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Autore: lightmeupstyles    28/11/2012    1 recensioni
Sono normalissima come ragazza, sia caratterialemente che fisicamente ma con un grande pregio, dei bellissimi occhi azzurri che caraterizzavano tutta la mia famiglia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Niall tranquillo non preoccuparti per me, sto bene." -dissi sotto voce- Gli dissi una bugia ma era per il bene di entrambi la verità sarebbe stata difficile da affrontare. Zayn si avvicinò al tavolo e senza guardare nessuno dei due negli occhi chiese l’ordinazione
"Cosa desiderate?" -domandò Zayn con un tono di voce più freddo del ghiaccio- Fu Niall a parlare per me. "Per me degli spaghetti grazie e per lei..."
Fu allora che Zayn lo interruppe bruscamente.
"La sua ordinazione la so già non mi servi di certo tu!" -disse con un tono che non gli avevo mai sentito prima- Non c’era vita nelle sue parole, ma da esse si percepiva stanchezza, rabbia.rimorso.
O solo il normale fastidio che si prova nel vedere la propria ex con un altro. Per un attimo avevo pensato che davvero tenesse ancora a me ricordandosi del mio piatto preferito, ma erano solo i miei soli castelli in aria che sarebbero rovinosamente caduti come era solito accadermi. Niall era rimasto senza parole, aveva gli occhi sgranati e lo vedevo visibilmente scosso. Non si meritava di essere trattato così, specie non per colpa mia. Per prima cosa cercai direttamente gli occhi di Zayn sforzandomi di non piangere per l’immensità che nascondevano al loro interno e poi riuscì finalmente a parlare.
"No grazie non ci portare nulla, siamo apposto così grazie!" -dissi quasi urlando prendendo la mia borsa e facendo cenno a Niall di andare- "Abbiamo passato fin troppo tempo qui dentro..sono felice tu abbia trovato questo bel lavoro, anche mio zio ne sarà contento!" -dissi seccata e irritata-
Detto questo mi girai di scatto e veloce come non lo ero mai stata prima uscì dal locale. Ci dirigemmo verso la macchina di Niall. Mi aparì la portiera e mi fece accomodare, allacciai la cintura e intanto che Niall accendesse il motore rimasi a fissare il ristorante. C'era Zayn affacciato dalla finestra del piano superiore che mi guardava. Chissà cosa provava, cosa sentiva, cosa pensava.
Sicuramente non stava come me. Se non fosse stato per Niall non sarei mai riuscita ad andare avanti quindi distolsi lo sguardo da Zayn. Certo, lo avamo ma dovevo dimenticarmelo.
"Mi dispiace" -disse Niall scaldando l'atmosfera- "non ne avevo la minima idea che lavorasse qua."
"Non ti preoccupare" -risposi sforzando un sorriso- "portami a casa."
Accese immediatamente il motore e in dieci minuti arrivammo a casa. Scesi dalla macchina e mi diressi verso l'entrata. Mi girai e Niall rimase appoggiato alla macchina.
"Che ci fai lì? Vieni." -dissi aprendo la porta-
"Sei sicura, magari vuoi rimanere sola."
"E il nostro appuntamento?!" -disse sorridendo- Lui mi raggiunse e mi prese la mano fermandomi davanti alla porta. "Vedi perchè mi piaci?!" -disse accarezzandomi il viso con l'altra mano-
"Perchè?" -chiesi curiosa della risposta- "Perchè sei diversa dalle altre, sei imprevedibile e mi stupisci sempre di più. Quando credo di aver capito che tipo sei tu ne esci con una delle tue e mi lascia senza parole: tipo adesso." "Questa volta sono rimasta io senza parole." -dissi imbarazzata- Mi sorrise e mi incoraggiò delicatamente dentro casa chiudendo la porta.
"Bhe, accomodati." -gli disse carinamente-
"Siamo solo io e te?" -chiese guardandosi attorno-
"Si, Louis è uscito con gli altri e mamma e Jenny sono dai nonni. Perchè? Ti senti in imbarazzo" -chiesi ammiccando-
"No, per niente." -disse sedendosi sul divano- "anzi, meglio così." -continuò- Mi liberai dei tacchi e rimasi a piedi nudi. "Vuoi qualcosa da mangiare?" -chiesi gentilemente-
"Nono grazie, io sto bene così."
