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Autore: EliCarrot    01/12/2012    2 recensioni
‘Ehi, Ilary. Sta sera ci possiamo vedere. Nathalie è impegnata con la scuola quindi ho la serata libera. Ho prenotato ad un bel ristorantino italiano, e poi ho casa libera, magari ci vieni a fare un salto ’ Appena lessi quelle parole il sorriso scomparve facendo spazio alle lacrime che stavano per uscire dai miei occhi lucidi. Decisi di chiamarlo, per farmi dire che era tutto un errore, uno stupidissimo errore.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU MAKE ME CRAZY
 
‹‹Andiamo Nath, non riesco a vederti così›› In effetti era vero. Sono stata 3 giorni rinchiusa nella mia stanza a piangere e a deprimermi per ciò che è accaduto con Zayn. Harry mi era stato molto vicino: mi aveva ascoltata, supportata, spronata e appoggiata, gli dovevo tutto. E ora era lì, sullo stipite della porta, aspettando un mio qualsiasi cenno di vita che non arrivava. Non volevo uscire, per vedere come le persone erano felici, con i suoi fidanzati e con la loro vita perfetta: mi faceva deprimere ancora di più. Harry aspettava ancora, e dall’espressione non aveva intenzione di muoversi di lì fino a quando io non mi sarei alzata.
‹‹Guarda che puoi andare, non ho bisogno della babysitter, me la so cavare benissimo da sola!›› Dissi, per farlo andare via e non farlo preoccupare ulteriormente.
‹‹Certo, perché è normale che una 17enne stia rinchiusa nella sua stanza per tre giorni filati, senza mangiare e bere, a malapena ti sei fatta la doccia. Quindi ora – disse venendo verso il mio letto – Alzi quel bel culetto che ti ritrovi, ti vai a fare una doccia, ti rendi presentabile e fili direttamente a casa di Zayn per chiarire perché io non ho intenzione di starti ad ascoltare un altro giorno di più!›› Disse, più su di giri che mai. ‹‹Okay, non mi stare dietro, non ho bisogno di te!›› Dissi. L’espressione di Harry mutò in un espressione da “Ragazza che non vuole andare a risolvere con il proprio fidanzato, stai scherzando, vero?”
‹‹Okay, forse un pochino ho bisogno di te, ma tutto qui›› Lo sentì sbuffare e allontanarsi dal letto per raggiungere la porta.
‹‹Okay, mi arrendo. Certe volte sei più cocciuta di un bambino. Ti saluto›› “Libertà” pensai, ma non feci in tempo a sospirare perché non sentì più le coperte addosso e qualcuno prendermi in braccio e poi caricarmi sulle spalle tipo un sacco di patate. Mi accorsi che era Harry perché indossava solo un paio di mutande, la mia mancanza di circolazione in casa deve avergli permesso di gironzolare nudo. Rabbrividì a quel pensiero.
‹‹Harold, se non mi metti subito già, giuro che ti castro con un solo calcio!››
‹‹Oh, non ti preoccupare Boo, ti sto mettendo giù›› Finalmente, potei sentire i miei piedi toccare terra, accorgendomi solo allora che ero nella doccia. Harry, senza dire niente, aprì l’acqua, facendola andare su tutto il mio corpo ancora vestito, e su tutto il suo, mezzo nudo.
‹‹Sai, ho sempre desiderato fare la doccia con te, ma non in questo senso›› Disse con sguardo malizioso. Io per risposta gli tirai una sberla sul bicipite che non lo scalfì minimamente, ovviamente.
 
‹‹Non ci posso credere che me lo stai facendo fare!›› Dissi uscendo dalla macchina di Harry.
‹‹Andiamo Nath, tu lo ami, lui ti ama. Tu stai male, lui sta male. Perché far soffrire due persone, quando entrambe possono essere felici?›› Mi aveva portata a casa di Zayn con la forza, legandomi al sedile della macchina e trascinandomi fino all’ingresso.
‹‹Dove pensi che andrà a finire il mio orgoglio?›› ‹‹Fanculo al tuo stupido orgoglio. E’ della tua relazione sentimentale di cui stiamo parlando, vuoi mettere da parte quel fottuto orgoglio che ti ritrovi, una volta tanto?›› Abbassai la testa. Harry aveva ragione: nelle situazioni come questa mettevo sempre in gioco l’orgoglio e non chiedevo mai scusa, neanche se avevo torto marcio.
‹‹Okay, ho capito, entro!›› Dissi, alzando le mani in segno di resa. Suonai al campanello e dopo pochi istanti Zayn venne ad aprire. Aveva il pigiama e gli occhi erano lucidi e gonfi, come se avesse pianto.
‹‹Nathalie!›› Disse.
‹‹Ciao Zayn. Posso entrare? Sì entro!›› dissi superandolo e andando a sedermi sul divano del suo salotto. Zayn rimase per un attimo sconcertato guardando Harry, che come risposta alzò le spalle con fare disinteressato e entrò anche lui in casa appoggiandosi sullo stipite della porta d’ingresso. Ma che aveva? Un amore infinito verso gli stipiti?
‹‹Come mai sei venuta qui?›› Mi chiese Zayn. Era plausibile che avesse fatto quella domanda. Ero piombata in casa sua, suonando e autoinvitandomi ad entrare senza avvisare nessuno.
‹‹Mi ha costretta Harry, altrimenti non sarei venuta›› Buttai lì. Vidi Zayn spalancare gli occhi, incredulo e Harry affogarsi con la sua stessa saliva e tossire ripetutamente. Quando si riprese continuai con il mio discorso. ‹‹Dicevo, mi ha costretta Harry a venire, ma penso che sia la cosa più sensata che abbia fatto nella sua esistenza. Sappi che sto inventando tutto al momento quindi se questo discorso sarà pieno di frasi senza senso, capiscimi. Allora: mi dispiace di essere uscita con Louis, mi dispiace davvero tanto, e non so per quale oscuro motivo, ma mi sono divertita. Sì, Zayn, mi sono divertita, e tanto anche. Ma renditi conto che tutto ciò che ho provato nei suoi confronti quel giorno è stata pura compassione. Mi ha chiesto una seconda possibilità, io gli avevo detto di no, ma lui ha continuato ad insistere, e…›› Non feci in tempo a finire di parlare perché sentì le sue labbra premere sulle mie, cercando la mia lingua, cercando il mio amore. Zayn mi aveva perdonata. Zayn mi stava baciando. Zayn mi stava amando con tutto sé stesso.
‹‹Ti avevo perdonata appena hai varcato quella porta›› Disse appoggiando la sua fronte alla mia. Risi impercettibilmente a quell’affermazione. Avevo riavuto il mio Zayn, ed ero felicissima.
 
