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Autore: GirlDance    03/12/2012    0 recensioni
Vi racconto di una ragazza, Juliette Dawson, diciottenne e tanto delusa dalle storie d'amore vissute. Così che il suo detto è "La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi canta, ridi, balla, ama e vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi." La sua avventura sarà in un campeggio, non vi dico altro, leggete la storia se vi va. Buona lettura !
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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E’ tanto difficile cercare di ricordare, ma i dubbi e le domande sono sempre quelli… -quanto mi ha amato davvero? –se sapesse del bambino? –e se un giorno ritornerà da me? –come reagirò? ... Me le ripeto ogni notte, sogno ogni notte dei bellissimi occhi color miele ma cazzo non riesco a ricordarmi il suo viso… Ho bisogno di sapere chi è, e vedendo solo i suoi occhi nei miei sogni non serve a nulla, mi fa solo soffrire, voglio sapere cosa mi ha potuto fare da farmi ridurre così, cosa ho provato io con lui, tutti i ricordi sono morti… Non ho nemmeno una sua foto, ho bisogno di un suo contatto, vorrei capire tante cose, ma come faccio a trovarlo? Harry non me ne parla mai, è come se gli desse fastidio… Vorrei tanto capire questo essere perché ha stravolto così la mia vita… “Buongiorno” mi sussurrò Harry dall’altra parte del letto, mi girai lentamente e lo abbracciai “come mai così affettuosa?” continuò sorridendomi dolcemente “ho paura” sussurrai tremando, e delle piccole gocce scesero violentemente sulle mie guance fredde come il ghiaccio “di cosa?” sbottò Harry preoccupato mettendosi a sedere con le mani nei suoi ricci “di tutto, ho paura che un giorno lui possa tornare, ho paura, perché tuttora io lo amo ancora e lo sento, ho paura di non essere una brava mamma, ho paura di rimanere sola, non voglio più soffrire Harry…” sussurrai singhiozzando, il riccio mi sfiorò con il palmo della mano una guancia spezzandomi una lacrima amara, mi sorrise e mi abbracciò fortemente, riuscivo a sentire i battiti del suo cuore, talmente mi stringeva a se “non dei aver paura piccola, ci sono io…” mi prese il viso tra le mani “io non ti abbandonerò mai, neanche se un giorno mi sposerò, rimarrai per sempre la mia piccola Juli, sarai per sempre nel mio cuore… Io non me lo perdonerò mai se un giorno me ne andrò, non ti dimenticherò mai… E anche se sarò lontano, anche quando sarò in tour, sappi che io ci sarò sempre con te, con il cuore… Perché ti voglio un mondo di bene, e nessuno può occupare il tuo posto dentro di me” continuò sussurrando e alla fine sorridendo stampandomi un bacio sulla fronte “grazie” sussurrai appena, era tutto ricambiato, io adoravo Harry, adoravo la forza che metteva in tutto se stesso quando passava un momento difficile, adoravo quando mi diceva –ti voglio un mondo di bene-, adoravo il suo sorriso, i suoi respiri, i suoi abbracci e le sue dolci parole. Semplicemente adoravo la sua attenzione, e lui ne era consapevole. -ZAYN: Ma perché penso sempre a lei? Cazzo Zayn smettila, ti stai dannando la vita, è vero le hai fatto molto male ma adesso lei non si ricorda più di te... Che altro vuoi? Quanti dubbi ho nella testa, perché? Perché la amo ancora? Come può una ragazza così semplice prendermi così fortemente? Sto impazzendo, non riesco a levarmela dalla testa, ricordo tutto, la prima uscita, il primo bacio che mi rifiutò, la cena, la mia canzone, il brindisi, l’ospedale, il suo letto, la nostra prima notte d’amore, l’abbandono, il ritorno, la mia lettera, le mie bugie, il mio fottuto tradimento, lei in un letto d’ospedale, e poi vedo il buio… Il buio più totale, se sapesse quanto mi manca, quanto mi mancano i suoi baci, le sue piccole mani delicate nei miei capelli, adoravo quando me li accarezzava, non ho mai amato farmi