"Bene anche io non ho fame." -dissi sedendomi accanto a lui-
Lui girò lo sguardo verso di me e mi sorrise. Io ricambiai, ma...avevo in mente ancora Zayn affacciato alla finestra a guardarmi, così abbassai lo sguardo e mi misi a pensare accendendo la tv. Niall si alzò e si mise a sbiarciare le foto che qualche giorno fa, aveva fatto cadere. Ne prese in mano una di me da piccolina al mare. "Lì aveva tre anni. Ero in Spagna se non sbaglio, e" -risi- "mi ricordo ancora che mi presi un'insolazione tremenda." Niall mi sorrise e l'appoggiò insieme alle altre per prendere un'altra.
"E questa?" -chiese curioso-
"Quella, è del primo compleanno di Jenny. Vedi Louis? Ecco, qualche secondo dopo scattata la foto, prese una fetta di torta e me la lanciò addosso per poi leccarmi tutta." -dissi scoppiando a ridere-
"Che bella famiglia siete." -disse ridendo e appoggiando la foto-
"Tu invece sei figlio unico?"
"No, ho un fratello più grande ma non andiamo molto d'accordo" -disse sedendosi vicino a me- "Come mai?"
"Bhe, io mi sono trasferito qua in Inghilterra con papà da almeno quattro anni mentre lui è rimasto a Mullingar con mamma."
"Sei Irlandese?" -chiesi eccitata- "Eh già." -rispose con un tono di vanità-
Lo spinsi scherzosamente. Il nostro sguardo si bloccò l'uno negli occhi dell'altro. La nostra espressione diventò seria e le sue mani incominciarono a sfiorarmi le braccia salendo sempre di più. Finchè una carezza sotto il mento mi fece chiudere gli occhi per qualche secondo. Lui sorrise teneramente e mi rassicurò con un "ci sono qui io, tranquilla". Sono stata io a prendere l'iniziativa. Sono stata io ad avvicinarti, a chiudere gli occhi e a portare le mie labbra sulle sue. Ci separiamo. Riapriamo gli occhi e ci guardiamo.
"Scusa." -mi disse imbarazzato-
Era sempre pauroso e insicuro. Il contrario di Zayn e forse era proprio questo che mi attirava di lui.
"E di che?" -chiesi- "Sai che non posso, io sono.."
"Ti interrompo, sì che puoi."
Lo accarezzo di nuovo e questa volta mi baciò lui. Mi fece sdraiare sul divano e lui, delicatamente si appoggiò su di me. Incominciai a tremare ma lui mi abbracciò baciandomi il collo e sussurrandomi: "Ti amo Emma Tomlinson". In quel momento persi la ragione e gli slacciai velocemente la camicia. Mi baciò sulle labbra, due, tre, quattro, cinuqe volte e poi mi sfilò lentamente il vestito. In quel preciso istante mi venne in mente Zayn. Sopra di me non vidi più Niall ma il mio amato Zayn. Sentivo la sua voce, le sue mani sulla mia pelle, il suo profumo, sentivo tutto di lui ma non Niall. All'improvviso sentì il naso prudermi e senza che me ne accorgessi stavo piangendo. Mi coprì il viso con le mani per nascondermi ma lui se ne accorse e si alzò coprendomi con la sua camicia. Senza dargli il tempo di aprire bocca, corsi in bagno e mi chiusi dentro. Mi gurdai allo specchio. Ero inguardabile. Soltanto per colpa di Zayn. Mi lavai il viso con l'acqua ghiacciata per riprendermi un pò.
"Tutto bene?" -mi chiese Niall dall'altra parte della porta- Mi soffiai il naso e mi legai i capelli.
"Si. Anzi no..." -dissi con voce tremante e straziata dalle lacrime-
"Io rimango qua finchè non ti riprendi." -disse sedendosi per terra-
Non volevo farmi vedere da Niall in queste condizioni.
Allora mi sedetti a terra e aspettai di riprendermi.
Lui si mise a canticchiare un pò finchè non se ne andò.
"Emma, è tardi e domani c'è scuola. Vado a casa, la camicia tienila pure...Se hai bisogno chiamami, buona notte." E mi lasciò sola.
Appena se ne andò mi misi addosso la sua camicia e uscì dal bagno. Davanti alla porta trovai un foglio di carta con scritto "LEGGILO".Mi abbassai a prenderlo e andai a recuparare il mio vestito e leggendo salì in camera mia.
