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Autore: GexeTheNemesi    19/06/2007    5 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap 25 Zabuza e Haku del villaggio della Luna Rossa


“Cosa!?” Esplose un Kakuzu grondante di sangue da capo a piedi, con un braccio fasciato e con una stecca alla gamba destra.
“e non mi avete neppure aspettato!?”
“Duecento…trecento… cavoli tuoi Kakuzu, se ti fossi sbrigato a catturare Kaku magari avresti avuto una possibilità… ecco! Ho perso il conto!” Si lamentò Deidara, sorseggiando una spremuta.
Hidan, se si sorvolava sul fatto che aveva una voragine al posto dello stomaco, sembrava essere in perfetta forma paragonato al suo compagno.
Dal pavimento del covo cominciarono a emergere due mandibole verdi che tutti i presenti riconobbero.
“Toh!” Lo prese in giro Kisame.
“un fungo fuori stagione”
Entrambe le personalità di Zetsu ringhiarono contro il ninja della nebbia.
“Taci pesciolino, o scoprirai a causa di chi gli squali bianchi si stanno estinguendo”
Kisame si zittì, riflettendo su che fine aveva fatto suo zio Arcibaldo.
“Parlando di argomenti più seri, dov’è il leader ?” Chiese
Tobi fece spallucce.
“Boh, a Konoha probabilmente. Perché me lo chiede Zetsu-san?”
Zetsu sospirò arreso.
“Non dirmi che te lo sei già dimenticato…” disse scuotendo la testa.
Il ninja mascherato era stato preso alla sprovvista.
“Dimenticato cosa?” Chiese innocente
“Hidan, come si chiama il dio della Somma Pazienza?” Chiese la mezza pianta.
“Killkenny(fidatevi, ha ragione :NDA)” rispose il religioso.
“Killkenny, dammi tu la forza… tra due settimane ci sarà l’esame di selezione dei Chunin!”
Deidara sputò il suo succo di frutta addosso a Tobi, a Kakuzu cadde il portafoglio da tasca, Hidan sparò un bestemmione talmente grande che un presepe li vicino crollò, Kisame si punse con Samehada, a Itachi scappò un rutto degno di Homer Simpson, Maito Gai, guardandosi allo specchio, scoprì di aver un ben poco giovane capello bianco, a Sakura per la prima volta vennero le sue cose proprio mentre parlava con Sasuke e nel covo di un certo sannin echeggiò una forte flatulenza.
“Oh, me lo ero scordato” disse Tobi pulendosi la maschera.
“Vi siete forse dimenticati di quello che ha detto leader a riguardo?” Chiese Deidara.
L’Uchiha estrasse un kunai e si specchiò sulla lama.
“Che tempismo” disse.
“proprio ora che volevo comprarmi una cintura in pelle di serpente”
Hidan diede un occhiata al suo compagno, cogliendo al volo l’idea dell’Uchiha.
“In effetti mi sono sempre chiesto che religione ci fosse a Konoha, potrei andare farci un giro per togliermi la curiosità”
Kakuzu raccolse il portafoglio da terra.
“Si è rovinato” disse con tono ironico.
“penso che andrò a prenderne uno nuovo insieme a te, collega” “Uhm…” borbottò Kisame.
“ho sentito di un certo night-club vicino al palazzo dell’ hokage davvero niente male, tra un po’ è l’anniversario di quando sono stato promosso Genin: potrei andare lì a festeggiare”
Deidara si massaggiò il mento.
“Beh, io potrei portare il mio ultimo lavoro da far vedere a Naruto. Lui, a contrario di “qualcuno con una maschera arancione”, apprezza la mia arte”
“Io potrei comprarmi una maschera nuova” riflettè Tobi.
Tutti quanti portarono lo sguardo scandalizzato sul ninja mascherato.
“Ehi, cosa credete? Che nel mio guardaroba abbia solo questa maschera? Ne ho anche una rossa e una verde, se lo volete sapere!” Disse, come a sfidarli a provare il contrario.