toccare i capelli, ma lei lo faceva in un modo particolare ed io amavo quel modo… Mi mancano i suoi occhi lucidi dopo aver finito di fare l’amore, mi mancano le nostre mani intrecciate, mi mancano i suoi sorrisi, mi manca lei. “Buongiorno amore” sussurrò la biondina dall’altra parte del letto, sobbalzai “buongiorno” sussurrai appena, fingendo di essermi svegliato da poco “sei stato formidabile ieri” sussurrò al mio orecchio dolcemente “anche tu” risposi appena, mi voltai e la abbracciai “ti amo” mi sussurrò “anch’io” la baciai, scesi dal letto e mi recai in bagno, volevo farmi una doccia gelata, anche se fa parecchio freddo, ma dovevo far sparire Juliette dalla mia mente. -JULI: Accesi lo stereo, misi il mio cd preferito e mi fiondai nella vasca piena di acqua calda… Volevo rilassarmi, e ogni tanto canticchiare, ma volevo specialmente allontanare tutti i pensieri e i dubbi dalla mia testa, mi ero promessa di non avere più paura di nessuno… Volevo essere come mio padre, forte e combattivo, non voglio mollare, devo cambiare… Penso che l’amore non sia la cosa più importante della mia vita, ma io ho degli amici formidabili, so che mi appoggeranno in tutto, so che mi vogliono bene e so che mi sopporteranno sempre, anche quando avrò torto “devo dirti una cosa” sobbalzai di scatto “che ci fai tu qui?” sbottai innervosita “devo parlarti” sussurrò freneticamente “un momento, aspettami in camera… si usa bussare comunque” dissi secca, ma cosa voleva da me quella biondina? O come si chiamava lei, perr, perrie ecco. Uscì di corsa dalla vasca mi asciugai con un lungo asciugamano azzurro e indossai i miei Jeans preferiti le blazer leopardate nere e bianche, una camicia invernale a quadri dello stesso colore delle scarpe e da sopra un giacchino di Jeans, mi misi un filo di mascara, sciolsi i miei lunghi capelli neri ed ero pronta. Uscì dal bagno e la trovai seduta sul letto “allora dimmi tutto” le dissi carinamente sorridendo falsamente, mi era antipatica “vorrei dichiararti la verità” sussurrò nervosamente mordendosi le sue unghie pittate di rosa fluo “che verità?” risposi incuriosita, guardandola attentamente “tu eri l’ex del mio ragazzo” sbottò con voce sottile, abbassò lo sguardo ed io sentì un tonfo al cuore, perché doveva farmi questo? “cosa? Io ex di Zayn?” sbottai incredula ma nello stesso tempo stupita, non volevo crederci “sì, ed io ti odio perché me lo porterai via” sussurrò arrabbiata “non credo alle tue cazzate, vuoi solo farmi del male” sbottai innervosita, a momenti la prendevo per capelli “non sono cazzate stupida che non sei altro, tutti ti stanno mentendo qui” disse sorridendo e sfidandomi “io e Zayn siamo sempre stati amici, e finché io non ricordo tutti i minimi particolari non ci crederò” gridai appena, ma non volevo agitarmi sono incinta, e a quella papera l’avrei strozzata “allora fatti dire tutto dai tuoi amici, ma specialmente da Zayn… Ma sappi brutta poverella da quattro soldi, che lui ti ha lasciata per me e io farò di tutto, me lo terrò con le unghie pur di non farmelo rubare da una fallita come te” mi sorrise falsamente, girò i tacchi e uscì sbattendo la porta, urlai, più forte che potevo, dovevo far uscire tutta la mia rabbia, dovevo sfogarmi, mi buttai a terra e incominciai a piangere… Ma cos’ho fatto per meritarmi tutto ciò? Con le mani nei capelli urlai di botto “TI ODIO PUTTANA!” sentì poi, la porta aprirsi e dei passi veloci si avvicinarono a me “calma, stai calma” sussurrò Harry abbracciandomi “aiutami, Harry lei vuole farmi del male” sussurrai singhiozzando, ogni parte del mio corpo non smetteva di tremare, ero terrorizzata da quella stupida bugia, perché? “cosa ti ha detto? Alzati su, raccontami” sussurrò Harry dolcemente porgendomi una mano, non la rifiutai e mi alzai da quel maledetto pavimento freddo “mi ha detto che Zayn è il mio ex” sussurrai piangendo, vidi la