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Autore: SaraBondi_    28/11/2012    2 recensioni
Alice ha una storia difficile alle spalle, vive in una città dove tutti osannano un gruppo musicale a cui lei sembra non interessarsi ma un incontro inaspettato potrebbe sconvolgerla.
Ecco una Fan Fiction che potrete quasi leggere o quasi ignorare, potrebbe quasi piacervi o potrete quasi odiarla. Forse perchè io l'ho solo quasi scritta?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 9.




Il viaggio in macchina fu bellissimo, Louis cantò tutto il tempo le loro canzoni e quando il repertorio degli One Direction terminò cominciò a cantare tutte le canzoni che passavano alla radio da Hey Jude a Hot n Cold. La sua voce era fantastica, dolce e avvolgente come un maglione di lana fatto ai ferri dalla propria nonna e poi mentre cantava aveva sempre in faccia il sorriso di chi è felice e non desidera altro dalla vita. Il sorriso più bello che avessi mai visto. Il sorriso che cominciavo a sentire mio.
-Ci siamo, che tipo di vestito vuoi? Così decido dove andare a parcheggiare- Spense la musica.
-Non ho idea del tipo di festa, fai tu-
-Non so bene come si vestono le ragazze, noi ci vestiamo sempre nel solito modo .. Aspetta, mi è venuta un’idea: prendi il telefono nella mia tasca e chiedi a Danielle cosa si mette. Cercheremo un vestito del solito stile-
-Ok, faccio del mio meglio-
Danielle, chiunque fosse, disse che si sarebbe messa un vestito corto e semplice con un paio di scarpe più particolari. Io ero ancora più confusa di prima.
-Senti, andiamo da Harrods. Là mi verrà l’ispirazione, sono bravo con lo shopping- Disse fiero del suo “talento” mentre parcheggiava la macchina.
-Molto maschile come affermazione Luigi-
Louis, Luigi, mi fece il verso e ci avviammo verso il negozio.
Salimmo tre o quattro piani e andammo nella sezione del centro commerciale dedicata ai negozi di lusso dove io ero andata solamente una volta o due in vita mia.
-Non avrai intenzione di comprare qua il vestito per me!- Dissi quasi indignata.
-Cosa c’è che non va?- Louis era confuso.
-Qui i vestiti costano un occhio! Non mi sono portata i risparmi di una vita dietro-
-Non preoccuparti, pago io. Consideralo un regalo per il tuo compleanno-
-Ma il mio compleanno è fra tre mesi-
-Tre mesi d’anticipo, che sarà mai?-
Mi rassegnai ed entrammo in un negozio con la guardia alla porta e le commesse vestite come se dovessero andare ad una sfilata.
-Vorremmo un vestito corto, abbastanza semplice ma elegante da abbinare ad un paio di scarpe particolari che non rendano il look piatto-
Io scoppiai a ridere per il modo in cui Louis si era rivolto alla commessa, sembrava un personal shopper della TV.
-Scusami, non rido più. Promesso- Mi tappai la bocca.
La commessa si mise a rovistare nei pochi espositori del negozio per qualche minuto poi tornò verso di noi.
-Eccoli qua, vuoi provarli?-
Io risposi di si e mi feci accompagnare ai camerini.
Mi provai un paio di vestiti poi ne scelsi uno bianco con le rifiniture rosse.
-Per questo ho la scarpa perfetta! Seguimi-
La commessa non mi dette neppure il tempo di togliermi il vestito e mi portò al reparto scarpe.
Erano tutti trampoli, Louis me l’avrebbe pagata.
Provai anche qui un paio di modelli poi la commessa ne scelse un paio rosse, altissime  e con la suola del solito colore. Trovai anche una pochette con le stesse decorazioni e finalmente mi andai a rimettere i miei vestiti.
-Me la pagherai- Sussurrai uscendo dal negozio.
-Ti stanno benissimo- Disse prendendomi per mano.
-Cadrò, il vestito si sporcherà e perderò la pochette. Sono sicura!- Misi il finto broncio.
-Non essere così preoccupata. E’ una festa come le altre- Sorrise e io dimenticai di respirare. Di nuovo.
