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Autore: GexeTheNemesi    15/06/2007    17 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 23 spettacolo dei Quattro congegni (parte 2)

“Allora? Dov’è finita tutta la tua voglia di combattere, biondino?” Lo schernì Zabuza parlando al vento, visto che aveva perso di vista il suo avversario.
Era certo di aver centrato il ragazzo, ma non così certo di avergli inferto un colpo mortale.
Da dietro un albero poco lontano Naruto tentava di riprendere fiato, ma la profonda ferita all’addome gli procurava dolori non indifferenti.
Merda! Merda! MERDA! Si insultò da solo.
Un conto è allenarsi, un conto è combattere. Con quattro marionette non posso usare alcuna tecnica per difendermi, come ho fatto a commettere un simile errore?
Si sporse leggermente fuori dal suo nascondiglio per dare un occhiata alla situazione: nebbia fitta, impossibile capire qualcosa.
“Ahi…” si lamentò.
Osservandosi la ferita, capì che era grave: un lungo e profondo taglio dalla spalla fino allo stomaco.
Beh, non posso rimanere qui con le mani in mano. Se con le marionette non mi posso difendere posso però attaccare.
Con uno scatto uscì dal suo nascondiglio e richiamò a se le marionette.
“Takumi trovalo!”
Tutte e sei le braccia della marionetta cominciarono a eseguire con velocità ineguagliabile per un essere umano una sequenza di sigilli, finché non si fermò: mostrando ancora i sigilli del bue, del drago, e della tigre.
“Ho capito, Sasori è il tuo turno”
Naruto scagliò la marionetta dritta davanti a se, ma dopo qualche metro Sasori girò bruscamente verso destra, fendendo l’aria con le sue lame che andarono a scontrarsi con una superficie metallica.
“Trovato”
Dalla nebbia sbucò fuori Zabuza, che per proteggersi dalle lame della marionetta ricorse al suo spadone.
“Complimenti ragazzino” disse il ninja lottando contro la forza di Sasori.
“sono marionette davvero eccezionali, ma contro di me non possono niente” Si divincolò da Sasori e con un balzo atterrò in mezzo al fiume li vicino, riuscendo a camminarci sopra come fosse solido grazie al suo chakra.
“Suiton: Suiryudan no Jutsu!”
Attorno a Zabuza cominciò a crearsi un drago acquatico decisamente più grande di quelli che usava Kisame quando si allenava con lui: questo era stato creato per spazzare via l’avversario, non per farlo giocare.
“Addio ragazzino!”
Il drago venne scagliato contro Naruto, pronto a difendersi.
“Haha! Chichi!”
Dopo aver raccolto Takumi e Sasori, le restanti due marionette eressero un muro di chakra con il quale Naruto si protesse dall’attacco.
Quando però il drago si schiantò sulla barriera, la forza dell’impatto fu notevole e per qualche istante al biondo fischiarono le orecchie.
Si riprese subito e scattò verso il ninja avversario, pronto a mettere fine allo scontro.

