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Il capo tecnico era talmente concentrato sul proprio monitor da non sentir niente e fu sorpreso quando una mano si posò sulla sua spalla. Sussultò e si girò per vedere chi gli aveva fatto così tanta paura. Alla vista delle stelletta da generale sull’uniforme dell’uomo di fronte a lui, si lasciò cadere all’indietro ed iniziò a balbettare qualche scusa. Il Generale gli fece segno di rialzarsi e lo scusò.
- Siete stato incaricato di sorvegliare il progetto X?-
- Sì, generale-
- Bene. Aggiornatemi sullo stato degli ultimi due candidati-
- Sì, generale. Sono sopravvissuti entrambi alla prima fase del trattamento e sono attualmente nella terza-
- Nella terza? Di già? E la seconda?-
- Non abbiamo incontrato alcuna resistenza da parte loro, signore. Da quanto si evince dai loro fascicoli, entrambi erano privi della memoria. La riprogrammazione si è, quindi, rivelata molto più facile dal momento che non dovevamo lottare con ricordi presenti-
- Bene, molto bene. Avete utilizzato le memorie standard?-
- No, signore. Quelle necessitano di una base minima su cui installarsi. Dal momento che loro erano privi di qualsivoglia ricordo, abbiamo dovuto crearne noi due ex-novo-
- E come si presentano ora le loro menti?-
- Se volete, ve le posso mostrare-
- Si, grazie-
- Mi segua, signore-
Il tecnico guidò il Generale verso la stanza adiacente e lo pregò di accomodarsi su una delle sedie. Quindi, si diresse verso un altro monitor e lo mise in funzione; vi inserì un disco ed azionò il lettore. Per un’ora l’ufficiale prese visione delle memorie dei suoi due nuovi soldati e fu soddisfatto del lavoro svolto.
- Avete avuto una qualche reazione di rigetto?-
- No, signore. Se fosse successo, ne saremmo stati informati e non avremmo dato il via alla terza fase-
- Bene. E per quanto riguarda le condizioni fisiche dell’uomo?-
- Si è ripreso ancor prima che fosse terminata la prima parte. La rigenerazione del suo corpo procede sempre più rapidamente, mano a mano che le parti da riparare diminuiscono. Entro una settimana dovrebbe essere completamente guarito-
- Una settimana? Perfetto. E la donna ? Entro quando sarà pronta ?-
- Se necessario, anche oggi. Tuttavia, preferiremmo che restasse ancora per una settimana-
- Perché?-
- C’è una disfunzione minore a livello psichico. Non creerà più alcun problema una volta messa a posto, ma preferirei avere la piena sicurezza-
- E quale sarebbe questa “disfunzione”-
- Una sensibilità superiora alla norma-
Il Generale rimase in silenzio per qualche istante. L’aggrottarsi delle sopracciglia mostravano il suo leggero malcontento.
- Il problema è stato sistemato?-
- E’ quello che abbiamo appena fatto-
- Esiste la possibilità che tale disfunzione si ripresenti?-
- Essa rimane sempre, signore, ma le probabilità sono estremamente basse-
- E se la terrete sotto controllo ancora una settimana? Questo le ridurrà ulteriormente?-
- No, signore. Ma…-
- In questo caso, allora, non ne vedo l’utilità. Chiamate i vostri uomini e tiratela fuori dalla cassa. Quindi, mandatela subito dagli istruttori-
- B… bene, signore-
Il tecnico si diresse verso un interfono appeso sulla parete vicina e chiamò degli infermieri. - Ci avete convocati, signore?-
- Sì. Recuperate X-32 dal suo contenitore e portatela nella sala di rianimazione. Quando si sarà ripresa, mandatela al centro di istruzione. Non dimenticate di prendere le precauzioni necessarie-
- Bene, signore-
Gli infermieri si diressero verso la stanza delle casse. Uno si posizionò dietro ad un computer ed inserì dei comandi. Una delle teche si svuotò rapidamente del liquido nutritivo, mettendo a nudo il corpo custodito all’interno. Un nuovo ordine ed il coperchio si sollevò.
Mentre quell’infermiere andava a procurarsi una barella, altri due esaminarono il corpo. Si trattava di una femmina abbastanza giovane, sulla fine dei venti o all’inizio dei trent’anni, con un corpo estremamente affascinante, bruna, piuttosto alta ed in ottime condizioni fisiche. A quella vista i due tecnici fecero fatica a controllarsi. La sola cosa che li tratteneva dallo toccare quel corpo, era il sapere a chi apparteneva. Si pentirono amaramente entrambi di non aver conosciuto una bellezza del genere prima del trattamento. Ora, infatti, nessuno dei due osava compiere un gesto inadeguato.
Il primo infermiere, nel frattempo, aveva fatto ritorno con il lettino cercato. Insieme, staccarono tutti gli elettrodi ed i tubicini di infusione, prima di trasferire il corpo dalla cassa alla barella. La ricoprirono con un lenzuolo e poi uscirono dalla sala, abbandonando i laboratori sotto lo sguardo attento del generale e del capo tecnico.
- Sarò di ritorno tra una settimana per assistere al recupero dell’uomo. Fino ad allora, non fate sciocchezze. La sua vita vale molto più della vostra-
- S… sì, signore-
L’ufficiale lasciò la stanza, lasciandosi alle spalle un capo tecnico morto di paura.