Flame
[Cerchi riparo, fraterno conforto,
tendi le braccia allo specchio
ti muovi a stento e con sguardo severo
… biascichi un malinconico Modugno
Di quei violini suonati dal vento
L’ultimo bacio… mia dolce bambina
Brucia sul viso, come gocce di limone
..Eroico coraggio di un feroce
addio…]
Sta
piovendo, ma non sento neanche l’acqua che bagna il mio volto.
Sono un
vendicatore in fondo e non temo quattro goccioline di pioggia ed in questo
momento seduto su un masso, solo un senso di inezia mi ottenebra e non ho
alcuna intenzione di spostarmi, perdendo questa precaria pace.
Eppure è
strano sai?
Dentro,
nello strato più basso dell’epidermide, sento ancora qualcosa… nonostante Tutto
quello che ho passato e quello che devo affrontare…sento ancora qualcosa…. *ironizzo
dolorosamente*
Sì, c’è un
organo che alcuni *sorrido* chiamerebbero cuore… e che in momenti silenziosi
come questi, prende il sopravvento facendo azzittire anche la mia mente…
È stupido,
è stupido Tutto questo lo so, dal principio sino alla fine è Tutto orrendamente
stupido.
Non può un
muscolo dirmi quello che devo fare, …*stringo i pugni, lì da solo, sotto una
pioggia scrosciante* … non può costringermi a ricordare!
Ad onta di
ciò.. lo sento gridare ed agitarsi e ne approfitta quando stanco della
giornata, lo lascio parlare... .
Ed ecco
che subito un’ondata di calore mi invade… un calore che ho sentito solo una
volta e che non posso dimenticare.
L’acqua è
fredda e non si accinge a fermarsi, i capelli si incollano al viso, ed io sono
troppo preso come un emerito stolto ad ascoltare….
Figure che
diventano persone si dipingono in men che non si dica nella mia memoria.
*Sai già
chi sono, vero?* Mi sembra di sentirla la voce beffarda e tagliente di quel
muscolo lì…
Una ha un
dolce profumo di rosa selvatica e un’altra invece ha due poderosi occhi
azzurri.
Sakura e
Naruto.
È insensato
lo so, è così riluttante pensare al passato, guardare i miei passi indietro e
capire che forse… ho sbagliato. Un Uchina che sbaglia, divertente.
Eppure anche
se provo a ripetermi ancora una volta e a convincermi che siete solo un ricordo
e nulla più… Le vostre orme si fanno ancora più marcate e come un balsamo mi
attenuano le ferite e i miei occhi che nessuno può guardare, ora, risplendono
di nuovo richiamati a vita.
Tu, vuoi sapere perché me ne sono
andato.
[Ma sono lacrime mentre piove…
Sono lacrime mentre piove…piove…
sono lacrime, mentre piove…]
Ma lo sai già, te l’ho spiegato e perdi un turno,
come se si trattasse di un semplice gioco… chiudendo le miei iridi nere ti metto
da parte. Devo affrontare un nemico ancora più potente, amico, e che come sai mi
ha già rovinato la vita diverse volte.
…Sai
a chi mi riferisco e sai anche che quel nome che Tu pronunci ogni giorno e
senza remore sulle Tue labbra, sarebbe una condanna sulle mie.
Amore.
*Amore.*
Amore… ti rendi conto di quello che dico?
…È per questo che è ancora una volta strano e immensamente
ridicolo farsi governare da un muscolo.
Io non sono come te, le mie dichiarazioni non sono mai
state plateali perfino il mio addio è rimasto nell’ombra… .
Ma c’è una cosa amico mio, che non sai e che forse neanche
Lei ricorda.
Ed è una cosa che morirà con me, perché ne vado fiero e
perché mi rendo conto che è anche una *sciocca* debolezza…; ed in guerra se sei
schiavo di qualcuno non potrai mai librarti in volo… come dalle ceneri fa la Fenice.
Posso solo dirti che mi dispiace per te… *sono sempre il solito arrogante* e in fondo te lo aspettavi, no? E
ne eri certo che io sarei finito col dirti prima o dopo che *ho bisogno di Lei* … e sapevi anche che le avrei
spezzato il cuore e che io avrei dovuto rinunciare a questo pezzo di carne, per
andare avanti.
…Ecco perché sei il mio migliore amico; perché hai letto tutte queste
cose, solo guardandomi la prima volta. E molto probabilmente dentro di te, sai
già che io come se niente fosse, verrò di nuovo a reclamarne il possesso…
[Magica quiete velata indulgenza dopo
l’ingrata tempesta
Riprendi fiato e con intenso trasporto
celebri un mite e insolito risveglio]
Lei…
la prima volta che la guardai, pensai che era una mocciosa. Matematico, un
pensiero da Sasuke e che fa onore a quello che sono diventato ora.