Kisame venne sbalzato contro il soffitto da un potente colpo di coda del Bijuu, finendo con la testa a pochi centimetri da una stalattite.
“Ahia” si lamentò.
Si attaccò al soffitto conficcando Samehada nella roccia.
“Itachi! Ti vuoi decidere a chiudere quel bestione nel regno della luna o no?!”
Non ricevette alcuna risposta.
“Itachi!” Chiamò ancora.
Ma l’unico rumore che si sentiva era quello del Bijuu che si stava agitando, muoveva la testa convulsamente, come se…
“Oh no” sussurrò capendo al volo la situazione.
Staccò Samehada dal soffitto e cominciò la sua caduta libera, mirando alla testa di Raijuu.
Con la potenza di un missile, Kisame colpì la donnola alla nuca con il suo grosso spadone.
“Sputalo subito!” gridò.
La botta che ricevette il Bijuu fu abbastanza forte per fargli aprire di nuovo la bocca e Itachi venne sbalzato fuori a peso morto.
“Ehi socio, tutto bene?”
L’Uchiha si rialzò barcollante, scrollandosi di dosso dei ghiaccioli che si erano formati sulla veste.
“Ancora due secondi li dentro e sarei stato pronto per il banco dei surgelati” commentò, rabbrividendo per il freddo.
Kisame intanto stava tenendo per le orecchie la donnola, che invano si dimenava e sbatteva contro le pareti della grotta: da quella posizione il ninja era in una botte di ferro.
“Non fai più il duro adesso, eh?”
Lasciò la presa alle orecchie di Raijuu e afferrò la sua fidata Samehada, concentrando in essa tutto il suo chakra rimanente.
“Buona notte, cucciolone!”
Con tutte le sue forze, Kisame colpì la testa della donnola con lo spadone. Il bijuu emise un sordo ruggito prima di cadere a terra rivolto su un fianco. “Uff…” Sbuffò il ninja della nebbia, portandosi a fianco del suo compagno.
“Non voglio avere niente a che fare con Kaku e Hachimata, questo è l’ultimo Bijuu che catturo” disse subito Itachi.
Kisame rise.
“Mi associo” convenne anche lui.
Un gelido spiffero spazzò l’aria attorno ai due ninja esausti.
“Penso che farò un sonnellino” dichiarò stanco Kisame.
“’notte”
Così dicendo cadde all’indietro con un tonfo, cominciando a russare sonoramente.
Itachi socchiuse gli occhi, ma combatte la stanchezza: se Raijuu si fosse risvegliato prima dell’arrivo del leader, qualcuno lo doveva trattenere per evitare che sul menù della donnola finisse del sushi self-service.

“Takumi! Sasori!”
Le due marionette attaccarono nuovamente in ninja ma, nonostante le sei braccia di Takumi e le lame di Sasori, riusciva sempre a difendersi.
Zabuza si stava dimostrando un avversario davvero temibile e il biondo era al settimo cielo: due membri per il villaggio in una settimana, gli sembrava un sogno.
Richiamò a se le due marionette.
“Bene” dichiarò il biondo.
“ti avverto che ora porterò i miei poter al cinquanta percento, perciò stai in guardia”
Zabuza fece involontariamente un passo indietro.
“Come sarebbe? Mi prendi in giro?”
“Fin ora ho combattuto senza mai superare il trenta percento delle mie reali possibilità, ma se non credi alle mie parole credi hai fatti!” disse Naruto.
Attorno al ragazzo cominciò a serpeggiare un potente chakra di colore rosso sangue, che il povero Zabuza non poté riconoscere.
Però vide con stupore che la grave ferita del ragazzo si stava rimarginando a vista d’occhio e percepì chiaramente il potente chakra che sembrava esplodere dal biondo.
Il chakra della volpe venne trasmesso anche alle marionette, in modo tale da poter mostrare al ninja della nebbia la nuova tecnica di Naruto.
“Ti piace?” Chiese.
“è una tecnica segreta tutta mia che ho sviluppato insieme a una mia cara amica. Yoko Higi: tecnica della marionetta senza fili!”
I fili di chakra che comandavano le marionette vennero recisi, a gestirle e comandarle ora era la Kyuubi.
“E adesso, si comincia a fare sul serio”
In meno di un battito di ciglia le quattro marionette circondarono Zabuza, mentre Naruto si prepara a spiccare il volo: i cinque squali di terra.
“Dico a te, fra gli alberi” gridò il biondo.
“sei stato bravo, ma ora non pensi che sia il caso di aiutare il tuo compagno?”
Le quattro marionette vennero sbalzate via da un improvvisa raffica di vento e a fianco al ninja della nebbia si parò un ragazzo che non doveva avere più dell’età di Naruto,aveva una maschera da ANBU.
“Attento, quel ragazzo è molto forte, forse anche più di Zabuza” lo mise in guardia Yoko.
Il nuovo arrivo si armò di quattro spiedi e li puntò minaccioso verso il biondo.
“Vattene subito” disse minaccioso.
“e ti lascerò vivere”
Naruto schioccò le dita con un suono simile a un colpo di frusta e le quattro marionette sparirono.
Con in volto la faccia di uno che ha appena vinto alla lotteria, si sedette a gambe incrociate, osservando i due ninja che aveva davanti.
“Zabuza Momochi…” disse con tono distaccato Naruto.
“Kisame non mi aveva detto che eri così forte”

