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Autore: percysword    28/11/2012    8 recensioni
Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cagate lo spazio autrice finale.

 

 

 

a Taylor Swift,

che mi ha ispirato questa storia.

 

 

Capitolo 4

 

 

-Buongiorno- disse Harry entrando in sala da pranzo.

-Buongiorno e buona domenica- lo salutò il signor Payne.

La tavola era come al solito bandita di ogni ben di dio, ma decise di aspettare sua sorella per mangiare, intanto preparò un piatto per sé e per lei. Charlie non tardò ad arrivare ed insieme si gustarono la grande colazione.

-Andiamo al parco?- chiese Charlotte dopo aver ingollato l'ultimo pezzo di pane e marmellata

-Va bene se andiamo oggi? Stamattina ho promesso a Lydia che l'avrei aiutata a sistemare il giardino…-

La bambina annuì e salì di corsa le scale, per poi scendere nuovamente pochi minuti dopo con un libro in mano. Si avviò sul retro della casa, si sedette sulla sedia a dondolo ed iniziò a leggere.

-Cosa leggi?- le chiese Lydia appena entrata dal cancelletto 

-Harry Potter!- 

-Io adoro Harry Potter… Qual è il tuo personaggio preferito?-

-Harry, è bellissimo secondo me… Il tuo?-

-Hermione, la trovo unica e speciale… come mai hai scelto questo libro da leggere?-

-Me lo ha dato Harry, a lui è piaciuto molto. Ha detto che se finirò questo mi presterà anche gli altri, quindi mi sbrigo-

Alla ragazza scappò una risata al pensiero di aver trovato una come che aveva questa grande passione per la lettura. A Lydia la voglia di leggere l'aveva passata il nonno, che fino alla sua morte, ogni sera, le leggeva un capitolo dei libri che teneva su una vecchia libreria nel salone. Il nonno prendeva un volume, si sedeva sulla poltrona vicino al camino, che d'inverno era acceso, prendeva la nipote sulle ginocchi e iniziava a leggere. Ma non leggeva semplicemente, impersonava i personaggi, cambiava tonalità di voce e spiegava ogni gesto dei protagonisti alla bambina, così che potesse anche imparare qualcosa da queste letture. Quando fu abbastanza grande da poter imparare a leggere le lasciava alcune parti semplici in modo che si esercitasse, e in poco tempo viaggiava tra una riga e l'altra come un treno, piano piano imparò anche a usare l'intonazione della voce, proprio come faceva il nonno, così si sceglievano uno o due personaggi a testa e si divertivano ad alternarsi nella lettura.

Le mancava suo nonno, era stata una delle poche persone importanti della sua vita, assieme ai suoi genitori. Quelli abitavano ancora con lei e le volevano un gran bene, erano una famiglia molto unita, ma il nonno era insostituibile e dopo la sua morte aveva continuato a leggere come faceva con lui semplicemente perché riteneva che quello fosse il miglior modo per richiamarlo alla sua memoria e non dimenticarlo mai. Non solo le aveva insegnato a leggere e ad apprezzare la lettura, le aveva insegnato a vivere tra le pagine, a cogliere ogni particolare del libro, dalla copertina all'odore delle pagine, le aveva insegnato che nel nostro mondo niente è perfetto, tranne nel mondo che creiamo mentre leggiamo un libro, ed era questo l'insegnamento più grande: le aveva insegnato a sognare.

 

Harry si sentiva strano a pensare di dover passare la mattina con Lydia, non che non le piacesse, anzi era tutto il contrario. La sua bellezza andava ben oltre quella delle ragazze che aveva visto all'orfanotrofio, anche perché queste ultime non avevano come primo pensiero il provare ad essere carine, in più Lydia sprizzava felicità da tutti i pori, era altamente altruista ed era una persona che ascoltava volentieri i tuoi problemi, era facile parlarle perché aveva qualcosa di rassicurante nel suo sguardo. Harry non aveva ancora capito che cosa provasse nei suoi confronti, anche se ormai erano diventati molto amici ed avevano passato molte mattine insieme, però in quelle occasioni c'era anche Charlie, non erano mai soli. Sperava che anche in questo caso non sarebbero stati soli, e fu così.

Appena arrivati nella villetta, un ragazzo li accolse. Era l'esatto contrario di Lydia, almeno nell'aspetto. La pelle non era candida, bensì "abbronzata", gli occhi erano neri come la pece e lo stesso i capelli, che davanti si alzavano in una cresta Sarebbe perfetta per farci skate  pensò Harry. Il ragazzo si scoprì chiamarsi Zayn ed era un lontano parente della ragazza, sarebbe rimasto in visita solo poche settimane.

