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Autore: _Gwen    28/11/2012    4 recensioni
La prima volta che il destino li ha fatti incontrare e la concatenazione degli eventi li ha fatti ritrovare faccia a faccia, è stato muto ed inevitabile.
Entrambi furono sicuri e tacitamente d'accordo che quella era avversione a prima vista. Era logico, dopotutto.
Lily/Scorpius
Traduzione della storia "Aversión a primera vista"
Di x.LalaCleao.x
Buona lettura ;)
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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AVVERSIONE A PRIMA VISTA II

 

Il primo anno, per Lily, era passato volando. Aveva appreso molte cose, alcune le aveva già dimenticate. Inoltre, aveva deciso, odiava Pozioni. In realtà non era tanto per la materia in sé, ma più che altro per il fatto di dover stare nelle segrete con quelli di Serpeverde. E nonostante non ci fosse quella serpe odiosa, avendo due anni più di lei, le cose erano ugualmente orribili. Infatti, secondo Lily, tutti i Serpeverde si somigliavano. Non nell'aspetto, cioè, non tutti, ma nel carattere. Di fatto, sembravano competere per vedere chi fosse il più sgradevole. Però, per disgrazia degli altri, Scorpius continuava ad essere il peggiore di tutti. Anche per questa ragione, Lily non poteva più aspettare di ottenere il posto di Cercatore nella squadra di Grifondoro (dato che finalmente aveva l'età adatta per provarci) e umiliarlo nel campo, afferrando il Boccino D'Oro prima di lui, dato che Scorpius era il Cercatore di Serpeverde. Fred e James, entrambi battitori, sembravano ugualmente entusiasti all'idea, dato che volevano avere l'opportunità di farlo volare colpendolo con un Bolide in testa. Rose disapprovava completamente e Molly accordava con sua cugina e, come aspirante prefetto, doveva segnalare tutte le ragioni per le quali non era corretto farlo. Lily sospettava che Fred e James pianificassero qualcos'altro. E questa volta sembrava essere stato coinvolto anche Albus. 

 

Comunque, le audizioni per diventare Cercatore terminarono con lei che ottenne il posto. Era prevedibile, dopotutto. Suo padre era stato uno dei migliori Cercatori e suo nonno pure. Inoltre, Lily aveva fatto molta pratica sin da bambina, prima svignandosela e poi rubando le scope dei suoi fratelli quando non la lasciavano volare e dopo giocando con James, Fred, Teddy e i suoi zii (che già da soli potevano praticamente formare due squadre per conto loro) ogni volta che tutti prendevano una scopa. E Lily aveva appreso qualunque trucco riguardante il volo e il gioco di Quidditch. Alcuni di questi erano sull'importanza di essere leali, imparati da sua madre e altri sul modo in cui abbattere i giocatori della squadra avversaria, che le aveva insegnato lo zio George. La maggior parte dei quali includeva attrarre un Bolide fino ad un avversario e puntare con la mazza alla testa. Le raccontò alcuni aneddoti di quando i suoi genitori e tutti loro giocavano, come la volta in cui suo padre sembrava aver perso tutte le ossa del braccio e la volta che aveva battuto Draco Malfoy afferrando il Boccino per primo. Lily non vedeva l'ora di far ripetere la storia. Scorpius Hyperion Malfoy avrebbe mangiato la polvere. Proprio come aveva fatto durante l'ultima partita contro Corvonero.

 

-Quest'anno vinceremo la coppa, con Lily nella nostra squadra- esclamò Fred, camminando insieme a lei e a James.

 

James sorrise e le passò un braccio intorno alle spalle, con un'espressione compiaciuta -Questa è la mia sorellina. Li prenderemo a calci nel culo questa volta, Malfoy e gli altri di Serpeverde, vero Fred?-

 

Il rosso annuì -Ricorda solo questo, Lily. Devi prendere il Boccino davanti al naso di Malfoy e vinceremo. La partita contro i Tassorosso sarà un gioco da ragazzi-

 

La rossa si divincolò dalla stretta di James -Lo so già- nonostante volesse un gran bene a suo fratello, le risultava molto difficile tollerarlo quando era insieme a Fred, dato che sembravano esaltarsi a vicenda per un tacito accordo.

