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Autore: driu    28/11/2012    8 recensioni
"Sii forte per tutti Louis, sii forte per chi non lo è."
[Larry Stylinson]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tutti coloro che hanno perso qualcuno.
A tutti gli omofobi, pedofili, assassini, corrotti, bulli.
A tutti coloro che credono.
A tutti coloro che stanno smettendo di credere.
A tutte le Larry Shipper.
A Harry.
A Louis.
Ai gay, alle lesbiche, ai diversi.
A  __TeamBullshit perché è l’unico modo in cui riesco a rispondere ad una ragazza come lei, pur non conoscendola.
A tutti coloro che non possono… non vogliono farcela.
A tutti coloro che non hanno speranza.
A voi che state leggendo e, tra le righe, pensate “che stronzate… sono solo”
 
 
 
 
Non si è mai soli.

 

 

 

 

Be us.

 

 

 

 

 

“Harry! Harry dove cazzo sei?!”
Le urla del ragazzo si infrangono contro le mura dell’appartamento, mute.
Barcolla, con ancora la bottiglia di Rhum nella mano tremante, spalancando tutte le porte che si trova davanti, sbattendo contro i mobili della casa.
 
In un’altra vita saremo noi due, noi due contro il mondo, te lo prometto.
Sarò quello che oggi non sono riuscito ad essere, quello che non sono riuscito a darti.
Nasceremo per stare insieme, nasceremo al nostro posto.
Avremo la nostra possibilità, saremo come gli altri.
Non ho mai pensato a noi come ad un errore, te lo giuro. Ho pensato a noi come all’unica cosa giusta.
Ti posso vedere mentre ti inginocchi al centro della stanza e non hai quasi fiato neanche più per respirare, mentre ti porti le mani ai capelli e li tiri con tutta la tua forza urlando dal dolore, urlando dalla paura, urlando dalla disperazione.
Sarò sempre qui Louis, sempre, quando la vita ti sembrerà insostenibile e l’unico desiderio sarà quello di partire e mollare tutto, proprio come ho fatto io, io sarò qui ad asciugarti le lacrime.
Ti curerò Louis, saprò essere chi meriti di avere al tuo fianco.
Non avere paura amore.
Correrò con te quando dovrai farlo.
Rallenterò perché la situazione si aggiusterà.
Mi fermerò e mai sarò più fiero di te come in quel momento, mai, perché tu sarai riuscito dove io non ce l’ho fatta.
Perché tu non sarai mai da solo, perché anche quando il gelo della solitudine ti spaccherà le ossa, ricorda che il calore che le rimetterà insieme sarà un mio abbraccio.
E ti vedo, ti vedo ora che frantumi la bottiglia contro il muro e ti avventi con folle afflizione a tutto ciò che rappresenta il nostro passato, i tuoi ricordi di un domani.
Scaraventi tutto alle tue spalle in un disperato gesto di dimenticare, non vedendomi in piedi alle tue spalle, gli occhi che se potessero riverserebbero lacrime che, prima, hanno sempre e solo riservato a te.

“Tu me lo avevi promesso, brutto stronzo, me lo avevi promesso! Avevi detto che ci credevi in noi!”
L’alito al Rhum di Louis si va ad infrangere contro la superficie della fotografia che stringe tra le mani con ferocia, quella che ritrae lui ed Harry al lago, si infrange esattamente come succede alla cornice pochi istanti dopo contro il muro, disintegrandosi.
 