"Sai, uno dei principali motivi per cui mi sono traferito è stato perchè ero innamorato di una ragazza che mi ha usato per due anni interi. Diceva di amarmi e tutto poi, appena si è presentato un ragazzone più bello, più biondo e più alto di me mi ha scaricato come un cane senza alcuna spiegazione. Lei è stato il mio primo amore, il mio primo bacio, la mia prima volta, insomma, tutto. Non la diementicherò mai, quindi capisco perfettamente come ti senti ciccia, ma bisogna andare avanti. Te lo dice un fifione che per evitarla si è  addirittura trasferito. Poi, ho incontrato te. La prima volta appoggiata a quel muretto e il mondo mi si è aperto davanti. Meriti tutta la felicità che esista e Emma, io te la posso dare se solo me lo permetti. Come ti ho detto prima ti amo. Non farò parola con nessuno di questa serata, sarà una cosa tra me e te. Buona notte tesoro."
Mi buttai sul letto, mi misi sotto le coperte e mi addormentai con la lettere in mano.
La mattina seguente mi sveglia contro voglia. Appena arrivai a scuola incontrai Liam insieme a Clara e con loro stesi per un decina di minuti chiaccherando un pò. Liam sapeva tutto di me e Niall, erano grandi amici infatti mi sentivo abbatsanza in imbarazzo ogni volta che affrontavamo quel discorso. A salvarmi fu Adison che venne verso di me con un viso abbastanza sconvolto. Mi prese per mano e ci allontanammo.
"Che hai?" -le chiesi- "Io e tuo fratello." "Cosa?"
"Ieri sera, mentre tu eri con Niall, appoposito, com'è andata?"
"Uno schifo comunque continua..." -dissi abbassando lo sguardo nervosamente-
"Perchè? Vabbè mentre tu eri con Niall io ero fuori con Lou, Liam, Queen ecc no? Eh a un certo punto io e Louis ci siamo allontanati e abbiamo parlato un pò poi siamo saliti nella sua macchina siccome faceva freddino e ci siamo baciati di nuovo." "E quindi? Che c'è di nuovo? Fate così da settimane."
"Eh..." -disse guardandomi sconsolata- "NO!" -dissi coprendomi la bocca- Lei annuì.
"AVETE...AVETE...AVETE... SCOPATO?" -chiesi sconvolta-
Si bhe, quando sono sconvolta tengo ad essere abbastanza volgare.
"Ssssh abbassa la voce scema. Comunque si." -rispose guardandosi attorno-
"Oh cazzo." -esclamai mettendomi la mano tra i capelli- "ma... l'hai persa con lui? Con mio fratello?"
"Eh già. Emma, io amo Louis, con tutta me stessa." -disse prendendomi la mano come per farsi perdonare-
"Si ma...non credo lui ricambi questo tuo sentimento." -dissi riportandola al mondo reale-
Ad fece finta di non sentire e mi salutò dirigendosi verso la sua classe.
"A dimenticavo" -disse urlando- "con Niall?" Mi avvicinai verso di lei di corsa e le coprì la bocca con le mani.
"Ma sei cretina? Ma che ti ulri? Comunque male, malissimo." -dissi appoggiandomi agli armadietti- "Zayn?"
Annuii sconsolata. Mi accarezzò il baccio e mi sorrise.
"Allarme Niall." -dissi guardando alla mia destra-
Feci finta di nulla finchè non passò davanti a me sorridendomi. Ci salutò e poi filò dritto verso Liam.
"Vabbè gioia, io vado sennò arrivo in ritardo, a dopo." -mi avvisò Adison-
Rimasi sola. Allora decisi di dirigermi anche i verso la mia aula. Immersa nei miei pensieri camminai a testa bassa non guardando davanti a me finchè non venni disturbata da una spinta che mi fece cadere a peso morto per terra. Alzai lo sguardo e sentì "Scusami". Quel tono di voce l'avrei riconosciuto tra mille.
Mi alzai di scatto mentre lui si abbassò a riprendere i miei libri. Non riuscivo a parlare, lui evitava il mio sguardo ma io non riuscivo a non staccargli gli occhi di dosso.
"Magari la prossima volta stai più attento." -dissi sussurrando-
"Sei rimasta sempre la solita sbadata." -disse accennado un sorriso-
"Già, sempre la stessa." -dissi ribattendo-
"Ecco" -disse porgendomi i libri- "scusami ancora."
Mi sforzai di sorridergli e continuai verso la mia direzione. Mi guardai dietro ed lui non c'era più.
Trattenei le lacrime che ormai ero stanca di versare ogni volta che lo vedevo o lo ricordavo.  Entrai in classe puntuale tanto da attirare l'attenzione del prof. Mi sedetti al mio solito banco e cercai il più possibile di seguire la lezione per far si che per un ora non avrei pensato a Zayn. La giornata passò velocemente e io tornai a casa, purtroppo con Harry e Queen. Erano una coppia perfetta: smorfiosi e egocentrici.
