La mattina del giorno successivo tutti gli studenti che avrebbero preso parte
alla gita a … erano riuniti davanti al cancello pronti per partire. La giornata
era splendida e un bel sole splendeva nel cielo…tutto preannunciava una giornata
magnifica… d’altra parte come poteva essere altrimenti con Malfoy rinchiuso in
infermeria?
“ciao ragazzi” salutò una voce alle spalle del solito gruppetto dei grifondoro
“ciao Elizabet” la salutò Ron
“posso unirmi a voi?” chiese con un sorriso stampato in volto. Il rosso parve
molto felice della richiesta della ragazza e subito acconsentì senza nemmeno
chiedere il consenso agli altri certo che tutti sarebbero stati felici di averla
nel gruppo. Tutti tranne Hermione…la ragazza alzò gli occhi al cielo non appena
la vide…non cera Malfoy a rovinargli la giornata ma cera lei., ma era inutile
rodersi tanto non se ne sarebbe andata, Ron non lo avrebbe permesso quindi
meglio rassegnarsi e cercare di godersi lo stesso la gita.
Una volta avuto i permesso dalla McGranit i ragazzi si sparpagliarono in ogni
direzione. Il gruppetto di grifondoro passò in rassegna tutti i negozi, si
fermarono a bere e a mangiare qualcosa poi decisero di concedersi una
passeggiata.
Camminarono a lungo parlando e ridendo, Hermione pareva essersi rilassata e
adesso camminava a braccetto con Ginny mentre prendevano in giro il povero Ron,
il loro bersaglio preferito.
All’improvviso Elizabet si fermò, avevo lo sguardo rivolto verso un grande fiume
che scorreva pacifico in mezzo agli alberi. Sopra al ponte vi era un ponticello
, sembrava piuttosto vecchio e per niente stabile. Le piante di edera si
attorcigliavano attorno le assi di legno che formavano la passerella mentre tra
le pietre dei muretti laterali spuntavano di tanto in tanto qualche fiore
colorato.
“non avevo mai fatto caso a questo ponte” disse Ginny
“lo sapete che su questo ponte ce una strana leggenda?” chiese Elizabet che si
era avvicinata per guardare meglio la costruzione
“stai attenta, non ti avvicinare troppo potrebbe essere pericoloso” la avvertì
Harry ma Elizabet non parve badare molto alle sue parole
“tanto tempo fa una ragazza, una studentessa di 15 anni era innamorata di un
ragazzo appena più grande di lei ma il suo amore era un ‘amore impossibile.
Cerano troppe differenze tra loro. Appartenevano a case diverse e a classi
sociali diverse inoltre il ragazzo non sembrava accorgersi minimamente di lei.
Aveva perso qualunque speranza, era come un sogno, un bellissimo sogno che
svaniva appena apriva gli occhi. Quante volte aveva pianto in silenzio nel bagno
per non farsi vedere dalle amiche e quante volte l’aveva maledetto cercando con
tutto il cuore di odiarlo. Già..lei aveva provato a tramutare il suo amore in
odio ma non cera riuscita…poi un giorno successe quello che mai avrebbe
immaginato. Nonostante le differenze pian paino riuscirono a fare amicizia e
questa amicizia cresceva sempre di più fino a trasformarsi nell’amore che lei
aveva sempre sognato.Le sembrava di vivere in un sogno, era felice, nulla
avrebbe potuto rovinare quello che cera tra loro ne era certa….ma si sa , non
sempre va tutto come si spera. In molti provarono a dividerli, a partire dai
compagni gelosi fino ai genitori di lei che non tolleravano in alcun modo la
relazione con un ragazzo che avrebbe potuto distrarre la figlia dagli studi e
dal futuro che i genitori avevano deciso per lei.Ma loro resistevano convinti
che il loro amore avrebbe vinto tutte le ostilità ma non fu così. I genitori
della ragazza la mandarono lontano, in una scuola dall’altra parte del globo.
Per essere sicuri che i due non si sarebbero più visti erano addirittura
arrivati a mettere un ’intero oceano tra loro. Nonostante tutto i due si
scrivevano raccontandosi tutto attendendo con pazienza il giorno che si
sarebbero potuti rivedere. Quel giorno dopo quasi un’ anno arrivò e la ragazza
poté finalmente far ritorno a casa. Ma una brutta sorpresa la attendeva. Il
ragazzo che amava non cera più. I genitori di lui avevano deciso di farlo
sposare con una ragazza che lui non amava,lo ricattavano in tutte le maniere ma
lui non acconsentì mai di sposarla e così si tolse la vita. La ragazza in preda
a un dolore terribile aveva perso il senno. Non avrebbe mai potuto vivere senza
di lui, non voleva vivere senza di lui così decise di raggiungerlo..e venne
proprio qui…su questi ponte da dove si lanciò trovando finalmente la pace”
Tutti i presenti erano rimasti in silenzio durante il racconto, non una sillaba
era uscita dalle loro bocche. Fissavano la schiena di Elizabet che aveva parlato
con il volto verso il ponte e la schiena verso i compagni
“ma è terribile” disse piano Ginny che si era aggrappata ancora di più al
braccio di Hermione. Questa dal canto suo aveva gli occhi spalancati fissi su
Elizabet, quella storia l’aveva scossa più di quanto lei stessa potesse
immaginare
Elizabet si girò “andiamo non fate quelle facce ,è solo una leggenda…una
storiella “sorrise “torniamo in città?”propose scuotendo un po gli amici.
Insieme si incamminarono di nuovo verso il centro e sembrava che tutti si
fossero ripresi e sembravano non pensare più a quella storiella. Tutti tranne
Hermione continuava a ripensare alle sue parole ma era soprattutto il tono con
cui l’aveva raccontata che l’aveva colpita, sembrava …sembrava quasi che lei
avesse vissuto tutte quelle sensazioni…ma che stava pensando lei non si era mai
fatta influenzare da storielle del genere…stava perdendo colpi. Si scosse e
decise di no pensare più a quelle sciocchezze e di divertirsi per il resto della
giornata.