Tornammo a casa verso l’ora di pranzo .Aprii la porta e mi trovai davanti uno spettacolo non bellissimo. C’erano valigie ovunque…tutto era in disordine ….
Andai in fretta in camera mia, spinsi contro la porta per aprirla e vidi seduto sul letto la persona che mi aveva provocato tutto quel dolore, la persona per cui mi ero tagliata, la persona per cui ero finita in coma. Niall.
-Che cazzo ci fai tu qui ?-dissi incavolata
-Ciao..-disse lui continuando a fissare per terra
Quello stronzo non aveva neanche il coraggio di guardarmi negli occhi.
Intanto i miei occhi si erano riempiti di lacrime, ma cercavo di non piangere
-Perché hai fatto tutte quelle cose ?-chiese Niall
-Che ti interessa ? Tu eri via- gli risposi io
Si alzò dal letto , mi prese il braccio e disse –Cazzo ti amo ! Perché hai fatto quelle cose ? Perché ti tagli- mi chiese guardandomi negli occhi. Erano rossi e gonfi, stava trattenendo le lacrime
-Cazzo è colpa tua. Perché mi hai donato un rene? Perché te ne sei andato ? Perché hai cambiato il numero di cellullare ? Ti sei scordato di me, e scusa se io non ti ho ancora dimenticato- dissi tutto d’un fiato
Scesi giù velocemente ….C’erano tutti i ragazzi sul divano.
-Ciao Sophie- dissero in coro sorridendo
-Siete tutti e cinque figli di puttana- gli urlai contro
Uscii sbattendo la porta.
Non sapevo dove andare. Non avevo una metà precisa, ma tutti i posti sarebbero stati meglio di quella casa. L’ultima cosa che volevo era vederli.
Mi misi a sedere su una panchina in un parco.

Qualcuno mi mise le mani sugli occhi. Le toccai e le riconobbi subito. Mi spuntò un sorriso sulle labbra, mi girai .
-Austin – dissi e lo abbracciai
-We Sophie. Da quanto tempo…ti sei dimenticata di me ?- mi chiese lei con un mega sorrisone stampato sulla faccia .
-No, come faccio a scordarmi del mio migliore amico ?- ridacchiai e mi misi di nuovo a sedere, accanto a lui.
-Ora mi dici cosa è successo- mi chiese serio
Il sorriso svanì. Lo sapeva.
-Sono su tutti i giornali vero?- chiesi
-Esatto –rispose lui subito
-Sai già la storia, è colpa di Niall- dissi
-Lo sapevo. Quel ragazzo è un bastardo. L’ho sempre saputo che ti avrebbe fatto soffrire- mi disse lui
Rimanemmo a parlare di tutto. Era tre mesi che non lo vedevo. Abitava in America e non lo vedevo quasi mai. Rimaneva sempre il mio migliore amico e quello di Giulia.
Di sera andai a dormire a casa sua.
Finché i ragazzi stavano in quella casa, io non ci sarei tornata. Dormii nella camera degli ospiti.

I raggi di sole che entravano dalla finestra mi svegliarono.
Il cellulare vibrò. Lo presi e guardai il nuovo messaggio.
“Ti fa proprio schifo dirmi dove sei .-.- ?”

CONTINUA…

SPAZIO AUTRICE...
E' corto e non è bellissimo. Fa schifo, lo so .-.