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Autore: silverhind    01/12/2012    2 recensioni
E se il protagonista di Harry Potter non fosse più il famoso Harry ma una semplice altra ragazza di Hogwarts? Se il prescelto fosse una prescelta ignara fino all'ultimo del suo destino? Bene questa è la storia del destino di una ragazza. La storia di un amore difficile, ostacolato, combattuto, ricercato, rinato, tormentato, dimenticato, maturo, dolce, di sacrifici, vissuto, impulsivo, prorompente, vivace, segreto, esagerato, tenero. La storia d'amore tra un professore all'apparenza severo, insensibile, arrogante e prepotente ma in realtà anche lui capace di provare ammirevoli sentimeti, e una studentessa, all'apparenza normale ma in realtà l'essere più speciale per lui. E se è vero che il fiore nato nella tempesta è il fiore più bello e duraturo, i problemi e le difficoltà che i due protagonisti dovranno affrontare li uniranno in un legame indissolubile... o almeno lo spero!
Genere: Azione, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Riassunto delle puntate precedenti. Il professore smemorato e la ragazza innamorata si ritrovano nella stessa stanza, invitati da Annie, la quale si dimostra una spia dei Mangiamorte. Dopo una dura battaglia, per salvare il professore minacciato da un Avda Kedavra di Malfoy, Georgy si getta con il suo Patronus incontro alla magia oscura del Mangiamorte. Alla vista della magica creatura Piton riacquista la memoria e sistema una volta per tutte Malfoy. Il professore e la ragazza tornano finalmente insieme, per la gioia di tutti (o quasi).
 
Il tempo passava velocemente. Dopo l’ultimo scontro coi Mangiamorte non c’erano stati più attacchi o problemi, le settimane si susseguivano ininterrottamente, i giorni correvano via veloci tra incantesimi, libri e serate romantiche. Georgy aveva dovuto prepararsi bene per gli esami, e non facilitava il fatto che ad esaminarla sarebbero stati dei maghi con cui non aveva mai avuto a che fare, per evitare polemiche poichè il professore di Pozioni era anche l’uomo della sua vita, la preside quasi sua madre e i professori suoi amici. La ragazza aveva vissuto un sacco di avventure durate l’anno, affrontato nemici forti e pericolosi, ora questa sfida, dura e impegnativa, l’avrebbe superata come suo solito con la dedizione e il sorriso.
In fondo la nostra Georgy era una brava ragazza, studiosa (la maggior parte delle volte), con la voglia di far bene, gli esami (com’era da aspettarselo) li passò brillantemente, e…
…e venne il momento delle vacanze!
<< Sev non sarebbe carino passare un po’ di tempo insieme quest’estate? >>
<< E me lo chiedi? Passerò con te ogni singolo momento! Tu dovrai solo pensare alle mete, ai luoghi da visitare, a cosa vorresti fare… al resto ci penserò io! >>
<< Dai Sev, veramente... Voglio fare un bel viaggetto, vedere posti nuovi, fare un sacco di video e foto da mostrare ai miei nipoti quando sarò vecchia…le solite cose insomma! Dai Sev, non dirmi che hai qualcos altro da fare! >>
<< Guarda che non sto scherzando. Voglio veramente portarti ovunque! Siamo maghi per qualcosa no?! >> rispose Piton con un sorrisetto complice che Georgy colse come uno stupendo invito per liberare la sua fantasia.
E così, mentre la maggior parte degli studenti e degli insegnanti di Hogwarts se ne stava nelle case del mondo magico o babbane, con la famiglia, ad affrontare la calura estiva guardando il mondo alla tv distesi sul divano magari con il condizionatore acceso, la ragazza e il professore giravano il mondo.
Bastava che Georgy proponesse una meta e subito Piton, con diligenza e un pizzico di magia, organizzava la vacanza. E così la ragazza poté fare video e foto per i nipoti, fece shopping per le vie di New York, visitò le antiche rovine greche e le turistiche isolette della costa, camminò tra i ghiacchi dell’Islanda e bevve ottima birra tra i cantautori d’Irlanda, indossò kimono giapponesi, attraversò il grande deserto africano, fece escursioni tra le fantastiche Dolomiti italiane, gustandosi poi la magnificenza di Roma, delle sue chiese e del colosseo. E la coppia ovviamente non poté non far tappa a Venezia, la città degli innamorati. Non si sa se per il forte caldo, la torrida afa, i caffè troppo costosi, l’odore forte di mare o l’enorme numero di ponti, scalini e piccioni, ma questa città a Georgy non piacque molto, anzi, proprio per niente, ma ciò non rovinò un’estate a dir poco fantastica.
Ogni due settimane circa la ragazza e il professore facevano tappa dai genitori di lei. Avevano preso abbastanza bene la relazione della loro figliola con il professore di Pozioni della sua scuola, tanto da approvare il fatto che oramai Georgy avrebbe vissuto accanto al suo Severus, sia fuori che dentro la scuola. Erano una coppia dalla mente molto aperta i genitori di Georgy, probabilmente per il fatto che la loro omosessualità era spesso vista come un problema, e sapevano cosa voleva dire sentirsi osteggiati nel poter manifestare al mondo i propri sentimenti e desideri. Piton era convinto che fossero due brave persone, estroverse e stravaganti, e non si stupiva che Georgy avesse ereditato da loro la sua bellezza (interiore, visto che non erano loro i genitori biologici). Chissà quanto poteva esser stato difficile per lei essere allevata da due uomini, quante lotte, quanti ostacoli anche da parte della società. Ed ecco spiegato perché la ragazza non aveva mai perso la speranza di riconquistarlo dopo che aveva perso la memoria. Era in momenti del genere che Piton si fermava, rifletteva e si innamorava sempre più di quella ragazza che gli aveva stregato il cuore, e si rendeva conto che non sarebbe in grado di sopravvivere neppure un solo giorno senza saperla con lui, al sicuro, nel suo cuore.
<< Sev, tutto bene? >> gli chiedeva Georgy.
<< Sev ti sei imbambolato? Severus?? >>
Lo sguardo del professore era fisso al fondo della stanza, e quando chiamato lo volgeva alla ragazza, senza dire una parola, fissandola, sorridendo. Si destava e la seguiva. Momenti di trans in cui si sapeva perfettamente dove fosse. Stava attraversando il periodo più bello della sua vita, accanto alla persona che amava e che lo faceva sentire magnificamente bene.
 
