Harry Potter and the Obvious Solutions

di sadisticblondlettes

tradotto da tasha

Rinuncia: noi, malinconicamente, non possediamo nessuno di questi caratteri...sob...: per favore, tenete duro mentre gli autori ridono maniacalmente.

 

Cap. 16-Vino e scopate

Non posso credere di star facendo questo.

Lucius Malfoy sedeva ad una tavola, attraverso da Severus Snape. Come in, il professore di mio figlio. Come in, un compagno mangiamorte. Come in, un maschio! Ma il luogo era bello. Era decorato meravigliosamente e raffinatamente, con candele galleggianti vicino al soffitto e sopra delle tavole. Era vicino a mezzogiorno, e entrambi centellinavano vino. Il sole splendeva brillantemente fuori, nel caffè arioso.

“Così…” Disse Lucius, dopo aver schiarito molte volte la sua gola. “Bel tempo…”

“Oh si, il tempo è bello e questo vino ha un aroma delizioso e gradirei scoparti fino a ridurti a una gelatina,” disse Severus, tutto il tempo con un sorriso innocente sulla sua faccia.

Lucius ostruì sul suo vino. Il viso che diventa improvvisamente rosso. “Imploro il tuo perdono?”

Severus centellinò il suo vino con un ghigno sadico. “Oh, stavo solo commentando il tempo e come gradirei montarti contro un muro.”

La faccia di Lucius era ora, color porpora. Il biondo chiarì la gola molte più volte, prima di dire “Ora, vieni Severus…”

“Quante volte, caro?” Rispose Severus, inclinandosi verso lui e sorridendo.

“Severus, sei come un dannato americano con i tuoi accenni!” Disse Lucius, incomodamente, brandendo un dito con una perfetta.

“Scusami, preferisci che sia più diretto?”

“Bene…non so!” Disse irritabilmente Lucius, suonando come un bambino che aveva una collera.

“bene, permettimi di prendere la decisione per te,” disse Severus. Mise in giù il suo bicchiere di vino, s’inclinò attraverso la tavola, e baciò fortemente Lucius.

Dire che Lucius era scioccato, era la dichiarazione attenuata dell’anno.

Dopo un momento, Severus si allontanò, e guardò al biondo attraverso la tavola. Ci fu una lunga pausa.

“sai, Severus…Sono d’accordo con te, davvero, il vino è piuttosto buono.”

 

Hermione si appiattì dietro la biblioteca, non desiderando particolarmente essere visto con Zabini. La ragazza passò il tempo studiando i titoli dei libri, inciampando leggermente su un libro che sembrava essere su creature umane e pesci che coesistono pacificamente—finché Zabini la battè sulla spalla.

“Non infastidirei, se fossi in te, Granger, l’ho letto e solo, diciamo, che qualche puro-sangue fondamentalista ha davvero una base per il loro caso, in George Bush.”

“Er—va bene. Quindi come stiamo facendoli ritornare insieme, quei due idioti senza speranza?”

“Natale sta venendo.” Il ghigno dannoso di Zabini si allargò.

“Molto vero. Pensi che dovremmo progettare questo circa la festa?”

“Bene, tutti diventano più buoni e nostalgici se sono a Natale da soli. E’ il tempo perfetto per spingerli insieme. Posso sentire già Draco,” e Zabini prese un profondo respiro e continuò in un uggiolio nasale. “Perché sono sempre da solo a Natale? Nessuno mi ama, wah wah.”

Hermione sollevò un sopracciglio. “Completamente.”

“Così…pensi che ci cadranno?”

“Bene, né uno né l’altro sta agendo particolarmente intelligentemente, ultimamente.”

Zabini sbuffò. “Non mi ci fare pensare.”

E così, i due procederono a complottare, lungo nella notte…bene, per i prossimi dieci minuti, finché Madama Pince li calciò fuori per ridacchiare cattivamente troppo forte.