Ma
*poi*
e non so dirti quando… è scattato qualcosa, come se una stanza improvvisamente diventa
troppo piccola e l’aria si fa elettrizzante e calda; sai tipo lo scirocco che a
volte spira sul nostro villaggio o come se per un maleficio, ti ritrovi prigioniero
in una valle arroventata dal Sole e da cui non riesci proprio a scappare,
perché soprattutto non vuoi farlo… non vuoi fuggire.
L’
energia
che faceva nascere in me, ed in un solo nanosecondo,… è tutt’ora un’arte misteriosa e
che si rivela un arma pericolosa se applicata da qualcuno nelle tecnica ninjia.
Non
so dirti neanche quando ho incominciato a preoccuparmi per Lei. Non come facevi Tu,
ovvio… però i suoi occhi verdi e cangianti da star male, mi sono entrati
dentro… forse anche più di questo segno maledetto!
E
se ricordo il suo volto e la sua bellezza… mi sento un’amante infedele perché Lei
adesso è con te… mentre prima era mia! Mia, capisci !? Ed io non ho mai avuto qualcosa che fosse veramente mio!
..Forse
sono stati uno dei suoi tanti sorrisi o la sua voce *dolce* che si sono dimostrati
i più potenti tra i veleni e che senza dolore mi hanno vessato.
E ho avuto paura.
Perché
quando vedi le sue lacrime salate capisci che non puoi risarcirla … concepisci che hai
rovinato qualcosa di puro e semplice.
Ho
avuto paura perché… perché è bastata Lei per farmi dimenticare Itachi… come è
bastata Lei sola per sottrarmi a un segno nefasto…! Ho avuto paura, perché il
calore, aveva ravvivato il mio corpo e mi ha ricordato di avere un cuore… che invece
si era fermato per sempre sotto una vendetta, atrofizzato e rassegnato dal tempo.
[Mille violini suonati dal vento
L’ultimo abbraccio mia amata bambina
Ne attenuo il ricordo di una pioggia d’argento,
… il senso spietato di un non ritorno
Di quei violini suonati dal vento]
E
ho ancora paura se la ripenso, si anche adesso che la rivedo dentro di me,
provo un malessere generale… che va in netto contrasto con l’ondata di calore che
invece si ferma sopra lo stomaco, nella gabbia toracica che invece deve essere
vuota!!!
Ho paura perché sento di nuovo quel “ Ti amo! ”.
Chi
non l’ha mai udito, non può capire il panico e la gioia immensa che danzano
insieme, come
figure in un vortice di fuoco.
Eccolo,
è questo il preciso istante che oramai mi fa compagnia in questi momenti e che
mi fa impazzire, letteralmente.
Eccomi
Sasuke Uchina, sotto la pioggia con un cuore che batte rimembrando quella
notte.
E come un demente
ne rivedo ogni frammento. Ed ogni secondo… ed ogni sillaba mi bruciano in petto,
esattamente come ogni sua stilla trasparente che le inonda mille e mille volte,
il viso di porcellana.
Lo so,
sono uno st****o. Non me la merito e Lei soprattutto non si meritava solo un “Grazie”.
Grazie, di
che? Dei fiori? Grazie!
Grazie, si
dice a un cameriere quando ti serve un pranzo o *Grazie* si dice
silenziosamente al cielo, per un giorno ancora in piedi.
Grazie…
*Grazie
per il calore, per la fiamma che adesso mi tiene sveglio e che non mi fa
sentire il freddo della pioggia…*
…Era
questo il senso di quel grazie e che *forse* Lei ha intuito solo in parte,
schiava com’è di illusioni e di insicurezze…
Stupido… Stupido, mille volte stupido!
Cosa pensi
di me ora? Sono un
vendicatore, ma di notte e sotto la pioggia, sono solo un ragazzo normale e che
vorrebbe amare…
Amore,
eccola è uscita di nuovo l’accusata! …è
uscita la parola che farebbe rodere d’invidia Naruto… la parola che Tu,
amore mio, *come è dolce ammetterlo* ti aspettavi quella sera… e mentre ti colpivo era questa
la parola che pensavo…
Non te lo
dirò mai… per i doveri che ho verso il mio ego… ma Tu sai che quella notte
pioveva.
Pioveva ed
io ero un ragazzo normale… sì, mentre ti poggiavo su quella panchina fredda,
ero solo Sasuke.
