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Autore: Nebula216    30/11/2012    1 recensioni
"[...]-Eccola, sta andando verso il salto.-
Disse sorridente il biondo appena vide Champagne drizzare le orecchie e dilatare le narici: iniziava lo spettacolo. Il trio trattenne i cavalli sul posto, decisi a voler vedere il sauro e Lara saltare, il tutto sotto lo sguardo attento, e fiero, di Yamato.
In quelle poche falcate che li separavano dall’ostacolo, la castana si imponeva di stare calma e rilassata, ripetendosi che Champagne aveva fiducia in lei così come lei in lui… non poteva fallire.
Non potevano fallire.
Prendendo un respiro, alleggerì la mano e seguì i movimenti del cavallo; proprio in quel momento, percepì la terra scomparire sotto gli zoccoli del suo fratellino [...]"
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 8:Il progetto
 

“Abbiamo praticamente dimenticato come sia strano che un animale così grande, possente e intelligente come un cavallo permetta a un altro ben più debole animale di montargli in groppa.”
(Peter Gray)

 
Il suo orologio da polso segnava le nove meno venti minuti: erano già in ritardo sulla tabella di marcia… e lei odiava i ritardi.
-Insomma Hatake, quanto manca?-
L’uomo seduto alla guida del van, caratterizzato da una capigliatura sbarazzina color argento, sbuffò.
-Calmati Tsu, il maneggio non è molto lontano.-
Ancora stentava a credere che lei, Tsunade Senju, campionessa di dressage a livello mondiale, fosse stata chiamata come istruttrice della sua disciplina da Yamato.
Ancora non riusciva a capire cosa l’avesse spinta ad accettare quel ruolo.
D’altro canto, il suo collega Kakashi Hatake, maestro di cross-country e salto, non si era scervellato troppo: a lui piaceva studiare fino in fondo la diversità dei cavalieri, i loro metodi, il loro linguaggio segreto…
Appena il suo amico caporale gliene aveva parlato, per telefono, non aveva esitato a fare le valigie, caricare la sua giumenta sul van e partire.
-Andrà bene Tsunade. Son proprio sicuro di vedere gli elementi che Yamato ha adocchiato per il suo progetto.-
La bionda lo guardò: le sue labbra, tinte di un leggero rosa opaco, si storsero in una smorfia.
-Sempre ottimista tu… e sempre il solito fortunato. Gli allievi sanno sicuramente saltare, ma figurati se sanno la differenza tra piaffer(1) e passage(2)!-
L’uomo sbuffò.
-Donna di poca fede, aspetta a parlare no? Il van con i puledri ci sta seguendo vero?-
Tsunade osservò dallo specchietto laterale.
-Sì. Mi auguro che quel tirchio sia stato buono: gli ho dovuto strappare il mio Vivaldi a suon di minacce!-
-Sì sì Tsunade, me lo hai già detto tremila volte cosa è successo. Pensa piuttosto a dirmi dove devo girare ora, o qui giriamo in tondo!-
Lara, svegliatasi di prima mattina quel giorno, stava sistemando del truciolo in qualche box vuoto, per far sì che l’accoglienza dei nuovi cavalli fosse il più serena possibile.
Controllò che i beverini(3) fossero funzionanti, che le mangiatoie fossero intere e, soprattutto, che non ci fossero chiodi sporgenti: sarebbero partiti male se uno dei nuovi arrivati si fosse fatto male.
Soddisfatta del suo lavoro, terminò il tutto con la preparazione delle razioni di cibo, non rendendosi conto che qualcuno si stava avvicinando a lei.
-Ehm… Scarlett…-
Le bastò la voce per capire che Williams era dietro di lei, scortato per giunta dal suo campione Dark Poison. Con i capelli pieni di truciolo e la coda di cavallo mezza sciolta, si voltò, vedendo il cavaliere trattenere lo stallone baio: sembrava che volesse spingerlo a fare qualcosa contro la sua volontà.
-Sì Williams?-
Domandò a braccia conserte, mentre l’albino cercava di calmare il suo destriero, prossimo a pestargli un piede con uno zoccolo o a tirargli una capocciata sulla schiena.
