Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: toasterxx    30/11/2012    6 recensioni
Una ragazza, Jane cerca di far cambiare in meglio Justin, stufa dei suoi comportamenti che in un modo o nell'altro la riguardano. Col passare del tempo scopre la causa di quell'atteggiamento menefreghista e misterioso del ragazzo, costruendone un rapporto. spero vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti
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Rimasi a fissare per qualche secondo il suo passo secco e veloce, finchè poi non mi diedi una forte scossa alla testa, dovevo tornare a casa, almeno prima che mio fratello si svegliasse. Non mi interessava sapere dove sarebbe andato quell'idiota. 
Tornai a casa, rifacendo la stessa strada che avevo fatto per arrivare fin qui, a passo svelto, senza fermarmi a fissare niente.
Mi avvicinai alla porta cautamente, e facendo gli stessi movimenti che avevo fatto poco tempo prima per uscire, entrai in casa. Il silenzio regnava ancora, Timmy per fortuna dormiva. Svuotai i polmoni sollevata da quella notizia. Così mi distesi sul divano pensando a quello che era appena successo, a quel ragazzo misterioso. Mi dava ancora i brividi, ma questo nessuno lo sapeva. Io sono forte, gliela farò pagare anche dopo aver visto quella scena che mi aveva lasciato un po sconcertata. Dopo poche ore tornarono i miei genitori e la giornata si concluse come tutte le altre, senza nient'altro di diverso o strano, che potesse cambiare la giornata. 
 
 
 
''Jane, svegliati dai, è tardi''  -'Eh, che succede?'- pensai. Aprii gli occhi così lentamente, che riuscii a vedere ogni sfumatura del sole filtrare in camera mia. ''E' già mattina?'' sospirai, cercando mia madre nella stanza. 
 
''Sì tesoro, ora alzati'' Mi girai d'impatto, era dietro l'angolo dell'anta del guardarba, che puliva qualcosa. Tenendomi le tempie, che mi pulsavano, mi alzai dirigendomi in bagno. 
Finalmente pronta, corsi alla prima fermata del pullman, proprio davanti al mio cortile. 
 
 
''Jane, vieni qui'' mi urlava Lucy dall'altra parte del cortile della scuola. 
 
''Oh eccoti, non ti trovavo'' dissi avvicinandomi verso lei e le altre. Menomale che era tornata a scuola, non ce l'avrei fatta un'altro giorno senza di lei. Oggi poi dovevo anche parlare con quel pezzente, chiarire la situazione. 
 
''Quindi quando intendi parlarci?'' mi chiese incuriosita Lucy, aprendo il suo armadietto. ''Ora. no anzi, in classe. Manderò via tutte le altre scimmie per parlare con lui faccia a faccia.'' dissi convintissima.
Ci dirigemmo verso la nostra aula, Lucy un po' impaurita per le conseguenze. Aprii la porta nervosamente, e Lucy si fece dietro di me intimorita. Eccolo, era già li, come se mi aspettasse. Mi fissava con un occhio, in mezzo a tutti i ragazzi che si complimentavano con lui per chissà cosa. 
Mi avvicinai a tutti loro, e si formò come un corridoio tra quel branco di scimmie, che portava a Bieber. 
 
''Cosa vuoi, Michelson?'' era Samuel. ''Hai ripensato a quelle cose di ieri?'' qualcuno dicevano ridendo, ma balbettando nello stesso tempo. 
 
''Fatemi spazio, levatevi'' dissi fissando tutti dall'alto al basso, ingoiando saliva. 
 
''L'hai sentita Jus, l'hai sentita?'' .. ''La prendiamo per i capelli o cosa?'' Mi girai velocemente verso Bieber, ma la sua risposta fu un cenno di testa, muovendola prima a destra poi a sinistra.
 
''Devo parlare con te''  Inarcò un soppracciglio, e tutti ridevano. ''Da sola'' aggiunsi poi. La risata di quei babbuini si prolungò finche Justin non fece un segno con mano, e tutti si azzittirono andandosene, voltati verso di noi. Li seguivo con la testa, tutti che urlavano cosa si sarebbe detto tra di noi. 
 
''Allora, cosa vuoi?'' disse Bieber, sicuro più che mai, facendomi girare verso di lui con un colpetto sulla spalla.
 
''Devi smetterla.'' mi guardò incuriosito. ''D-devi smetterla di trattare male tutti e 'punirci' '' dissi sottolineando l'ultima parola. 
Fece una breve risatina, poi tornò serio. 
 