-Speriamo .. Adesso?- Chiesi sperando di non dover provare altre scarpe con tacchi allucinanti.
-Andiamo dai ragazzi in hotel e ci prepariamo. Ti truccherà Lou-
Non avevo idea di chi fosse ma ero eccitata all’idea di rivedere i ragazzi, al concerto non ero abbastanza in me per poter ricordarmi di loro.
Appena entrati in albergo Luigi si tolse la parrucca e tornò Louis, prese la chiave alla reception e si avviò all’ascensore. Io lo seguii.
-Sanno che sono qua?-
-No, solo Harry e Danielle perché le abbiamo chiesto consigli per i vestiti-
L’ascensore si aprì e ci ritrovammo dentro la suite.
-Vi trattate bene- Dissi ammirando la bellezza di quella camera.
-Ragazzi il vostro leader è tornato- Disse Louis quasi urlando.
Quattro ragazzi apparsero da parti diverse della stanza, il primo ad abbracciare Louis fu Harry che, tirandogli un buffetto sulla spalla, disse che doveva smetterla di considerarsi il loro leader.
Ad uno ad uno lo salutarono tutti e quattro e due ragazze, una con i ricci e un sorriso immenso e l’altra bionda con pennelli e ombretti in mano. Immaginai fosse Lou.
-Lei è Alice, era al concerto e stasera viene con noi-
Io mi avvicinai per presentarmi e fui sommersa da abbracci e un sacco di “Mi ricordo di te!” che non mi sarei mai aspettata, cominciavo a capire che mi ero fatta un’opinione completamente sbagliata di quei ragazzi.
Anche le ragazze si presentarono e scoprii che la riccia con il sorriso che finiva nei suoi occhi color cioccolato era Danielle e che stava con Liam.
-Vieni a vestirti, voglio vedere a cosa sono serviti i miei consigli!- Mi prese per mano e mi portò in un’altra stanza.
Mi prese le borse dalle mani e leggendo il nome del negozio disse che le piaceva molto e che anche il suo l’aveva preso là. Si complimentò con me per l’ottimo gusto e io le dissi che non c’entravo nulla.
Puoi cambiarti qui se vuoi, io torno in bagno a farmi finire il trucco da Lou.
Mi sistemai in poco tempo e andai nella direzione in cui avevo visto andare Danielle.
-Eccoti! Stai benissimo, so già come truccarti. Siediti-
-Grazie- Dissi a bassa voce mentre cercavo di trovare l’equilibrio su quelle scarpe. Mi sentivo come una bambina che deve imparare ad andare in bicicletta senza le rotelle di lato.
-Possiamo farti una domanda?- Danielle mi sorrise.
-Certo, ditemi pure-
-Ci chiedevamo come hai conosciuto Louis, non avevamo mai sentito parlare di te- Questa volta fu Lou a parlare.
-Ci siamo incontrati al cinema, aveva il posto accanto al mio e dopo essersi assicurato che io non avessi idea di chi fosse abbiamo cominciato a parlare- Evitai di parlare del vicolo.
-Questo non dovremo dirlo a Paul se scopre che se ne va a giro per Doncaster a parlare con le ragazze non lo farà più stare a casa-
-Ecco fatto, siete bellissime! Andate, il mio lavoro per stasera è finito. Posso tornare da Lux-
Giù dall’albergo c’erano gruppetti di fans quindi noi passammo da un’uscita secondaria dove due auto ci stavano aspettando.
-Incredibilmente bella- Louis mi sussurrò all’orecchio prima di salire in macchina.
-Bugiardo- 


Eiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! ♥
Allora, punto 1. 
Il personaggio di Danielle. Potrebbe sembrare fastidioso e inutile,
capisco.
Scusate se vi chiedo di aspettare la fine (vicina, fra l'altro) della storia per capirne l'utilità ..
Comunque, tornando a noi perdonate quel (night) nel titolo ma non ho resisto.
Il rosa schiapparelli e il fa-vo-lo-so mi hanno conquistata :)
Come sempre grazie di essere ancora qui con me, sei importante :33 ♥
A presto, stavolta davvero uu

Piesse, il prossimo è il mio capitolo preferito.
Non vedo l'ora di farvelo leggere ♥.♥
  
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