-Io… volevo scusarmi per quello che è successo al locale.-
La castana sgranò gli occhi: Williams si stava scusando?!
In quel momento poteva benissimo crollare il cielo per quanto la riguardava, ma Hidan si stava scusando con lei.
Che rispondere?
Cosa poteva dire?
-Oh… ecco…-
No, la sua parte buona non poteva emergere in quel momento!
-Non… ti preoccupare Williams…E’ acqua passata. Grazie comunque per le scuse.-
…Era acqua passata?
Grazie?
Si era rincretinita del tutto?!
Le era entrato un pezzettino di truciolo in una narice che le aveva intasato il cervello!?
Come poteva avergli detto in quel modo!?
L’argenteo riprese a respirare: doveva esser stata una vera odissea per lui.
-Ok, allora ci vediamo agli allenamenti.-
La castana annuì, mentre l’altro usciva e si dirigeva verso il campo di salto. Quando fu solo e abbastanza distante dalla scuderia, fissò inacidito i grandi occhi color cioccolato di Dark Poison.
-Contento adesso? Capisco che ci sai fare con le femmine, ma chiedere scusa a quella… quella vipera è stato come condannarmi! Sai adesso come sarà a festeggiare!? Grazie davvero Poison, questa sì che è solidarietà maschile!-
Lo stallone sbuffò, ignorando allegramente il sarcasmo nervoso del suo cavaliere, occupato, in quel momento, a recuperare un po’ di contegno di fronte ad Ino e Sasuke: non voleva certo perdere la faccia. I due ragazzi lo fissarono straniti, senza però porre alcuna domanda: si limitarono a guardarsi con un sopracciglio inarcato.
-Williams è strano questa mattina. Ah, quando dovrebbe arrivarti la cavalla nuova Sasuke?-
Esordì Ino, mentre Silver Soldier strappava qualche ciuffo d’erba verde sopravvissuto alla nevicata di quella settimana.
-L’ho notato Ino. Comunque, la bavarese a sangue caldo(4) dovrebbe arrivare oggi con gli altri puledri.-
Rispose Sasuke con voce allegra: aveva visto quella cavalla alle gare di salto in libertà(5) e si era ripromesso, un giorno o l’altro, di comprarla. Certo, la sua famiglia era titubante, non aveva mai avuto a che fare con quella razza, ma dopo aver fatto vedere loro i suoi risultati, ogni timore era svanito.
La nuova arrivata e King Arthur avrebbero fatto scintille sotto la sella del giovane Uchiha.
I due binomi ripresero a camminare, incrociando la squadra di team penning, di ritorno anche loro dall’allenamento.
-Ehi ragazzi! Come va?-
Domandò Ino sorridente, vedendo Shikamaru leggermente serio in volto.
-Potrebbe andare meglio.-
-Perché?-
Osò chiedere Sasuke, mentre Kiba e Naruto sospiravano.
-Quest’anno, alle gare, parteciperà anche il team del centro ippico “Akatsuki”.-
Rispose il biondo con una nota di rabbia: da quando c’erano loro, i tre non riuscivano a portare a casa un primo posto, e con tutto l’allenamento che facevano rodeva abbastanza.
I gemelli Zetsu e Setzu, con i loro Appaloosa Zenit e Nadir, sapevano combinare astuzia e reattività, mentre Deidara, con il suo temuto stallone Quarter Horse palomino(6), combinava la velocità esplosiva del destriero alla sua sconsideratezza.
Un mix che garantiva sempre la vittoria.
Naruto, Kiba e Shikamaru erano differenti dai loro avversari: non osavano spingere troppo le loro cavalcature, non osavano metterli in pericolo con girate strette ed improvvise; a causa di questo, Dakota era rimasta ferma qualche mese e per Inuzuka quel lasso di tempo era stato un vero inferno.
-Sono sicura che li batterete quest’anno!-
Esordì Ino sorridente, mentre i tre sospiravano: sarebbe stata dura vincere.
In quel momento, Lara si avviò, sul dorso del suo fratellino, verso il campo coperto, vedendo il suo istruttore, in sella a Reverie, dare dei consigli ad Hidan per migliorare il trotto.
Chiedendo il permesso, entrò e si affiancò a Yamato, stringendo la sella per evitare qualsiasi tipo di scivolamento.