 

“Ow!” Harry si strofinò la testa dove l’aereo di carta di Ron l’aveva colpito. Erano seduti nella classe di pozioni e, allo stupore di tutti, Snape non era là, in classe. Niente nota. Nessun compito ridicolmente duro. Nessuno punti da Gryffindor.

Cosa stava succedendo?

“Mi chiedo dove sia Snape. Non è da lui fallire un giorno di terrorizzare Harry Potter.”

“No, non è.” Ron si grattò la testa. “Curioso…”

“Oh bene, lui sta sempre scocciandomi, è bello avere un’interruzione.” E con quello, estrasse una rana di cioccolato.

 

Draco non poteva resistere.

“Penso che qualcosa sia diverso circa te, Potter. Sei ingrassato? Certamente un poco…Non preoccuparti, sono sicuro che quasi nessuno lo noterà.”

“MALFOY! Sono così stanco di te che mi scocci sul mio peso. E vieni, Potty qui, Potty là. Non riesci a cambiare musica?”

La stanza intera di voltò. E rise. A Draco.

“POTTER!”

“Piantala, Malfoy. Vuoi risolvere questo fuori? Dobbiamo, una volta per tutte, risolvere questo. Posso essere una ragazza, ma ancora posso calciarti nel sedere.”

Draco aveva un’espressione molto strana sul viso. “Potter, stai per caso atteggiandoti come Missy Elliot?”

“Di cosa stai parlando, Malfoy? Muovi quel tuo culo aristocratico fuori di questa classe!” Harry si girò e uscì dalla classe, lasciandolo a bocca aperta. Draco, che non era mai stato messo in ridicolo in tutta la sua intera vita, seguì l’uomo-ragazza.

Blaise che non infastidì ad alzare gli occhi dalla lettera a Sean, disse “Quanto tempo prima che si mettano insieme?”

Alla sorpresa, immensa, di tutti, Ron si rivolse a lui e disse “Cinque minuti.”

 

 

“Malfoy, ti piace insultare la mia figura! Ma ad un certo punto sembrava che fossi piuttosto affettuoso di essa!”

“Bene—”

“Ne ho abbastanza dei tuoi insulti casuali! Cosa mai ti ho fatto? Sei forse un sadico? Lo sei?”

“Potter, quando hai mai preso seriamente ciò che dico?”

“Come dovrei saperlo, quando farlo? Un minuto, sei tutto bacini-bacini, poi mi dici che ho le cosce grasse, rubi il mio reggipetto, mi adeschi nella tua stanza con lui ed agisci del tutto sexy e dominante. Poi t’incazzi perché non voglio farlo sul primo appuntamento! Non era neppure un appuntamento! Era una sporca sveltina nella tua stanza!”

“Potter, tu sei un ragazzo! Sei un ragazzo che è stato trasformato, accidentalmente, in una ragazza! Pensavi che stava per essere una relazione a lungo termine? Lo pensavi davvero?”

“Bene, sono contenta che non abbia funzionato, perché passerei più volentieri il resto della mia vita in questo armadietto delle scope, piuttosto che essere in una relazione a lungo termine con te!” Con quello, aprì la porta dell’armadietto più vicino per effetto. La sua mascella cadde a terra, anzi, oltre il pavimento, ed un’espressione d’orrore attraversò la sua faccia. Immediatamente batté la porta chiusa, e guardò a Draco in stupore assoluto.

“Che cosa?” Disse Draco.

“N-n-nulla,” soffocò fuori Harry. “Assolutamente nulla.”

“Che cosa?” Chiese di nuovo Draco, aprendo la porta.

Là, fra le pozioni di pulizia e scope, c’erano due delle peggiori persone da trovare insieme in un armadietto delle scope. Il padre, estremamente nudo, di Draco spinto contro il muro da un professor Snape estremamente nudo, e i due stavano facendo insieme cose estremamente nude.

“professor Snape?” Bisbigliò con orrore Draco. “Papà?”