Artemis osservò accigliato il suo sottoposto del villaggio della nebbia che ronfava beatamente.
“Giù dalle brande!” gridò dando un calcio nelle costole a Kisame, il quale non fece un piega.
“Le suggerisco di rinunciare” disse Itachi debolmente.
“quando Kisame entra in coma, non si risveglia prima di due giorni”
Il leader portò lo sguardo sull’Uchiha.
“Immagino che anche tu non sia disponibile per la cattura di un altro Bijuu”
Kisame cominciò a fare strane pernacchie nel sonno, forse aveva inconsciamente sentito e stava esprimendo la sua opinione.
“Già, le possibilità mie e di Kisame si fermano qui”
Artemis si voltò verso Hidan e Kakuzu.
“Allora, che mi dite voi?” Chiese.
“Sbrighiamoci a trovare Kaku, il tempo è denaro!” disse il tesoriere.
“La divina provvidenza è con noi, non potremo fallire” si unì Hidan.
“Devo tradurne che per voi va bene, solo non abbiamo tracce di Kaku, quindi vedete di mettervi all’opera e raccogliete informazioni”
Da dietro il leader, la donnola alzò lentamente il capo.
“Tu invece torna a fare la ninna”
Artemis balzò a fianco al Bijuu, lo afferrò per un orecchio e con un colpo violentissimo gli fece sbattere la fronte contro il pavimento, facendogli sprofondare la testa a qualche metro sotto la roccia.
“Sogni d’oro” gli sussurrò all’orecchio quasi strappato via del demone, dopo avergli dato una leggera pacca sul collo.
“Siete ancora qui?” Chiese, rivolto ai suoi sottoposti che lo stavano guardano con le bocche spalancate.
“Io la zavorra non la porto in spalla” disse Itachi dopo essersi ripreso, riferendosi al suo compagno tra le braccia di Morfeo.

“Kisame…” disse scuotendo la testa il ninja della nebbia.
“già, avrei dovuto capirlo… i cinque squali di terra. Sei suo allievo per caso?” Chiese Zabuza.
“No, un suo amico” rispose Naruto.
“Anche lui è uno dei sette ninja spadaccini della nebbia come voi, Zabuza?” Chiese il ragazzo con la maschera
“Sì, ma credevo fosse sparito dalla circolazione da un bel po’ ”
Naruto si sistemò meglio il coprifronte.
“Immagino non abbiate mai sentito parlare del villaggio della Luna Rossa, vero?”
Zabuza fece un ghigno divertito.
“Un marionettista con il coprifronte di un villaggio mai visto… hahahahaah! Sei stato tu a fare quella strage a Suna”
“Strage mi sembra una parola grossa, ho fatto un po’ di macello niente di così grave”
Zabuza si rimise il grosso spadone dietro la schiena.
“Tranquillo, Haku. Scommetto che ora il nostro amico non ha più motivo per combattere contro di noi”
Il ragazzo chiamato Haku abbassò gli spiedi.
“Non deve essere una vita facile quella del mukenin” cominciò Naruto.
“pur di sfuggire alle squadre speciali della nebbia ti sei abbassato ad accettare incarichi di basso livello, ma d’altronde non potevi fare altrimenti: era l’unica via che ti si era presentata o, almeno, credevi fosse l’unica via”
Lo spadaccino inarcò un sopracciglio.
“Cosa stai cercando di dirmi?”
“Ti sto proponendo un patto; io ti offro un luogo dove vivere senza doverti preoccupare di piazzare trappole per gli ANBU, la possibilità di schiacciare il villaggio della nebbia e… potere, così tanto da non dover più temere nessuno. Beh, a parte me, è ovvio”
“Fin ora tutto quello che mi hai detto risponde alle mie aspettative, dov’è la fregatura?”
Il biondo alzò le mani in simbolo di innocenza.
“Nessuno fregatura, giuro. Solo una piccola cosa in cambio di tutto quello che ti offro”
Naruto si alzò in piedi, estraendo dal marsupio altri due coprifronte con il simbolo del Akatsukigakure.
“tu e il tuo compagno diventerete dei miei sottoposti e entrerete a far parte del villaggio della Luna Rossa”

Anche oggi due capitoli in un giorno! Sono un drago!

  
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