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Autore: vilka    02/12/2012    0 recensioni
Non poteva essere vero, era tutto troppo... Perfetto.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando uscii dal centro commerciale, l'aria fredda di inizio settembre mi riportò alla realtà. Niall James Horan mi aveva abbracciato. Di sua spontanea volontà. Tutto questo era assurdo. Non aveva senso. Perché avrebbe dovuto farlo? 
Mi ero seduta su una panchina lì di fronte a riflettere su ciò che era appena accaduto quando mi venne in mente di Amy. Aprii la borsa per prendere il cellulare e chiamarla, ma un foglietto attirò la mia attenzione. Lo presi e lo aprii. Quando lo lessi, non sentii più il mio cuore battere. Era un biglietto scritto da Niall.

Stasera, 19.00
Havana Club
Niall


Sul biglietto di carta c'era scritto così. Lì per lì, scoppiai a ridere. Ceh, il mio idolo, dopo averlo ‘conosciuto’ per neanche due minuti ad un signin, mi invita all'Havana Club. 
AHAHAHAHAHAHAHAHA, NO.
Assurdo. 
E se fossi stata una pazza maniaca serial killer? Come aveva fatto a fidarsi di me? Magari fossi una bellezza soprannaturale, ma ero una ragazza normalissima.
Stavo aspettando che saltasse fuori qualche cameraman di Candid Camera, quando uscì dal centro commerciale Amy.
Le saltai addosso e senza neanche farla fiatare le raccontai tutto. Lei era quasi più sbalordita di me. Ma lei non era incredula; no, lei era felicissima. Borbottò parole che io non captai e poi, senza neanche darmi spiegazioni, mi tirò per un braccio e in tutta fretta mi portò a casa sua. Entrammo nel soggiorno, salutai la signora Finch e poi salimmo in camera di Amy. Le pareti celesti erano coperte di poster di tutti i generi, e ce n'erano numerosi degli One Direction. Il letto a due piazze era coperto ordinatamente da una montagnetta di cuscini blu e bianchi. Scritta sul muro sopra il letto c'era una frase che avevamo scritto insieme: “I can't fall asleep but I can sure dream.” 
Mi avvicinai allo stereo e lo accesi sulla playlist degli Oned, e partì a palla Kiss Me. Mentre ascoltavo mi sedetti sul letto, stravolta.
Amy si sedette di fianco a me. «Fatti una doccia, non vorrai arrivare all'appuntamento con il tuo idolo tutta sudata!» 

«Primo non è un appuntamento, secondo e se mi avesse preso in giro?»
«Ma non dire cazzate. Stiamo parlando dello stesso Niall? Quello che non farebbe male ad una mosca? Non riuscirebbe mai a prendere in giro così una sua fan!»
«Si ma... Cazzo, Amy, ho paura! Ti prego, vieni con me!»
Mi sorrise. Due fossette si formarono agli angoli della sua bocca. «Ma lui ha invitato te, non me.»
«Eddai!»
«Ok, ok! Però muoviti, dobbiamo farci la doccia! Tu falla nel mio bagno, io la faccio giù.» 

Mi alzai dal letto e aprii la porta del bagno. Accesi l'acqua e la feci scorrere un po', per farla scaldare. Presi il mio iPod e le casse di Amy, le portai in bagno e lo accesi sulle track a caso. Partì A beauty and a beat di Ccciastin Bibah ft Nicky Minaj. Mi ‘docciai’, poi mi asciugai un po' e uscii dal bagno con l'asciugamano addosso.
Trovai Amy che rovistava tra i vestiti della sua cabina armadio e che sbraitava contro qualcosa che non riusciva a trovare. Mi infilai insieme a lei e cercai anche io qualcosa da mettermi. Alla fine optai per un vestito nero molto semplice, lungo fino al ginocchio, che sulla schiena aveva uno spaccato abbastanza grande ed aveva dei ricami. (Simile a questo ma con lo spaccato più piccolo.)
Rientrata in bagno mi curai le sopracciglia, le mani e i piedi. Mi asciugai i capelli e lisciai i boccoli. Un velo di fard, un filo di matita e eyeliner, una passata di mascara ed ero pronta. Infilai il vestito e le mie ballerine nere. Quando uscii trovai Amy che si infilava le sue amate perle alle orecchie. Era bellissima. La chioma rosso fuoco le ricadeva sulle spalle, fino a metà ventre, liscia più che mai. Gli occhi verdi erano risaltati dall'eyeliner nero. Indossava una maglietta rosa salmone che lasciava la spalla sinistra scoperta. I jeans scuri e stretti risaltavano le sue gambe affusolate e ai piedi portava dei tacchi sempre rosa salmone. 

