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Autore: percysword    02/12/2012    8 recensioni
Un enorme quadro ritraeva il viso di una bellissima ragazza, i capelli scuri le ricadevano dolcemente sulla spalla e circondavano la pelle chiara. Il naso era semplicemente perfetto, circondato da un poco di rossore, e gli occhi erano neri come la pece.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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alla musica

che non mi fa mai sentire sola.

 

 

Capitolo 5

 

-Perché c'è una valigia nell'ingresso?-

Harry si voltò verso il punto indicato dalla sorella, e notò una grande valigia nera vicino alla porta, così si avvicinò e nel farlo sentì delle voci provenire dal salone.

-Sono veramente contento di averti qua per il resto della primavera- disse il signor Payne

-Anch'io nonno. Avevo deciso di sospendere gli studi quest'anno per provare a lavorare da papà e in questi mese non c'era molto da fare quindi sono venuto a trovarvi- la voce era maschile, abbastanza forte. Doveva appartenere ad un ragazzo giovane e il tutto si rivelò esatto: un ragazzo sbucò dalla porta del salone al seguito del signor Payne.

-Harry, questo è mio nipote Liam. É il motivo per cui abbiamo rinunciato a mandarti a scuola.- iniziò il signor Payne -Vedi, non volevamo che tu ci andassi senza conoscere nessuno, così abbiamo pensato di presentarti Liam verso agosto. Ci ha sorpreso infatti la sua chiamata della scorsa settimana…-

Liam sorrise e porse la grande mano al riccio, che la strinse.

-Piacere Harry. Spero di conoscerti meglio in questi due mesi.-

-Anch'io lo spero e…- si fermò quando si sentì strattonare la maglia dalla piccola Charlie -Si, scusa… Lei è mia sorella Charlie. Charlie lui è Liam-

Liam le sorrise mostrandole i denti perfetti e la bambina arrossì.

-Vi lascio un po' di tempo per parlare prima di cena, vi farò chiamare appena sarà pronta- disse il signor Payne, per poi avviarsi verso il salotto.

Liam prese la sua valigia e salì le scale, seguito da Harry e sua sorella. Il ragazzo viaggiava tra i corridoi come se conoscesse perfettamente la casa, il riccio pensò che doveva esserci stato parecchie volte e questi suoi pensieri furono confermati dalla voce di Liam che distrusse il silenzio imbarazzante creatosi mentre sistemava le proprie cose nella sua stanza.

-L'ultima volta che sono stato qui era inverno e faceva un freddo polare… Da quanto è che siete qui voi?-

-Gennaio- rispose secco Harry

-Ehm Charlie- disse lima riferendosi alla bambina che si nascondeva dietro il fratello- potresti lasciarmi solo con tuo fratello, devo parlargli di una cosa molto importante…-

La bambina annuì e se ne ritornò al piano di sotto; Harry a quella richiesta iniziò a guardare perplesso Liam, il quale prese un respiro profondo ed iniziò a parlare.

-Non voglio sembrare scortese, neanche i miei nonni lo sono, sappilo, ma mi hanno raccontato della vostra vita… Volevo soltanto dirti che sono onorato di conoscere un ragazzo forte quanto te. Vorrei essere io così…-

Nessuno, mai nessuno gli aveva mai detto quelle parole. Di solito provavano pietà per lui e sua sorella, ed era questo il motivo per cui non voleva quasi mai intraprendere questo discorso con gli altri. Anche Lydia era stata dispiaciuta, ma non sembrava provare pietà nei suoi confronti, bensì sembrava volerlo aiutare a dimenticare, se non il passato, il dolore provato. 

-Non provi pietà?- chiese Harry. Liam lo guardò sconcertato.

-Tu non vuoi che provi pietà per te, vero? Non so cosa si provi, ma so che effetto fa avere degli amici solo perché gli fai pietà, ci sono passato anch'io.-

-Tu? Non ci credo. -

-Sapevo che lo avresti detto, lo dicono sempre tutti. In fondo, come biasimarvi? Un perfetto figlio di papà, proveniente da una famiglia ricca come può essere caduto così in basso? - nella sua voce si poteva sentire un filo di amarezza - E invece è successo. Sei anni fa si scoprì che mia madre tradiva mio padre con un altro già da due anni prima, mio padre rimase distrutto da quella scoperta e si buttò a capofitto nell'alcool. Per sei mesi fu ricoverato in una clinica ed io rimasi solo a casa con una badante che provvedeva a darmi tutto, certo, ma non era né mio padre né mia madre. Gli altri bambini, a scuola, incitati dalle madri per pietà mi diventarono amici, per poi scomparire dalla mia vita quando mio padre uscì dalla clinica. In quel periodo ebbi persino una ragazza, che stronza.-

-Ti direi che mi dispiace, ma avrei paura di ricevere un pugno in faccia- disse sarcasticamente Harry. Liam rise a quell'affermazione. La loro discussione fu interrotta da Charlie che li chiamò per la cena.

