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Autore: _itsmeraffy_    30/11/2012    3 recensioni
"-Frankie, sai anche tu perché abbiamo già sentito quella canzone vero?- le domandai interrompendo il discorso che aveva iniziato su quanto amasse la pizza.
-Si Emma, lo so anche io!- mi rispose addentandone una fetta."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm From Cheshire.
 
(RICORDO CHE LE PARTI IN CORSIVO FANNO RIFERIMENTO AL FLASHBACK, MENTRE QUELLE SCRITTE NORMALMENTE FANNO RIFERIMENTO ALLA STORIA VERA E PROPRIA.)

Erano quasi le otto e ancora non ero uscita di casa. Non sapevo se fosse un buona idea, alla fine chi mi obbligava a farlo? 
Ok, in effetti c'era qualcuno che lo faceva; Mia madre per esempio, che era sempre stata una mia sorta di confidente, perciò non ero riuscita a tenergli nulla nascosto ed ovviamente, avendo lo stesso carattere di mia sorella, mi aveva consigliato di non dargli buca, o meglio aveva detto "Tanto sei qui fuori casa, se hai paura lancia un urlo e corro a salvarti", tanto per essere sarcastica.
-Ma, hey! Che ci fai ancora qui? Non dovevi vederti con quel ragazzo?- Frankie entrò improvvisamente nella mia camera, trovandomi ancora seduta sul letto. Ecco un secondo esempio.
-Non so se è una buona idea! Non lo conosco nemmeno, e poi non sono in cerca di ragazzi.. voglio solo divertirmi quest'estate e iniziare il college senza problemi- 
-L'ho sempre detto io di avere una sorella cretina.. non ti ha chiesto di sposarlo! Alza il sedere da quel letto e vai giù in spiaggia!- ed eccoci al terzo. Bè, la mia finezza dovevo pur averla ereditata da qualcuno, no? 
-E va bene, va bene vi accontenterò. Ma solo perché non voglio sentirmelo rinfacciare per tutta la vacanza- mi alzai e incrociai le braccia al petto.
-Credimi, non durerebbe solamente per questa vacanza. Ti ricordo che voi due vivete con me, io e Frankie ci alleeremmo per rovinarti la vita se non esci da quella porta ora!- okay, era stata decisamente chiara. Sbattei i piedi a terra a modi bambina capricciosa, poi uscii e presi un respiro profondo prima di scendere di corsa le scale evitando di sentire i commenti dei quattro genitori di sotto. Fortunatamente il mio piano funzionò alla perfezione, nessuno chiese niente. Quando misi piede fuori dalla veranda, notai subito una chioma riccia in lontananza di una persona seduta sulla sabbia e intuii subito di chi si trattasse. Mi avvicinai piano, così nel caso avessi cambiato idea sarei riuscita a tornare in casa di corsa senza che lui se ne accorgesse. Questo ovviamente sarebbe stato possibile se lui non si fosse reso conto della mia presenza appena chiusa la porta sul retro.
-Pensavo mi avessi dato buca!- esclamò quando fui a pochi metri da lui.
-Buona sera signor ricci perfetti.. e no, non sono così tanto malvagia da dare buca a qualcuno- bel modo iniziare una serata con una bugia.
-Ricci perfetti?- ripetè con un mezzo sorriso ruotando la testa verso di me. 
-Sì, non posso chiamarti così?- 
-Si, certo che puoi!- rispose, tornando a guardare il mare.
-Bene, quindi perché ci tenevi tanto che venissi?- mi sembrava più che scontata da parte mia una domanda del genere, aveva insistito così tanto!
-Perchè non mi è piaciuto il modo in cui ci siamo conosciuti, vorrei iniziare tutto da capo se per te non è un problema- mi sembrava una cosa alquanto inutile in quel momento, non sarebbe cambiata la mia idea sul fatto che fosse fin troppo sicuro di sè. Non volevo però al contempo sembrare una snob a cui non piaceva fare nuove conoscenze, perciò mi girai verso di lui e annuii.
-Okay, allora piacere, io sono Harry Styles. Vengo dal Cheshire in Inghilterra, precisamente da un paese chiamato Holmes Chapel.- sì, ne avevo sentito parlare.
-Avevo intuito dal tuo accento che fossi inglese. Io sono Emma Edwards, vengo da Birmingham.- questa volta fui io a porgergli la mano.
 