Le vacanze procedevano, entrambi erano felici. Era metà agosto quando si trovavano nuovamente a New York, troppo bella quella città per vederla una sola volta. Piton aveva trovato un appartamento al terzultimo piano di un immenso grattacielo, ben arredato e con le finestre tutt’attorno che ne delimitavano il perimetro. New York era una città fantastica soprattutto di notte, illuminata da mille luci, animata da suoni, musica e profumi.
Una mattina la ragazza si svegliò, e come al solito trovò Piton con la testa posata sul braccio che la guardava dormire e aprire gli occhi, scaldandola con baci e sorrisi.
<< Buongiorno dormigliona >>
<< Avrò il diritto di dormire in vacanza no?! >>
<< Le vacanze non dureranno per sempre… tra un po’ si ricomincia con il ritmo scolastico! Dovremmo goderci a pieno queste giornate… >>
<< Per te forse, io non ho la minima idea di cosa potrei fare. Ora che sono una maga a tutti gli effetti dovrò trovare un lavoro. Niente più scuola per la sottoscritta! >> disse Georgy con un filo di rammarico nella voce.
<< Non so… magari qualcuno la pensa diversamente… >>
<< Stai cercando di dirmi qualcosa Sev? >> chiese la ragazza curiosa, sedendosi sul letto e guardando interessata l’uomo.
<< E’ arrivata una lettera da Hogwarts prima, dalla McGranitt ovviamente. Dice che tra poco più di una settimana ci sarà una riunione ad Hogwarts per definire il nuovo anno: organizzazione, insegnanti, ecc. Siamo ovviamente caldamente invitati a partecipare, professori e assistenti, quindi anche io e te. >>
Momento di pausa. Silenzio prolungato. Georgy rielabora il discorso di Piton. Lo guarda incredula, la bocca spalancata.
<< Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!! Non ci posso credere!! Io sarei un’assistente??? Davvero? E di chi? Sei stato tu? >> era troppo eccitata per trattenere la gioia e le grida, tanto da saltare addosso al professore e riempirlo di baci nervosi.
<< Non sono stato propriamente io… l’idea è partita dalla preside in persona, ed è stata supportata da tutti. Anzi, se non l’avesse proposto lei l’avrebbe fatto di sicuro qualcun altro >>.
<< Wow sono felicissima! Ma perché proprio io? Cioè non è che magari nascono polemiche? >>
<< Impossibile. Quasi ogni anno si scelgono degli assistenti per alcuni professori, e per agevolare i più meritevoli studenti si sceglie tra quelli che hanno passato gli esami più brillantemente e che hanno dimostrato negli anni buone capacità in qualche ambito particolare. Tu hai sconfitto il Signore Oscuro, hai grandi doti nel combattimento, e te la cavi abbastanza bene nelle pozioni. Non è stata difficile quest’anno la scelta. All’incontro cui parteciperemo si parlerà anche di questo e di eventuali nuovi assistenti da assumere, e a chi affidarli. >>
La ragazza non ci credeva ancora. Era felicissima di poter restare ad Hogwarts, accanto al suo professore. Chissà se anche i suoi amici avevano avuto la sua stessa fortuna o se magari erano riusciti a sistemarsi in un’altra maniera. In ogni caso era convinta che finalmente la sua vita stava cambiando in meglio. Finalmente le sue giornate sarebbero state tranquille e nessuno più avrebbe ostacolato la sua felicità e quella del professore.
 