Naruto quella sera era piuttosto stanco, non solo per lo scontro con Zabuza, che lo aveva sfiancato molto più di quello che aveva fatto credere al ninja della nebbia, ma anche a causa di un atroce dubbio che lo stava tormentando da quando Sasuke lo aveva colpito, così decise di andare sul tetto della casa di Tazuna a riflettere sotto le stelle.
Yoko, da brava femmina predatrice quale era, ne approfittò immediatamente. Però questa volta, stranamente, il biondo non appose la solita resistenza: era completamente assorto nei suoi pensieri, quasi non si fosse accorto della ragazza.
“Hei, per caso ti sei fatto una cannetta mentre non c’ero?” Chiese lei.
“Eh?… no… la davanti” borbottò
“Oh mio Dio, questo partito del tutto!”
Il biondo sorrise debolmente rivolto a Yoko.
“No, tranquilla. Volevo solo prenderti in giro”
La ragazza non ebbe la forza per reagire: non aveva mai sentito quel tono nella bocca di Naruto, anche quando Artemis lo portava allo stremo delle forze durante gli allenamenti non era mai stato così… così… debole, appena percettibile, quasi un sussurro.
“Scricciolo, sicuro di stare bene?” Chiese, portando la mano sulla fronte del ragazzo.
“No” rispose lui con quello stesso lugubre tono.
“non mi sento affatto bene”
Kyuubi osservò il volto di Naruto per qualche istante: non aveva una bella cera.
“Cucciolo, che ti prende?”
Il ragazzo sospirò, aveva gli occhi lucidi, quasi fosse sul punto di piangere.
“Ho paura” ammise.
“non ho mai avuto così tanta paura fino ad ora”
La ragazza ascoltò in silenzio senza mostrare alcuna emozione, poi disse con tono stranamente dolce:
“Sdraiati”
Il biondo eseguì come un bambino ubbidiente, si sdraiò e poggiò la testa sulle ginocchia della rossa.
“Per quanto mi sforzi, mi sto legando troppo intimamente ai miei compagni di squadra e a Kakashi. Invece che stordirli, avrei dovuto ucciderli, ma non l’ ho fatto”
Yoko cominciò ad accarezzare dolcemente la fronte di Naruto.
“E’ la tua indole” disse la ragazza.
“non sei capace di uccidere con tanta leggerezza, anche a Suna hai fatto tanto il gradasso, ma non hai ucciso più ninja di quanti non fossero necessari per la nostra fuga”
Il biondo strinse il lembo della gonna di Yoko.
“Rischio di compromettere la missione, loro sono del villaggio della foglia! Solo per questo dovrei odiarli a morte!” disse con rabbia.
La rossa passò ad accarezzargli le guance, che divennero subito di un rosso acceso al primo contatto.
“Ho un favore da chiederti Yoko” sussurrò.
Lei rise leggermente.
“Chissà come mai, mi immagino a grandi linee cosa tu stia per chiedermi”
Naruto ispirò profondamente e disse con decisone queste parole.
“Se la missione lo richiedesse… e se io per un qualunque motivo non ne fossi in grado… Yoko, vorrei che fossi tu a uccidere Sasuke e Sakura”
Yoko storse un po’ il naso.
“Non mi esalta molto l’idea di ammazzare due ragazzini, ma visto che sei tu chiedermelo, se si presenterà l’occasione, farò come dici”
“Qualunque cosa io ti dovessi dire o fare in quell’occasione” disse ancora Naruto.
“tu dovrai ignorarla e mantenere la promessa, d’accordo?”
Fece un deciso cenno di assenso.
“Promesso: parola di Bijuu!”
Tre giorni dopo, Tazuna e gli altri del piccolo villaggio finirono di costruire il famoso ponte, e i quattro ninja poterono così tornare a Konoha; Naruto e Sasuke non si erano più rivolti la parola da quella volta che avevano litigato.
Sono passati tre giorni pensò soddisfatto Naruto.
Ormai quei due dovrebbero essere arrivati, spero che i ragazzi li accolgano a dovere.

“Chi non muore si rivede, eh Kisame?” Commentò sarcastico Zabuza.
L’interessato grugnì, per niente felice.
“Sinceramente, io speravo di non rivederti più” disse acido.
Haku si portò alla mano un paio di spiedi, non alla vista del ninja-squalo.
“Ti piacerebbe”
Kisame cominciò a pizzicare l’impugnatura di Samehada.
“Non ti riduco a poltiglia solo perché sei un sottoposto di Naruto-kun, ricordatelo!” Così dicendo voltò le spalle e si inoltrò nel corridoi sotterranei del covo, probabilmente diretto alla palestra.
“E’ pericoloso?” Chiese Haku.
“Non nel senso che chiedi tu, tanto parole ma niente fatti” rispose il ninja.
“Ti ho sentito!” rispose una voce echeggiante tra le pareti di roccia.
Zabuza scosse la testa: non era cambiato affatto, per fortuna.
Davanti a loro apparve un immagine scura e sfuocata, ma dopo aver visto quel profilo una volta sola, era impossibile non riconoscerlo.
“Dalle vostre facce sembra che Kisame vi abbia lanciato la sua minaccia di morte giornaliera” disse Naruto.
“ci farete l’abitudine, ne sono sicuro”
“Hai mantenuto la tua parola” disse Zabuza.
“questo posto è una roccaforte, ci vorrebbe un esercito per poterla espugnare, senza dubbio il luogo più sicuro al mondo per noi”
L’immagine del biondo sorrise.
“Però… hai anche promesso di darmi potere, come hai intenzione di fare?”
Un'altra immagine si aggiunse a quella di Naruto: il profilo era senza dubbio femminile e l’unico colore che traspariva da quella figura erano gli occhi rosso sangue.
“Immagino tu abbia sentito parlare di Kyuubi, la volpe a nove code, e del suo immenso potere: è con parte di quel potere che ti voglio ripagare”

C***o! Avrei dovuto postarlo stamattina questo cap, ma internet sembra essere andato a farsi benedire e ho passato tutto il pomeriggio a smembrare la presa del ADSL per sistemarla! Un pessimo modo di passare una giornata. Per sfogarmi, sta sera aggiornerò di un altro cap: sul tardi però, mi manca il tempo…
  
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