E poi riesco a vederti, mentre spalanchi gli occhi rossi e vuoti, e ti lasci cadere per la seconda volta sul freddo parquet, questa volta però con la consapevolezza di quello che succede.
Gattoni in modo malato verso tutti i vetri, tutte le foto, tutti i ricordi che muoiono da soli per terra, rotti.
Raduni freneticamente ogni cosa tra le tue braccia e ti alzi ancora instabile, quasi come farebbe un bambino con un cumulo di sabbia.
Ti graffi la pelle, il sangue sgorga ma tu non te ne curi, corri affannato verso il tavolo della cucina e depositi le macerie là sopra.
Ti metti a piangere, un pianto diverso da quello di prima, un pianto che esprime senso di colpa, e, mentre cerchi di assemblare i pezzi distrutti di una cornice, ripeti tra i singhiozzi “Scusami Harry, scusami.”
E mi spavento, non tanto per il sangue, non tanto perché tenti di riattaccare due pezzi di vetro senza niente, sperando che si aggiustino da soli, ma perché, per un fugace momento, mi rivedo in quel piccolo corpo che si sta accartocciando su se stesso.
Ma poi sorrido.
Sorrido e mi avvicino.
E ti poggio una mano sul braccio sporco.
Tu ansimi pesantemente e spalanchi gli occhi, ti giri perdendo l’equilibrio e ti ritrovi schiacciato per terra.
Ti trascini subito in avanti fino a che la tua guancia è quasi adagiata sul mio ginocchio, alzi il viso pazzo e mi fissi negli occhi.
E lo sai perché ce la farai?
Perché ami camminare sul lato sinistro del marciapiede.
Ti sei sempre sentito al sicuro durante un temporale.
Credi ancora fermamente nei sogni, continui a crederci, a differenza degli altri.
Adori le verdure, di ogni tipo.
Il tuo animale domestico preferito è il pesce rosso.
Adori contare le stelle, non giocare ad un videogioco.
Il bacio che hai sempre aspettato è quello in un letto, con amore, non quello sotto la pioggia.
Non hai mai creduto in Dio.
Il momento del sesso con me che aspettavi con trepidazione non era l’orgasmo, ma l’istante in cui ti addormentavi, ancora dentro di me, con la consapevolezza di stare nel posto giusto.
Hai sempre amato gli uomini, non le donne.
Perché sei sempre stato questo, un ragazzo fuori dall’ordinario.
Perché, Louis, tu sei forte, e se anche in alcuni momenti questa forza ti verrà meno e perderai la strada, ci sarò io ad indicartela.
Perché non è finita qui Louis, perché la tua vita è ancora lunga, è piena di dolori e lotte, di sconfitte ed umiliazioni, ma anche perché, dopo queste, il sole sorgerà e sarà solo tempo di gioia.
Io sono qui, con te, ti guardo, ti guido, ti tengo per le spalle ora che siamo fermi, accelererò il passo quando ti sentirai pronto, correrò con te e, quando i tuoi piedi si solleveranno da terra e sarai pronto a volare, io ti guarderò fiero dalla terra, pronto per attutire la tua prossima caduta.
Ed ora, che tendi la mano all’aria, ancora per terra, e gracchi un “Harry?”, io te l’afferro, anche se so che tu non mi vedi né mi senti, e la bacio, un bacio che ti fa tremare e chiudere gli occhi.
 
“Harry… non andare.”
 