''E vorresti impedirmelo tu? E' l'unica cosa accettabile di questa scuola, nessuno ce la farà mai pagare'' ''accettalo'' 
 
Mi tornò in mente la scena di ieri, ma era davvero lui? Tutta quell'aria infantile che girava intorno a lui ieri era scomparsa totalmente, dando spazio ad un ragazzo. magari mi ero sbagliata con un altro.
 
''Mettiti d'accordo con il tuo cervello allora, lurido coglione'' ''e anche voi, scimmie a comando'' dissi girandomi, dove ad aspettarmi c'erano tutti i suoi amici sbruffoni che cercavano di oriliare la conversazione, ma avevano sentito solo la mia ultima frase, che avevo ripetuto a voce alta.
 
''Come ti permetti di dire queste cose a noi e Jus?'' disse uno, probabilmente Freddie, guardandomi fissa negli occhi, un po' tremolante. 
 
''D-dai ragazzi, lasciamola stare.'' Dal nulla sbucò Gordon, che corse verso Bieber, sedendosi vicino a lui. Entrambi mi sorrisero, rimasi a guardare sia Gordon che Justin cercando le differenze di quel sorriso. Gordon aveva un sorriso sincero, forse un po' imbarazzato e nervoso. Dopo aver scontrato i miei occhi si mise a fissare il basso, tamburellando le dita conro il banco. Justin invece sorrideva maliziosamente, quasi per sfidarmi,e  anche se lo fissavo negli occhi non abbassava lo sguardo, anzi, fui io a non riuscire a sostenerlo, e mi girai ancora verso i ragazzi. 
 
''Cosa dobbiamo farle, Jus?'' ''La chiudiamo in palestra oggi, eh?'' non vedevano l'ora che Justin desse il via per iniziare le torture, e un po' intimorita mi avvicinai ancora a Lucy, che era rimasta lì ferma per tutto il tempo, seduta in un banco a caso, seguendo tutta la conversazione. 
Justin stette zitto. ''Allora?'' disse Freddie. ''Dai ragazzi, finiamola qui e basta'' disse ancora Gordon. In quel momento avrei voluto alzarmi e abbracciarlo, ma non mi sembrava il momento adatto. Lo avrei ringraziato un altro giorno, o forse più tardi, se ne sarei uscita viva. 
Intervennì Lucy. 
 
''Ora la smettete, basta!'' urlò, sembrava si fosse ripresa da tutta quella paura di prima. ''Avete rotto, tutti!'' 
 
Increduli si girarono tutti verso di noi, fissando Lucy e poi me, e poi chiedendo ancora a Justin cosa avrebbero dovuto fare, come se fosse il loro capo. Justin si alzò, e bisbigliò qualcosa a Samuel, che con la faccia soddisfatta si unì ai suoi compagni e raccontò quello che gli era appena stato detto. Si avvicinarono tutti a noi, mi aspettavo il peggio, ci avrebbero preso a sberle, chiusi gli occhi qualche secondo, facendo forza, sapendo che avrebbero iniziato a spintonarmi e cose simili.
 
Riaprii gli occhi in fretta, sentendo Lucy strillare. Era tra le braccia di uno di loro, la stavano portando fuori dalla classe, tutti insieme, tranne Justin, che parlava con Gordon, quest'ultimo imbarazzato e nervoso. Mi alzai per seguire Lucy, ma Justin mi raggiunse velocemente e mi trattenne, tenendomi dal polso. Perchè la dovevano fare pagare a lei, e non a me che gli avevo detto di tutto?'
Mi staccai in fretta dalla sua presa, colpendo la sua guancia con l'altra mano. Rimase fermo, poi corsi via in cerca di Lucy.
 
Alla fine, avevo preso una nota per non essere stata presente nell'ora di biologia, mentre ero in cerca di Lucy, che avevo trovato chiusa in palestra. che merde.
 
