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Autore: Psichedelia    28/11/2012    6 recensioni
Non sapevo a cosa stavo andando incontro, ma era come se una presenza affianco a me mi desse la forza di andare avanti, incontro all'ignoto.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardai attorno per qualche istante, non riuscivo a capire dove fossi ma malgrado tutto, mi trovavo a mio agio.
Era come se mi ritrovassi in un luogo familiare, come se in passato quello fosse stato il posto che mi aveva assistito durante le mie azioni del giorno.
Mi trovavo immersa nel verde. Attorno a me vi erano solo che lunghe distese di prato verde interrotte da un piccolo sentiero dal terriccio bianco che portava a delle ville lontane alcune miglia dal luogo in cui mi trovavo.
Intrapresi quel cammino, sola, accompagnata dal vento che attraversava i fili d'erba, creando cosi' una stupenda armonia.
Camminai a lungo fino a quando sulla mia destra non vidi la prima grande villa interrompere quel paesaggio.
Era immensa, abbandonata. Nel cortile, interamente murato, vi erano numerose fontane che emettevano un piacevole fruscio dato dall'acqua che scorreva al loro interno.
Tutto questo era a dir poco psichedelico, anche se per alcuni tratti mi trasmetteva angoscia ma allo stesso tempo una pace infinita.
Dopo essermi fermata ad ammirare quella grande casa incontrai una deviazione del sentiero che stavo percorrendo.
Non so bene per quale motivo, ma decisi di andare avanti.
Non capire dove mi avrebbe portata mi trasmetteva insicurezza, paura. Non sapere cosa mi avrebbe atteso e cosa no.
Una volta aver deciso di andare avanti incontrai un'altra grande villa, diversa dall'altra.
La precedente, anche se abbandonata, era ben tenuta.
Questa, era tenuta male, abbandonata anche lei.
La fissai per dei minuti interi, fino a quando qualcosa dentro di me mi scosse e decisi quindi di entrare.
Appena varcai quella porta mi resi conto delle condizioni pietose in cui essa si trovava. Era affascinante.
Decisamente una casa antica, talmente particolare che avrebbe incuriosito chiunque, di certo qualcuno come me.
Incontrai un salone davvero grande, con tutte le finestre serrate.
Infondo ad esso vi era una grande scala che portava al piano superiore.
Passo dopo passo, quasi durante una fase di inconscio, salii le scale ed incontrai un lungo corridoio.
Il mio cammino nella casa abbandonata, era accompagnato da una melodia proveniente da un pianoforte, terribile.
Non mi domandai da dove provenisse, non mi importava. Rendeva il tutto ancora piu' magico.
Porta per porta, camera per camera. Nulla. Erano tutte vuote e pericolanti. Sulle mura erano presenti numerosi pezzi di carta da parati totalmente distrutti, piccoli raggi di luce che penetravano dalle fessure delle finestre sbarrate.
Non era importante, sentivo che dovevo andare avanti.
Non sapevo a cosa stavo andando incontro, ma era come se una presenza affianco a me mi desse la forza di andare avanti, incontro all'ignoto.
Arrivai alla fine di quell'interminabile corridoio.
La porta era socchiusa, ma a differenza delle altre stanze, dalla fessura proveniva un raggio di sole non pienamente intenso, forse soppresso dalla presenza di alcune tende.
Mantenni lo sguardo fisso su quella porta, fino alla fine.
Toccai il pomello gelido e spinsi in avanti.
Totalmente diversa dalle stanze precedenti, mi sembrava di aver cambiato abitazione.
Difronte a me un grande letto di legno chiaro ricoperto da una grande quantità di bambole in porcellana. Intorno ad esso, pareti ricoperte da carta da parati rosa interrotta ogni tanto da finestre ricoperte da pizzo bianco. Rimasi immobile a fissare quel luogo. Com'era possibile avere una cosi' grande varietà di cose diverse tra di loro, che trasmettevano emozioni contrastanti in un solo luogo, come.
Varcai la soglia di quella camera e dopo qualche secondo sentii che la porta che poco prima avevo spinto, si chiuse alle mie spalle.
Mi girai lentamente e sentii qualcuno girare un mazzo di chiavi dalla parte opposta della porta.
Qualche secondo dopo sentii dei passi che si allontanavano, verso il piano di sotto, mano a mano, accompagnati da un leggero fischiettio.
Provai a forzare la porta, nulla. Andai dalla parte opposta della camera.
Scrutai dalla finestra una strana presenza che dalla villa in cui mi trovavo, si stava incamminando verso la villa affianco. Improvvisamente si fermo', si giro' verso di me e mi fece un ghigno.
Lo fissai fino a quando non riabbasṣ lo sguardo e anḍ avanti per il suo tragitto.


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Salve a tutti c:
Io sono Psichedelia, e sinceramente non ho mai scritto nulla di lontanamente simile a questo.
Scrivo fan fiction su fandom totalmente diversi, ma qualche giorno fa ho fatto un sogno che mi ha ispirato a scrivere questa storia.
Starete pensando: Ma che cavolo ti mangi a cena prima di andare a dormire?
Lo so' è strano fare sogni del genere, ma io li adoro.
Ci sono altre cose correlate a questo sogno, ma non vi voglio annoiare :)
Fatemi sapere se vi è piaciuta o meno, aspetto le vostre recensioni <3
Un grande bacio e alla prossima xx
Psichedelia :) xx

  
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