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Autore: Ecly    30/11/2012    1 recensioni
Lottie e Bibi, due cugine nonchè grandissime amiche si troveranno a vivere insieme per un periodo e da li inizia un'avventura delle due tra amori, delusioni, malintesi, litigi e disgrazie ma pian piano tutto si sistemerà. Zayn proverà ad aiutare Lottie in tutto senza ottenere il risultato sperato, per questo rimarrà deluso ma non mollerà. questa sua costanza lo porterà a fare dei passi in avanti per ottenere ciò che vuole.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: LO SHOCK DELLA FESTA
 
Camminavamo tranquille per uno dei sentieri del parco consumando pian piano la granita. Io avevo la testa bassa che sorseggiavo la mia granita quando ad un certo punto urtai pesantemente qualcuno, sbalzai in dietro di un paio di passi e la granita mi scivolò dalle mani finendo addosso a quell’omone con cui mi ero appena scontrata. Appena mi resi conto di quello che avevo combinato mi affrettai a chiedere scusa. Era un omone molto alto e robusto,ara completamente rasato in testa tranne che per una cresta rossa in centro della testa. Indossava una canotta nera che faceva intravvedere il petto tutto tempestato di tatuaggi, un jeans scuro tappezzato da borchie qua e la, degli scarponcini in pelle nera e un giubbotto in pelle nero. Guardando bene non era proprio tutto nero, c’era finita sopra la mia granita.
“guarda cosa hai fatto brutta stronza! Mi hai rovinato il mio giubbotto in pelle…” e interruppe per un attimo il discorso cambiando il suo sguardo arrabbiato in uno sguardo che non sapevo come definire.
Riprese la frase che aveva appena interrotto “… ma me la pagherai cara questa, puttanella!” si avvicinò a me è con un paio di spintoni mi fece indietreggiare prima e cadere a terra poi. Urlai un “aia” e Bibi, che aveva assistito alla scena senza poter fare nulla per evitarla, si fiondò su di me per vedere se mi ero fatta male e per aiutarmi a rialzarmi…
Ero terrorizzata da quello suo sguardo, non riuscivo a muovere un muscolo, lui si avvicinò nuovamente a me immobile a terra e alzò un braccio quasi volesse tirarmi un pugno o una cosa del genere, Bibi urlò anch’essa terrorizzata da quello che stava per succedere. Chiusi gli occhi per paura di vedere cosa mi sarebbe successo da li in poi, scese una lacrima. Stava per partire il pugno che uno degli altri 3 ragazzi che erano con lui gli afferrò il polso con decisione fermandolo.
L’omone irritato urlo contro questo ragazzo “che cazzo fai Zayn! Lasciami andare. Devo fargliela pagare a questa stronzetta per quello che mi ha fatto”
In quel momento riaprii gli occhi e vidi la scena.
“lascia perdere Jack! È solo una stupida ragazzina che non guarda dove cammina… non vorrai mica farci finire nei guai di nuovo tutti solo perché non ti sai controllare!?! Già ne abbiamo un sacco di guai… lascia stare e andiamocene” ribattè a voce alta quel ragazzo con sguardo minaccioso.
L’omone, con uno strattone secco, si liberò dalla presa e mi si avvicinò
“per questa volta ti è andata bene stronzetta ma la prossima volta non ti andrà ancora così bene… ricordati che me la pagherai cara! Disse rivolgendosi a me con aria alquanto minacciosa.
Mi superò e si allontanò un po’. Le lacrime continuavano a scendere senza tregua, mi si avvicinò il ragazzo che poco fa aveva fermato il pugno dell’omone e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi. Richiamai le gambe e vi nascosi la testa. Il ragazzo sorrise leggermente per poi tornare serio
“cerca di stare lontana da Jack il più possibile, è un tipo pericoloso” mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio per poi superarmi a sua volta e allontanarsi con il resto del gruppo.
Bibi tornò a sedersi a terra affianco a me e mi abbracciò per cercare di consolarmi e farmi passare la paura che avevo appena provato, forte come non mai. Qualche minuto dopo alzai lo sguardo e la guardai negli occhi.
“ti prego andiamo a casa!” dissi con la voce alterata per il pianto
Senza obbiettare ne dire niente si alzò e mi aiutò ad alzarmi. Ci dirigemmo verso casa.