-Yamato, a che ora dovrebbero arrivare i cavalli nuovi?-
Il castano si sistemò il cap, mentre la sua saura rossa cercava di morsicare, per gioco, il muso di Champagne. Quest’ultimo sbuffò e si allontanò un paio di volte, salvo poi arrendersi per l’insistenza della cavalla tedesca.
-Verso l’ora di pranzo. Come ti trovi?-
La castana lo guardò sorridente.
-E’ il mio mondo. Mi coinvolge appieno e sfacchino volentieri… grazie Yamato.-
L’istruttore accennò un sorriso.
-Di niente Lara. Oggi voglio farti lavorare diversamente. Allunga le staffe.-
Sentendo quell’ordine, gli occhi della ragazza si illuminarono: le era sempre piaciuto mettersi in gioco, fare nuove esperienze, e il caporale le stava concedendo una sfida.
Senza replicare, allungò le staffe e lo stesso fece Hidan, curiosi di vedere cosa aveva in serbo per loro Yamato.
-Bene, adesso passeggiate sulla pista e cercate di fasciare bene, con le gambe, il costato del cavallo. Assicuratevi, oltretutto, di avere un buon contatto(7) con la bocca, intesi?-
-Sì.-
Esclamarono all’unisono i due, salvo ignorarsi di nuovo e dirigersi in parti opposte del campo: lei a sinistra, lui a destra.
Mentre cercava di trovare il giusto contatto con la bocca del cavallo, Lara tornò ad interrogarsi sul perché Williams si fosse scusato: lui in teoria non aveva fatto niente, non era stato certo lui ad andarle addosso e farle cadere i bicchieri…
Quello che avrebbe dovuto scusarsi, invece, era il ragazzo ubriaco fradicio.
Chissà perché le aveva chiesto scusa
Nel contempo, Hidan prese a trottare sulla pista, dato che Dark Poison aveva assunto una bellissima posizione rotonda(8) col collo, il tutto senza grandi sforzi.
-Forza Champy, possiamo farcela.-
Aumentando la pressione delle gambe, il bel sauro partì al trotto, tenendo l’incollatura rotonda come il suo collega baio: compiaciuta, osservò Williams, il quale fece un cenno di assenso con la testa e proseguì il lavoro in piano.
Quando Yamato li vide pronti, ordinò loro di riunire sempre di più le falcate, per poi allungarle sul cambiamento diagonale e longitudinale(9).
Certo, era faticoso, pensò Lara, ma era disposta a tutto per migliorarsi col suo fratellino: questo e altro, pensava sorridendo.
Quando si trovò alla lettera C, iniziò il cambiamento longitudinale, vedendo Hidan fare lo stesso dalla lettera A: insieme?
Non era sicura che fosse una buona idea, visto che i loro destrieri erano stalloni. Era anche vero, però, che Champagne si era dimostrato più  tranquillo di quanto dimostrava… escluso Apocalypse King, aveva fatto amicizia con numerosi maschi non castrati.
Tranquilla, ma comunque sull’attenti, fece fare al suo sauro il trotto allungato(10), imitata, come se fosse vicina ad uno specchio, dall’albino. Quando i due cavalli si avvicinarono, non fecero niente: ognuno continuava per la sua strada, con grande sollievo della castana.
-Bene, adesso stesso lavoro al galoppo, ma questa volta uno alla volta.-
Disse l’istruttore, richiamando al centro Lara e lasciando che Hidan facesse il lavoro.
L’allieva si avvicinò a Yamato.
-Yamato… ultimamente sei strano. Come se… fossi elettrizzato.-
Il caporale la guardò.
-Ecco… effettivamente c’è una cosa che mi piacerebbe creare. Vai, sta a te Lara. Basta così Hidan!-
La castana, ancor più curiosa di prima, si diresse sulla pista, prendendo il galoppo e facendo lo stesso lavoro che aveva effettuato al trotto: le staffe lunghe non erano propriamente comode, dato che, ogni volta, sentiva che le avrebbe perse. Cocciuta come era, comunque, cercò di fare il meglio che poteva, insieme al suo piccolo Champy.
Il risultato fu un sorriso d’approvazione da parte di Yamato, il quale le si avvicinò.
-Bravissimi, tutti e quattro. Forza, dissellate i vostri amici, fateli riposare e preparatevi… stanno per arrivare gli ospiti.-
