Capitolo otto ~
Mi alzai, ero nel mio letto ‘Cosa ci faccio qui?’ Pensai, andai in cucina e presi del latte, in casa non c’era nessuno, come sempre del resto… Probabilmente mio fratello era a lavorare e i miei erano usciti per gli affari loro, senza dirmi niente naturalmente, senza chiedermi se volevo stare un po’ con loro, ma ormai ci avevo fatto l’abitudine. Sentì il telefono di casa suonare “Pronto?” “Ehi C.!” Mi chiamava così da quando abbiamo cominciato a guardare gossip girl “Morry!” “Non sai cosa ho scoperto!!” La sua voce era eccitatissima “Cosa?” ero curiosa “So le tappe per il tour dei 1D!! Andranno a Milano il 20 maggio e i biglietti sono appena usciti! Chiama quel tipo che dicevi per vedere se ti da i biglietti! Ora devo andare mia madre scassa, ciao bella” “C-ciao” restai a fissare un paio di minuti il telefono e poi mi precipitai e vedere sul cellulare la data ‘è solo il 27 marzo… Ma com’è possibile? Io mi sono addormentata nel letto del mio Louis ieri, ed era la notte del 20 maggio…’ Mi venne un nodo allo stomaco e mi sedetti sul letto ‘Non ci credo… Ho sognato tutto!’ mi presi la testa tra le mani non ci potevo credere, per avere un ulteriore conferma guardai la rubrica del mio cellulare, dei numeri dei ragazzi non c’era traccia. Mi lascia cadere sul letto ‘Ovvio che era un sogno, sarebbe stato troppo bello se fosse vero…’ “CHARLIE CAZZO SONO MEGAN RISPONDI A STO FIGA DI CELLULARE, CHE SE NON LO FAI TI PIGLIO A CALCI IN CULO FINO A SANTA MERDA E POI TI SPEZZO LE GAMBINE…” Megan aveva tanto insistito per registrare la suoneria per quando mi chiama che avevo potuto dire di no ed ecco cosa ne era uscito... “Devo cambiare suoneria, ogni volta mia fa venire un infarto” “Aahah E bhom, ti volevo dire che i 1D…” la interruppi “…Fanno un concerto a Milano il 20 maggio?” "Bhé, si… Ma come fai a saperlo?” “Mi ha appena chiamata Morry” “Ah capisco, comunque volevo chiederti se oggi ti andava di andare in centro, ho bisogno un paio di scarpe e un vestito” Di solito ero io a chiedere a Megan di andare a fare shopping “Okay, ci vediamo alle 2?” non guardai nemmeno l’orologio “Okay alle due” “A dopo” e riattaccai, mi vestii e poi andai a mangiare qualcosa, mentre cucinavo suonò il campanello e andai ad aprire “Megan, che cazzo ci fai qui? Ho detto alle 2…” “Charlie sono le 2.30, quando mi hai chiamata erano le 2.20” Guardai l’orologio, avevo dormito troppo… “I tuoi non ci sono vero?” mi chiese lei “Ovvio, pensi che starebbero a casa?” risposi un po’ scocciata “Ma perché non vai mai con loro?” nessuno sapeva che i miei mi trascuravano e non mi andava che qualcuno lo sapesse “Ma perché non ho voglia, poi si divertono anche da soli” Sorrisi ‘Si divertono molto di più senza di me…’ sforzai il mio sorriso a rimanere tale ancora per qualche secondo e poi mi girai. “Che cucini di buono?” “Un po’ di pasta, vuoi mangiare anche tu?” mi girai per guardarla “No niente grazie”. Mangiai velocemente e poi andammo a prendere il treno per andare in centro, adoravo uscire con Megan, perché lei era pazza.
“Dai prova questo!” Le dissi indicandole un vestito color mirtillo “Okay” e andò in camerino. “È da un po’ che non ci vediamo” mi girai e i miei occhi ne incrociarono due color nocciola “Ciao Bryan” “Ma quanta freddezza” era un mio ‘amico’ sin dall’asilo e abitava nella casa di fianco alla mia, e ultimamente aveva smesso di parlarmi e quando l’ho salutato mi aveva riempita di insulti “Cosa dovrei fare?” “Salutarmi come hai sempre fatto? Hai presente il bacino sulla guancia?” si allungò verso di me “Scordatelo” cos’era quella storia che aveva deciso di cominciare di nuovo a parlarmi? Ci ero cascata già una volta, non avrei più commesso lo stesso errore “Dai Charlie! Non sarai ancora arrabbiata con me per quella storia…” “Sì lo sono, eri il mio migliore amico cazzo! Io ti ho regalato tutta la mia fiducia e tu la hai buttata nel cesso!” “Charlie, l’ho dovuto fare, lo sai che non penso nulla di quello che ti ho detto…” Mi prese una mano e io gliela scostai malamente “Perché ‘hai dovuto’ dovevi salvare la tua reputazione? Conoscere le sfigate come me te l’avrebbe abbassata?” Ringraziai il cielo poiché finalmente Megan uscì dal camerino “Quanto cazzo ci hai messo? Lascia quella roba e andiamo.” La presi per un braccio e la trascinai via. “Cosa voleva?” “Non lo so, scusarsi credo” “Che sfigato… Dai andiamo”.
Quando tornai a casa erano le sette, sul tavolo c’era un bigliettino ‘Noi siamo fuori a cena.’ Stracciai quel foglietto ‘Li faceva così schifo aggiungere un
“Dai fammi spiegare!” Prima che potessi fare un altro passo mi ritrovai le braccia di Bryan che mi cingevano la vita “Non mi interessa, vattene!” mi girai verso di lui e mi misi a correre, lui mi inseguiva, all’improvviso tutto si fece nero e mi sentii cedere…
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