rabbia di Harry venir fuori dai suoi occhi verdi, vedevo il fuoco ardere, abbassai lo sguardo e appena lo alzai non c’era più, era sparito. -ZAYN: Perrie in camera non c’era più, sicuramente era scesa a fare colazione “cosa cazzo va dicendo la tua ragazza?” entrò Harry nella mia stanza sbattendo la porta alle sue spalle e urlandomi contro “di cosa stai parlando?” sussurrai colto all’improvviso “ora ti dico io di cosa sto parlando!” urlò infuriato, gesticolava e si metteva le mani nei capelli nervosamente “è andata da Juli e le ha detto che sei il suo ex!” continuò a urlare, ma quando sentì l’ultima parola, la gola si era seccata, le mie corde vocali non emettevano nessun suono, scostai Harry, uscì dalla mia camera sbattendo la porta e andai alla ricerca di Perrie, in casa non c’era, provai a chiamarla… Mi rispose dopo il secondo squillo “pronto amore” sussurrò calma, ed io feci lo stesso gioco “amore dove sei?” risposi carinamente “sono al parco vicino casa” mi disse calma “arrivo” risposi e riattaccai, ci misi due secondi ad arrivarci, lei non poteva rovinare tutto! “amore” si avvicinò e fece per baciarmi, ma io la spinsi, facendola quasi cadere “che cazzo hai detto a Juliette?” urlai incazzato nero “come girano veloci le notizie in quella casa vero amore?” ridacchiò nervosamente e si portò una mano nei capelli “cosa vuoi che sia, le ho solo detto che sei il suo ex, e che deve lasciarti stare perché l’hai lasciata per la sottoscritta” continuò sorridendo e indicandosi alla parola –sottoscritta-, volevo strozzarla, è vero che le volevo bene, ma non può rovinare la vita di tutti così “come cazzo ti viene? Sei impazzita?” sbottai furioso “sì, sono impazzita, perché sono tremendamente gelosa di te, ed io a quella lì la odio!” sussurrò Perrie a denti stretti sorridendo e sfiorandomi i capelli con il palmo della mano, a quel gesto le bloccai la mano con forza e la guardai con la rabbia negli occhi, volevo bruciarla viva solo con lo sguardo “vattene, torna a casa tua… Mi prendo una pausa” sbottai di colpo indifferente e mollai la presa, lei senza dire una parola corse via. Forse era meglio così, m’incamminai e me ne ritornai a casa, dovevo risolvere tutto. -JULI: Cerco Zayn da più di un’ora, in casa non c’è… Dove sarà finito? “Juliette” eccolo, mi voltai e vidi il moro con il cappuccio della sua felpa attorno al viso e lo sguardo abbastanza basso, aveva le mani in tasca e sapevo che non prometteva nulla di buono, ne avevo l’impressione “cercavo proprio te” sbottai incazzata “devi scusarla, l’ho cacciata via, tutto quello che ha raccontato, sono solo bugie” sussurrò debolmente “perché dovrebbe mentirmi? Faresti meglio a dichiararmi la verità, ho bisogno di sapere… Capisci?” sussurrai pregandolo di dirmi tutto, era davvero importante per me, nel frattempo entrò Harry, eravamo nella sua stanza “vuoi sapere la verità? Ok, Zayn inizia…” sussurrò Harry sedendosi delicatamente sul letto ancora disfatto, lo seguii e feci lo stesso, Zayn invece prese una sedia e si sedette di fronte a me, mi prese le mani dolcemente e mi guardò dritto negli occhi, cavolo conoscevo quel colore… -SENTITE SUMMER LOVE, ONE DIRECTION- “perdonami Juliette, perdonami per tutto quello che ti ho fatto, sono io la causa di tutto… Ho detto io ad Harry di mentirti perché non mi perdonerò mai ciò che ti ho fatto… Ora ti spiego perché non ricordi me.” Sussurrò con voce tremante, ma io non smettevo di fissare quegli occhi pieni di amarezza e dolore, il loro colore a un tratto si spense, ero muta, facevo fatica anche a respirare “cinque mesi fa ci siamo conosciuti in campeggio, io facevo il bagnino… Ma da quando ti ho vista il mio cuore non ha fatto altro che pronunciare il tuo nome, facevo di tutto per uscire una sera con te, ma tu mi evitavi, come se fossi un essere spregevole, però con il tempo ho acquistato la tua amicizia, ma io non