 
 
-Si e poi mi ricordo che eri rientrata in casa dicendo "E' inglese e ha quindici anni, perfetto no?" lasciandoci senza parole perché pensavamo saresti scappata dopo il primo minuto- disse Frankie tra un morso di pizza e l'altro.
-Bè, devo intuire che credevate molto in me quindi- commentai prima di bere un sorso di coca cola.
-Non è che non credevamo in te, è che tu eri uscita con la convinzione di odiare Harry, poi quando sei tornata eri completamente presa da lui- maledetta quella sera.
-E perché mi avete lasciato uscire? Perché?- 
-Perchè dovevi farlo, così come ora devi incontrarlo e chiedergli spiegazioni!-
-Stai scherzando vero?- 
-No Emma, sono serissima!-
 
 
-Stasera usciamo- Daisy piombò in camera mia mentre io e Frankie stavamo appunto decidendo cosa fare.
-E dove dovremmo andare?- domandai, per evitare di essere portata in qualche posto strano, sapendo perfettamente come era fatta mia sorella.
-In centro, ho convinto mamma a farvi venire con me.. sono diventata abbastanza responsabile, sapete- disse atteggiandosi. Io e la mia amica ci guardammo un secondo e poi scoppiammo a ridere contemporaneamente.
-Credo che vostra mamma sia impazzita!- esclamò lei.
-Va bene, allora fatti vostri.. andrò da sola- sembrava essersela presa, ma la conoscevo abbastanza bene da capire che stava solo fingendo.
-Dacci mezz'ora e siamo pronte- affermai correndo verso il mio armadio.
Bene, forse passò un po' più di mezz'ora, mal'importante è che  comunque alla fine riuscimmo a uscire di casa.
-Daisy, ti guardano tutti!- esclamò Frankie riferendosi alle migliaia di ragazzi che si voltavano per squadrarla dalla testa ai piedi, spesso ricevendo qualche bello schiaffo dalle loro accompagnatrici. 
-Ma sì, cos'avranno mai da guardare? E' solo una diciottenne bionda, bella, con gli occhi azzurri e un fisico perfetto. Davvero, non capisco cosa ci trovino in lei- commentai sarcasticamente. Avevo sempre sognato di diventare come mia sorella un giorno, lei era perfetta e soprattutto era sicura di sé, cosa che io non potevo affermare di me stessa.
-Oh, guarda Emma! C'è il tuo amichetto.- amichetto? Chi? Cosa? Dove? 
-Ciao Harry- urlò Frankie. Okay, no, non andava bene. Erano passate ormai due settimane dal nostro primo incontro e non aveva fatto ancora la prima mossa, però quelle due si ostinavano a dire che era cotto di me, quando in realtà ero convinta del contrario e la ragazza che si trovava con lui in quel momento dimostrava la mia tesi.
-Ciao ragazze, che ci fate qui?- sembrava alquanto sorpreso di vederci.
-Ecco perché…- sussurrai a bassa voce attirando l'attenzione di mia sorella che mi guardò confusa.
-Bè, non ci presenti la tua AMICA?- c'erano dei momenti in cui odiavo Daisy, e momenti in cui l'amavo.. ecco, quello era uno di questi.
Stava per aprire bocca, quando pensai bene di afferrare le mani delle mie accompagnatrici.
-Noi entriamo nel locale, ciao- non sapevo realmente dove stessi andando, ma entrai in una specie di discoteca tirandomi dietro le altre due. Ed era proprio la discoteca per cui Harry e la sua misteriosa amichetta erano in fila all'entrata. 
-Ma non ci faranno mai entrare saltando la fila- disse Frankie quando eravamo a circa un metro di distanza dal bodyguard. Io feci finta di non averla sentita, anche perché lui ci fece entrare tranquillamente.
-Dimentichi le capacità delle sorelle Edwards- le rispose al mio posto Daisy.
L'ultima cosa a cui volevo pensare in quel momento era Harry, così incominciammo a ballare sulle note di "I Gotta Feeling" dei Black Eyed Peas.
-Ma credi che sia la sua ragazza?- mi sussurrò, o meglio, urlò all'orecchio la mia migliore amica per farsi sentire.
-Non lo so, non voglio saperlo!- risposi continuando a ballare. Non feci in tempo a dire quelle parole, che qualcuno mi afferrò la mano trascinandomi via. C'erano due opzioni, o si trattava di un maniaco che aveva miracolosamente i capelli uguali a quelli di Styles, oppure era proprio lui.
-Hei ricciolino, lasciami andare e torna dalla tua amic…- stavo per dire amichetta, sì.. l'avrei detto se non mi avesse praticamente obbligato a tacere. E qual è il modo migliore per fare tacere una persona? Baciarla ovviamente.
-Harry, tu mi hai appena baciata?- oh bè, domanda intelligente Emma, davvero intelligente.
-Non lo so, e tu mi hai appena chiamato per nome?- 
-Non lo so- sì, idee chiare da parte di entrambi.
-Posso rifarlo?- chiese lui. L'unica cosa che riuscivo a capire, era che mi era piaciuto.Perciò lo afferrai per il colletto della camicia e lo avvicinai a me.
-E me lo chiedi anche?- risposi come se fosse una cosa più che ovvia prima di baciarlo di nuovo.
 