-Allora Harry, - chiese Zayn -cosa ti porta qua?-

Quella domanda fu un colpo basso per Harry e stava per rispondergli per le rime, ma capì che lui non poteva conoscere la sua situazione.

-Sono stato adottato, io e mia sorella viviamo qui da qualche mese ormai-

-Oh, mi dispiace. Scusa, se avessi saputo non te lo avrei mai chiesto.-

-Non fa niente, non ti preoccupare- replicò Harry, continuando a togliere le erbacce.

Lydia si intromise nella discussione per spiegare ai ragazzi come avrebbe voluto realizzare il giardino. Erano anni ormai che il piccolo pezzo di terra degli O'Brian era in quelle condizioni. I familiari, troppo occupati a pensare al lavoro, non avevano tempo per queste "stupidaggini" così, dopo che la loro figlia aveva insistito incessantemente, le avevano lasciato la possibilità di risistemarlo.Aveva comprato tutto, dai fiori più semplici a quelli più strani. Voleva rendere il suo giardino magnifico.

-Quindi pensavo che, magari, sarebbe bello aggiungere un'amaca là, no?- disse piena di entusiasmo Lydia

-Io credo che sarebbe perfetto- disse Zayn ed Harry annuì a quell'affermazione.

-Bene, mettiamoci al lavoro-

 

Perfetto, non era l'aggettivo adatto a descrivere la bellezza del giardino finito, anzi non vi erano aggettivi per descriverlo. 

Appena entravi un sentiero in ghisa ti conduceva alla veranda della villetta ed era circondato da fiori di ogni colore e di ogni tipo che ti inebriavano con il loro profumo. Dove prima vi era una catasta di legna, sulla destra del giardino, avevano fatto dei piccoli cerchi con dei sassi bianchissimi e all'interno vi erano tulipani rossi, bianchi e arancioni che ricordavano l'estate. Al contrario, sulla sinistra, avevano messo, come deciso, l'amaca appesa a i due alberi. Il recinto del giardino era contornato da solchi dove avevano piantato girasoli. I girasoli erano i fiori preferiti della mamma di Lydia e pure i suoi, perché mettevano allegria e "sapevano" di estate.

I tre ragazzi stavano ammirando stanchi, ma anche entusiasti, il loro lavoro. Harry diede un'occhiata all'orologio e notò che era leggermente in ritardo per il pranzo, così salutò Lydia, strinse la mano a Zayn e si avviò verso casa.

 

Per i dieci minuti trascorsi al fianco di Harry, nel tragitto casa-parco, Charlie non la smetteva di parlare di Harry Potter ed Harry non ne poteva più, ma la fortuna era dalla sua parte e dopo aver svoltato l'angolo, come gli avevano detto i signori Payne, si ritrovarono davanti ad un enorme cancello semiaperto, simile a quello della "loro" casa, solo che questo era arrugginito e appena Harry lo aprì un po' di più per poter passare, cigolò. Ai lati del cancello vi era un lungo muro che percorreva gran parte del viale: il parco doveva essere enorme, secondo il fratello. Infatti appena entrarono, entrambi furono colpiti dalla grandezza del luogo che aveva alberi dappertutto, spazi aperti per poter giocare, altalene, scivoli e in lontananza vi era un laghetto con varie persone intorno intente a pescare. 

Il parco era piuttosto affollato, dato che era una bella giornata di sole e c'era una leggera brezza: una giornata perfetta da passare al parco.

Charlie si catapultò subito su un'altalena libera, una delle poche, e Harry la seguì lentamente per poi sedersi su una panchina non molto distante, in modo da tenerla d'occhio.

Dopo dieci minuti notò un bambino biondo che le si stava avvicinando e, curioso, si mise ad osservare la scena.

-Io sono Niall- disse il piccolo bambino

-Ciao, io sono Charlotte- esclamò la bambina continuando a dondolarsi sull'altalena -Quanti anni hai?-

-Otto. Tu?-

-Anch'io- replicò sorridente la bambina che ormai aveva smesso di dondolarsi per perdersi negli occhi azzurri del bambino. Somigliava ad un angioletto, con quei capelli biondissimi e quei meravigliosi occhi azzurri che facevano invidia al cielo di quel bellissimo pomeriggio inglese.

L'altalena accanto a Charlie si liberò e Niall, un po' impacciato vi si sedette. Era abbastanza alto per la sua età quindi i piedi toccavano perfettamente a terra, a differenza di quelli di Charlie che sfioravano semplicemente il terreno. Il biondo continuava a guardarsi i piedi, imbarazzato dalla situazione e Harry, che osservava la scena, sorrise dolcemente nel vedere le guance del bambino arrossire mentre sua sorella gli chiedeva se avesse voglia di mangiare un gelato assieme. Niall annuì continuando a guardarsi le scarpe e rimanendo seduto sull'altalena, poi Charlie gli prese la mano e lo trascinò da Harry.