mi accontentavo, non volevo solo amicizia da parte tua” continuò versando lacrime amare sul suo viso, io continuavo a fissare i suoi occhi e mi sentivo osservata attentamente dal riccio, Zayn fece un grande sospiro, mi strinse ancor di più le mani, sentivo il suo calore perforarmi i polpastrelli “così una sera ti chiesi di uscire e ti portai su una lunga terrazza, feci preparare una cenetta romantica per due ed è lì che sentisti la mia suoneria del cellulare, perché fui io stesso a cantartela con una chitarra…” mi venne un flashback e ricordai la scena perfettamente, mi ricordavo anche i minimi particolari, li vedevo tutti nei suoi occhi, come se fosse un film “poi sparì, feci un incidente e ne uscì in coma, cinque maledetti giorni in coma, mi venisti a trovare, mi cantasti tu quella canzone, mi dicesti parole bellissime, volevi che mi svegliassi solo per te, e ci misi tutte le forze che avevo, mi svegliai solo perché tu avevi detto che avevi bisogno di me, ed è lì che poi ti dissi che non volevo essere tuo amico, ma qualcosa di più... ” Ricordai anche questa scena, era tutto così chiaro adesso, ma volevo sapere di più “continua” incitai Zayn che sorrise appena “ed è lì che c’è stato il primo bacio, le tue prime parole dolci, i tuoi occhi che mi spingevano a volerti sempre più… Uscì dall’ospedale il giorno dopo e mi portasti a casa tua e mi curasti con tanto amore, quella notte abbiamo fatto l’amore per la prima volta, ci conoscevamo da un mese quasi, e sentivamo il bisogno di avere qualcosa di più dell’altro, volevo che il nostro amore fosse completo, fu la notte più bella della mia vita…” sorrise appena, e ricordai anche quella notte…avevo la gola secca, i suoi occhi descrivevano tutto “non ti avevo mai detto ti amo, perché da qualche tempo sapevo del mio trasloco da Londra a New York, e in un certo senso non volevo illuderti, e ti abbandonai sotto la pioggia secca di fine agosto…” sussurrò amaramente, ricordai anche quell’abbandono, cominciarono a uscire lacrime amare dai miei piccoli occhi verdi, Harry mi mise una mano su un fianco e appoggiò la testa sulla mia spalla “non ci siamo più rivisti per un mese, passò settembre e venni a Londra per un provino di Xfactor, così appena terminato, decisi di venirti a trovare… Bussai alla tua porta, mi cacciasti, mi urlasti contro, e avevi tutte le ragioni del mondo, mi chiudesti la porta in faccia e m’incamminai tristemente, però a un tratto cominciò a piovere, ero inzuppato, ma non me ne importava, pensavo a te. Sentì delle mani fredde circondarmi la vita, e quelle mani le avrei riconosciute tra mille, erano le tue. Ti dissi che mi mancavi e tu senza dir nulla mi baciasti con foga, amavo i tuoi baci, ed è quella notte che rifacemmo l’amore dopo tanto tempo, ed è stata l’ultima volta…” continuai a ricordare le immagini di quella descrizione, riflettevano anche nei suoi occhi… “Ti lasciai una lettera che ti spiegava che ti amavo davvero, ma la sera del giorno dopo avemmo una breve e intensa discussione, ti dissi che mi stavo vedendo con Perrie e non la prendesti bene… hai rischiato di suicidarti perché io ti ho abbandonato per la seconda volta, perché sono un mostro, e quando ho visto il tuo piccolo corpo immerso in una pozza del tuo stesso sangue, è lì che volevo ammazzarmi.” Disse in fine con voce tremante, ricordai tutto, adesso avevo tutte le idee chiare “sei tu il padre del mio bambino?” sussurrai scossa da tutto ciò “sì, sono io…” sussurrò debolmente abbassando lo sguardo e interrompendo tutte le immagini che si riflettevano nei suoi occhi ricordandomi ogni minimo particolare del mio amore verso lui… “ma dimmi mi ami ancora?” ------------------------------Ragazze ecco l'altro capitolo, spero vi piaccia.... comunque non vi vedo molto interessate!! recensite e fatemi sapere.. XOXO!!!!
  
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