“i bagagli sono pronti?”
“si papà, non vedo l’ora di arrivare”
“fai la brva”
“certo”
Queste furono le ultime parole che dissi prima di entrare nel taxi ed arrivare all’aeroporto. Check in , bagagli a bordo e partii, le due ore di viaggio in prima classe passarono velocemente ed arrivata a destinazione mi sorse un dubbio…come avrei riconosciuto mio zio non avendolo mai visto? Infatti vagai per un bel po’ nell’aeroporto prima di vedere uno striscione con su scritto < ILARIA FANTASY???> …bene avevo trovato mio zio….ma mio zio non poteva essere così giovane..e nemmeno tanto bello.
“ehmm zio??”
“no, non credo, non ho nipoti ragazzina”
“ragazzina lo dici alle tue amiche”
“nome?”
“Ilaria”
“ma che per davvero? Una vipera marcia come cugina devo avere per casa?”
“ho un cugino?” a saperlo prima…
“vieni con me che dovemo andà a casa”
“l’italiano ti fa schifo?”
“si” non so come ma mantenni la calma e lo seguii.
Il viaggio in macchina fu uno  dei più silenziosi della mia vita, non una parola, non una canzone, niente venne detto tra me e lui,, non una mosca volava nell’abitacolo.
Dopo una ventina di minuti una schiera di villette mi si parò davanti, certo non erano grandi come casa mia…ma erano molto graziose, sembravano le tipiche casette inglesi.
“scendi che siamo arrivati”
“pur di non stare vicino a te scenderei ovunque”
“ecco allora tornatene a casa ragazzina”
“leonardo smettila subito o questa sera vai a letto senza cena”
“pà io stasera esco”
“se continui così non credo proprio…benvenuta Ilaria, scusa la maleducazione di tuo cugino”
“Grazie zio..e..tranquillo basta farci l’abitudine” feci uno dei miei migliori sorrisi
“passato bene il viaggio?”
“si, quello in aereo si” rise.
“ok, Leonardo prendi le valigie di Ilaria e portale nella sua camera”
“èmbè perché lei non può?”
“fai come ti ho detto o stasera tu stai a casa”
“va bene va bene”
“ah e tua cugina viene con te”
“COSAAA??” esclamammo in coro
“si e non voglio commenti su questo, ora andate”
Ecco l’arrivo a casa di mio zio .-. 


non so se piace o no ma ci spero