I due binomi, nel silenzio più totale, si diressero verso le scuderie: la situazione era veramente strana, al confine tra l’imbarazzo e la normalità.
Non si parlarono quando scesero dalla sella, nemmeno quando entrarono nel corridoio principale, fino a quando Hidan non lanciò un urlo che spaventò altri cavalli: Dark Poison gli aveva pestato, con grazia, il piede destro.
-Ma porca… POISON!-
La castana si girò.
-Williams non urlare, spaventi tutti gli altri cavalli.-
-Sai Scarlett, non è facile con un animale di 700 e più chili sul piede!-
La ragazza, stanca di quel teatrino, si avvicinò al possente baio, iniziando a premere sulla spalla sinistra del cavallo, nel tentativo di fargli togliere lo zoccolo dal piede del “povero” cavaliere.
Dark Poison, sbuffando, rispose con calma al comando che la castana gli stava dando, alzando lo zoccolo e porgendoglielo, come se glieli dovesse pulire. Hidan, in quel modo, poté togliere l’arto infortunato.
-Non solo King fa le bizze, adesso anche Poison!-
-Sai Williams, dovresti prendere qualche fiore di Bach… sei decisamente insopportabile.-
L’albino la guardò nella maniera più storta che potesse fare, senza incuterle però alcun timore: se una ragazza esile come lei poteva affrontare salti superiori al metro, sicuramente uno sguardo minaccioso non l’avrebbe spaventata; eppure la sua prima azione, in risposta a quello che gli aveva detto, fu quella.
Lara, carezzando il collo dell’Holstein, tornò al suo fratellino, dissellandolo e coprendolo con la sua coperta blu; infine, slegò le corde che lo tenevano legato ai due venti ed entrò nel box, facendosi seguire dal bel sauro. Sorridente, gli lasciò nella mangiatoia delle verdure: carote, finocchio, qualche foglia di lattuga, mescolate a dell’olio di semi e un po’ di integratori; qualcosa in più, un premio, oltre al fieno e al mangime che avrebbe dato a breve.
Hidan, attento, osservò.
-Dove l’hai trovato Champagne?-
La diciannovenne lo guardò.
-Era… chiuso nel box più remoto di questa scuderia. Non lo usavano perché, appena partiva al galoppo, buttava tutti giù con una sgroppata decisa. La sua ex padrona lo ha abbandonato qui perché aveva paura di lui… stavano per venderlo, quando Yamato ha deciso di capirlo e farmelo provare. Da quel momento siamo diventati una cosa sola.-
Hidan, tenendo Dark Poison per la lunghina, osservò lo stallone francese mangiare, con calma, il pasto preparatogli dalla sua amazzone: non sembrava così tremendo come Lara gli aveva raccontato; anzi, aveva una buona struttura e, grazie al lavoro costante della castana, aveva messo su una muscolatura armoniosa ed elegante.
Se l’avesse visto il suo amico allevatore, sicuramente avrebbe apprezzato pienamente la sua morfologia.
-Ammetto che è un bel cavallino.-
Esordì, dopo qualche istante di silenzio, l’albino, facendo sorridere d’orgoglio la ragazza.
-Faccio il possibile per tenerlo in forma e sereno. Si merita il me…-
Il rumore di un clacson la interruppe improvvisamente, costringendola, assieme all’altro cavaliere, ad affacciarsi dalla scuderia: Yamato stava salutando il conducente del primo van, accompagnato da una donna di bella presenza. La chioma bionda e lo sguardo nocciola bastarono per far sbiancare Hidan, più di quanto già fosse.
-Non ci posso credere! Quella è Tsunade Senju!-
Lara, stupita quanto lui, corse vicina a Yamato, osservando i van come se fosse stata una bambina davanti ad un negozio di dolciumi vari: cosa si era inventato Yamato questa volta?
-Bene, sono arrivati.-
Esordì l’istruttore, quasi fremente per l’emozione: finalmente il suo progetto poteva prender vita.
Finalmente poteva vedere i suoi migliori allievi gareggiare nel campionato regionale…
Finalmente poteva vedere la squadra nascere.