Eravamo quasi arrivate a casa ed incrociammo per strada il commissario di polizia che fermò Bibi
“sono appena stato a casa tua Beatrice. Tua mamma non è in casa e non risponde neanche al cellulare”
“ah non preoccuparti Dave. Oggi la mamma lavora fino a tardi quindi non è a casa”
“ah adesso ho capito. Grazie mille” “ma la tua amica cos’ha?come mai quegli occhi rossi?” aggiunse Dave con aria incuriosita
“no niente Dave, tranquillo. È solo stata una brutta giornata” rimasi in silenzio senza dire una parola fino a casa. Entrammo e mi diressi diretta in camera mia e mi buttai sul lettone. Dopo qualche minuto salì in camera mia anche Bibi e si sedette al mio fianco sul lettone. Io piangevo come una fontana con la testa affogata del cuscino. Lei prese ad accarezzarmi dolcemente i capelli cercando di consolarmi. Era tutto inutile, più lei ne parlava più io mi disperavo. Iniziò a squillare il cellulare di Bibi che rispose, si alzò dal letto e si diresse fuori dalla mia camera, sentivo che salutava Niall quindi doveva essere lui al telefono. Sentivo che gli diceva che non era una buona giornata per feste ma che gli avrebbe fatto sapere per dopo riattaccare. Torno in camera mia e riprese ad accarezzarmi i capelli. Dopo qualche istante prese parola
“poco fa… al telefono… era Niall che voleva sapere se ci andava di andare a casa sua che aveva invitato un po’ di amici tanto per divertirci” si bloccò di colpo sperando che mi girassi a guardarla negli occhi.
Non vedendo reazioni da parte mia continuò la frase “so che non ne hai voglia ma forse stare con gli altri ti distrarrà un po’ e non penserai ad oggi.. dai che non è successo niente”
A quel punto mi tirai su e mi asciugai le lacrime, mi misi a sedere sul letto in silenzio…
Accennai un ok sussurrato quasi non volessi farmi sentire…
“ok perfetto avviso Niall che andiamo allora”
“va bene ma promettimi che quello che è successo oggi non lo saprà nessuno… promettimelo!”
“certo! Non spetta certo a me andare a raccontare le tue cose agli altri” mi rassicurò prendendomi la testa e avvicinandola alla sua spalla come per dire che lei era li per me e non dovevo temere nulla. Sorrisi.
“chiamo Niall, arrivo subito” uscì nuovamente dalla camera, compose il numero e chiamò il biondino.
“ciao Niall, sono io. Volevo dirti che dopo veniamo a fare un giro anche io e Lottie”
Niall probabilmente le aveva detto qualcosa al telefono di divertente perché avvicinandomi alla porta della stanza vidi Bibi appoggiata con la schiena al muro mentre sorrideva. Riagganciò.
“andiamo a farci una doccia veloce e poi ci prepariamo per andare da Niall” annunciò Bibi. Andammo a farci la doccia, prima io e poi lei e ci preparammo per la festa da Niall.
“mentre tu sei sotto la doccia io avviso la mamma che non stiamo a casa per cena”
“ok Bibi” presi tutto l’occorrente e mi chiusi in bagno. Dopo una decina di minuti uscii con ancora l’asciugamano legato al di sopra del seno e uno avvolto attorno ai capelli tipo turbante e mi diressi in camera per vestirmi. Avevo gran poca voglia di uscire quella sera ma lo avrei fatto lo stesso così almeno non si sarebbe preoccupata Bibi. Misi le prime cose che mi capitarono tra le mani, senza preoccuparmi se stesse bene l’abbinamento o meno.
Quando Bibi uscì dal bagno tornai per finire di asciugarmi i capelli che avevo leggermente asciugato passandoci sopra l’asciugamano che prima li avvolgeva. Accesi il phon e olè, mi asciugai i capelli.
Finito io iniziò Bibi ad asciugarsi i capelli. Io intanto presi di nuovo il beautycase e mi misi un po’ di trucco sul viso.
“stai benissimo vestita così Lottie” commentò Bibi vedendomi truccata e vestita, pronta per uscire.
“grazie” risposi quasi distaccata.
“sei pronta? Così usciamo, la casa di Niall non è molto lontana da casa nostra, 5 minuti e siamo la se vogliamo”
“si si io sono pronta, andiamo pure”
“bene prendo la borsa e usciamo allora”
Ci dirigemmo verso la casa di Niall, io mi sentivo osservata e pedinata, ma pensai fosse solo una mia impressione, non c’erano nemmeno i cani per strada. Arrivate da Niall Bibi suonò il campanello e Niall ci venne ad accogliere.