 
-No Frankie, mai e poi mai. E' finita tre anni fa, non si ricorderà più nemmeno che esisto!- oltretutto, avevo parlato a Josh di lui e molto probabilmente se l'avessi rivisto non ne sarebbe stato molto entusiasta.
-Ma come abbiamo fatto a non riconoscerlo prima? Ti ricordi quella canzone che mettevano continuamente alla radio fino a qualche mese fa e che non facevamo altro che cantare?- certo che me la ricordavo, ogni volta che salivamo in macchina eravamo costrette ad ascoltarla!
-Quale? Quella che faceva "Baby you light up my world like nobody else ..."?-
-Sì, esatto! Quella è la loro canzone d'esordio!- cosa? stava scherzando?
-Mi prendi in giro vero?- era solo uno strano gioco del destino forse. Lei fece segno di no con la testa.
-Ho letto che sono famosi ovunque.. persino in Cina! - 
-Ma io non li ho mai visti in televisione. Cosa normale d'altronde, visto che non la guardiamo mai! Pensa che gli avevo anche detto che avrebbe dovuto partecipare ad Xfactor!- 
 
 
 
-Man we were killin' time, we were young and restless, we needed to unwind. I guess nothing can last forever, forever.. no.. Back in the summer of '69- smise di cantare posando la chitarra al suo fianco e si fissò a guardarmi.
-Non credevo cantassi così bene. Dovresti partecipare a qualcosa come Xfactor, secondo me faresti molta strada.- dissi la mia, come sempre d'altronde. Ma davvero, non sembrava un ragazzo in grado di cantare in un modo che mi faceva venire persino la pelle d'oca.
-Mi sottovaluti cara, ma non credo che riuscirei a reggere tutta quella pressione. E comunque, non credevi neanche che baciassi così bene, eppure..- lasciò la frase in sospeso.
-Eppure cosa? Adesso non tirartela troppo ragazzo.- quanto mai dissi quella frase! 
Si buttò completamente su di me iniziando a farmi il solletico, ma riuscii ad alzarmi e iniziai a correre sulla sabbia cercando di sfuggirgli. Lui era dietro di me e mi stava inseguendo. Inutile dire che dopo neanche un secondo mi raggiunse, mi prese per i fianchi dal dietro e mi sollevò facendomi fare una giravolta. Senza accorgercene eravamo finiti in acqua ed era notte fonda.
-Ti prego smettila!- esclamai con una voce sommersa dalle risate causate dal solletico.
-Okay, la smetto- rispose fermandosi con le mani all'altezza della mia vita.
-Però smettila anche tu- 
-Ma io non sto facendo niente- mi difesi. Non capivo a cosa si stesse riferendo.
-Intendevo smettila di essere così, perché rischio davvero di innamorarmi di te- erano poche le persone che riuscivano a lasciarmi senza parole e lui l'aveva appena fatto. Lo guardai con occhi sognanti prima di accennare un sorriso e lasciargli un bacio leggero sulle labbra.
Quella sera tornai in casa completamente bagnata perché ovviamente la tenerezza di Harry si era trasformata in una vera e propria lotta di annegamenti. 
-Hey piccola, come mai sei fradicia?- mio papà non sapeva nulla di Harry, se non che era il ragazzo della porta accanto e che tra di noi si era instaurata una bella amicizia, ma ormai ci frequentavamo da un mese.. pensavo fosse giunta l'ora di dirglielo.
-Ero con Harry papà. E a proposito di lui..- non mi fece concludere la frase, si avvicinò a me e mi accarezzò il viso.
-Emma, pensi davvero che sia così stordito da non averlo capito? Quando parli di lui diventi rossa come un pomodoro!- come avevo fatto anche solo a pensare che non avesse scoperto tutto? Alla fine tra me e lui c'era sempre stata una strana connessione, ci capivamo senza dover parlare.
-L'unica cosa di cui vorrei metterti in guardia è di non innamorarti di lui, perché gli amori estivi sono estivi nel vero senso della parola.. durano pochi mesi- gli sorrisi, senza fargli capire che quel consiglio era arrivato troppo tardi perché ero già follemente innamorata di quel ragazzo. 
 