 

Tanto che suo zio George aveva assicurato che erano la vivida immagine di lui e Fred quando erano giovani, solo che James, aveva precisato, non era così in gamba come era stato suo fratello o lui, che, anche senza un orecchio, era molto più attraente di James. Ginny, sua madre, lo aveva avvertito che gli avrebbe lanciato contro la maledizione Mucopipistrelli se avesse detto ancora una volta che suo figlio non era attraente e George aveva serrato immediatamente la bocca. Lo zio Ron aveva riso e aveva detto che era come ai vecchi tempi, con la sola differenza che adesso zia Hermione lo rimproverava più spesso. Lily credeva davvero che le cose non fossero cambiate tanto come i suoi genitori dicevano. Almeno non le cose che contavano davvero.

 

Sfortunatamente, le giornate erano fredde e le condizioni non sembravano le più favorevoli per giocare. Il campo, solitamente di un verde sgargiante, era pieno di brina che faceva luccicare l'erba, rendendola più pallida. E la gente, ammassata nelle tribune, si copriva fino al collo con le sciarpe delle proprie case. Lily stessa indossava la sciarpa di Grifondoro fermamente assicurata attorno alla gola. Quando uscirono dalla spogliatoio James posò una mano sulla sua spalla destra e Fred su quella sinistra -Noi ti copriremo le spalle- assicurò il primo e il secondo annuì, con un ampio, ampio sorriso -Faremo in modo che non ti colpiscano...non troppo forte almeno...- James, ovviamente, rise.

 

Lily si allontanò dalla presa di suo fratello e di suo cugino, con le labbra serrate in una linea -Grazie, mi avete davvero rassicurata...- sinceramente, avrebbe preferito essere affidata ad un Ungaro Spinato piuttosto che a quei due. Decise che sarebbe stato meglio trovare rapidamente il Boccino. 

 

Tra le tribune poté vedere Rose, Molly, Lucy, Dominique, Lois, Roxanne e Hugo che tifavano per loro. Con un sorriso sul volto, pensò che non sarebbe stato difficile riconoscerli, non con quella quantità di capelli rossi riunita in un solo luogo.

 

La voce di Scorpius le cancellò il sorriso -Ehi! Potter! Sei pronta a perdere?-

 

Lily afferrò il manico della sua scopa con fermezza, lanciando al biondo platinato uno sguardo di sfida -Ti piacerebbe, Malfoy- rispose, sicura e a testa alta. Detto ciò, montò sulla sua scopa e con un colpo di piede al suolo, si sollevò in aria. Scorpius aggrottò le sopracciglia e la imitò. 

 

In primo luogo, non avrebbe mai permesso che una Potter, sangue impuro e piccola ragazzina viziata vincesse. Non contro di lui, che era un Malfoy, membro di una delle ultime famiglie di sangue puro dell'Inghilterra e della grande casata di Serpeverde. E certamente non avrebbe permesso che qualcuno credesse di poter vincere solo vantando il nome dei propri genitori. Inoltre, suo padre aveva affermato che Potter non era poi così bravo a Quidditch. Aveva solo avuto fortuna. E Scorpius non avrebbe permesso ai Potter o agli Weasley di vincere. 

-E Weasley perché non gioca? Fa schifo come suo padre o ha paura di essere colpito da un Bolide?- gridò Malfoy, usando la stessa arroganza della rossa. 

 

Lily seppe all'istante che si stava riferendo ad Hugo. Gli lanciò un'occhiata furibonda. 

-Ricordatelo quando perdi, Malfoy- disse e si aggrappò con forza al manico della sua scopa. Quando la partita iniziò, Lily non perse tempo a sollevarsi al di sopra della porta e a cercare di trovare il Boccino il prima possibile. Malfoy, dall'altro lato del campo, volava in cerchio ispezionando il campo da gioco con lo sguardo.