“oh ragazze! Mancavate solo voi” disse con atteggiamento scherzoso poi di colpo cambiò atteggiamento e tono di voce “… e il nostro ospite d’onore” aggiunse seccato.
Bibi scoppiò a ridere… “Louis non è ancora arrivato?” esclamò sorpresa Bibi.
Ah ma dunque lei sapeva che questa festa a casa di Niall era per Louis, ecco forse perché prima rideva.
“si il signorino Tomlinson se la prende comoda ad arrivare” scoppiammo tutti a ridere. Ci andammo ad accomodare tutti in salotto, l’occhio scivolò nell’angolo del salotto dove c’era una bella ragazza castana, con in capelli mossi. Indossava una camicia bianca di raso, un pantalone nero attillato ma non troppo e un paio di mocassini neri. Cosa ci faceva la tutta da sola? Tutti si stavano divertendo tra loro, parlavano, ridevano, si lanciavano sul divano, mangiavano patatine e lei era la da sola… mi feci coraggio e andai da lei
“ciao, non vorrei farmi gli affari tuoi ma come mai stai qua tutta sola? Non ti unisci agli altri?”
Lei alzò gli occhi su di me e mi squadrò dalla testa ai piedi
“sto aspettando una persona” accennò lei timidamente
“ah scusa, non mi sono presentata, che sbadata. Io sono Lottie”
“piacere Lottie, io sono Eleanor, Eleanor Calder” mi disse stringendomi la mano
“piacere mio Eleanor” le sorrisi.
Ecco che alla porta c’è qualcuno, suona il campanello. Niall corse ad aprire e si ritrovò davanti un enorme mazzo di rose Bianche e rosse che coprivano il viso della persona ma Niall lo riconobbe immediatamente dal modo in cui era vestito. Maglietta blu a righe bianche e un jeans scuro
“Louis! Brutto scemo! Ti pare l’ora di arrivare??”
Louis non badò molto all’amico ed entrò in casa, si girò un po’ attorno e vide ciò che cercava, si diresse nella nostra direzione e quando fu davanti a noi porse l’enorme mazzo di rose alla ragazza al mio fianco
“buon anniversario Eleanor, amore mio! So che non è passato un anno ma solo qualche mese ma ho voluto fare le cose in grande”
Eleanor si commosse nel vedere Louis con quel mazzo di rose per lei e gli saltò al collo dopo aver appoggiato il mazzo sulla sedia dove era seduta fino a poco prima e iniziò a baciarlo.
Poco dopo Niall ci invitò tutti ad uscire in cortile e iniziare la festa visto che ora c’erano tutti gli invitati. Usciti fuori vidi che Liam si stava avvicinando a noi per salutarci. Anche lui era a mano con una bella moretta riccia. Ci riunimmo tutti li vicini, io, Bibi, Liam la moretta, Eleanor, Louis e Niall e ci mettemmo a parlare della festa. Solite domande come
-          Ti piace la festa?
-          Ti stai divertendo?
-          Sono stato bravo ad organizzare? Ecc ecc
In quel momento, per l’immensa gioia di Bibi (ovviamente retorica), spuntò fuori da chissà dove anche Harry e si unì a noi. Bibi lo fulminò non appena lui la afferrò da dietro e la abbracciò
“lasciami andare Harry sennò quando mi libero ti spacco la faccia!” sbottò Bibi arrabbiata.
Ecco, la sua finezza stava andando a farsi benedire. Il problema è che Bibi avrebbe anche avuto il coraggio di prendere a pugni Harry davvero, anche davanti a tutti. Harry sembrava aver capito come si stavano mettendo le cose e la lasciò andare.
“ok, ok scusa. Non volevo farti arrabbiare così. Era solo per scherzare ed eri la più vicina” si giustificò Harry
“per sta volta va bene ma spera per te che non ci sia un’altra volta in cui fai così perché giuro che ti prendo a pugni. SONO TUTTI TESTIMONI!” ribatté seccata Bibi
Non riesco proprio a capire perchè mia cugina ce l’abbia tanto con quel Harry, non è un cattivo ragazzo. Si vedeva chiaramente che Harry non stava scherzando poco fa, ci stava provando con lei e lo avevamo capito tutti, tutti tranne Bibi probabilmente.
Non poteva essere arrabbiata ancora per la storia del mare. Non poteva essere così permalosa, alla fine è solo un amico dei ragazzi della sua compagnia.. che male c’è?