 

-Quindi la tua materia preferita è la matematica…-

-Si, suona strano?- chiese Harry

-No, per niente. A me piace la fisica- disse Liam per poi tornare ad osservare Charlie e Niall giocare. 

La sera prima Liam era andato a letto molto presto, visto che il viaggio lo aveva stancato. Charlie si addormentò poco dopo sul divano, così Harry l'aveva portata a letto e lasciatole un bacio sulla fronte si era rintanato in camera pure lui a leggere un libro e si addormentò verso l'una di notte.

Visto che la sorella aveva insistito tutta la mattina per tornare al parco, Harry accompagnato da Liam si avviarono verso il parco nel primo pomeriggio. Appena arrivati i due ragazzi si sedettero sulla panchina dove il riccio si era messo il giorno precedente ad osservare la bambina che subito raggiunse Niall. Charlie aveva omesso la ragione per cui volesse andare al parco, ma il fratello aveva intuito che la ragione di quella voglia incessante del parco fosse la possibilità d incontrare di nuovo il bambino biondo. Era molto protettivo nei confronti della sorella, ma non aveva intenzione di rinchiuderla in casa per il resto della sua vita, questo naturalmente non stava a significare che avrebbe permesso a qualsiasi ragazzo di entrare nella vita della sorella, ma per ora era solo una bambina e poi Niall sembrava un bambino molto dolce.

-Adoro la fisica, ma non è tra le mie materie preferite… Tra quelle c'è letteratura, però. La trovo una materia molto interessante- continuò Harry

-Qual è il tuo autore preferito?-

-Non e ho uno… Però ho un libro preferito: Il buio oltre la siepe. trovo che il personaggio di Atticus molto particolare, l'ho amato da subito-

-Ho letto quel libro molte volte, lo adoro anch'io… Ieri Charlie ha menzionato Harry Potter. Glielo hai dato tu?-

-Si, è la migliore saga di tutti i tempi. Almeno secondo me-

-Anche secondo me. Strano, no? Due ragazzi di diciassette anni che adorano Harry Potter- entrambi risero a quell'affermazione

Mentre Liam si riprendeva scorse distante una chioma rossa familiare che stava passeggiando con la musica nelle orecchie, questa si voltò nella loro direzione e salutò il ragazzo vicino a lui, che ricambiò.

-Hey Harold!-

-Lydia, che fai da queste parti? E non chiamarmi Harold!- rispose il riccio sottolineando l'ultima parte

-I Payne mi hanno detto che eri qua con Charlie, volevo salutarvi!-

-Lydia? Sei tu?-

-Liam?-

 

Liam non aveva proprio voglia di incontrare i nuovi vicini, avrebbe preferito starsene una giornata in compagnia di zia Eliza. E lui odiava zia Eliza, soprattutto quando si metteva a strizzargli le guance e a dirgli, con voce idiota, "Chi è il bambino più bello del mondo?". Pur avendo otto anni, Liam era abbastanza maturo per la sua età e una zia che gli faceva quei versi, gli faceva soltanto ribrezzo, ma in questo caso sarebbe stato meglio sopportarla che andare a trovare gente nuova. Insomma andava in quella casa e poi? 

-Non voglio andarci!- continuava a gridare mentre suo padre lo trascinava per la mano.

-Non mi importa, tu verrai con me.-

-Perché?- replicò lamentandosi il bambino

-Perché siamo persone ben educate e andiamo ad accogliere i nuovi vicini-

-Uffa-

Aveva appena pronunciato quell'ultima parola quando raggiunsero il cancello della villetta, il padre aveva appena suonato il campanello che la serratura automatica scattò. Si avviarono per il viaggetto del giardino, che non aveva fiori dato che la famiglia abitava lì dal giorno precedente. In quel quartiere era ormai regola che tutte le villette dovessero avere il giardino colorato dai fiori, che poi chi l'aveva inventata quella regola? Comunque sia era così per tutti, non veniva accettato il giardino tenuto male, "Rovina il quartiere" diceva sempre il signor Brown. Ogni volta che Liam andava lì in estate il signor Brown aveva sempre qualcosa da ridire su di lui: mangia troppo, legge troppo, sta fuori casa troppo tempo, parla troppo, pensa troppo… Ormai il bambino non ci faceva più caso. Mentre pensava alle parole del signor Brown vide la porta della villetta aprirsi e un signore gli si presentò davanti, strinse la mano a suo padre che gli diede il benvenuto, poi li fece accomodare nella casa.

-Volete un po' di limonata?- chiese l'uomo

-Con molto piacere signor O'Brian, questo è mio figlio Liam-

-Oh, chiamami Christopher. Piacere Liam, quanti anni hai?- disse mentre versava la bevanda in dei bicchieri.

-Otto-

-Hai un anno in più di mia figlia Lydia, se ti va te la presento… Dovrebbe arrivare tra poco assieme a mia moglie-

Liam gli sorrise e si mise ad osservare la casa mentre suo padre e Christopher discutevano su argomenti che lui riteneva poco interessanti, quali la politica, la borsa e  altre "cose da grandi", come diceva suo padre.