 

Aggrottando le sopracciglia, Lily inclinò la punta del manico della scopa e scese per qualche metro, cercando il Boccino d'Oro. Sentì delle grida e la voce del commentatore, che annunciava che un Serpeverde possedeva la Pluffa e che si stava dirigendo verso la porta di Grifondoro. Qualche secondo dopo, le urla aumentarono e Grifondoro stava perdendo 10 a 0. Mezz'ora più tardi, 120 a 40. Lily afferrò il manico e accelerò, non avrebbe permesso ai Serpeverde di vincere. Voltando la testa, lo vide. Piccolo e d'orato, volteggiava da un lato all'altro.

 

Allungando la mano, cercò di prenderla, ma la piccola bolla dorata si allontanò dalla sua portata e scese in picchiata. Seguendola, Lily fece lo stesso, tenendosi con tutte le sue forze alla scopa e incurvandosi (come sua madre le aveva insegnato) per guadagnare velocità. Purtroppo, il suo brusco cambio di direzione, allertò l'altro Cercatore dell'apparizione del Boccino. Cadendo in picchiata, Scorpius si mise vicino a lei, spalla contro spalla, cercando di afferrare la piccola sfera prima della rossa -Arrenditi, Potter. Il Boccino è mio!- gridò, sovrastando il suono del vento. Lily non disse nulla, ma accelerò il volo. Malfoy non se la lasciò sfuggire.

 

Ci sono quasi. Pensò la rossa, allungando la mano e sfiorando la piccola pallina dorata con la punta delle dita. Tuttavia, qualcosa la colpì e le fece perdere l'equilibrio. Era stato Malfoy, che ghignò soddisfatto. Lily si rimise sulla scopa e cercò per ben due volte di afferrare il Boccino. Quando Scorpius la colpì ancora, entrambi caddero sul campo, rotolando sull'erba.

 

-Ed entrambi i Cercatori cadono al suolo!- esclamò il commentatore.

 

Lily tossì, cercando di recuperare il respiro e di mettersi in piedi o, almeno, di sedersi. La sua vista era annebbiata. Sentiva solletico alla mano destra.

 

-Ma...cosa...? Potter è riuscita a prendere il Boccino?-

 

Aprendo la mano, Lily confermò che, effettivamente, era in possesso del Boccino. Sorridendo, con difficoltà e dolore, lo alzò per mostrarlo al pubblico.

 

-E' così, Potter ha preso il Boccino! Questo lascia Grifondoro 190 a 120 sopra i Serpeverde. Grifondoro vince!-

 

Lanciando un'ultima occhiata a Malfoy, anche lui sdraiato sull'erba, tossendo e barcollando, si alzò. La sua vista tornò ad essere annebbiata. Quando si svegliò, per la seconda volta in quel giorno, si trovò in infermeria. Il suo letto era circondato principalmente da teste rosse, fatta eccezione per le due dei suoi fratelli, i cui capelli neri disordinati erano in contrasto col rame brillante dei capelli dei suoi cugini. 

 

-Lily, sei stata grande- esclamò Hugo, emozionato.

 

James rise -Avresti dovuto vedere la faccia di Malfoy- Fred annuì, come faceva sempre, e con un sorriso disse -Sembrava che avesse mangiato delle pastiglie vomitose-

 

-Peccato che non siamo riusciti a mandare il Bolide nella sua direzione- aggiunse James.

 

-Sei stata grande, Lily. Questa sì che è la nostra Cercatrice!- esclamò Fred.

 

Il maggiore dei Potter sorrise -Questa volta vinceremo la coppa-

 

Rose alzò gli occhi al cielo -Non la nostra casa, se continueranno a toglierci punti per le vostre avventure- disse mia cugina, facendo notare l'ovvio. L'ultima volta che Fred, James ed Albus se l'erano svignata e avevano indossato il mantello dell'invisibilità, erano stati scoperti e Grifondoro aveva perso 60 punti.