‹‹Cosa ti va di fare?›› ero seduta sul letto, appoggiata con la testa sul suo petto. Avevamo fatto pace ed eravamo subito corsi in camera sua per parlare e riparlare di ciò che era successo. In quel momento mi stava accarezzando la schiena facendo su e giù con la sua mano destra sulla mia colonna vertebrale e provocandomi brividi.
‹‹Possiamo rimanere così per l’eternità?›› Era vero: volevo restare in quella posizione il più possibile. Mi sentivo accettata, protetta .. Al sicuro come non mi ero mai sentita in vita mia. Sentì Zayn ridere alla mia domanda, non capendo che io ero seria.
‹‹L’eternità è un po’ lunga›› Disse con modo scherzoso
‹‹Sì, ma pensa che il tempo passa velocemente mentre si sta bene, quindi sarebbe anche fin troppo corta, per i miei gusti›› Conclusi la frase passando a guardarlo negli occhi, alzando di poco la testa. Sorrideva, ed era bellissimo. Ogni angolo del suo corpo era bellissimo, dai capelli sempre all’insù fino alla punto dei piedi. Era uno spettacolo. Un dono che solo io potevo avere. Mi sentivo così fortunata ad avere Zayn e non sapevo perché avevo accettato di andare all’appuntamento con Louis.
‹‹Con te passerei infinite eternità, se fosse possibile›› sussurrò a pochi centimetri dal mio viso. I nostri respiri erano regolari e continui, andavano insieme, coordinati. I miei occhi oscillavano dalla sua bocca ai suoi occhi, dai suoi occhi alla sua bocca, e così via. Anche i suoi facevano questo gioco che a me faceva impazzire, e lui lo sapeva benissimo. Finalmente si decise ad azzerare le distanze tra noi due con un bacio. All’inizio un bacio casto, quasi senza passione. Poi chiese accesso alla mia bocca con la lingua e io, senza pensarci due volte, gli diedi accesso facendo incontrare la mia lingua con la sua. Danzavano insieme, correvano, si cercavano. Io avevo bisogno di lui, e lui avevo bisogno di me, lo sentivo.
 ‹‹Se continui così mi farai impazzire›› Sussurrò sulle mie labbra e continuando a baciarmi. Sorrisi sulle sue labbra. Mi prese per un fianco avvicinandomi sempre di più a lui. Gli misi una mano nei suoi capelli corvini e morbidi, lu la tenne sul mio fianco, l’altra sulla mia guancia. Ci staccammo guardandoci negli occhi e con l’affanno. Sorrisi.
‹‹Sei come un droga per me›› Disse, mentre appoggiava la sua fronte contro la mia, facendo combaciare perfettamente i nostri nasi. Sentivo il suo sapore di menta e tabacco sulle mie labbra. I nostri respiri erano affannati ma sincronizzati, ad entrambi mancava l’aria.  
‹‹Ti amo Zayn›› ‹‹Ti amo anch’io, Nath››

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CIAO BELLEZZE!
Chiedo solennemente perdone per questo spaventoso, orribile,
ingiustificabile, imperdonabile ridardo. Ma posso spiegare:
SONO STATA SENZA INTERNET
Sapete cosa vuol dire per me stare senza Internet?
Astinenza da droga per ben 3 settimane çç
E poi, la scuola.
Ah, maledetta scuola
NON SCEGLIETE LO SCIENTIFICO, VI ROVINERA' LA VITA.
Passando al capitolo:
Vi è piaciuuuuto?
Ho fatto far pace a Nath con quel figo di Kebabbaro
(Mucho love pour Zayn (?))
Fatemi sapere cosa ne pensate con un recensione.
Scappo, Ciao Bellissime ❤❤❤
Bacio :* 

 



  
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