L'interno della villetta si rivelava semplice, da dove era seduto, sul divano in pelle nera del salottino, notava la sala da pranzo sulla destra e l'ingresso, da dove era entrato lui, sulla sinistra. Davanti a lui vi era un tavolino di legno chiaro su cui era poggiato il vassoio con la bottiglia piena a metà di limonata e i bicchieri, al di là del tavolo vi erano due poltrone anch'esse in pelle nera come il divano e dietro esse c'era un caminetto in muratura. Sopra la mensola erano state appoggiate alcune cornici con delle foto che ritraevano delle persone, magari la loro famiglia. Una foto in particolare lo colpì: un primo piano di una bambina con i capelli rossi, occhi verdi e un bellissimo sorriso.

La porta d'ingresso si aprì ed entrò una donna, abbastanza alta con i capelli rossicci, come quelli della bambina in foto e gli occhi verdi. Dietro di lei c'era una bambina, con gli stessi capelli ed occhi della madre, ma lei aveva qualcosa in più: del rossore sulle guance che la rendevano identica alla bambina della foto.

-Oh, eccovi. Vi stavamo aspettando- disse il signor O'Brian -Craig, questa è mia moglie Kristen e lei e mia figlia Lydia-

"Così è lei Lydia" pensò Liam

-Molto piacere, io sono Craig e questo è mio figlio Liam- disse il padre del bambino alzandosi e porgendo la mano alla signora.

-É un piacere conoscerti Craig, e anche tu Liam. Lydia saluta anche tu-

Dalla bocca della bambina uscì un flebile e dolce "ciao" e Liam le sorrise.

 

-Non ci posso credere sei proprio tu!- disse Lydia abbracciandolo dolcemente. Era cambiato molto dall'ultima vota che l'aveva visto, due anni prima. Era molto più alto, aveva un bellissimo fisico, ma soprattutto un bellissimo viso. I capelli color miele corti, alzati in una cresta che ricordava vagamente quella di Zayn, i suoi dolci e grandi occhi castani, il piccolo naso rotondo, le labbra rosee. Era di una bellezza strabiliante e quando l'abbracciò sentì il suo profumo inondarle le narici.

-Si, sono io… E tu… Wow sei cambiata tantissimo…- replicò sorridendole. Era veramente bella, lo era sempre stata, ma adesso… 

-Cosa ci fai qui?-

-Passerò un po' di tempo qui, poi tornerò a casa, poi tornerò nuovamente a settembre per frequentare la scuola qui!-

-Sono felicissima! insomma come stai? Tutto bene?-

-Io sto bene e tu?- 

-Oh, anche Harry sta bene… É qui che fa il terzo in comodo mentre voi piccioncini vi mangiate con gli occhi-  disse scherzosamente il riccio, che per tutto il tempo era rimasto seduto sulla panchina a fissarli aspettando che lo prendessero in considerazione.

Liam e Lydia risero all'udire quell'interruzione e si accomodarono sulla panchina mentre Charlie e Niall li raggiungevano.

-Niall può venire a cena da noi stasera?- chiese la piccola al fratello

-Chiedi a Liam, non a me-

La bambina guardò Liam con occhi dolci a cui lui non resistette.

-Se a sua madre va bene, perché no? Vieni anche tu Lydia?-

-Con molto piacere! Posso portare Zayn? Non voglio lasciarlo solo…-

Il ragazzo annuì, così il riccio accompagnò Niall da sua madre e dopo aver ricevuto una risposta positiva si avviarono tutti a casa visto che ormai l'ora di cena era vicina.

 

-Che ore sono?- chiese Harry a Liam

-Le nove e trenta, perché?-

-Dobbiamo portare Niall a casa tra un'ora. Ci conviene partire presto, non vorrei perdermi per strada-

Liam annuì e tutti e sei tornarono alla loro partita di carte.

-Ti ricordi quando tuo nonno ci raccontava le leggende su questo luogo?- chiese la rossa riferendosi a Liam

-Si, ci spaventavamo a morte!-

-Ci sono delle leggende?- chiese curiosa Charlie

-Si, è una storia lunga…-

-Ce la raccontate?- chiese Niall con occhi sognanti. 

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo d'intesa e dopo aver messo apposto le carte iniziarono a raccontare.

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.

 

LIAM É ARRIVATOOOOOOO, lo aspettavate con ansia vero? lol

no, okay. sinceramente questo capitolo non mi dispiace, mi sono impegnata nel renderlo lungo e descrittivo. Poi ho messo un flashback, se non ne metto uno per capitolo non sono contenta, oh.

 

nel prossimo probabilmente ci sarà un BOOM.

PROBABILMENTE, niente è sicuro. potrei mettere un capitolo di mezzo… boh.

 

vabbee', vi lascio con una gif di Liam e una di Lydia u.u

 

 



 

ed è così che chiara vi dice ciao. 

(cit.)

 

POTRESTE DARE UN'OCCHIATA A QUESTE? Thanks :)

(un)broken (One Shot sui one direction)

do you remember? (One Shot sui one direction)

up all night (Serie di storie sui one direction)

 

 

Chiara

@acciologan on twittah

   
 
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