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Autore: UnNomeFigo    01/12/2012    0 recensioni
Da quando gli avevamo incontrati, tutto il nostro mondo si era rovesciato, non perché loro fossero famosi, bensì perché i nostri cuori ormai appartenevano a loro.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo otto ~

Mi alzai, ero nel mio letto ‘Cosa ci faccio qui? Pensai, andai in cucina e presi del latte, in casa non c’era nessuno, come sempre del resto… Probabilmente mio fratello era a lavorare e i miei erano usciti per gli affari loro, senza dirmi niente naturalmente, senza chiedermi se volevo stare un po’ con loro, ma ormai ci avevo fatto l’abitudine. Sentì il telefono di casa suonare “Pronto?” “Ehi C.!” Mi chiamava così da quando abbiamo cominciato a guardare gossip girl “Morry!” “Non sai cosa ho scoperto!!” La sua voce era eccitatissima “Cosa?” ero curiosa “So le tappe per il tour dei 1D!! Andranno a Milano il 20 maggio e i biglietti sono appena usciti! Chiama quel tipo che dicevi per vedere se ti da i biglietti! Ora devo andare mia madre scassa, ciao bella” “C-ciao” restai a fissare un paio di minuti il telefono e poi mi precipitai e vedere sul cellulare la data ‘è solo il 27 marzo… Ma com’è possibile? Io mi sono addormentata nel letto del mio Louis ieri, ed era la notte del 20 maggio…’ Mi venne un nodo allo stomaco e mi sedetti sul letto ‘Non ci credo… Ho sognato tutto!’ mi presi la testa tra le mani non ci potevo credere, per avere un ulteriore conferma guardai la rubrica del mio cellulare, dei numeri dei ragazzi non c’era traccia. Mi lascia cadere sul letto ‘Ovvio che era un sogno, sarebbe stato troppo bello se fosse vero…’  “CHARLIE CAZZO SONO MEGAN RISPONDI A STO FIGA DI CELLULARE, CHE SE NON LO FAI TI PIGLIO A CALCI IN CULO FINO A SANTA MERDA E POI TI SPEZZO LE GAMBINE…” Megan aveva tanto insistito per registrare la suoneria per quando mi chiama che avevo potuto dire di no ed ecco cosa ne era uscito... “Devo cambiare suoneria, ogni volta mia fa venire un infarto” “Aahah E bhom, ti volevo dire che i 1D…” la interruppi “…Fanno un concerto a Milano il 20 maggio?” "Bhé, si… Ma come fai a saperlo?” “Mi ha appena chiamata Morry” “Ah capisco, comunque volevo chiederti se oggi ti andava di andare in centro, ho bisogno un paio di scarpe e un vestito” Di solito ero io a chiedere a Megan di andare a fare shopping “Okay, ci vediamo alle 2?” non guardai nemmeno l’orologio “Okay alle due” “A dopo” e riattaccai, mi vestii e poi andai a mangiare qualcosa, mentre cucinavo suonò il campanello e andai ad aprire “Megan, che cazzo ci fai qui? Ho detto alle 2…” “Charlie sono le 2.30, quando mi hai chiamata erano le 2.20” Guardai l’orologio, avevo dormito troppo… “I tuoi non ci sono vero?” mi chiese lei “Ovvio, pensi che starebbero a casa?” risposi un po’ scocciata “Ma perché non vai mai con loro?” nessuno sapeva che i miei mi trascuravano e non mi andava che qualcuno lo sapesse “Ma perché non ho voglia, poi si divertono anche da soli” Sorrisi ‘Si divertono molto di più senza di me…’ sforzai il mio sorriso a rimanere tale ancora per qualche secondo e poi mi girai. “Che cucini di buono?” “Un po’ di pasta, vuoi mangiare anche tu?” mi girai per guardarla “No niente grazie”. Mangiai velocemente e poi andammo a prendere il treno per andare in centro, adoravo uscire con Megan, perché lei era pazza.