Finalmente era ora di andare a casa, e mi diressi all'uscita infuriata, stringendo i pugni. 
Salutai Lucy da lontano, dentro la macchina di suo padre che era venuto a prenderla. Io ero ferma alla fermata del pullman, come tutti i santi giorni. 
''J-jane, posso parl'' mi girai velocemente, riconoscendo Gordon. deglutì. ''parlarti?'' Anche se mi aveva difeso, aveva permesso che tutto questo accadesse per tre mesi, e non solo perche si era svegliato ora, dopo mesi di silenzio dietro a Justin potevo non essere arrabbiata con lui. 
''Dimmi'' dissi un po svogliata. 
''Vuoi un passaggio?'' mi disse incredulo della mia risposta. Ci pensai un po su, perche no, lui non era pericoloso come gli altri. Annuì con la testa e lo seguii nel parcheggio, fino alla sua macchina. Dovevo trovare l'occasione per ringraziarlo.
Decisi di rompere il ghiaccio. ''Allora, perche Bieber è sempre così scontroso?'' Rallentò un po, forse spaventato. (?) Fece un finto sospiro, poi parlò. 
''Detto tra noi, ..sinceramente, se qualcun altro gli avesse detto solo quello che gli hai detto tu oggi, se gli avessero tirato uno shiaffo come hai fatto tu, insomma, lo avrebbe preso a botte, non so perchè si comporta cosi con t-te.'' disse poi tutto d'un fiato. ''Insomma, hai visto Lucy che subito ha pensato bene di fargliela pagare, con te no, intendo questo'' abbassò il tono della voce fino a finire la frase, stavo per ringraziarlo, quando notai Justin, a piedi nel marciapiede. Anche Gordon se ne accorse probabilmente. 
Sembrava innervosirsi ancora di più, iniziò a tamburellare le dita nel volante della macchina, poi accostò.
''Serve un passaggio?'' disse abbassando il finestrino. Justin, che non sembrava averci visto subito, aprì la bocca, poi si azzittì, dopo aver incrociato i suoi occhi con i miei. 
''No, vado a piedi'' disse continuando a camminare. Gordon lo seguiva imperterrito. 
''Sei sicuro?'' ripeteva balbettando. Justin non rispondeva, guardava fisso i suoi piedi, camminando svelto. Poi Gordon fece spallucce e andò avanti. 
''Boh'' disse fissando davanti a lui.  Passarono pochi minuti.  Gordon era concentrato a fissare la strada, mi girai verso di lui. ''Grazie'' sospirai. ''Grazie per avermi difesa'' specificai. Si voltò di scatto verso di me, poi sorrise sollevato.
 
 
 
Finito di pranzare, mi buttai nel letto per rilassarmi come ogni pomeriggio, ma tempo pochi secondi, e fui interrotta da un messaggio. Presi seccata il telefono, facendolo cadere nel pavimento freddo involontariamente.  
 
''Da numero sconosciuto:   dobbiamo parlare''   mi affrettai a rispondere, chi poteva mai essere?  feci roteare per qualche secondo il telefono nella mia mano, poi risposi chiedendo ciò, e dopo pochi minuti ricevetti un altro messaggio.
 
 ''Da numero sconosciuto:  guarda fuori dalla finestra.'' spaventata mi alzai. Nascondendomi un po' dietro alle tende, cercai di guardare fuori, intravedendo l'ombra di qualcuno seduto sul marciapiede dietro casa mia. Spaventata aprii la finestra, per mettere a fuoco quella persona, che non sapevo chi fosse. Lo sconosciuto alzò lo sguardo da terra, era l'ultima persona che pensavo che potesse essere, era Justin. Come faceva a sapere dove abitavo? Chi gli aveva dato il mio numero? Quel ragazzo non aveva confini. Tutto questo mi terrorizzò, e tornai nel vuoto della mia stanza chiudendo la finestra impaurita. Mi dava i brividi tutto questo.



 
Bitcheeessss.
Allora, come vi è sembrato questo capitolo?
Noioso? Bello? Divertente? Emozionante? Orribile?
Avete visto, qui iniziano a succedere le cose, dehyufweh.
Cosa ne pensate? Cosa pensate che accada nel prossimo?aaaw.
Sappiate che ho già scritto il prossimo, quindi bastano solo..
..
5.. o 6 (lol) recensioni, e lo pubblico, se le ottengo già oggi, lo pubblico domani, okaay?
Vi do un indizio, nel prossimo vedrete anche come la pensa qualcun altro, 'vi metterete in lui' insomma. lol 
recensite, okay bellezze? siete delle meraviglie. ewjhduih
Contattatemi su twitter per indizi su cosa succederà lool
no scherzo, per sapere quando aggiorno, sono sempre 
@darkinkasdfg ,byee splendori, pisciatemi in tanti. wegrfeyuwd
  
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