 
 
 
-Ma spiegami, da dove è nata quella canzone? Cos'è successo precisamente? Non me l'hai mai raccontato perché il suo nome e tutto ciò che riguardava lui è diventato impronunciabile dopo quella vacanza.- in effetti era vero. Avevo categoricamente vietato a chiunque conoscessi di parlare di lui perchè sentire il suo nome mi faceva solo stare male.
-Eh, non so cosa dire Frankie. Eravamo in spiaggia, il giorno prima della nostra partenza e mi confessò che aveva qualcosa da dirmi, ma che l'avrebbe fatto attraverso una canzone perché non ci sarebbe riuscito a parole. In quel momento pensavo avesse scelto una canzone scritta da qualcun altro, ma quando iniziò a suonare quella chitarra capii che non era così.-
 
 
 
-Domani parti- 
-Intuitivo riccioli d'oro, davvero intuitivo!- 
Eravamo ancora una volta seduti sulla spiaggia, come eravamo soliti fare per stare da soli, magari anche dopo essere usciti con gli altri ragazzi con cui avevamo creato una specie di compagnia.
-Lo so, me lo dicono tutti- amavo il suo modo di essere sarcastico e dolce allo stesso tempo.
-Comunque, vorrei dirti una cosa.. ma non riesco a farlo a parole. Preferirei cantartela.- cantare una canzone a me? 
-C-cantarmela? Harry, non farmi morire ti prego!- mi sorrise come per dire "Non posso assicurartelo" poi mi prese le mani e mi avvicinò a sé. Si girò e afferrò la chitarra che aveva portato, poi mi guardò per un minuto interminabile negli occhi prima di iniziare a suonare.
 
 
Can't believe you're packing your bags
Trying so hard not to cry.
Had the best time and now it's the worst time
But we have to say goodbye.
Don't promise that you're gonna write
Don't promise that you'll call
Just promise that you won't forget we had it all
 
Non era una canzone normale, era una canzone scritta da lui. Quelle parole erano dirette solo ed esclusivamente a me. 
Il fatto che sembrasse più una canzone d'addio dal suo testo, mi fece ripensare alle parole di mio padre, ma non mi arresi a piangere alle prime due strofe.. aspettai il primo ritornello per capire che le mie idee non erano errate.
 
 
Cause you were mine for the Summer
Now we know it's nearly over
Feels like snow in September
But I always will remember
You were my Summer love
You always will be my Summer love.
 
"Were", passato del verbo essere. "Sei stata mia per l'estate, ora sappiamo che è quasi finita". Cosa intendeva con ciò? Cosa?
Avrei voluto bloccarlo e fargli capire che non avrei voluto chiuderla lì. Londra e Holmes Chapel erano solamente a tre ore di macchina e a una e mezza di treno, ci saremmo potuti vedere spesso. Forse alla fine non avrei sopportato quella distanza, forse sarei crollata dopo la prima settimana, ma tentare non sarebbe costato nulla.  Avevamo solo quindici anni! Però lui aveva già previsto quel tipo di reazione, e non omise di cantarlo.
 
So please don't make this any harder
We can't take this any farther
And I know there's nothing that I wanna change, change.
 
 
"Non renderla più difficile, non possiamo più andare avanti".
Sì, l'aveva decisamente previsto. Se all'inizio stavo cercando di non piangere davanti a lui, in quel momento non riuscivo a fare altro. Quella canzone poteva essere vista in due modi: una canzone d'amore, o una canzone d'addio.. io ero sicura che lui la vedesse in ques'ultimo.
 
 
 