Intanto messaggiavo su WhatsApp con Ad e Liam, come era mio solito.
Arrivati, la coppietta andò da Louis per dargli i compiti mentre io filai in camera mia a fare i miei. Non mangiai neanche. Avevo continuamente in testa il suo "scusami", il suo sguardo, le sue mani che sfiorai per mezzo secondo. Finchè non mi alzai dalla scrivani, presi il mio cellulare, presi il cappellino di lana di Louis, che mettevo sempre anche io, la camicia di Niall e uscì di corsa da casa. Mi sentivo soffocare, imprigionata. Mandai un messaggio a Niall per avvertirlo che sarei andata a trovarlo a momenti. Bussai alla porta e mi venne ad aprire suo padre. "Salve sono una amica di Niall, è in casa?"
"Certo, ora te lo chiamo. Accomodati "-dissi facendomi entrare a casa e urlando il nome di suo figlio per farlo scendere- Appena lo vidi sorrisi e lui ricambiò.
"Ciao." -disse Niall venendomi a salutare- Ricambiai.
"Tieni, questa è tua." -dissi porgendogli la sua camicia pulita e stirata-
"Grazie." -disse appoggiandola alla sedia del tavolo-
Mentre l'appoggiò, suo padre lo seguì sussurandogli "è lei la tua fidanzata?".
Feci finta di nulla ma sentì anche la sua risposta: "No, ma mi piacerebbe tantissimo"
Mi scappò un sorriso che cercai di nascondere subito dopo con un finto tossito.
"Bene, ora io vado." -dissi borbottando-
"NO!" -urlò- "Cioè, rimani." -disse sorridendomi- "Magari disturbo." -dissi-
"Stavo studiando, non disturbi affatto." "Studiamo insieme?" -chiesi intuendo già la risposta-
Lui annuì, mi prese per mano e mi portò velocemente in camera sua.
Era bellissima. Si capiva che amava la musica e lo stile. Mi sedetti sulla scrivania e levai il cappellino che appogiai di fianco a me. "Che bella camera" -dissi guardandomi attorno-
"Grazie, ora lo è ancora di più con te." -disse chiudendo la porta- Gli sorrisi abbassando lo sgaudo imbarazzata. Non sono mai stata abituata a così tanti complimenti improvvisi.
"Che studiavi?" -chiesi curiosamente- "Scienze ma ho finito." -disse sedendosi sul letto-
"Senti Niall per quello che è successo ieri sera. Oddio che imbarazzo" -dissi sorridendo-" scusami, non volevo che finisse così e la tua lettera è una delle cose più carine che un ragazzo abbia mai fatto per me."
"Non ti devi scusare" -disse alzandosi e dirigendosi verso di me- "è stata una delle serate più belle che abbia passato con te e mi piacerebbe rifarne altre, magari cambiando ristorante" -disse scherzosamente-
"Si, magari" -dissi ribattendo- "Bene" -dissi picchiando le mani sulle mie gambe- "che facciamo?"
Semplicemente ci mettemmo a guardare un film. Finimmo per accocolarci per tutto il tempo e le sue braccia furono la cosa che in quel momento più mi poteva aiutare. La cosa che più desideravo, anche se sapevo di non comportarmi bene con lui. La persone più buona che abbia mai conosciuto. Il pomeriggio così passò velocemente tant’è che mi accorsi dell’ora che si era fatta quando ormai erano le 7.30 della sera.
"Cavolo com’è tardi, sta volta mi uccidono." -dissi preoccupata-
"Ti posso portare io non ti preoccupare." -mi disse stringendomi i fianchi con il suo braccio-
Gli restituii l’abbraccio ma mi accorsi che accettare un altro passaggio sarebbe stato troppo, già mi sentivo completamente sbagliata e poi farlo girare come un pazzo solo per me mi sembrava sbagliato.
"No tranquillo vado volentieri a piedi. Due passi mi faranno sicuramente bene. Grazie lo stesso per la tua infinità gentilezza, mi farò perdonare" -gli dissi facendogli la linguaccia e una smorfia da bimba-
"Ti prego non fare quelle facce. Quando fai così non so resisterti." -disse in un misto di sconforto e ti provocazione- "Mmmm, vado. Ci vediamo domani."
Gli diedi un lieve bacio sulle labbra e così mi dileguai al piano di sotto salutando il padre, che educatamente, aspettò che mi fossi allontanata prima di chiudere la porta e riportarmi alla realtà dei miei pensieri.
  
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