Bibi intanto si allontanò dal gruppo e Harry fece lo stesso ma si diressero in due direzioni opposte. Rimasi da sola con il resto del gruppo e mi riempirono di domande perché volevano conoscermi un po’ meglio visto che mi ero unita alla loro compagnia involontariamente. La ragazza riccia, che non aveva ancora mai lasciato la mano di Liam si presentò come Danielle Peazer ed era una modella, infatti era bellissima.
Iniziarono a farmi domande a raffica tutti insieme
-          come ti sembra Londra?
-          Ti piace la nostra compagnia?
-          Ci trovi divertenti?
-          Di dove sei?
-          Cosa ti piace fare nel tempo libero?
-          Cosa ti piace mangiare?  (questa domanda non poteva essere stato nessun altro se non Niall a farmela)
-          Com’è andata la giornata al parco oggi?
A sentire quella domanda il cuore mi sobbalzò in petto, gli occhi mi divennero lucidi.
Ripensai a quello che mi era successo il pomeriggio, la granita, la passeggiata, il tizio grosso e aggressivo, la minaccia, il tipo insieme al omone grosso che mi aveva avvisato di stare lontano da loro. In quel momento tutte le immagini mi passavano davanti. Sentivo che non sarei riuscita a trattenere le lacrime ancora per molto. Con voce tremante sussurrai un “sc…scusatemi, devo andare. Non me la sento di restare” corsi verso il salotto per poi correre alla porta e correre verso casa.
Louis guardò Niall con uno sguardo stranito “ma che cazzo di domande vai a farle!!”
Niall non capiva… e chiese spiegazioni “le hai chiesto cosa le piace mangiare. Che domanda era scusa? Sai che le donne odiano questo argomento. Ed ora l’hai fatta scappare. Bravo!” finì soddisfatto Louis ma un po’ triste per la scena appena successa. Eleanor tirò una gomitata a Louis sentendosi quasi offesa dall’affermazione di Louis.
Corsi più in fretta che potevo verso casa, cercai di capire dal mazzo di chiavi che avevo preso dalla borsa di Bibi quale fosse quella di casa, lo sguardo offuscato dalle lacrime non era sicuramente d’aiuto ma la trovai. Arrivai a casa e infilai le chiavi, aprii la porta e corsi direttamente in camera mia senza guardare in faccia nessuno. La zia sentì un rumore e si alzò da tavola lasciando solo il suo ospite, corse su per le scale e mi trovò stesa sul letto a piangere. Tutta preoccupata mi corse vicino e cercò di capire cosa mi fosse successo e perché stessi piangendo
“niente zia, lascia stare” singhiozzai dopo essermi calmata un po’
“ma scusa allora perché piangi? Hai litigato con qualcuno? Gli amici di Beatrice ti hanno trattata male? Dai dimmelo”
Nel frattempo anche l’ospite della zia era salito in camera mia per vedere cosa fosse successo, lo riconobbi, era Dave, il commissario.
“no niente zia… mi passerà” cercai di mentire ma capì subito che stavo mentendo e mi fulminò con lo sguardo. Dopo qualche istante la zia era ancora la che mi fissava in attesa di una spiegazione, mi feci coraggio e iniziai a raccontare tutto singhiozzando e tra le lacrime
“è successo oggi al parco, stavamo passeggiando per un sentiero con la nostra granita in mano, ero sovrappensiero e ho urtato un uomo” un singhiozzo interruppe la storia e ripresi “non lo avevo visto arrivare e gli sono andata addosso senza poterlo evitare e gli ho rovesciato addosso la granita” altro singhiozzo “lui mi ha dato un paio di spintoni facendomi finire a terra e ha iniziato a urlarmi dietro un sacco di cose e che me l’avrebbe fatta pagare” ricominciai a piangere, cercai di asciugarmi le lacrime per finire la storia. “ero a terra terrorizzata e non riuscivo a muovermi, l’uomo stava per mettermi le mani addosso incitato da altri 2 che erano con lui ma il terzo ragazzo lo ha fermato” aumentò la frequenza dei singhiozzi
“I due iniziarono a urlarsi dietro qualcosa a riguardo a dei guai e alla fine mi lasciò stare e se ne andò”
“poi il ragazzo cercò di aiutarmi a rialzarmi…. ma ero terrorizzata e riparai la testa…. tra le mie ginocchia per non vederlo in faccia allora…. lui mi avvisò di stare alla larga da quel tizio…. perché era pericoloso” conclusi tra i singhiozzi e le lacrime. La zia mi avvolse le braccia dietro la mia testa e mi attirò a se per abbracciarmi forte e mi lasciai andare a piangere. Lei e Dave avevano una faccia sconvolta.