«Amélie Rose Finch, sei una cosa bellissima.»
«Eva Nichols, anche tu non scherzi.»
«Beh, visto che siamo due cazzutissimi schianti, possiamo andare tranquillamente all'Havana Club con i nostri idoli e farceli tutta la sera, che ne dici? Ci muoviamo?»
Amy scoppiò a ridere e con lei anche io, poi prendemmo le nostre giacche e andammo al piano di sotto. Passammo dal salotto dove c'era Josh, il fratello 19enne di Amy al telefono. Ci piantò gli occhi addosso e ci fece un fischio di approvazione. 

«Sei proprio scemo Josh!» Disse Amy ridendo.
Uscimmo nell'aria fresca di Londra. Erano le 18.28, quindi eravamo in orario. Prendemmo la metropolitana e quando arrivammo mancava qualche minuto alle 19.00.
Davanti all'entrata della famosa discoteca era parcheggiata una limousine e piazzato davanti alla porta d'ingresso stava un enorme buttafuori. Mi avvicinai con il cuore che batteva all'impazzata e dissi il mio nome, Eva.

Il buttafuori cercò tra la lista che aveva in mano il mio nome. «Eva Eva Eva... Ah, ecco, Eva. E la tua amica chi è?»
Cercai di atteggiarmi con fare sicuro. «Non preoccuparti, lei sta con me.»
«Ok, entrate pure. Buon divertimento ragazze.»
Oh mio Dio, ero dentro l'Havana Club. Con la mia migliore amica. E con gli One Direction. 

La stanza in cui entrammo era molto accogliente. C'erano delle poltrone nere sparse qua e la, dal soffitto pendeva un elaboratissimo lampadario a sette bracci. C'era un bancone da bar governato da un giovane ragazzo. Arrivò subito una gentile cameriera che ci prese le giacche e le portò in un'altra stanza. Era tutto molto silezioso. Poi la cameriera tornò e ci invitò a seguirla nell'ascensore. 
La giovane ragazza ci guardò. 
«Siete amiche degli One Direction?»
Io e Amy ci guardammo, poi rispondemmo all'unisono. 
«Più o meno.»
La ragazza ci sorrise e ci portò sulla famosissima ed enorme terrazza, che fungeva da discoteca. Infatti l'Havana Club era famoso soprattutto per essere l'unica discoteca creata su una terrazza. All'ultimo piano di un grattacielo. Subito ci sporgemmo a vedere il paesaggio
. Vedevo il Big Ben, il Tamigi, anche il Palazzo Reale. Era magnifico.
Una voce inconfondibile ci chiamò dalle mie spalle. «Ah, siete arrivate!»
Il cuore mi saltò in gola. Mi girai verso quel volto stupendo, che mi sorrideva e che mi fissava con i suoi occhioni blu.

«Niall! Ciao! Ehm, scusa se ho portato una mia amica.. E' che...»
Non mi fece neanche finire di parlare che si presentò ad Amy e la abbracciò calorosamente. Vidi sbucare dalla spalla di Niall il volto felicissimo di Amy.