 

Albus sorrise -Non ti preoccupare, Rose. Con le tue note di merito è sicuro che vinceremo- 

 

Lily guardò tutti con un sorriso, però subito dopo chiuse gli occhi. Era stanca, non poteva negarlo. E lo stomaco e le costole le facevano male, perché la scopa l'aveva colpita proprio lì mentre cadeva. Inoltre, nonostante volesse bene ai suoi fratelli e ai suoi cugini e a tutta la sua famiglia, quello era un eccesso di Weasley e di Potter. Semplicemente era troppo da tollerare, stando in infermeria. Qualcuno li fece uscire e lei riuscì finalmente a riposare, ma solo dopo aver bevuto una roba disgustosa che le fece venir voglia di vomitare. Sentì un lamento e si voltò, sorprendendosi di trovare lì Malfoy, il quale fece la stessa faccia disgustata nel bere quella schifezza. Il biondo notò che la rossa lo stava osservando con la coda dell'occhio.

 

-Cosa guardi, Potter?- 

 

Lily aggrottò le sopracciglia -Non te, Malfoy- rispose con enfasi. Non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa, non da Malfoy. Dopotutto, lo zio Bill aveva sempre detto che lei aveva ereditato il temperamento focoso e il carattere fermo e forte di sua madre e Lily voleva provare quanto quelle parole fossero vere, specialmente ora che aveva l'occasione di farlo con la serpe.

 

Il biondo incrociò le braccia. Lo faceva quando sentiva il pungente dolore delle costole rotte all'interno del suo petto -Maledizione- sussurrò verso il basso -Tutto questo è successo a causa tua, il Boccino era mio-

 

-Se lo fosse stato, Serpeverde avrebbe vinto- disse, piccata, come se fosse ovvio -Inoltre, tu mi hai colpito con la tua scopa-

 

-Non rompere, Potter- sibilò, infastidito. Aveva perso. Lui, in tutta la sua persona. Per una questione di secondi. A causa di una Potter, di una Weasley, di una Grifondoro dal sangue impuro.

 

-Quello che sta rompendo sei tu, Malfoy- ribatté, dato che era il biondo che aveva cominciato a lamentarsi di tutto e a incolparla. Questi si ammutolì, digrignando la linea spigolosa della sua mascella ben definita. I suoi freddi e duri occhi grigi fissavano il tetto dell'infermeria.

 

Lily aggrottò le sopracciglia, notando qualcosa che a cui non aveva fatto caso fino a quel momento -Non è venuto nessuno a farti visita?- 

 

Il biondo la guardò di traverso, senza muoversi -Come per esempio? La tua sovrappopolata schifosa famiglia?- rispose mordace, acido e maligno -Io non sono come te, Potter- e, senza aggiungere altro, si voltò, dandole le spalle.

 

Non sarebbe venuto nessuno. Aveva perso e disonorato Serpeverde e la casa dei Malfoy. Il giorno seguente si presentarono quegli idioti di Crabbe e Goyle, ma lui, comunque, non ne aveva bisogno. Era un Malfoy, dopotutto. 

 

Lily si rassegnò osservando le spalle dell'altro, senza sentirsi realmente offesa per le parole del biondo dato che, in quel momento, Malfoy non le sembrò ostile o ingrato o arrogante come al solito. Era rimasto sulla difensiva. Di una forma ostile, sì, però difensiva. E Lily pensò, solo per un momento, che magari, solo magari, era anche un po' triste di non aver ricevuto nessuna visita e per il fatto che nessuno si fosse preoccupato della sua salute.

 

Così disse -Buonanotte- e si voltò, dandogli le spalle e chiudendo gli occhi. Non sentì alcuna risposta, ma c'era da aspettarselo. 

 

Scorpius, invece, la osservò da sopra la sua spalla, senza smettere di darle la schiena, e tornò ad appoggiare la testa sul cuscino, aggrottando la fronte. Pff, come se avessi bisogno della tua compassione, Potter! No, non ne aveva bisogno. Perché lui era un Malfoy. E quella sarebbe stata per sempre avversione a prima vista.

 

Definitivamente.

 

Niente più, niente meno.

 

  
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