-Harry, lui è Niall. Possiamo andare a prenderci un gelato?-

-Certo!- Harry tirò fuori un po' di soldi dalla giacca e glieli porse. Per fortuna aveva accettato denaro dai Payne.

-Devo dirlo alla mamma prima…- disse imbarazzato il bambino

-Qual è la tua mamma? Vado a dirglielo io, se vuoi- e Niall indicò una donna poco più distante, girata di spalle. Aveva lunghi capelli biondi ondulati ed era abbastanza alta, poi si voltò ed Harry vide il viso, simile a quello di sua madre, due grandi occhi verdi rendevano quel volto magnifico, non che la donna non lo fosse, anzi, ma nessuna donna era paragonabile a sua madre.

-Salve-

-Ciao, tu sei…- chiese la donna con voce incantevole

-Sono Harry, il fratello di quella bambina laggiù, vicino a suo figlio- disse Harry indicando Charlie, che chiacchierava allegramente con Niall, poco lontano -Le dispiace se lo accompagno a prendere un gelato?-

-Oh, ma certo che no!- disse sorridente la donna, mentre apriva la borse prendendo il portafoglio, per poi porre i soldi ad Harry, che gentilmente rifiutò.

Poi andò da sua sorella e la accompagnò in gelateria.

 

La strada del ritorno non fu ancora più rumorosa della prima con Charlie che non la smetteva di parlare di Niall, pur essendo stata con lui per poche ore. 

Avevano dovuto scappare perché Harry si ricordò che la mattina stessa il signor Payne gli aveva detto di arrivare presto perché avevano una specie di "sorpresa" per loro. Charlie continuava ad insistere sul fatto che il fratello fosse curioso di sapere di cosa si trattava, dato che più che camminare, correva, ma Harry insisteva sul fatto che odiava essere in ritardo, e in parte era così. Odiava che gli altri fossero in ritardo tanto quanto odiasse se stesso quando lo era.

Appena arrivati all'enorme cancello della villa videro un taxi che se ne andava, i due fratelli si scambiarono uno sguardo perplessi per poi incamminarsi, ancora più veloci di prima alla veranda. Salirono velocemente gli scalini, si pulirono i piedi sullo zerbino poi Harry aprì la porta e lasciò entrare la sorella prima di lui. Appena fu dentro e si fu tolto la giacchetta fece per appoggiarlo all'appendiabiti sulla destra, ma il suo spazio era già occupato così, dopo aver preso quella della sorella le pose entrambe sulla giacca "in eccesso".

-Che c'è Charlie?- chiese Harry, mentre la sorella strattonava ripetutamente la sua camicia a quadri.

-Perché c'è una valigia nell'ingresso?-

 

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.

ehm. boh. è il capitolo più lungo che abbia mai schifo, ed è anche il più brutto AHAHAHAHAHAH

cioè vi rendete conto che ho scritto tutto sto capitolo solo per presentare il personaggio che comparirà nel prossimo? vabbè…

ho voluto aggiungere gli altri ragazzi perché faceva più figo, ecco lol non so chi tornerà… anche se lo sapessi non ve lo direi MUHUHUHUHAHAHAHAHAHAH

vi dico soltanto che vi stupirò, già lo so, visto che tra pochi capitoli inizia la vera storia.

 

grazie a liamsautograph, ho capito dove stavo sbagliando, quindi ho aggiunto il banner :') GRAZIE BELLAAAAAAAAAAAA

 

devo dirvi una cosa importantissima. non so se avete notato (probabilmente no), ma ho cambiato la descrizione di lydia. perché? allora alla mia amica bionda non piaceva, anche in una delle vostre recensioni ho visto che non era molto gradita, quindi visto che è stata la mia amica a suggerirmi il nome mi ha pure detto da dove lo ha tirato fuori, ossia un personaggio di un manga che, per puro caso, è MOOOOOOLTO simile a Holland Roden.

Holland Roden è l'attrice che interpreta Lydia in Teen Wolf.

 

quindi, per il piacere di samscoffee, ecco qua la nostra nuova Lydia:

 

 

 

 

detto questo vi saluto, con harry :)

 

 

ed è così che chiara vi dice ciao. 

(cit.)

 

POTRESTE DARE UN'OCCHIATA A QUESTE? Thanks :)

(un)broken (One Shot sui one direction)

do you remember? (One Shot sui one direction)

up all night (Serie di storie sui one direction)

 

 

Chiara

@acciologan on twittah

   
 
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