Sciolto l'abbraccio si rivolse ancora a me. «Non ti preoccupare, volevo scriverlo, di portare un'amica, ma non c'era tempo e tu te ne stavi andando.»
«Ah, ok, grazie per averci portato in questo posto magnifico. Ma c'è una cosa che non capisco: perché?»
Niall mi sorrise. 
«Perché sei l'unica fan con cui ho avuto una conversazione decente. Di solito le fan si mettono ad urlare e a malapena riescono a dire il loro nome per l'autografo. Tu invece eri tranquillissima, e questa cosa mi ha colpito molto. Ma lasciate che vi presenti gli altri.»
Si avvicinarono quei quattro ragazzi che erano la mia vita. 
Harry si avvicinò per primo. 
«Wow, ragazze. Siete splendide! Comunque io sono Harry.»
Ci abbracciò e noi ci presentammo. 
Dopo tutti i saluti generali, ci sedemmo ad un tavolo.
Liam ci rivolse un candido sorriso. 
«Allora, ragazze. Adesso se volete mangiamo qualcosa, poi potremmo andare al Luna Park, se vi va.»
Guardai Amy e ci sorridemmo. 
«Va benissimo! Ma voi come fate ad uscire?»
«Vedrete!» rispose Louis ridendo.

Eravamo in macchina (un normalissimo SUV a 7 posti, non potevamo andare con la limousine) quando entrarono i ragazzi. Avevano stranissime acconciature ed Harry e Zayn avevano gli occhiali. 

«Ragazzi, siete orrendi, fatevelo dire!» disse Amy ridendo.
Risata generale, poi Paul mise in moto.
Il viaggio passò velocemente, tra chiacchere e risate. Appena arrivati al Luna Park Louis si mise subito in fila per un'altissima montagna russa. Anche gli altri si misero in fila tranne Liam e Amy, a cui non andava di venire sballottati appena dopo mangiato. Loro andarono a fare la casa degli specchi.
Mi accomodai sul vagone vicino a Zayn, e urlammo per tutto il viaggio dell'ottovolante. Lui dovette tenersi saldamente incollati al naso i finti occhiali, perché alla prima curva minacciarono di saltare via da un momento all'altro. Fu mitico.
Andammo su ogni ottovolante e giostra del parco. Ci divertimmo come matti, e Harry finì pure per rompere gli occhiali. Dovette andare in giro col cappuccio e la testa bassa.
Poi persi di vista gli altri, e rimasi sola con Niall in mezzo al parco. Non sapevamo proprio come avevamo fatto a perderci. Così decidemmo di andare a fare l'unica giostra che non avevamo ancora fatto, la Ruota Panoramica.
Durante il viaggio parlammo del più e del meno. Niall diceva che era stravolto da tutto questo lavoro ma che era soddisfattissimo. Neanche nei suoi sogni più pazzi aveva immaginato di ritrovarsi davanti a così tante fans. Diceva che era un po' geloso di Louis e Zayn, perché loro avevano delle ragazze con cui sfogarsi un po'. Mentre lui... Lui si sentiva tanto trascurato. Era la ruota di scorta, diceva. Le star erano gli altri, lui era una contro figura. E io ero lì ad ascoltare, sempre più in pena. 
Così lo abbracciai e gli sussurrai una cosa all'orecchio. 
«Tu sei sempre stato il mio preferito, Niall.»
Sentii i suoi muscoli, prima contratti, rilassarsi, e poi stringermi un po' più forte di prima. Rimanemmo così, stretti l'uno all'altra, la mia pancia contro la sua. Le sue braccia che mi stringevano i fianchi e le mie attorno al suo collo. In quell'istante mi sentii davvero felice. 
Poi tutto fu rotto dal controllore, che ci buttò fuori dal vagone della Ruota. 

La serata giunse al termine con un bacio sulla guancia da parte di Niall.
A casa rimpensai per ore e ore a tutto ciò che era successo, e mi dimenticai che l'indomani sarei dovuta partire.



lalala.
Scusate tantissimissimissimissimo se non ho aggiornato per tutto questo tempo. Ma ho avunto un Nazionale di Salto Ostacoli *0* (equitazione), quindi ho dovuto allenarmi come una matta. 
Aaaanyway, per farmi scusare l'ho fatto lungo lungo :33 (non pensate male, directioners!) 
Bah, spero vi piaccia.
Se volete recensire bene, se non volete bene lo stesso.
Bye byeee
  
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