chiese Alexei guardandosi intorno.
-Danika è in ritardo come al solito- disse sbuffando Demetra.
-è stato un bel colpo arruolare la regina delle nevi, come ci sei riuscita?- chiese interessato Alexei.
-Odia i Grinderwald, vuole il loro potere, a me non interessa dei lupi perciò quando vinceremo lei guiderà i licantropi- disse Demetra guardandosi le unghie.
-Quasi mi dispiace per i suoi sudditi, quella donna mette paura- disse Alexei divertito.
-Alexei che ti succede?- chiese Demetra preoccupata quando vide Alexei tremare.
-Mi stanno evocando!- disse Alexei guardandosi le mani tremanti.
-Vedi di tornare qui intero- disse Demetra fredda.
-Ti porterò qualche testa come omaggio- disse Alexei lasciandosi trasportare via.
-Chi sei? Perchè mi hai trascinato qui? Cosa vuoi da me?- chiese impaziente Alexei guardandosi intorno.
-So chi sei, so cosa fai- disse Juliet rendendosi visibile.
-Quindi questa è una trappola- disse Alexei guardandosi intorno per capire dove fossero nascosti i nemici.
-Nessuna trappola, ancora mio padre non sa nulla, lo saprà presto però, ti ho fatto venire qui per chiederti come mai vuoi tradire la tua razza? Perchè tradire il tuo creatore? Papà ti ha dato una nuova vita infinita- disse Juliet pretendendo delle spiegazioni da Alexei.
-Perchè? Perchè? Io volevo morire! Ho supplicato tuo padre di lasciarmi morire, di farmi ricongiungere con la mia famiglia e sai lui cosa ha fatto? Ha riso e poi mi ha morso, io voglio ucciderlo per questo, io odio essere ciò che sono- disse Alexei con voce piena di rancore.
-Mi dispiace, mi padre ha fatto tante cose brutte ma adesso è cambiato, non è più quello di una volta, ti prego ripensaci- disse Juliet supplicandolo con lo sguardo.
-Un uomo che mantiene un certo comportamente per secoli non può cambiare, e io non credo nel perdono- disse Alexei gelido.
-L'amore può cambiare le persone- disse sicura Juliet.
-Cosa t'importa se io vivo o muoio poi? Mi conosci da una manciata di giorni- disse Alexei incrociando le braccia.
-Mi sento legata a te, in un modo unico e inspiegabile, non l'hai sentito anche tu quello strano formicolio la prima volta che ci siamo incontrati?- disse Juliet imbarazzata.
-Come facevi a sapere cosa faccio?- chiese Alexei, che non avava nessuno intenzione di ammettere di aver provato le stesse cose.
-Io vedo il futuro- disse semplicemente Juliet.
-E cosa hai visto nel mio?- chiese Alexei avvicinandosi a lei.
-Me- disse enigmatica Juliet.
-Allora non vedo l'ora che il mio futuro arrivi- disse Alexei sfiorando la guancia di Juliet.
-Il futuro è adesso- disse Juliet sorridendo.
-E posso sapere precisamente cosa hai visto in questo futuro?- disse Alexei divertito.
-Tu mi baciavi- disse furba Juliet.
-Il futuro è adesso giusto?- disse Alexei per poi avvicinarsi a lei e baciarla.


Capitolo scritto alle 3 del mattino, mi sono divertita troppo a scriverlo perchè Alexei è in assoluto uno dei miei personaggi preferiti e se non lo amate già vi prometto che imparerete ad amarlo! Parecchi parti di questo capitolo sono state riscritte e modificate..quindi spero che possa apprezzarlo anche la gente che segue la storia su FB ed è avanti anni luce xD Questo capitolo in particolare è dedicato alla mia amica Michela..visto cara? Ho fatto avere ai tuoi Percy e Juliet un addio decisamente migliore di quello su FB!
Per concludere un pò di auto pubblicità passate a leggere la mia nuova storia su HP ----> Five Words

Baci e alla prossima!!
Daphne 92
   
 
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