 
INTANTO ALLA FESTA…
“Louis cerca di trovare Bibi. Dobbiamo dirle cosa è successo, magari lei sai darci qualche spiegazione” disse preoccupato Niall. Era quasi sicuro che non centrasse niente la sua domanda sul cibo.
Si misero tutti a cercare Bibi e dopo averla cercata per tutta la casa tornarono in giardino e la videro in un angolo che parlava con Harry a una distanza ravvicinata, molto ravvicinata. Niall con il fiatone per aver corso per tutta la casa per cercarla la raggiunge. Si piegò appoggiando le mani sulle ginocchia e riprese fiato.
“Bibi!! Devi assolutamente dirmi una cosa” disse preoccupato Niall intanto arrivò anche Louis e gli altri.
Harry e Bibi avevano cambiato espressione passando da spensierata e felice a preoccupata. “cos’è successo Niall!!”
“tua cugina!” Bibi rabbrividì  “cosa le è successo Niall!! Dimmelo”
“Niall le ha fatto una domanda sul cibo e…” Louis venne bruscamente interrotto da Niall “Taci Louis!!! Smettila di sparare cazzate! È una cosa seria!”
Bibi era sempre più preoccupata. “prima quando tu sei andata via dal gruppo noi siamo rimasti con lei e volevamo conoscerla meglio e abbiamo fatto alcune domande per sapere un po’ più di lei”
Riprese fiato Niall per poi riprendere “ ad un certo punto quando Louis le ha chiesto della giornata al parco lei è corsa via con gli occhi lucidi e non sappiamo dove sia adesso”
Bibi in due e due quattro aveva già capito la situazione… “Cazzo!! Non doveva andare così!” Niall e gli altri cercavano di capire ma non ci riuscivano.
“scusatemi ragazzi ma ora devo andare anche io. Non posso dirvi nulla, non spetta a me, ma non è nulla di buono” Bibi corse in salotto dove aveva lasciato la borsa e corse fuori seguita dagli altri. Si guardò un po’ intorno ma non sapeva da che parte cominciare a cercarla.
“è corsa a casa e piangeva” spuntò una voce. Bibi si girò verso la voce e riconobbe il ragazzo della gang del parco. “figlio di puttana!! Cosa le hai fatto!” corse verso di lui per  prenderlo a pugni ma fu bloccata da Niall e Liam.
“ciao Zayn! Cosa ci fai da queste parti?” intervenne Louis. Bibi lo stava maledendo con tutte le sue forse e lo stesso Niall e Liam che la tenevano ferma.
“DOV’è LOTTIEEEEE???” urlò Bibi contro il ragazzo dal ciuffo biondo.
“ti ho detto che è corsa a casa e sta bene”
“l’hai seguita! Maledetto!”
“si l’ho seguita ma solo per assicurarmi che stesse bene” ammise Zayn per poi aggiungere “io devo andare adesso, ciao ragazzi”
Non l’avevo seguita ma era solo per farla stare zitta. Si allontanò e Bibi fu libera di muoversi di nuovo come voleva…
“conoscete quel figlio di puttana voi 3?”
“si che lo conosciamo, era un nostro compagno di classe, poi dopo il diploma non lo abbiamo più visto. Perché è così importante?” chiese curioso Niall
Bibi ringhiò infuriata.
“vi ho già detto che non posso parlarne. Ora devo correre a casa. Scusate”
Corsi a casa più in fretta che potevo, non trovai le chiavi di casa quindi suonai il campanello e Dave mi aprì la porta. Rimasi sorpresa di vederlo.
“Lottie è qua?” chiesi preoccupata.
“si è in casa, è in camera sua”
Sospirai… per fortuna che era tornata a casa ed ora era al sicuro. Mi mossi a raggiungere la sua camera dove trovai mia madre seduta la vicino che le accarezzava i capelli mentre lei si era addormentata con ancora il viso bagnato dalle lacrime.
 
Eccomi di nuovo con il nuovo capitolo!
È “leggermente” più lungo dei precedenti. Spero sia di vostro gradimento. So bene che è un capitolo strano.
Fatemi  sapere cosa ne pensate della storia e di questo Zayn.
Forse ci sono ancora pochi elementi per valutare Zayn ma nei prossimi capitoli spiegherò qualcosa in più.
  
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