È questo
il momento che nessuno mi potrà mai rubare e che neanche Tu, fiore addormentato,
non sarai in grado mai di condividere con me…
Alla fine,
comunque vada questa storia, questa Nostra storia, io ho già avuto un po’ di
quello che volevo…
Vendetta?...No…
Sono un
masochista ed anche un egoista è vero, forse il peggiore, e certamente il
miscuglio indefinito di queste due *belle* sensazioni!
[L’ultimo bacio mia dolce bambina
Brucia sul viso come gocce di limone
Eroico coraggio di un feroce addio
Ma sono lacrime
mentre piove…
Sono lacrime mentre piove
…piove…sono lacrime, mentre piove…]
…Ma mentre eri lì, mentre le foglie
ci cadevano come pioggia intorno, danzando quasi nel vento… e mentre solo la Luna c’era a
farmi da testimonianza discreta e silenziosa… I miei occhi neri hanno avuto il coraggio di brillare e ho capito che non potevo, non volevo recidere nettamente il
filo rosso che ci unisce.
Quando poi il Tuo profumo intenso pizzicava quasi la mia mano e certo solo
allora che non l’avrei mai dimenticato…; lasciavo che le mie dita ti accarezzassero
il volto, studiandoti e imprimendoti dentro, come meglio potevo.
Le tue
labbra, mi sembra ancora di vederle, belle e rosse come un rubino che nessuno potrà mai
compare…; così morbide
e che regalano o tolgono il sorriso a molte persone, con la rapidità di un
fulmine.
E i tuoi
capelli chiari e rosa, dove le mie dita bizzarre si erano andate ad
attorcigliare e a perdersi tra i riflessi. Ed infine istupidito
divoravo i tuoi occhi chiusi e ogni singola goccia salata….; nessuno, si, nessuno aveva mai pianto tanto per me e ho
scoperto che è lì tra le tue ciglia, che anche la Luna va a morire… .
In questi
istanti preso com’ero da te, mi è sembrato nettamente che il tempo si sia fermato
e che il Destino sia apparso,
lì in piedi ritto di fronte a noi ed aveva sul *muso* una smorfia di disappunto….
“Imprevedibile…” mi sono detto, mandandolo al
diavolo… perché
… Io e Te, Loro… Noi Tutti, è questa la parola, è questo quello che siamo…. Divorati dai sensi di colpa,
ambiti premi solitari sospesi tra scelte diverse…, cupi e leggeri cuori da
strapazzo… siamo solo esseri Imprevedibili e nemmeno io, ragazzino, che in una notte voleva cambiare
la sua vita… ho potuto sottrarmi alla regola…
Ho dovuto baciati, mentre ti poggiavo su quella
panchina,
ho dovuto baciarti mentre le lacrime
ti accarezzavano il volto…
E non perché sarei stato solo un perdente, come
direbbe il più canzonato dei ragazzi
…Non perché ti consideravo solo un oggetto, come forse
spera dentro la sua testa Naruto…
…Non perché non avevo il coraggio di lasciarti lì al
freddo…come penseresti, disprezzandomi a ragion veduta, Tu…
Ma perché non so se il mio
è ancora un Addio o un Arrivederci…
E perché Sakura… la parola Amore è una cosa che va detta piano come
il Tuo nome ed io posso pronunciarla solo ora, in giorni come questi, mentre la
pioggia batte e non riesce a scalfire la fiamma che ho dentro.
La fiamma che arde malgrado le
apparenze, quella che tu hai richiamato a vita, e che silenziosa sostiene solo
e solo il Tuo nome…….
Fine…(?)
@@@
Ciao
a Tutti! Questa è la mia prima fan fic che faccio su Naruto… credo che non mi
dedicherò molto a questa sezione dato che sono venuta solo ora a conoscenza
della fantomatica storia d’amore di questi due baldi giovani… anche se avrei
un’ideuzza in mente e naturalmente la metterò in pratica in base alle
recensioni di incoraggiamento (ç____ç occhi da cucciolo: Vi pregooo!!! )
Comunque
che ne dite? Ho reso l’idea di Sasuke in mezzo alla pioggia?? Vi è piaciuta?
Ehehe,
anche se devo dirvi la verità forse in un certo qual modo preferirei Naruto e
Sakura… insomma è un bel triangolo degno di nota… U_U Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciao a Tutti e recensite! Baci Sae!
La
canzone che ho usato è quella di Carmen Consoli –L’ultimo bacio © dei rispettivi autori ed
è priva di qualsiasi scopo di lucro.