 
-E poi sei corsa in casa piangendo, questo me lo ricordo. L'hai lasciato lì sulla spiaggia.- anche Frankie non aveva dimenticato quella terribile serata.
-Sì, esatto. Non credo neanche che abbia provato a fermarmi. Rimase lì seduto, senza dire niente- forse quella era la cosa che avevo odiato di più. Sì, perché non si era mai fatto più sentire. Ci eravamo lasciati in un bruttissimo modo.
-E io mi chiedo: dopo tre anni è tornato nella tua vita.. non credi sia un segno?- fortunatamente il suono del mio cellulare mi salvò da quella domanda a cui non avrei saputo rispondere.
-E' Daisy!- dissi quando una foto di noi due comparse lampeggiante sullo schermo del telefono. 
Mia sorella si era trasferita in America l'estate prima lasciandoci sole nell'appartamento che condividevamo a Londra. Aveva trovato un lavoro come modella un anno prima e, per evitare di dover prendere continuamente voli da Londra a New York, aveva pensato bene di comprarsi una casa là. Per me e Frankie tutto ciò aveva un lato positivo, ovvero l'avere sempre un posto dove stare quando volevamo staccare dalla pioggia costante di Londra. Però ne aveva anche uno negativo, perché ci mancava  moltissimo.
-Daisy, non ci crederai mai!- non le diedi neanche il tempo di parlare.
-Ti ricordi quella canzone che io e Frankie continuavamo a cantare l'ultima volta che siamo venute lì?-
-Sì, come potrei dimenticarla? non avete fatto altro che cantarla.. mi è rimasta in testa per un mese dopo che ve ne siete andate.- eravamo in un certo senso ossessionate da quel motivetto, ma non avevamo mai pensato di risalire a chi la cantasse.
-Bene, quella canzone la canta un gruppo che si chiama One.. one qualcosa- 
-One Direction per caso?- Frankie che aveva sentito quello che aveva detto la bionda e annuì con la testa.
-Sì, mi dicono così dalla regia!-
-Ah, sono quei cinque ragazzi! Sono carinissimi, ci sono foto di loro ovunque qui a New York.- questo voleva dire che non aveva riconosciuto Harry?
-Come? E non ti sei accorta che uno di quei "ragazzi carinissimi" è Harry?-
-Harry Styles? Ops, ho detto il suo nome, scusa Emma!- si ricordava ancora quanto mi desse fastidio.
-Sì, lui. Tranquilla, ormai non mi fa più effetto. Ma ti rendi conto???-
-Harry Styles un cantante famoso.. e chi l'avrebbe mai detto?-
-Ma quello che non ti ho ancora detto è ancora peggio. L'altro giorno stavamo andando all'università e in radio hanno trasmesso una canzone.. la canzone era dei One Direction, ma indovina un po'? L'avevamo già sentita- mi faceva effetto pronunciarlo ad alta voce.
-Non mi starai dicendo che.. ODDIO, non mi starai dicendo che è QUELLA canzone?- okay, io e Daisy ci capivamo ancora benissimo nonostante la lontananza.
-Esatto. Non ci posso credere boo, sono sconvolta.- mi misi le mani tra i capelli appoggiando il telefono in viva-voce sul tavolo, in modo che anche Frankie potesse sentire la sua reazione. Boo era il soprannome che le avevo dato a circa tre anni e che usavo tutt'ora.
-Ah, bene. E ora che aspetti?-
-Che aspetto a fare cosa?-
-Che aspetti a rincontrarlo e a chiedergli spiegazioni?- Frankie alzò le braccia a modi vittoria.
-Lo sapevo che tu mi avresti dato ragione Edwards! Lo sapevo!- come facevano quelle due a pensarla sempre allo stesso modo? Erano impressionanti.
-E' l'unica cosa da fare Emmy Boo. Non è che lui può prendere una canzone che per te ha e ha avuto un significato e cantarla al mondo intero senza avvisarti.- mi aveva anche lei chiamato con il mio soprannome che mi aveva affibbiato perché inizialmente non era molto entusiasta del suo.. ma ciò significava che il quel momento mi stava dando davvero dei consigli da sorella, era da sempre stato così quando mi chiamava in quel modo. Forse aveva ragione però. 
Ma cosa avrei dovuto fare? Come avrei dovuto agire?
Troppe domande alle quali non riuscivo a rispondere.
 
 
 
 
Heeeey belle! Sono tornata e anche abbastanza in fretta no? 
Ho ricevuto due recensioni per lo scorso capitolo e devo dire che ne sono contenta, considerando che con l'altra storia, appena pubblicato il primo chapter ne avevo ricevuto solo uno, ovvero quello della mia migliore amica ahaha
Well, well well.. cosa dire di questo secondo capitolo?
Bè, inizio col dire so che questa parte può sembrare un po' noiosa perché sto scrivendo di cose già successe.. ma credetemi, sono importanti.
E annuncio che nel prossimo entrerà in scena Harry, tanto per rendervi felici! Ho apprezzato molto il fatto che qualcuno mi abbia dato dei consigli su come scrivere la scorsa volta, e mi piacerebbe sapere il parere di altre persone quindi non esitate a scrivere la vostra, mi farebbe davvero piacere!
Grazie alle 48 persone che fin ora hanno letto il prologo, spero di riuscire a soddisfarvi con questa storia <3
Un bacio a tutti, Raffy <3 
 
Emma e Daisy
          

 
Frankie
          

 
And the cutest boy ever
         
  
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