Ma io mi allontano da te, perché tu devi dimenticarmi ora, devi imparare a volare con me, ma senza accorgerti della mia presenza.
Esco dalla casa sempre guardandoti, spaesato, che afferri l’aria vuota, una stella che si spegne, un'altra caduta, un altro “Harry!” urlato, e mi allontano sempre di più, sempre di più, sempre di più.
Vedo le strade sotto di me.
Vedo le luci di Natale che brillano beffarde.
Vedo tre ragazzi che scendono da una macchina ed aprono la porta del tuo appartamento con un doppione di chiavi.
Volo in alto, al mio posto, pronto per riscendere solo per te.
Sorrido perché guardi incredulo la cornice ora intatta sul tavolo, in mezzo agli pezzi in frantumi, e ti precipiti fuori dalla finestra, appoggiandoti alla balaustra, guardando disperatamente il cielo e la pioggia che cade.
Zayn ti abbraccia da dietro, piangendo sul tuo collo, Niall affonda la faccia tra le mani per non far notare a nessuno le sue lacrime, Liam ha appena chiuso la porta e si aggira per il salotto, nel tentativo di capire ciò che è successo.
E tu sorridi.
Socchiudi gli occhi e le labbra ti tremano, le schiudi, lasci che quell’acqua sporca ti pulisca.
Sei forte Lou, vedrai i tuoi bambini crescere, ti innamorerai follemente ancora una volta, mi dimenticherai forse, e allora non ci vedremo mai più, perché sarà giusto così.
Ma finchè il tuo cuore mi cercherà e si arrenderà non trovandomi, sarò qui per riaccenderlo come un tempo, come solo un cuore come il tuo merita di funzionare.
Perché tu non hai bisogno di una corda, una sedia ed un’asse sospesa per salvarti.
Io, Harry Styles, ero destinato ad essere divorato da questo mondo omologato, tu sarai quello che lo cambierà.
Mi riavvicino a te, fluttuando nell’aria, e fermo la caduta di una goccia di pioggia davanti al tuo viso.
Tu sollevi la mano e la porti esattamente sotto di essa.
In quel momento, la goccia si trasforma in neve.
Sorrido del tuo stupore, dei tuoi occhi sgranati e delle tue guance rosse.
Sei bellissimo Louis, bellissimo.
 
 
Ed è così che moriamo, nella convinzione di ciò che è giusto e sbagliato, nell’autocompiacimento di saper come il mondo si comporta ma con l’apparenza di buio sul volto perché, nell’inconscio, ciò che conosciamo non siamo neanche noi stessi.
Eravamo la cosa più bella Lou, la cosa più bella.
Ma non ero pronto.
Siamo nati per stare insieme ragazzo, ma non in questa vita.
Sono qui piccolo, non piangere.
Sii forte per tutti Louis, sii forte per chi non lo è.
Sii forte combattendo per me, sii forte, un domani, quando gli One Direction suoneranno ancora al Madison Square Garden davanti a migliaia di persone, afferrando quel microfono che ha significato tante di quelle cose, punta gli occhi nella folla, nel cielo, alle stelle, nei miei occhi, nei loro occhi e urla, urla ciò che sei, perché sei, ormai solo tu, l’unica cosa giusta.
 
E mentre il mondo intero si fermerà per un istante e porrà la propria pigra attenzione verso un ragazzino che si denuda davanti a lui, tu solo su quel palco enorme con i riflettori addosso ricordati che, da lontano, gli angeli vedranno una seconda figura sbiadita che ti tiene la mano e sa che aveva ragione, che quel ragazzo ce l’avrebbe fatta.
 
Allora, quando realizzerai che non sono mai morto ed ho sempre creduto in noi, quando il mondo cambierà grazie a te…
 
… starai volando.
 

 

 

 

 

 

 

Non mi dilungherò troppo in questo spazio autrice perché dovrei scusarmi per i ritardi, per non aver risposto alle recensioni, perché se no troverei qualcosa su cui lamentarmi per le prossime sei pagine, perché dopo aver ripreso a scrivere dopo tutto questo tempo non ho la forza di mettere giù cagate... no, meglio di no.
Questa… cosa, si, cosa che avete letto non si aspetta neanche una recensione; e lo sapete perché? Perché non è una storia.
Oddio, lo è, ma è più una metafora, uno sfogo personale.
Mmh, direi che è un’autoconvincimento che le cose possano cambiare, in tutti i modi in cui una cosa può cambiare.
 
Io spero, lo spero davvero con tutto il cuore che tutte queste frasi, queste lacrime, questa canzone -disperazione, arrendevolezza, depressione… speranza- vengano interpretate nel modo giusto.
 
Sperando che non l’abbiate trovato solo un cumulo di parole vuote, a presto :)
 
_greendayrection
  
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