Il giorno della riunione ad Hogwarts era ormai prossimo. Georgy già assaporava il profumo di pietra dei corridoi, sentiva il rumore delle scale, i fantasmi che chiamavano, gustava già i deliziosi manicaretti che la cucina della scuola offriva. Respirava già aria di casa.
Prima di partire alla volta di Hogwarts, Piton propose di salutare i genitori della ragazza. Probabilmente non li avrebbe rivisti per un po’ di tempo se si fossero intrattenuti nella scuola fino all’inizio delle lezioni (previsto per i primi giorni di settembre).
Non ci furono pianti, musi lunghi o abbracci interminabili e strazianti. Georgy sapeva di tornare a casa e i suoi genitori condividevano questo suo sentimento, anche se dispiaceva loro non vedere per un altro pugno di mesi la loro piccola ragazza ormai diventata una donna autonoma.
<< In bocca al lupo per tutto, ad entrambi >>
<< Godetevi la vostra vita ragazzi, non fatevi intimorire dalle difficoltà e restate insieme. Siete bellissimi. Ci mancherete. Tornate presto a trovarci! >>
E infilato il braccio sotto quello di Piton, la ragazza e il professore si smaterializzarono per poi ricomparire a Diagon Alley.
<< Ecco una delle cose che odio di più: lo shopping per il periodo scolastico. E guarda tutti questi insulsi pseudo-maghetti. La maggior parte di loro non apprezzerà mai la sottile arte delle pozioni, sono tutti spropositatamente persi per Difesa contro le Arti Oscure. Pazzesco.. >>
<< Hai finito di lamentarti Sev? Io adoro lo shopping, e son tutte cose che ci servono! Oh guarda che bello quel libro, rilegato così bene, sembra antico! E guarda quel calderone, ci son dei fiori incisi… e quel gufetto? Che carino!!! Me lo compri? >>.
<< Credevo che in vacanza facessi così per mimetizzarti coi babbani… è incredibile come tu trovi tutte queste energie per comprare cianfrusaglie! Sarai la rovina della mia camera blindata… >>
 
Era il 28 Agosto, il clima era mite, non troppo caldo o afoso. La ragazza e il professore giunsero davanti ai cancelli di Hogwarts, si incamminarono per sentieri ben noti e si fermarono di fronte al grande portone della scuola. La felicità della ragazza era pari alla sua ansia per la nuova avventura che le stavano per offrire. Prese la mano di Piton, fece un bel respiro e varcò la soglia della scuola, conscia del fatto che una nuova vita stava per avere inizio.
All’entrata si trovava la preside, Minerva McGranitt, che attendeva i suoi ospiti con eleganza e portamento. Alla vista della coppia fece un grande sorriso, abbracciò forte Georgy, le diede diversi baci, salutò educatamente Piton e li guardò. “Una coppia stupenda, quanto amore, quanta passione” erano i suoi pensieri.
<< Georgy! >> urlò qualcuno dalla sala grande, agitando in aria la mano e iniziando a camminare a gran passi verso la ragazza. << Georgy, tutto bene? Non ti sei più fatta sentire quest’estate. È andato tutto bene? >> chiese Lupin con simpatico interesse.
<< Benissimo grazie, io e Sev abbiamo girato mezzo mondo e visto un sacco di posti fantastici! Ci siamo divertiti molto! E tu? >>
<< Io… si ho trascorso delle belle e tranquille vacanze, ma non ti voglio annoiare. Severus, buongiorno >>
<< Salve Remus >> rispose forse con troppa freddezza Piton.
Quando tutti i professori furono arrivati si riunirono in una stanza rettangolare con un grande tavolo, sempre rettangolare, al centro. Alle pareti vi erano i quadri dei precedenti presidi di Hogwarts e di qualche importante personaggio che, nonostante la dipartita, come i presidi, avrebbe potuto dare un valido contributo ad Hogwarts e alle decisioni da prendere. La prima riunione durò circa un’ora e mezza, Georgy era rimasta fuori dalla stanza perchè non era quella la riunione a cui avrebbe dovuto partecipare. Colse dunque l’occasione per fare un bel giro della scuola deserta, e tornare con la mente ai ricordi che le suscitavano tutti i posti che vedeva. Ad Hogwarts aveva trovato amicizie, legami, amore. Era i suo habitat ideale, l’unico luogo che poteva darle sicurezza e conforto. Ogni cosa, ogni siepe, ogni mattone, ogni odore di magia la facevano stare bene.
Finalmente era tornata a casa e vi sarebbe rimasta per molto tempo.
  
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