 
 
Angolo Autrice: Ecco un nuovo capitolo! Spero sia di vostro gradimento! Entrano in scena due nuovi istruttori e altri nuovi cavalli... che accadrà? 
A voi il glossario e un grandissimo bacione!
Nebula216 <3

P.s: la lasciate una rece? anche piccola piccola *^* *faccina cucciolosa: mode-ON*. Scherzo, non obbligo nessuno, ma mi farebbe piacere sapere che ne pensate di questa storia. Ah, i cavalli sono realizzati col programma Snafflez.


Glossario

1)
 Piaffer:
E’ un esercizio che rappresenta il trotto sul posto: l’ animale esegue movimenti diagonali molto regolari e vengono impegnati i garretti in modo corretto che costituiscono il baricentro. L’impulso è mantenuto verso l’alto e, per meglio acquisire l’esercizio, il cavallo lo esegue (inizialmente) da terra in modo da non essere influenzato dalla mole del cavaliere.

2) Passage:E’un esercizio in cui il cavallo impegna maggiormente i garretti e la groppa è più bassa; è costituito da una superiore elevazione e si sviluppa dal piaffer oppure dal trotto riunito in base alle qualità dell’animale. Quando il cavallo effettua alcuni passi di passage esattamente, deve essere subito premiato con l’interruzione del lavoro per fargli capire la bravura nell’esecuzione. Di solito il passage viene effettuato durante lo stato di eccitazione dell’equino e costituisce uno degli esercizi più entusiasmanti del dressage. Il cavallo è in grado di effettuare il passage se lavora ottimamente sul piaffer e quando il cavaliere aumenta gli aiuti di propulsione.

3) Beverini:I beverini consentono al cavallo di poter dissetarsi nel box. Sono automatici e vanno tenuti puliti.

4) Bavarese a sangue caldo:Cavallo della Baviera, è molto usato nelle discipline classiche (soprattutto salto).
 
5) Salto in libertà:Quando un puledro compie il 3 anno di età viene"iniziato" al salto in libertà:  significa che, in una struttura ovale, viene costruito dagli allevatori e dagli allenatori un percorso con degli ostacoli molto bassi (massimo 125 cm) dove il puledro viene stimolato a dimostrare la sua capacità di "saltare" senza niente addosso, eccezion fatta per i parastinchi, i quali gli impediranno di farsi male.
 
6) Palomino:Mantello nel quale il corpo del cavallo si presenta dorato, con criniera e coda che vanno dal crema al bianco.
Il nome deriva, con tutta probabilità, da Don Juan de Palomino, o da un tipo di uva spagnola dorata: difatti, tale mantello è un’eredità dei cavalli spagnoli.

 
7) Buon contatto:Capacità di seguire la bocca con le mani restando neutri come richieste, che deriva molto da un buon assetto

8) Posizione rotonda: Il collo del cavallo crea una curva armonica, attraverso questa posizione il lavoro risulta più semplice ed efficace.
Si ottiene attraverso un buon impulso del posteriore e un buon gioco di mano, definito “fare la spugna” (le mani si stringono e si aprono).
 
9) Cambiamento Longitudinale: Figura di rettangolo che si esegue uscendo dalla pista alla metà del lato corto (segnalato con la lettera A o C), proseguendo perpendicolarmente fino alla metà del lato corto opposto (quindi da A verso C e viceversa), passando per il centro e quindi cambiando di mano.
 
Cambiamento: http://i47.tinypic.com/34wtd.jpg
 
 
10)  Trotto allungato: Il trotto, prima di tutto, è un’andatura naturale del cavallo, non basculata (cioè che non prevede, come nel passo e nel galoppo, l’uso del collo, ovvero il bilanciere del cavallo) in due tempi.
Presenta, come le altre andature, diverse variazioni, una delle quali, per l’appunto, è il trotto allungato: le orme dei piedi posteriori superano quelle degli anteriori.
Senza variare la velocità, il cavallo compie falcate più ampie con grande estensione degli arti, spinta potente delle anche e dei posteriori, ampie ondulazioni della colonna vertebrale. 
   
 
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