“Dai prova questo!” Le dissi indicandole un vestito color mirtillo “Okay” e andò in camerino. “È da un po’ che non ci vediamo” mi girai e i miei occhi ne incrociarono due color nocciola “Ciao Bryan” “Ma quanta freddezza” era un mio ‘amico’ sin dall’asilo e abitava nella casa di fianco alla mia, e ultimamente aveva smesso di parlarmi e quando l’ho salutato mi aveva riempita di insulti “Cosa dovrei fare?” “Salutarmi come hai sempre fatto? Hai presente il bacino sulla guancia?” si allungò verso di me “Scordatelo” cos’era quella storia che aveva deciso di cominciare di nuovo a parlarmi? Ci ero cascata già una volta, non avrei più commesso lo stesso errore “Dai Charlie! Non sarai ancora arrabbiata con me per quella storia…” “Sì lo sono, eri il mio migliore amico cazzo! Io ti ho regalato tutta la mia fiducia e tu la hai buttata nel cesso!” “Charlie, l’ho dovuto fare, lo sai che non penso nulla di quello che ti ho detto…” Mi prese una mano e io gliela scostai malamente “Perché ‘hai dovuto’ dovevi salvare la tua reputazione? Conoscere le sfigate come me te l’avrebbe abbassata?” Ringraziai il cielo poiché finalmente Megan uscì dal camerino “Quanto cazzo ci hai messo? Lascia quella roba e andiamo.” La presi per un braccio e la trascinai via. “Cosa voleva?” “Non lo so, scusarsi credo” “Che sfigato… Dai andiamo”.
Quando tornai a casa erano le sette, sul tavolo c’era un bigliettino ‘Noi siamo fuori a cena.’ Stracciai quel foglietto ‘Li faceva così schifo aggiungere un o magari un o per lo meno ??’. Non capivo perché i miei non mi calcolavano più, io non avevo fatto niente di male! Anzi negli ultimi tempi facevo quasi tutto quello che mi chiedevano e il ringraziamento era quello di essere abbandonata a me stessa, mi avevano lasciata da sola. Avevo solo 16 anni infondo, e loro mi avevano abbandonata, non volevo dirlo a nessuno perché non volevo riempire le persone dei miei problemi, ma sapevo che di lì a poco sarei esplosa, e quel sogno aveva peggiorato le cose! Finalmente ero felice e tutto si è dissolto in un secondo! Non avrei mai voluto svegliarmi per tornare in quella realtà di merda che era la mia vita, fatta di bugie del ‘sto bene’ e di falsi sorrisi ogni volta si parlava dei bei genitori amorevoli dei miei amici, mentre io raccontavo che i mei c’erano sempre se avevo bisogno, dicendo che loro mi volevano bene... Uscii di casa, ero talmente arrabbiata e triste che non feci caso a cosa avevo davanti e difatti andai a sbattere contro qualcuno “Ragazzina guarda dove vai!” era un signore sulla 50ina, di solito ero educata “Non mi rompa, non l’ho vista” ma quello non era il momento “Anche l’educazione hai lasciato a casa?” “Sì molto probabilmente sì, ma lei non è da meno!” “Cosa stai insinuando bamboccia? Chi ti credi di essere? Porta rispetto!” “Io do rispetto solo a chi me lo da! Quindi chiuda quella fogna che ha al posto della bocca e muova il culo lontano da me!” e così dicendo me ne andai, all’inizio pensai di tornare indietro e salire sul tetto, come facevo sempre, ma così mi ricordai del sogno e ci rinunciai. Andai a comprare una bibita nel negozio sotto casa.
 “Dai fammi spiegare!” Prima che potessi fare un altro passo mi ritrovai le braccia di Bryan che mi cingevano la vita “Non mi interessa, vattene!” mi girai verso di lui e mi misi a correre, lui mi inseguiva, all’improvviso tutto si fece nero e mi sentii cedere…



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 Viivii : Ciao a tutti :D (se c'è qualcosa che legge u.u) (: Non so che altro aggiungere D: Grazie a tutti quelli che leggono questa FF <3
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